
Nato dalla vasta esperienza dell'autrice, che da anni si occupa dell'integrazione di bambini stranieri a scuola, questo libro propone un percorso di educazione interculturale per la scuola primaria basato su giochi e attività che coinvolgono tutta la classe, con il principale obiettivo di affrontare le problematiche legate all'immigrazione, alle paura delle differenze, all'uso di pregiudizi e stereotipi. Lo scopo è quello di avvicinare gli alunni italiani ai compagni stranieri e viceversa, favorendo la conoscenza reciproca delle culture di origine attraverso giochi motori e cooperativi, giochi di ruolo, giochi sul concetto di identità, giochi linguistici, attività per imparare a conoscere la geografia del mondo, giochi per prendere coscienza dei diritti dei bambini, giochi per avvicinarsi alle tradizioni, agli usi, ai costumi e ai cibi delle altre culture. Oltre alle attività, il volume propone 10 storie i cui protagonisti sono bambini di origine marocchina, filippina, senegalese, russa, albanese, palestinese, pakistana, brasiliana, cinese e rom.
Questo libro propone una serie di laboratori di animazione da realizzare con gli ospiti delle strutture residenziali per la terza età. Si tratta di percorsi di diverso taglio – autobiografico, artistico creativo, teatrale, musicale, sensoriale, pet-therapy, clown terapia – le cui finalità sono indirizzate a coinvolgere gli ospiti che presentano varie esigenze, problematiche e capacità residue, per sviluppare l’espressività individuale o di gruppo. La descrizione dei laboratori è preceduta da una parte teorica, che approfondisce gli approcci, le metodologie e gli interventi messi in campo per rispondere ai bisogni della terza età nei contesti residenziali e non solo.
In questo volume vengono raccolti gli scritti filosofici, in cui l'autore ha teorizzato la "dottrina dell'esperienza giuridica" con la centralità dell'azione della volontà dell'agente, il suo vero oggetto di interesse. In base a questo presupposto, per Capograssi, la filosofia del diritto deve occuparsi della vita e dell'azione.
Il mondo dell'arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. Tuttavia, quando Leonardo da Vinci scrisse che fra tutti i colori i più gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verità fisica sul cervello visivo. Lo visione dall'interno è il primo tentativo di collegare arte e modalità di funzionamento del cervello visivo. Attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come Michelangelo, Rembrandt, Vermeer, Magritte, Malevic e Picasso, Semir Zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. Descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell'arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell'arte è strettamente collegata al funzionamento del cervello.
Il tema della valutazione d'azienda è da tempo al centro di un ampio dibattito nella dottrina economico-aziendale e pone rilevanti problemi nella pratica aziendale e professionale. Le metodologie di stima del capitale economico si possono suddividere in due grandi categorie: dirette ed indirette. Le prime fanno riferimento ai prezzi di mercato; le seconde possono essere riferite a grandezze flusso ed a grandezze stock. Le metodologie basate sui flussi consistono nell'attualizzazione dei risultati reddituali futuri, dei cash flow prospettici o dei dividendi attesi. Tali formule valutative si rivelano di non agevole applicazione a motivo dell'elevato grado di soggettività e della difficoltà che si incontra nella stima dei parametri finanziari e reddituali che le costituiscono. Allo scopo di rendere operative le metodologie valutative riferite a grandezze flusso, nel volume sono esposti i cosiddetti metodi reddituali e finanziari semplificati. I metodi basati su grandezze stock si fondano sulla stima degli elementi patrimoniali materiali e immateriali. Notevole attenzione è rivolta alla valutazione degli elementi immateriali aventi e non aventi valore di mercato. II volume è arricchito con una serie di approfondimenti relativi alla recente crisi finanziaria, al ruolo dei sistemi dì credit rating, alla valutazione delle aziende ad alto rischio e delle aziende in amministrazione controllata.
Il volume è la prima opera sistematizzata dedicata allo strumento Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA). La TSIA, nata dalle riflessioni teoriche e dalla ricerca empirica di Graeme J. Taylor e R. Michael Bagby, è considerata oggi il criterio più affidabile per la misurazione del costrutto di alessitimia. Il testo consta di due parti. La prima parte, il manuale dell'Intervista, presenta una rassegna sulle basi teoriche ed empiriche da cui la TSIA si sviluppa, descrive lo strumento e ne fornisce le modalità di somministrazione, scoring e interpretazione. La seconda parte propone un approfondimento sul costrutto di alessitimia e illustra i primi lavori di ricerca effettuati in Italia con la TSIA. Al volume è allegato un CD, che contiene la versione digitale dell'Intervista e potrà aiutare il clinico e il ricercatore nello scoring e nella registrazione dei casi analizzati.
Il volume è la prima opera sistematizzata dedicata allo strumento Toronto Structured Interview for Alexithymia (TSIA). La TSIA, nata dalle riflessioni teoriche e dalla ricerca empirica di Graeme J. Taylor e R. Michael Bagby, è considerata oggi il criterio più affidabile per la misurazione del costrutto di alessitimia. Il testo consta di due parti. La prima parte, il manuale dell'Intervista, presenta una rassegna sulle basi teoriche ed empiriche da cui la TSIA si sviluppa, descrive lo strumento e ne fornisce le modalità di somministrazione, scoring e interpretazione. La seconda parte propone un approfondimento sul costrutto di alessitimia e illustra i primi lavori di ricerca effettuati in Italia con la TSIA. Al volume è allegato un CD, che contiene la versione digitale dell'Intervista e potrà aiutare il clinico e il ricercatore nello scoring e nella registrazione dei casi analizzati.
Si presenta al pubblico italiano una serie di strumenti di autovalutazione (self-report) utilizzabili nel processo diagnostico che coinvolge bambini in età scolare. Le misure selezionate, pur non essendo esaustive, colgono svariate sfaccettature dell'adattamento psicologico in età evolutiva come il funzionamento generale, le normali paure che caratterizzano questa specifica età e in particolare alcune dimensioni che descrivono più da vicino lo spettro ansioso. Ampio spazio è dedicato agli strumenti per la rilevazione dei sintomi d'ansia poiché, come evidenziato dalla letteratura, i disturbi dello spettro ansioso influenzano notevolmente lo sviluppo psicosociale del bambino e sembrano predisporre ad altri disordini psichiatrici in età evolutiva e a esiti psicopatologici in età adulta. La puntuale descrizione del background teorico delle scale, delle loro caratteristiche e dei dati normativi italiani le rende agilmente utilizzabili nella diagnosi in età evolutiva. I casi clinici illustrati consentono di mostrare anche un utilizzo più ideografico e individuale delle scale e il loro possibile utilizzo in associazione con altri tipi di metodologie.
Fin dalle prime settimane di vita ogni bambino mostra una sua impronta particolare. I bambini non nascono uguali e non reagiscono allo stesso modo al mondo che li circonda: c'è quello che si agita al primo rumore, quello che piange inconsolabile e quello che reagisce con flemma anche di fronte a situazioni impreviste. Questione di temperamento, si dice. Ma come saranno da grandi questi bambini? Partendo da questa domanda, Jerome Kagan ha organizzato il più grande esperimento di psicologia al mondo, seguendo passo passo centinaia di persone per oltre vent'anni, dalla culla all'età adulta. Il libro è il risultato di questa straordinaria ricerca. Per decenni le differenze di temperamento sono state attribuite a fattori esclusivamente ambientali. Quando le teorie di Freud imperavano, le differenze nella risposta emotiva e comportamentale delle persone venivano tutte legate a esperienze vissute, alla condizione familiare, a traumi subiti nella prima infanzia. Kagan rovescia qui la prospettiva e mette in risalto la base biologica del temperamento, mostrando come una parte importante del carattere sia invece direttamente influenzata dalla struttura genetica. Ma se è vero che c'è una base ereditaria è anche vero che le esperienze sono in grado di modellare una buona parte del nostro carattere. Il temperamento è come un blocco di pietra nello studio di uno scultore: le caratteristiche della pietra restringono la gamma di forme che lo scultore può ricavare, ma lasciano ampio margine alla creatività.
Per decenni le differenze di temperamento sono state attribuite a fattori esclusivamente ambientali. Quando le teorie di Freud imperavano, le differenze nella risposta emotiva e comportamentale delle persone venivano tutte legate a esperienze vissute, alla condizione familiare, a traumi subiti nel corso della prima infanzia. Jerome Kagan dopo aver organizzato il più grande esperimento di psicologia al mondo, seguendo passo passo centinaia di persone per oltre vent'anni, rovescia qui la prospettiva e mette in risalto la base biologica del temperamento, mostrando come una parte importante del carattere sia invece direttamente influenzata dalla struttura genetica. Ma se è vero che c'è una base ereditaria è anche vero che le esperienze sono in grado di modellare una buona parte del nostro carattere. I progressi compiuti negli ultimi cinquant'anni hanno rivelato la straordinaria complessità di queste tendenze biologiche e la necessità di combinare la biologia con l'esperienza per poter spiegare gli stati d'animo tipici di una persona, le sue reazioni alle sfide, le sue abitudini quotidiane. "La trama della vita" è la prima approfondita prova di questo rinnovato campo di studi.
I maggiori autori e studiosi della traduzione letteraria sono raccolti in un libro di riferimento a cura di Franco Buffoni, tra i massimi esperti del settore a livello europeo. Da Bonnefoy e Sanesi a Bacigalupo, Magrelli e Gardini, sono messi in luce i diversi aspetti del tradurre, nell’idea che occorra comprendere e monitorare «il concetto di costante mutamento e trasformazione che è delle lingue e della traduzione, come metafora del nostro esistere».