
Cuentan que la pequeña Harriet Thackeray, hija del novelista inglés Wiliam Thackeray, le preguntaba a su padre con consternación: "Papá, ¿por qué tú no escribes libros como NICHOLAS NICKLEBY?" Y es que, como apuntaba uno de los más importantes críticos de su época, Walter Bagehot, "no hay ningún escritor inglés contemporáneo cuyas obras sean leídas con tanto deleite por toda la casa, criados y señores, niños y adultos". Esta observación se ajusta estupendamente a NICHOLAS NICKLEBY, una de esas largas novelas por entregas que los lectores de Dickens esperaban con tanta avidez. Con avidez semejante pero sin íncómodas interrupciones podrá ahora disfrutar el lector contemporáneo de las aventuras y desventuras de Nicholas.
La novela es, en primer lugar, un feroz ataque satírico contra las escuelas de Yorkshire de la época, donde los menores recibían un trato brutal por parte de individuos avariciosos y crueles, que habiendo demostrado su absoluta incompetencia en todo tipo de oficios y negocios sólo tenían como último recurso hacerse maestros. Es posible que el lector contemporáneo halle exagerada la descripción del Sr Squeers y de su escuela. No obstante, asegura el autor que es tan sólo el pálido retrato de una realidad suavizada a propósito para no ser tomada por imposible.
Pero no es es esta una novela amarga. Junto a la vileza y mezquindad de algunos personajes, hay otros cuya generosidad y nobleza resultan tan irreales como los vicios de aquéllos. Y es que, en las novelas de Dickens, el humor que magníficamente impregna todas las páginas aun cuando se relatan los más tristes episodios, y el amor siempre triunfante por encima de cualquier mal designio, de cualquier circunstancia adversa o voluntad malévola, parecen estar ahí para recordarnos que la lectura, como la vida, debería tener siempre un
Philip, detto Pip, avviato a diventare fabbro del villaggio, si trova a possedere una ingente somma di denaro, donatagli da un misterioso benefattore che lui crede essere Miss Havisham, una donna eccentrica che da quando vive a Londra va talvolta a trovare. La Havisham ha come protetta una ragazza, Estella, che educa con lo scopo di far soffrire gli uomini per vendicarsi di essere stata abbandonata il giorno delle nozze, ragazza di cui Pim si innamora. Si scopre che il vero benefattore è il forzato Magwitch che un giorno Pip aveva aiutato che è anche il padre di Estella. La ragazza farà poi un infelice matrimonio, mentre il denaro di Magwitch sarà incamerato dallo stato. Pip fa ritorno al villaggio dove riprende a frequentare una Estella molto cambiata.
"The Mudfog Papers" apparvero fra il 1837 e il 1839 sulla "Bentley's Miscellany", rivista della quale Charles Dickens fu anche direttore. Se si pensa alla data, si può facilmente stabilire dunque una parentela con il più celebre "Il Circolo Pickwick", la cui stesura del primo capitolo è immediatamente precedente. Anche gli altri due racconti che compongono il volume, "La pantomima della vita" e "Alcuni particolari riguardanti un leone", apparvero nel 1837 sulla "Bentley's Miscellany", e le stesse edizioni inglesi dei "Mudfog Papers" tendono ad includerli, in genere insieme ad un altro breve racconto, "Mr. Robert Bolton", che venne attribuito a Dickens ma che in realtà non venne scritto da lui.
Il lettore si fa esploratore, il romanzo diventa scoperta: i più grandi autori, le storie più belle della letteratura mondiale in questa nuova versione dei Classici del Battello a Vapore. Uno strumento con: il testo integrale, le illustrazioni, i documenti originali, corredati da didascalie, restituiscono a "Canto di Natale" il valore di un grande libro. Età di lettura: da 9 anni.
Lasciai l'Inghilterra, senza sapere, neppure allora, quanto fosse grave il colpo che dovevo sopportare. Lasciai tutti coloro che mi erano cari e fuggii; e credetti di avere già sopportato la mia pena e che fosse passata. Come un uomo su un campo di battaglia può ricevere un colpo mortale senza rendersi conto di essersi ferito, così io, quando rimasi solo col mio indisciplinato cuore, non avevo idea della ferita con la quale dovevo lottare. Questa consapevolezza mi raggiunse non d'un tratto ma a poco a poco, a grano a grano...
Scritta nel 1843, questa "Ballata di Natale" inaugura la fortunata serie di racconti natalizi di Dickens volti ad instillare nel lettore "pensieri d'amore e di considerazione verso il prossimo, che non sono mai fuori stagione". Mescolando la rappresentazione fedele dell'atmosfera delle festività vittoriane con una storia di fantasmi, la Ballata narra la notte della Vigilia di Scrooge, un uomo "duro e aspro... chiuso in se stesso come un'ostrica". Visitato dagli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro, che lo mettono di fronte al suo miserabile modo di vivere, Scrooge cambierà atteggiamento e si trasformerà in "un uomo così buono, come mai poteva averne conosciuto quella buona vecchia città". Con un saggio di G. K. Chesterton.
Ebenezer Scrooge, un uomo d'affari avaro ed egoista, ha sempre preferito contare i suoi soldi piuttosto che pensare agli altri e festeggiare il Natale. Questa volta, però, Io aspetta una Vigilia molto speciale, durante la notte riceve infatti la visita di tre spiriti: il fantasma del Natale passato, il fantasma del Natale presente e quello dei Natali futuri, che gli faranno capire ciò che veramente conta nella vita... Età di lettura: da 9 anni.
Con le incisioni originali del 1844, uno dei meno conosciuti tra i "Racconti di Natale" di un autore classico della letteratura mondiale in una nuova traduzione di Marina Vaggi. "Dickens incanta la nostra attenzione con figure che balenano evidentissime... tante sono le strade che conducono alla poesia" (Cesare Pavese).

