
Il volume raccoglie gli scritti (1946-1950) di uno fra i più importanti filosofi della religione del Novecento italiano. In questo volume, oltre ai celebri saggi sulla religione in Benedetto Croce e Giacomo Leopardi, sono raccolti gli scritti sull'Etica e sull'Estetica.
Ci sono eventi storici che segnano un confine oltre il quale l'esperienza estetica è destinata a modificarsi in modo irreversibile. Hegel pensava che dopo il cristianesimo l'arte, troppo "amica del sensibile", non avrebbe mai più assolto al compito di esprimere la spiritualità di un popolo. Secondo un verdetto ancor più radicale Adorno è certo che la Shoah abbia segnato un altro di questi confini. Il libro si propone di chiarificare questa situazione problematica - che ci riguarda da vicino e che resta aperta - offrendo e commentando un'ampia documentazione dei testi che la assumono e delle proposte che vi si profilano.
A María Zambrano,appartenente alla così detta “generzaione del ‘27”. In questa monografia si prende le mosse dall’esame delle suggestioni mutuate dal maestro Ortega, dal sentimento tragico di Unamuno, dalla metafisica poetica di Machado e dal sistema filosofico di Zubiri per poi esaminare gli scritti giovanili che furono caratterizzati da un forte impegno etico-politico e dall’attiva militanza in favore della causa repubblicana nella tragica guerra civile spagnola. Si affronta quindi la teoria della ragione poetica che rappresenta forse il suo contributo più originale durante l’immenso esilio durato circa mezzo secolo. La terza tappa è pervasa da un’attitudine mistica, dal momento che la Zambrano volge le spalle alla storia per far appello al sogno creatore, e decifrare attraverso la scrittura quel segreto, onde comunicarlo nel segno della pietà, che equivale a saper trattare adeguatamente con l’altro. La maggior parte delle opere di Zambrano sono state tradotte nel nostro paese anche se manca una monografia completa sul suo pensiero per procedere finalmente ad una analisi storico-critica. Finora, sostanzialmente con poche eccezioni, sono state prodotte solo esegesi e glosse. Questo libro intende colmare proprio tale lacuna in occasione del centenario della nascita della famosa allieva di Ortega, nella consapevolezza delle difficoltà, ma anche degli innegabili esiti positivi, dinanzi ad un pensiero che tenta una via nuova in opposizione alla violenza del razionalismo, mediante la ragione poetica e attraverso una scrittura affatto originale.
GLI AUTORI
Ordinario di Filosofia Morale presso l’Università di Trieste, ha dedicato numerosi saggi all’ispanismo filosofico. Tra i libri più recenti: Introduzione a Ortega Y Gasset (Laterza, Bari 1996). Introduzione a Unamuno (Laterza, Bari 2001). Per Marietti ha curato l’edizione italiana di Ortega y Gasset, Cos’è filosofia e di Zubiri, Luomo e Dio.
Opera breve ma straordinariamente densa, la "Cabala del cavallo pegaseo" è il quinto dei sei dialoghi composti da Bruno tra il 1584 e il 1585, durante il suo soggiorno inglese. In essa si intrecciano temi di grande rilievo teorico: la satira, aspra e sostenuta da puntuali riferimenti al testo biblico, nei confronti della "santa asinità" cristiana; la critica di alcuni aspetti della filosofia antica, in particolare nei confronti di Aristotele e di Sesto Empirico; l'insistenza su una concezione dell'uomo e della natura che capovolge la visione umanistica; l'idea della trasmigrazione delle anime. Ma la vera protagonista del dialogo è l'ignoranza, che nelle sue molteplici forme rappresenta il più pericoloso nemico del pensare e dell'agire umani.
Il libro presenta l'evoluzione del pensiero di Hans Georg Gadamer (1900-2002) nelle sue tappe fondamentali, dalla formazione alla scuola del neokantismo e di Heidegger, alla elaborazione della teoria ermeneutica. Un percorso che, partendo dallo studio di Platone e Aristotele, si confronta con la poesia, dai tragici greci a Hölderlin e Rilke, e si sofferma nella riflessione sulla storia e sulle scienze umane nei loro rapporti con la tradizione umanistica. Nella parte finale il volume valuta il confronto tra l'ermeneutica gadameriana con l'epistemologia, la teoria critica della società e il decostruzionismo, indicando i principali ambiti disciplinari in cui, oltre alla filosofia, la lezione del filosofo tedesco è stata recepita e discussa.

