
Questo volume raccoglie oltre duemila regole del diritto romano. Ordinate per argomento esse offrono la possibilità di verificare la citazione latina e di avere la corrispondente traduzione in italiano. Per ogni citazione viene indicata la fonte latina. Completano l'opera un capitolo che racconta per brevi cenni le nozioni fondamentali del diritto romano. Il volume, di facile consultazione, è considerato un classico nel mondo forense.
Testo in latino. Prima parte dei documenti originali del Tribunale Apostolico Rota Romana.
Il volume rende conto delle decisioni del Tribunale della Rota Romana, riguardante il periodo che va dal 1999 al 2003.
Il relativismo è fenomeno complesso che affascina gli studiosi per la sua straordinaria diffusione nella società postmoderna. Il punto di partenza di ogni relativismo è la negazione di qualunque verità, cosicché il dubbio insuperabile si insinua a ogni livello del processo della conoscenza, compresi il concetto di diritto, di norma giuridica e la loro interpretazione. Gli autori di questo volume, lo storico del diritto Luca Galantini e il filosofo del diritto Mario Palmaro, sostengono che il sistema giuridico positivo vive una crisi senza precedenti. Ne scaturiscono problemi decisamente concreti, come il rapporto fra Stato e religioni, la relazione fra diritto e morale, il concetto di 'laicità dello Stato'. Le dottrine di stampo positivista hanno pensato di sciogliere questi nodi teorizzando l'assoluta impermeabilità del diritto - ridotto a diritto positivo - rispetto a ogni infiltrazione di carattere morale e religioso. Ma lo schema fondato sulla laicità negativa, cioè sulla possibilità di rinchiudere religione e morale nella sola sfera privata, è stato contraddetto dalla storia: le istanze e le identità religiose più diverse - anche le più radicali in termini di valori morali e di scelte giuridiche - da quella islamica a quella cristiana, rivendicano sempre più spesso un ruolo e un compito pubblico, interpellando gli stati e le organizzazioni internazionali su quali siano le soluzioni più ragionevoli da adottare
Dall'inizio dell'età industriale sindacati e associazioni imprenditoriali si fronteggiano per la regolazione del lavoro e delle sue condizioni. I sindacati non sono solo organizzazioni di rappresentanza, nate e cresciute per dare voce e identità ai lavoratori dipendenti, bensì anche un soggetto collettivo che intrattiene relazioni con altri attori, in particolare le imprese, spesso in chiave competitiva, altre volte in chiave conflittuale. Nelle esperienze industriali moderne, in cui il conflitto viene gestito, normalizzato, istituzionalizzato, tali relazioni sono soprattutto di tipo contrattuale. Il volume offre un quadro completo e aggiornato delle vicende della contrattazione collettiva, in una fase di significative trasformazioni.
Il volume raccoglie i documenti (in lingua inglese e italiano) relativi alle relazioni sui rapporti tra la Santa Sede e gli Stati dell'Europa Orientale, in particolare con la Repubblica Slovacca.
Nei cinquanta anni che ci separano dalla l. 1° dicembre 1970, n. 898 che ha introdotto il divorzio nel nostro ordinamento, molti sono stati i cambiamenti che la società ha vissuto e maturato nell'ambito delle relazioni familiari, di coppia e genitoriali. Il diritto di fonte legislativa e giurisprudenziale ha dovuto dare forma legale a tali cambiamenti, in tempi non sempre congrui e con soluzioni non sempre, o non per tutti, appaganti e forse non ancora definitive. La materia, infatti, è in continuo movimento, mai arrestatosi dalla riforma complessiva del 1975, proprio perché sollecitata da istanze di tutela sempre nuove, che trovano risposta a volta nelle aule giudiziarie prima ancora che in sede normativa, ponendo all'attenzione degli studiosi e degli operatori del diritto questioni e temi che solo pochi anni fa non sarebbero stati immaginabili e che ora vanno inquadrati nella più ampia cornice europea. Il volume raccoglie gli atti del Convegno svoltosi il 6 dicembre 2019 nell'Università di Roma Tre, diretto a suggerire una riflessione ad ampio spettro, sollecitando un dibattito che, da diversi angoli visuali, facesse il punto sul diritto di famiglia, oggi.
Negli ultimi decenni il volto dell'Europa si è fatto sempre più plurale, non solo sul versante etnico ma anche su quello religioso. È tornato così in primo piano il tema della libertà, inclusa quella religiosa, intesa quale diritto umano. Il volume analizza il complesso intreccio tra religioni e diritti umani nel contesto italiano, muovendo dal caso storico di due importanti minoranze come quella ebraica e quella valdese, fino agli attuali flussi migratori e, nello specifico, alla loro componente musulmana. Attraverso una prospettiva sociologica, che si avvale anche di competenze storico-politiche e storico-sociali, il testo mette in risalto come il concreto riconoscimento della libertà religiosa possa essere un mezzo per costruire una convivenza pacifica e rispettosa dell'altro in un paese multiculturale.
Il diritto ecclesiastico in Italia è stato profondamente influenzato dalle lotte politiche che hanno seguito il 1848, l'Unità, il fascismo e la "Repubblica dei partiti". Per questo alcuni studiosi di tale disciplina sono stati anche protagonisti della cultura politica del Novecento e, in alcuni casi, hanno, con i loro scritti, contribuito ad orientare non solo l'insegnamento universitario, ma pure l'opinione pubblica sensibile ai problemi, sempre attuali, delle relazioni tra Stato e confessioni religiose. In questo volume vengono presi in considerazione, con richiami biografici o con la ricostruzione di aspetti della loro produzione scientifica o del loro pensiero politico, alcuni dei più importanti autori del settore: da Francesco Ruffini, senatore e ministro dell'Italia liberale, a Vincenzo Del Giudice, che fu tra i fondatori del Partito Popolare, a Mario Falco, autore della normativa sulle comunità israelitiche italiane, a Giacchi e De Bernardis, attivi nella Resistenza, a Federico Cammeo, che contribuì a definire l'ordinamento dello Stato Vaticano, a Giuseppe Dossetti, vicesegretario della DC di De Gasperi e poi tra i protagonisti del Concilio Vaticano II, ad Arturo Carlo Jemolo, primo Presidente della RAI, uno degli intellettuali di maggiore rilievo, per la dirittura morale e per l'attenzione a tutti gli aspetti del vivere civile, del XX secolo.
Un contributo alla costruzione di un'Italia laica e rispettosa di tutte le fedi religiose
La libertà religiosa come "termometro" delle altre libertà
La proposta di istituire una Giornata della libertà di coscienza, di religione e di pensiero
Voci laiche, cattoliche, ebraiche e protestanti ripropongono la questione del rapporto tra libertà e democrazia, ossia della libertà religiosa e delle libertà-sorelle – la libertà di coscienza e di pensiero –, che oggi si pone drammaticamente in molti paesi e che in Italia attende ancora una legge.
Dalla quarta di copertina:
In un'Italia in cui le identità religiose e culturali cambiano e si moltiplicano, è fondamentale sottolineare – in base al principio dell'eguale libertà delle confessioni religiose – il carattere di laicità delle istituzioni pubbliche, che costituisce la migliore garanzia per un pieno sviluppo delle fedi.
Giuristi, storici, parlamentari, giornalisti e teologi, laici, cattolici, ebrei e protestanti si confrontano così in queste pagine sui temi della libertà, in particolare quella di religione, e sul suo rapporto con la democrazia.
Pur garantita dalla Costituzione, la libertà religiosa – termometro di ogni altra libertà – in Italia attende infatti ancora una legge...
Gli Autori:
Dora Bognandi
Gabriella Caramore
Leonardo De Chirico
Paolo Ferrero
Angelo Gargano
Maurilio Guasco
Gianni Long
Lucio Malan
Domenico Maselli
Roberto Mazzeschi
Carmine Napolitano
Jean Jacques Peyronel
Paolo Ricca
Anna Segre
Stefano Sicardi
Valdo Spini
Roberto Zaccaria