«Acaso volverá a decirse que yo pretendo `condenar en bloque` tres siglos historia humana y `colver a la Edad Media`. Nada más falso. Este libro está vuelto hacia el futuro, hacia el inmenso futuro que exige de nosotros una mirada clara y nuevas fuerzas. Lo que en realidad representa el peso muerto del pasado que pasa es la herencia espiritual de Lutero, de Descartes, de Juan Jacobo. De estos cadáveres de ideas que aún nos tienen cogidos es de lo que importa que nos liberemos. No vamos a pedirle al pasado más que lo que no pasa; no efímeras formas, sino sabiduría duradera y armas espirituales. En una palabra: hoy no se puede tomar el propio impulso más que yendo muy hacia atrás en el tiempo; pero no vamos hacia atrás sino para saltar mejor».
Un classico su S. Tommaso d'Aquino, in lingua italiana.
Il libro
«Nell'opera più vasta e più sistematica di Jacques Maritain, Les degrés du savoir, che esamina analiticamente i "gradi del sapere", dalla scienza sperimentale alla contemplazione mistica, non c'è un capitolo dedicato alla "saggezza paolina", perché la saggezza di san Paolo non è classificabile ad un particolare livello teoretico, in quanto è più nella sua vita apostolica che nei suoi scritti: "L'insegnamento di san Paolo è inseparabile dalla sua esperienza di vita". Infatti le lettere di san Paolo sono la testimonianza scritta del suo apostolato, e, pur affrontando con impegno teologico diversi argomenti di dottrina, tanto da essere con i vangeli gli scritti più importanti del Nuovo Testamento, non costituiscono formalmente parlando un trattato di teologia.
La saggezza di san Paolo non è una "saggezza filosofica", perché non si conduce con la sola ragione; non è una "saggezza teologica", perché non si conduce con la ragione ispirata dalla fede ma procedente secondo i modi del sapere umano; non è solo una "saggezza mistica", come quella di san Giovanni della Croce, al livello soprannaturale della fede in unione con i doni dello Spirito Santo; è una saggezza di tipo particolare, che appartiene, come quella del Cristo, anche se in modo profondamente diverso, alla "rivelazione"...»
(PIERO VIOTTO)
Il libro
Come in Umanesimo integrale Maritain indica nella formazione di uno stato laico cristiano la risoluzione del problema politico sociale, così in quest'opera indica nella rinascita di una filosofia cristiana — autenticamente filosofica e autenticamente cristiana — la soluzione della crisi epistemologica in cui si dibatte la cultura contemporanea.
Sono raccolti in quest'opera tre saggi sul problema dei rapporti tra scienza e saggezza e sulla relazione tra ragione e fede, alla luce dello sviluppo storico di questi problemi. E' un'opera importante anche per comprendere più a fondo molte considerazioni di Umanesimo integrale.
Il libro
«Maritain ha inserito nella cultura contemporanea una visione personalistica, che si distingue nettamente sia dall'individualismo naturalistico dell'umanesimo liberale che dal collettivismo totalitario dell'umanesimo socialista, permettendo all'ispirazione cristiana di trovare la via per vivificare il mondo della cultura, della società e della storia.
A lui si ispirano, più o meno esplicitamente, le forze politiche e sociali che operano nel mondo contemporaneo richiamandosi ai principi evangelici e che cercano di professare una testimonianza cristiana del profano...
Che Jacques Maritain sia un testimone della verità cristiana, nei suoi scritti e nella sua vita, lo riconobbe Pio XII, che, in occasione della presentazione delle credenziali come ambasciatore della Repubblica Francese presso la Santa Sede, ebbe a rivolgergli queste parole: "Noi apprezziamo e salutiamo in Vostra Eccellenza un uomo che facendo apertamente professione della sua fede cattolica e del suo culto per la filosofia del Dottore Comune, mette le sue eminenti doti al servizio dei grandi principi dottrinali e morali, che, soprattutto in questo tempo di universale disordine, la Chiesa non cessa di insegnare al mondo».
PIERO VIOTTO