Una guida storica per la scoperta del volto attuale di Roma, che viene a colmare un vuoto di memoria sul suo recente passato e costituisce un decisivo contributo per vivere il presente con consapevolezza e per ricavare con chiarezza orientamenti utili alla costruzione del prossimo futuro della Chiesa diocesana di Roma. ''Se ne sentiva la necessità. È una accurata, affidabile ricostruzione storica dell'identità della Chiesa locale di Roma e della configurazione della città fino ai nostri giorni, a partire dal 1870 con la fine dello Stato Pontificio e con la scelta di Roma come capitale del nuovo Stato italiano.'' Dalla Prefazione del card. Angelo De Donatis.
È stato il primo genocidio del Novecento. Più di un milione di armeni cristiani dell'Impero ottomano sono stati uccisi, in massacri e marce della morte, durante la Prima guerra mondiale, a partire dal 1915, esattamente cento anni fa. Ritorsione per la collaborazione con la Russia nemica o attuazione di un disegno nazionalista, per il quale la nuova Turchia doveva essere etnicamente e religiosamente omogenea, tutta turca e tutta musulmana? Sempre negato da parte turca, il genocidio degli armeni è stato dimenticato per decenni. Di recente, nuove indagini e ricerche hanno fatto luce su una vicenda tragicamente moderna e fornito risposte a domande importanti: chi diede l'ordine di uccidere? Come fu attuata una strage di così incredibili proporzioni? Agile e aggiornato, opera di uno dei primi storici italiani ad occuparsi della questione armena, questo volume si rivolge in particolare ai giovani e ai lettori che vogliono conoscere, comprendere, ricordare.
Gli anni Sessanta e Settanta del Novecento sono un periodo complesso della storia di Roma. La città vive una rapida crescita demografica ma con un'endemica crisi della pianificazione urbana, e investita dalla contestazione sociale e politica e da un forte confronto politico. La capitale conosce profonde trasformazioni, ma fatica a essere un modello per l'intera nazione. E una città dove convivono culture e modelli diversi, e si registra un forte mutamento del tessuto urbano, umano e culturale. Sono trasformazioni che interessano anche la Chiesa, la più antica istituzione della città. Attraverso l'osservatorio della vita religiosa a Roma, si colgono tensioni e problemi che attraversano l'intera società, perché mentre la Chiesa acquista una presenza rinnovata tra i romani, viene investita dal processo di secolarizzazione che cambia radicalmente i costumi dei cittadini. E in questa città profondamente mutata, diversa dall'ideale certo mai realizzato della città sacra, che la diocesi del Papa negli anni di Paolo Vi costruisce un suo profilo autonomo di Chiesa locale ed esercita un'autorità morale e pastorale sulla città. Roma si secolarizza, ma resta una città dove la vita religiosa ed ecclesiale è una componente di grande rilievo e un riferimento nella vita quotidiana della gente, soprattutto nei momenti di passaggio o di crisi come i cosiddetti anni di piombo che la videro scenario di tragici eventi.