
Dal 30 al 60% della giornata di un bambino della primaria è impegnata in attività di scrittura. È quindi importante, in caso di sospetto, poter valutare il grado di apprendimento delle competenze ortografiche ed intervenire con un trattamento mirato delle eventuali difficoltà. Questo test permette di valutare le capacità di scrittura lessicale e sublessicale in bambini dai 6 ai 14 anni attraverso 160 stimoli, suddivisi in 4 sezioni: parole regolari con corrispondenza fonema/grafema 1:1; parole regolari con corrispondenza fonema/grafema non 1:1 (parole che richiedono una conversione su base sillabica, per esempio che contengono i fonemi ([k], [g], [tS], [dJ]); parole a trascrizione potenzialmente ambigua (gl/li, gn/ni, br/bbr, cu/qu/cqu), non parole con corrispondenza fonema/grafema. Il CD-ROM allegato presenta un programma che velocizza la correzione e calcola automaticamente i punteggi.
In un abbagliante interccio di interpretazione storica e teoria politica, mitografia e teologia, filosofia ed esoterismo, il grande giurista si inoltra così in un affascinante territorio al confine tra speculazione e immaginazione, dove la ricerca dell'elementare si spinge alle soglie dell'escatologia. Con pochi tratti Schmitt ripercorre millenni di storia, svelandone la trama invisibile, fino ad approdare all'evento decisivo: quella rivoluzione spaziale planetaria da cui è nato il nomos dell'Europa moderna.
"La Terra ci fornisce, sul nostro conto, più insegnamenti di tutti i libri. Perché ci oppone resistenza. Misurandosi con l'ostacolo l'uomo scopre se stesso", così inizia il libro dell'autore de Il piccolo principe. Un diario di viaggio tra cielo, sabbia e vento che racconta la difficoltà e la meraviglia di essere uomini nelle avversità, nella fatica, nella gioia. Al comando del suo aeroplano Antoine de Saint-Exupéry vola sul nostro pianeta per consegnarci la più commovente delle avventure, quella di essere uomini.
La quarta edizione del manuale, riveduta e corretta, è indirizzata all’insegnamento della Termodinamica o Fisica Tecnica nei corsi di laurea in Ingegneria e Architettura. Il testo affronta i principi fondamentali della termodinamica e della trasmissione del calore, riportando anche numerose applicazioni tecniche, in maniera chiara e intuitiva, senza far ricorso a complesse elaborazioni matematiche. La materia di studio è presentata in modo da suscitare l’interesse degli studenti, coinvolgendoli attraverso la soluzione di vari problemi pratici ampiamente illustrati. È incluso un Eserciziario con oltre 300 esercizi: dal riepilogo dei concetti salienti del capitolo, ai Problemi e alle relative soluzioni. Sono stati pensati anche dei problemi specifici per la facoltà di Architettura. Questa edizione è pubblicata in abbinamento con Connect Termodinamica e trasmissione del calore.
Di Aaron T. Beck e collaboratori erano già disponibili in italiano "La depressione" (Boringhieri, Torino 1978, ed. orig. 1967) e i "Principi di terapia cognitiva" (Astrolabio, Roma 1984, ed. orig. 1976). Il presente volume non apporta novità sostanziali al discorso della psicoterapia cognitiva, e, come per i due precedenti, tanto vi appaiono interessanti e stimolanti certi aspetti dell'elaborazione teorica, quanto vi è, poi, deludente, modesta e priva di spessore l'elaborazione della pratica. L'atteggiamento schematico, riduttivo, persino banalizzante che induce nel terapeuta sembra piuttosto pericoloso, giacché l'inesperto può essere sedotto dalla rassicurazione che gli può derivare da una metodica dall'apparenza molto scientifica e molto pratica (scalette, tabelle, punteggi, verifiche). È un guaio, questo, che sembra frequente allorché il cognitivismo viene applicato alla clinica, e che, forse, è connesso al fatto che le teorie cognitivistiche sono, ancor più che troppo giovani, troppo piattamente collegate a certe miopie del comportamentismo d'oltreoceano. Peccato, perché la posizione cognitivistica sembrerebbe centrale per l'elaborazione di ogni teoria della tecnica psicoterapica, dato che qualunque intervento psicoterapico mira, di fatto, a una ristrutturazione del campo cognitivo del paziente, e si fonda sulle attività cognitive sue e del terapeuta. Forse, la speranza di rendere utilizzabile in modo non banale e non riduttivo la prospettiva cognitivistica in ambito psicoterapico potrà essere realizzata da qualcuno che costruisca, sì, dei ponti fra clinica e cognitivismo, ma partendo da una prospettiva psicodinamica più sfumata, ricca e consapevole che non sia quella del comportamentismo.
I numerosi cambiamenti interni al modello familiare e il dialogo con altri approcci, come la teoria dell'attaccamento, la psicoanalisi relazionale e la teoria dell'intersoggettività, possono contribuire a facilitare il compito dello psicoterapeuta familiare che deve affrontare sempre più spesso molteplici contesti di intervento, da articolare in uno stesso percorso terapeutico (individuale, di coppia, familiare). La prospettiva originale di questo contributo sta nell'attenzione rivolta alla costruzione di un assetto mentale dello psicoterapeuta che, coerentemente, lo guidi ad utilizzare l'ottica sistemico- relazionale per orientarsi, attraverso la sua storia-modello, nella scelta del setting più appropriato e nella modulazione del processo terapeutico. In questa cornice gli autori offrono nuovi strumenti che traducono operativamente le recenti acquisizioni sulla qualità della trasmissione generazionale e sulla dinamica tra famiglia rappresentata e famiglia reale. Il volume è rivolto agli allievi in formazione, agli psicologi clinici e agli psicoterapeuti interessati all'ottica sistemico-relazionale per promuovere un dialogo e una collaborazione, al di là dei modelli di appartenenza, e per riaffermare, al di là di un apprendimento tecnico, la centralità di un uso consapevole, flessibile e coerente del proprio Sé, come strumento indispensabile ad un ascolto maturo, empatico, rispettoso e alla costruzione di una relazione di dipendenza evolutiva.
Attraverso i contributi dei ricercatori più accreditati in campo internazionale, vengono chiarite le basi concettuali della disciplina che si occupa di definire e prevedere le relazioni tra i processi psicologici degli individui e gli ambienti nei quali essi vivono. Si illustra l'apporto concreto che le teorie psicologiche offrono alla comprensione del rapporto quotidiano tra la persona e l'ambiente: i legami affettivi con i luoghi, il contributo che i luoghi danno alla costruzione della nostra identità, i processi che intervengono nella comunicazione delle problematiche ambientali.
L'attività di lobbying caratterizza tutti gli attuali processi decisionali: per la sempre maggiore presenza dello Stato nella società e nell'economia, che induce gli interessi ad organizzarsi e a «premere» per soddisfare le proprie richieste; per il venir meno del ruolo di cerniera tra società e istituzioni svolto dai partiti politici; per il riconoscimento di diritti e libertà fondamentali connessi all'associazionismo. Il libro offre un'ampia analisi, aggiornata e organica, degli strumenti e delle strategie di lobbying ricorrendo a casi concreti, procedure ed esempi pratici; esamina e sistematizza inoltre le numerose normative presenti a livello mondiale, fornendo allo studioso e all'operatore un utile manuale di riferimento.
Agli argomenti trattati in questo quarto volume, organizzazioni complesse, disagio, stress, burnout, mobbing, si affiancano: storia, evoluzione e prospettive del settore, selezione, intervista, colloquio, test, assessment center, codice deontologico (volume primo); management e lavoro, cultura d'impresa, ergonomia, computer e comunicazione, formazione diffusa, apprendimento collettivo, learning organization (volume secondo); soddisfazione e incentivi, organizzazione del lavoro, gestione delle risorse umane, etica professionale (volume terzo).
Il manuale, qui proposto in una nuova edizione riveduta e aggiornata, presenta e mette a confronto le scuole di pensiero che hanno fornito alla psicologia dello sviluppo i suoi paradigmi teorici. A partire dalle pietre miliari della teoria piagetiana e psicoanalitica, passando attraverso i principali sviluppi teorici successivi, l'autrice giunge a descrivere gli approcci più recenti.
"In questo volume si propone una ricostruzione delle teorie della comunicazione che si colloca lungo la strada indicata da Wolf. La categoria analitica utilizzata è quella della complessità che, da un lato segna l'elaborazione teorica, dall'altro la predisposizione di disegni di ricerca empirica. Prendendo le mosse dalla teoria ipodermica per arrivare alla teoria della dipendenza dai media, si evidenzia come sia possibile rintracciare una complessità crescente, testimoniata dall'introduzione di variabili intervenienti all'interno del processo comunicativo e dall'attenzione costante al contributo proveniente da altre discipline." (dall'Introduzione)