"L'arte all'ordine del giorno" è un espressione formulata da Raffaello Giolli, una delle più lucide intelligenze critiche degli anni trenta, per segnalare la portata etica e sociale, oltre che estetica, della "questione delle arti" nel periodo che porta dal consenso al regime fascista alla svolta degli anni quaranta. L'espressione viene qui utilizzata per sottolineare non solo la rilevanza del mondo artistico nella cultura italiana degli anni trenta, ma anche la centralità della problematica artistica nel periodo dell'immediato dopoguerra.
Mies va der Rohe è stato definito "architetto classico" e forse è l'architetto moderno per cui questa definizione è più appropriata. La classicità nella architettura di Mies si manifesta attraverso i due principi che la definiscono: la intelleggibilità delle forme da un lato, e la progettazione come attività conoscitiva regolata da norme individuate, dall'altro. Questo libro su Mies, scritto nel 1956, è come il resoconto di un lavoro in corso: una specie di diario di due costruttori (Hilberseimer e Mies), che vanno in una direzione a loro ben nota, in cui sono trattate le questioni che si presentano ogni volta che ci si pone il problema dell'architettura e del progetto.
Questa edizione è stata completamente ripensata dal punto di vista iconografico. Le mappe, le illustrazioni che la costituiscono migliorano qualitativamente e quantitativamente il volume, e lo connotano come aggiornato piccolo manuale di storia dell'architettura dalla Grecia antica ai giorni nostri.
Pecora nera della pittura barocca, Caravaggio (1571-1610) ha finalmente ricevuto il riconoscimento che merita. Sebbene il suo nome sia familiare a tutti, la sua opera è stata abitualmente rifiutata e relegata nell'oscurità. Il suo realismo così teatrale non era di moda nella sua epoca, i soggetti sacrileghi da una parte e il ritrarre le classi più umili dall'altra, erano violentemente respinti. Alla fine del diciannovesimo secolo, Caravaggio fu riscoperto e riconosciuto come grande maestro.
Questo volume contiene le note per l'allestimento dello spettacolo, il copione e gli spartiti di una commedia musicale che racconta la storia di due "ragazzi di Don Bosco": Domenico Savio e Michele Magone. Il vero protagonista che emerge dalle vicende è l'oratorio, e il clima di festa che vi si respira: l'oratorio di Domenico e Michele ma anche, di riflesso, l'oratorio di oggi. Disponibile anche il libretto con cd delle canzoni dello spettacolo.
LO SPETTACOLO RACCONTA LA STORIA DI DUE RAGAZZI DI DON BOSCO": DOMENICO SAVIO E MICHELE MAGONE. LA CONFEZIONE CONTIENE IL CD CON I CANTI E LE MUSICHE DELLO SPETTACOLO, E UN LIBRETTO CONTENENTE I TESTI DEL CD. "