
Nella società digitale, le parole sono i nostri emissari: raccontano al mondo chi siamo. Il modo in cui scriviamo può farci apparire intelligenti o stupidi. Ma può anche farci passare per persone confuse, sciocche o noiose. Una norma, questa, valida per buttare giù un listicle, per usare SlideShare e persino per maneggiare i termini che stiamo utilizzando in questo preciso momento. Ciò vuol dire che occorre scegliere le parole con cura, usare uno stile gradevole e parsimonioso, ricorrere a un'empatia sincera nei confronti del lettore. Ma significa anche prestare attenzione alla capacità, spesso trascurata, di fare marketing dei contenuti: saper scrivere e raccontare bene (ma davvero bene!) una storia vera. Essere in grado di comunicare nella scrittura è anche il fondamento del content marketing. In questo libro Ann Handley mette al servizio tutta la sua esperienza per guidarci nel processo e nelle strategie di creazione, produzione e pubblicazione dei contenuti, con consigli pratici pensati per ottenere risultati sicuri. Le lezioni e le regole di cui l'autrice ci fa dono possono applicarsi facilmente a tutti i contenuti online: pagine web, homepage, landing page, email, marketing, blog, post su Facebook, Twitter, LinkedIn e tutti gli altri social media. Le nuove regole della scrittura è una guida pratica alla creazione e pubblicazione di qualsiasi tipo di contenuto online, destinata a chi lavora per un grande brand o per una piccola azienda, o anche solo per se stesso.
L'adolescenza non è solo un periodo della vita caratterizzato da disagio, fragilità, disimpegno e narcisismo, ma anche una postura esistenziale attraversata dal desiderio di ricercare un senso. Adolescente è colui che, oltre i confini di un'età cronologicamente delimitata, è permeato da un vissuto di inquietudine creativa che lo conduce a cercare continuamente un significato nelle situazioni dell'esistere. Attraverso uno sguardo pedagogico fenomenologicamente orientato, l'intento è quello di ri-significare l'adolescenza, mettendone in rilievo la dimensione esistenziale, radicata nell'essenza della persona: l'essere-per-il-senso. Dalle pagine di questo libro emerge come il dinamismo della ricerca di senso contribuisca in modo cruciale al processo autoformativo lungo l'arco dell'intera esistenza. Affiora dunque la necessità, per l'educazione, di coltivare la condizione dell'"essere adolescente" quale emblema del desiderio di un continuo superamento di sé e come risorsa per la crescita in tutte le età della vita. Il volume è corredato da pagine di sintesi, box di approfondimento, spunti tratti dalla letteratura e dal cinema. Si rivolge a educatori, insegnanti, formatori, studenti e genitori, nonché a tutti coloro che abbiano a cuore la questione, tanto complessa quanto affascinate, della cura educativa.
La conoscenza come nuova frontiera per la società e l'economia: il salto di paradigma più profondo dai tempi della rivoluzione industriale pone una sfida radicale ai criteri manageriali e organizzativi oggi prevalenti. Il libro ne offre una chiave interpretativa originale, e propone un modello di impresa nuovo, basato non sul paradigma della quantità, ma su quello della bellezza.
In apertura del terzo millennio si sono affermate dinamiche economiche, politiche, strategiche e sociali in grado di ridefinire le realtà geopolitiche ed economiche di tutti i paesi del mondo, rendendo così necessario un riposizionamento nel modo di osservarle e analizzarle. L'intersezione dei mercati regionali e del mercato unico mondiale, l'emersione di nuovi giganti economici prima classificati in un indistinto Terzo Mondo, il riposizionamento negli equilibri politici, la composizione di nuovi spazi culturali, sono alcuni degli elementi che ridisegnano il tradizionale significato delle categorie di sviluppo e sottosviluppo, centro e periferia, ricchezza e povertà. Tutto ciò rende ancor più necessaria l'elaborazione di un adeguato quadro concettuale utile a leggere i nuovi assetti mondiali e l'individuazione di strumenti operativi in grado di affrontare le problematiche che stanno interessando le diverse aree del mondo. In questa prospettiva il contributo della geografia diventa essenziale. "Geografia dello sviluppo", registrando i cambiamenti storici, economici, politici e sociali degli ultimi anni, individua le cause delle profonde diversità e disuguaglianze che ancora marcano i territori del Nord e del Sud del mondo.
"Il libro di Médaille che ora viene portato all'attenzione del lettore arricchisce la nostra comprensione degli attuali sistemi economici e ci offre una chiave di lettura del funzionamento del mercato capitalistico in alternativa a quella del mainstream. La prospettiva distributista che l'autore avanza e sviluppa fa comprendere il duplice senso in cui la scienza economica è una struttura aperta di pensiero. Per un verso, perché il suo fondamento non le appartiene, dal momento che i suoi presupposti non sono scientificamente giustificabili. Invero, non si può giustificare nulla senza presupporre già qualcosa, il che significa che l'economia è costretta a riferirsi a un fondamento che le è esterno. Per l'altro verso, l'economia è una scienza aperta perché essa non offre una conoscenza esaustiva della realtà. È per questo che l'economia deve intrattenere stretti rapporti di vicinanza con l'etica, la storia, la politica, la filosofia. A partire da una critica radicale dell'economia moderna, Médaille mostra che al fondo del distributismo sta una idea guida ben precisa: non è accettabile che il momento della produzione della ricchezza (o del reddito) venga separato dal momento della sua distribuzione. Questo significa che efficienza e giustizia distributiva devono avanzare insieme, proprio come la celebre metafora dei due cavalli di Platone (Fedro) insegna da tempo." (Stefano Zamagni). Prefazione di Bruno Amoroso
Debito, disoccupazione, disastri naturali, sperequazione sociale, guerre, carestie, risorse naturali prosciugate; tutto sembra annunciare un futuro cupo e apocalittico. Ma forse non è cosi: forse il bicchiere, che ci sembra non solo mezzo vuoto ma anche rotto, in realtà è pieno di possibilità. Non siamo mai stati così bene come in questo momento storico, dicono Peter Diamandis e Steven Kotler, ma molti lo dimenticano: nell'ultimo secolo la durata della vita è raddoppiata, il reddito pro capite triplicato, la mortalità infantile è stata abbattuta. Un mondo tutt'altro che perfetto ma migliore di quanto pensiamo, insomma; e questa tendenza è in piena accelerazione, anche grazie agli innovatori, ai capitali dei tecno-filantropi e a nuove generazioni istruite e connesse. Abbiamo davanti un futuro con grandi opportunità.
un interessante stimolo progettuale per innovazioni gestionali nelle istituzioni universitarie e di ricerca, coerente con le nuove sfide della competizione per la qualità, dell'internazionalizzazione e dell'efficenza nell'uso delle risorse