
Nei primi mesi del 1972 Nicole Stéphane, che possedeva i diritti cinematografici di "Alla ricerca del tempo perduto", chiede al regista Joseph Losey se gli sarebbe piaciuto lavorare ad una versione cinematografica del libro. E Losey ne propone la sceneggiatura ad Harold Pinter, già suo stretto collaboratore per "Il servo", "L'incidente" e "Messaggero d'amore". Dopo aver letto la "Recherche", nell'estate del 1972 Pinter compie numerosi viaggi in Francia: a Illiers, a Cabourg, a Parigi, per "impregnarsi" dei luoghi proustiani. In novembre la sceneggiatura è terminata e, dopo ulteriori tagli e limature, agli inizi del 1973 la versione rivista è pronta e definitiva.
Unico romanzo del commediografo inglese, I nani è stato scritto nei primi anni '50, e poi abbandonato per quasi quarant'anni. Nel 1960 Pinter ne ha tratto una commedia e soltanto nel 1989 lo ha ripreso in mano, lasciandolo sostanzialmente immutato, ma decidendo di pubblicarlo. È un testo denso ed impegnativo, che anticipa molti dei temi della produzione teatrale dell'autore. Dominato dai dialoghi, discorsi fatti di salti, silenzi, argomenti abbandonati e ripresi, sullo sfondo della Londra cupa dell'East End, mette in scena quattro personaggi, tre uomini e una donna, alle prese soprattutto con la loro impossibilità di comunicare.
Il teatro è forse la produzione meno frequentata di Natalia Ginzburg, ma non rappresenta affatto un'attività minore della scrittrice. Il volume propone undici commedie scritte fra il 1965 e il 1991, da "Ti ho sposato per allegria" al breve dialogo "Il cormorano", ultimo testo di invenzione della Ginzburg. Protagonisti sono persone generalmente sprovvedute, ignare della realtà e di se stesse: perlopiù figli diventati autonomi senza entusiasmo e senza grandi capacità di cavarsela. I genitori sono spariti. Le madri si manifestano solo come presenze all'altro capo del telefono, a loro si ricorre per sfogarsi o chiedere soldi urgenti; i padri, invece, non compaiono nemmeno come personaggi assenti.
Una vera e articolata storia dell'arte italiana in cui viene messo a tema il legame tra ispirazione cristiana e realizzazione artistica, una chiave ormai imprescindibile per capire il patrimonio d'arte del nostro Paese. L'opera si articola in tre volumi: Medioevo, Rinascimento, Età Moderna e Contemporanea.
Appare oggi il primo volume che prende le mosse dall'arte paleocristiana (capitolo 1) per passare poi all'arte ravennate e alle prime espressioni artistiche dei popoli barbari cristianizzati (capitolo 2). Un'ampia trattazione è riservata all'arte carolingia e alla fioritura dello stile romanico (capitolo 3) per concludere infine con la grande stagione gotica e con la novità, introdotta anche nell'arte, dal movimento francescano (capitolo 4). All'interno, box con approfondimenti specifici sull'architettura, le tecniche artistiche, sulle arti minori, sulla viabilità, sulla musica, sui temi iconografici.
Le Edizioni San Paolo sono di fatto leader in Italia per tutte le pubblicazioni sull'Arte Cristiana con Iconografia e Arte Cristiana (2004) e con i due volumi di J. Plazaola, Arte Cristiana nel tempo (2001 - 2002).
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell'arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001).
Michelangelo era credente, come testimoniano non solo le opere di scultura e pittura ma anche le sue poesie, il suo epistolario. Quest’opera, scritta da un autorevole storico d’arte, scandaglia questa dimensione centrale della vita del Buonarroti, attraverso una lettura delle sue opere principali, mettendone in risalto il senso cristiano.
Il saggio e corredato dalle illustrazioni, in particolare o a pagina intera, delle maggiori produzioni artistiche di Michelangelo, tutte a colori oltre a una sezione di immagini in bianco e nero. Il Tondo Doni, il ciclo d’affreschi della volta della Sistina, tutte le Pietà, il Giudizio Universale, il Mosè, descritte e commentate seguendo l’evolvere della maturazione artistica e spirituale del grande maestro fiorentino.
Questo libro esplora le relazioni che accompagnano il mutevole rapporto tra il verde e la città e gli indirizzi progettuali che ne sono discesi negli ultimi tre secoli. L'obiettivo è quello di indagare, nella storia, le potenzialità del verde come "materiale" della scena urbana: il suo ruolo nella costruzione di nuovi luoghi collettivi, nella orchestrazione del tracciato dello spazio pubblico, nella ricomposizione degli equilibri ambientali, nel riordino complessivo, in altri termini, della città.
La storia tratta di una strada, la via Nova Capitolina, che unisce il Campidoglio alla piazza del Gesù ed è oggi chiamata via d'Aracoeli. La lunga e contrastata vicenda di questa strada è legata anche gli inizi di due particolari opere di Roma e dell'architettura rinascimentale: il Campidoglio di Michelangelo ed il complesso del Gesù, della Chiesa e della Casa di Ignazio di Loyola. Inediti e interessanti sviluppi su queste opere si rivelano dall'approfondita vicenda della strada, chiarendo alcuni passaggi finora oscuri e controversi.
Il volume riproduce, in versione integrale, le ultime volontà di Leon Battista Alberti, a testimonianza di quanto gli atti e i testamenti notarili abbiano avuto una rilevanza, dal Medioevo ad oggi, nel documentare non solamente le volontà dei protagonisti, ma anche il contesto sociale nel quale essi si sono trovati a vivere e ad operare. Non è cosa nuova ricordare gli "Annales" di Lucien Febvre e Marc Bloc e poi di Fernand Braudel, per sottolineare come molti particolari scaturiti dall'attività notarile siano serviti a una ricostruzione storica "globale". Nel caso dell'Alberti, poi, il testamento è l'unica fonte di informazioni sull'epilogo della sua vita, sulla scena urbana che lo contorna e sulle vicende che sono legate alla sua tomba.
Un libro interamente dedicato ai cantautori del Club Tenco. I testi all'interno del volume sono di Riccardo Bertoncelli, Vincenzo Mollica, Sergio Secondiano Sacchi, Michele Serra, Antonio Silva, Roberto Vecchioni. Al libro è allegato un cd audio con canzoni registrate dal vivo da Angelo Branduardi, Giorgio Conte, Francesco Guccini, Enzo Jannacci, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni.
Gli storici e i critici d'arte sono soliti definire lo prima metà del Novecento come l'età delle avanguardie: se in ogni secolo vi sono stati degli artisti che si sono ribellati alla tradizione, insoddisfatti di quanto veniva loro insegnato, mai prima di allora, però, la contestazione era stata così vasta e radicale. Il 1900 si apre con l'Esposizione universale di Parigi, che da una parte sancisce il trionfo dello pittura impressionista, dall'altra segna la consacrazione dell'Art Nouveau, un movimento che si diffonde in tutta Europa con nomi diversi mantenendo però un denominatore comune: rinnovare lo stile e i contenuti dell'arte, in coraggioso conflitto con i dettami tradizionalisti delle accademie.
CASTELLI MEDIEVALI D’EUROPA
Questo volume presenta il modo con cui le esigenze di controllo del territorio, di difesa personale e di abitazione sono state affrontate dalla nobiltà nel medioevo. L’autore documenta la necessità di collegare i dati architettonici e archeologici con lo sviluppo complessivo della società medievale e con le forme di organizzazione del potere al fine di escludere un approccio puramente tecnico che tenderebbe inevitabilmente all’analisi dei soli caratteri difensivi dei manufatti. In una prospettiva ampiamente europea, dal Baltico al mar Mediterraneo, dalla Spagna ai Balcani, si presentano per ogni periodo storico e regione per regione, i castelli e i resti archeologici di maggior rilievo. Grazie alla ricca scelta di illustrazioni si offre una descrizione efficace dei castelli europei, delle loro somiglianze e delle loro differenze, come espressione di un unico sviluppo tecnico, militare e sociale che contribuì a formare l’Europa prima dell’avvento degli stati nazione.
  
