
Cosa cerchiamo davvero in una relazione? Quando il desiderio di essere amati diventa bisogno o perfino dipendenza? Come si può spezzare il circolo che ci tiene legati, restituendo dignità e libertà ai sentimenti? Chissà quante volte, parlando di un'amica, di un familiare o di persone che magari conosciamo appena, ci è capitato di esprimerci sulla loro vita sentimentale immedesimandoci, con dispiacere o con disapprovazione, in quelle che sembrano evidentemente relazioni disfunzionali: "Ma perché si lascia abbindolare da un tizio del genere?". Può sembrare facile uscire da una dipendenza affettiva per chi la vede da fuori, ma per chi la patisce in prima persona appare come una meta complessa, dolorosa e spesso irraggiungibile. "Come fossi una bambola" nasce dall'incontro di Francesca Fialdini con lo psicoterapeuta Massimo Giusti e dall'esigenza di raccontare le storie di chi è riuscito a uscire da relazioni che magari non lasciano sempre lividi sulle braccia o segni sulla pelle, ma che, giorno dopo giorno, diventano prigioni soffocanti, invisibili e invalicabili, finendo per inibire ogni slancio vitale. Grazie alla chiarezza e alla capacità narrativa di Fialdini e all'analisi psicologica di Giusti, queste storie avvincono il lettore come fossero un romanzo e illuminano come in un saggio, senza giudizi né semplificazioni, dinamiche complesse ma che sono straordinarie nella loro sconcertante ordinarietà, in cui tutti possiamo riconoscerci. Del resto a chi non è mai capitato di rimanere, con la speranza di fare del suo meglio, dentro una relazione in cui sente mortificazione, paura, senso di colpa, pur sapendo di trovarsi in una gabbia dove non riesce più a crescere, a esprimersi, a essere felice? Perché le prigioni sono tante: alcune ce le vestono addosso, su misura, ma altre le costruiamo con le nostre mani senza nemmeno rendercene conto. E sta a noi trovare la chiave per uscirne.
Sul bordo di un ponte vive un'oca tutta sola. Affronta sole e pioggia e nessuno si prende cura di lei. Charlie è un bambino curioso che, vedendo quella buffa oca, con strani fori lungo il dorso sulle piume, si pone tante domande: chi è? Da dove arriva? Perché ha quegli strani fori? E, soprattutto, perché nessuno si prende cura di lei?
Soltanto avvicinandoglisi, Charlie scoprirà la magia di un’amicizia che durerà nel tempo e cambierà la sua vita. Una storia di accoglienza e integrazione che, traendo spunto da una storia vera, esorta i bambini a non aver timore della diversità, ma ad aprirsi all’incontro con l'altro.
La storia vera di Alì, fuggito dal Senegal in cerca di fortuna in Europa. Una storia credibile di integrazione e di successo. Prova in Belgio, poi, in Francia, ma trova Paesi saturi di migranti, poveri di opportunità. Da immigrato clandestino entra nel bergamasco e diventa un venditore di accendini. Di successo. Le lettere che scrive alla moglie e ai due figli, una bambina di 2 e un bambino di 4 rimasti a Dakar, lo tengono ancorato a un filo di speranza che non si spezzerà. Una legge del 1990 permette il ricongiungimento familiare e, prima la moglie, poi i figli, si rincontreranno dopo 3 anni. La forza d'animo, la saggezza africana, la solidarietà sconosciuta di tanti italiani, permetteranno ai figli di integrarsi. Suo figlio diventa il primo avvocato dell'ordine forense della Lombardia e sua figlia un affermato ingegnere. Una storia di cuore, coraggio, progetti realizzati.

