
Da oggi “Schemi & Schede”, per distinguersi dalla concorrenza che tende a confondere i nostri clienti, rientra nella nuova collana “Schemari Simone”.
Questi originali volumi seguono i programmi tradizionali degli Atenei ponendosi come sussidio del manuale adottato per:
— delineare un quadro sistematico della materia;
— identificare, al pari delle “slides”, i punti chiave e le linee generali della disciplina;
— dedicare maggiore attenzione agli argomenti “caldi” più frequentemente oggetto di domande d’esame;
— facilitare la lettura, agevolare la memorizzazione, velocizzare il ripasso.
I volumi sono strutturati in pagine staccabili per essere facilmente inserite negli schedari a fogli mobili utilizzati per prendere appunti durante le lezioni.
In particolare, gli Schemi & Schede di diritto Penale (generale e speciale), costituiscono, per quanti si apprestano ad affrontare questa complessa disciplina, un utile supporto per la propria preparazione.
Il lavoro, strutturato in tavole sinottiche e schemi articolati, presuppone già una conoscenza di base della materia e se ne raccomanda la contestuale (o successiva) consultazione del manuale istituzionale.
Questa XV edizione si giova di una veste grafica più accattivante ed affianca agli schemi tre differenti rubriche:
— osservazioni, che approfondisce aspetti rilevanti della disciplina;
— differenze, che analizza aspetti particolari della materia, stimolando i confronti e i paralleli fra i diversi istituti;
— in sintesi, che offre un quadro riepilogativo degli argomenti affrontati.
L’edizione è aggiornata alla riforma del regime di procedibilità per taluni reati (D.Lgs.10-4- 2018, n. 36), alle disposizioni dirette all’attuazione del principio della riserva di codice nella materia penale (D.Lgs. 1-3-2018, n. 21), ai correttivi codicistici a tutela degli orfani per crimini domestici (L. 11-1-2018, n. 4) ed a quelli connessi alla riforma delle professioni sanitarie (L. 11-1-2018, n. 3).
Questa nuova edizione è aggiornata con tutte le ultime novità normative e giurisprudenziali.
L'opera è aggiornata con: il D.L.vo 10 aprile 2018, n. 36, nuove norme sulla procedibilità a querela di parte; il D.L.vo 1 marzo 2018, n. 21, che introduce la riserva di codice in materia penale; il D.L.vo 6 febbraio 2018, n. 11, riforma delle impugnazioni penali; la L. 11 gennaio 2018, n. 6, norme sulla protezione dei testimoni di giustizia; la L. 11 gennaio 2018, n. 4, recante modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale, in materia di disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici; il D.L.vo 29 dicembre 2017, n. 216, nuove norme sulle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni.
Il volume analizza, con un taglio concreto e un linguaggio chiaro ed immediato, la normativa, la giurisprudenza e gli approfondimenti dottrinali essenziali del diritto ecclesiastico. In particolare: la Costituzione italiana e il fenomeno religioso; la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano; gli enti ecclesiastici ed i rapporti tra Stato e confessioni religiose; i ministri di culto; l'assistenza spirituale; l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche; le scuole confessionali; i beni culturali di interesse religioso; il matrimonio; la tutela penale delle confessioni religiose; le festività religiose e i riposi settimanali; il trattamento dei dati personali di natura religiosa. Il volume è aggiornato con le ultime modifiche legislative e le novità giurisprudenziali a tutto il febbraio 2018. Una dettagliata selezione di domande e risposte commentate (realmente proposte in sede d'esame) completa il volume fornendo al lettore l'opportunità di un'efficace autoverifica.
Gli atti del V Corso intensivo, organizzato dalla Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana, si occupano della procedura concernente i delitti riservati alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Corso è stato strutturato in modo tale da affrontare ogni aspetto del "cammino" procedurale relativo ai delieta reservata, seguendo un ordine strettamente cronologico. Nella fase preprocessuale dell'indagine previa, vengono analizzati i vari profili che caratterizzano tale istituto e le relative difficoltà interpretative. Si passa, poi, a esaminare con attenzione un profilo che è stato spesso oggetto di critica a opera della dottrina, ovvero quello della prescrizione dell'azione criminale afferente i delitti riservati. Successivamente si indagano i possibili percorsi procedurali in tema di delieta reservata, tenuto conto del combinato disposto di cui agli artt. 16 e 21 del m.p. Sacramentorum sanctitatis tutela. In seguito vengono analizzate tutte quelle particolarità procedurali antecedenti alla fase impugnativa. Concludendo viene esaminato l'aspetto afferente l'eventuale impugnazione di una sentenza o di un decreto. Temi l'indagine previa; la prescrizione dell'azione criminale; il processo penale amministrativo; particolarità procedurali nei casi di delieta reservata; l'impugnazione nei casi di delieta reservata.
«Uno degli aspetti drammatici delle avventure ideologiche del Novecento è stato quello di separare l'anelito alla giustizia sociale dall'esercizio personale della virtù della giustizia: si è verificato così il paradosso di chi ha usato la violenza e l'ingiustizia con la pretesa di realizzare in tal modo una maggiore giustizia. Ed anche oggi uno dei segni di deterioramento del tessuto sociale sta nella crescente incapacità di vivere in modo giusto l'impegno per costruire una società più giusta per tutti. Lo stile della vita pubblica, specialmente in politica, è qui chiamato in causa, come anche l'azione volta a chiedere e dare lavoro, casa e dignità a tutti» (Bruno Forte)
Il lavoro prende in esame alcuni aspetti relativi alla disciplina penalistica nella vita della Chiesa, in primis, quegli elementi che giustificano la presenza di un diritto penale canonico, quindi tutto il sistema sanzionatorio; si rileva a tal proposito come la Chiesa, quale società costituita da organi gerarchici, nonché chiamata a confrontarsi con il peccato e la violazione delle norme che lo riguardano, necessiti di uno strumento di coazione volto a garantire il raggiungimento del proprio fine: la salus aeterna animarum. Viene poi trattato l'istituto della pena, partendo dalla sua origine storica, dalla sua nozione unanimemente accettata e analizzando in profondità le sue fattispecie cercando di comprenderne la natura e la finalità.
Nata nel clima di violenza terroristica che sconvolgeva la società italiana nel periodo degli anni di piombo e che aveva come obiettivo la distruzione delle istituzioni e dello Stato, Filosofia della prassi (1986) è un’opera il cui valore va ben al di là delle circostanze storiche che l’hanno ispirata. Si presenta come una indagine spregiudicata, dai risvolti ancora attualissimi, sulle ragioni e le manifestazioni della crisi della civiltà del diritto, che pur ha fatto grande l’Europa.
L’autore – in queste che sono linee di filosofia del diritto – non descrive solo il processo di decadenza di un mondo, ma indica le strategie per una rivitalizzazione delle funzioni e dei significati del diritto. In questa prospettiva prende corpo una documentatissima analisi delle forme di negativismo giuridico che agiscono nella nostra cultura corrodendone i valori, e delle idee rigeneratrici che potrebbero contrastarne la portata devastatrice, non senza aver prima metabolizzato la dura lezione della critica. La posta in gioco è alta e riguarda il senso e il destino del diritto nella società, ambiguamente sospeso tra il rischio di ridursi a strumento delle manipolazioni del potere e l’impulso a promuovere l’affrancamento dell’uomo incurvato sotto il peso dei dispotismi. La nostra cultura giuridica sarà all’altezza del suo compito?
Italo Mancini (1925-1993) è stato professore di Filosofia della religione e Filosofia del diritto all’Università di Urbino, dove ha anche fondato l’Istituto superiore di Scienze Religiose e la rivista «Hermeneutica». Presso Morcelliana sono in corso di pubblicazione le Opere scelte, di cui nel 2007 è uscito il vol. I, Filosofia della religione; nel 2009 il vol. II, Novecento teologico; nel 2011 il vol. III, Teologia, Ideologia, Utopia e nel 2015 il vol. V, L’ethos dell’Occidente. Neoclassicismo etico, profezia cristiana, pensiero critico moderno. Sempre nel nostro catalogo: Come leggere Maritain (1993); Bonhoeffer (1995); Frammento su Dio (20003).
Il presente manuale si prefigge, pur nei limiti intriseci di un testo istituzionale, di evidenziare le peculiarità dell'ordinamento dell'Unione. Il volume intende offrire non tanto un'analisi esaustiva del modo di funzionare dell'Unione e del suo apparato istituzionale, quanto una disanima degli aspetti più interessanti e innovativi di un ordinamento tuttora in via di evoluzione, preoccupandosi di promuovere una comprensione dei suoi tratti caratteristici. Pertanto, prende in esame solo le peculiarità essenziali delle istituzioni e degli organi dell'UE, dei loro atti e delle relative procedure di adozione, approfondendo invece gli aspetti relativi al riparto delle competenze tra l'Unione e gli Stati membri, all'integrazione delle lacune dell'ordinamento comunitario ad opera della Corte di giustizia, con particolare riferimento alla tutela dei diritti dell'uomo, e alla collaborazione tra giudici dell'Unione e giudici nazionali. Tutte queste tematiche sono analizzate facendo ampio riferimento alle decisioni della Corte di giustizia che sono commentate con la finalità di far comprendere quale ruolo esse abbiano esercitato nonché le incertezze e i ripensamenti che talvolta le hanno caratterizzate. Nella sua ultima parte il volume analizza dettagliatamente due materie, la cittadinanza europea e l'azione esterna che, con il Trattato di Lisbona, hanno acquisito caratteri nuovi modificando rilevantemente i connotati dell'Unione sia nel suo ambito interno che nei suoi rapporti internazionali.
L'idea centrale che è alla base del presente volume è che i diritti dei fedeli costituiscono i capisaldi nodali e strutturali dell'intero sistema canonico. Il diritto in senso realista e sostanziale d'altronde non può che partire dalle concrete spettanze del singolo, senza un'indebita dissociazione tra persona e istituzione. La dignitas et libertas filiorum Dei (l'univoco fondamento dello statuto dei battezzati) esprime allora l'esigenza e la pregnanza della communio gratiae et amoris. L'ottica attraverso cui si esplora lo statuto del fedele è quello della scienza costituzionale. Tale branca scientifica cerca il nucleo primario e costitutivo del sistema ecclesiale. Lo statuto del christifidelis rappresenta appunto il pilastro fondamentale della costituzione della Chiesa e l'esplicitazione dei principi basilari dell'uguaglianza radicale dei battezzati e della varietà carismatica nel popolo di Dio. Per quanto concerne il contenuto della trattazione: premessa l'esposizione della figura del fedele e la conformazione dello statuto nel suo insieme, le relazioni di giustizia sono considerate anzitutto a partire dai beni della comunione (il diritto alla parola di Dio, il diritto alla sacra liturgia e il diritto al servizio della carità). La condizione del fedele si integra poi con la partecipazione attiva alla vita e alla missione della Chiesa. La liberalità della lex gratiae comporta inoltre una particolare attenzione e tutela per la sfera di libertà individuale, intimamente collegata alla varietà personale e ai diversi carismi. La dimensione soprannaturale della dignitas christiana suppone ancora il riscontro e la vincolatività della dignitas humana nell'ordinamento canonico. Lo sguardo infine si sposta anche sulla cristianità non cattolica (l'orizzonte ecumenico) e sull'umanità non cristiana (la missio ad gentes) in relazione con la Chiesa di Cristo.