
Il libro, con presentazione del Cardinale Angelo Comastri, è alla 2ª edizione. Rispetto alla prima edizione il volume è stato arricchito con 100 pagine e il CD musicale, che contiene i canti delle monache agostiniane, con due nuovi pezzi cantati dalle agostiniane. Il volume illustra le figure di alcune monache del Monastero agostiniano di Ferrara vissute nel silenzio e nascoste agli occhi del mondo, che hanno lasciato una testimonianza di fede e di vita luminosissima che vale la pena raccontare perchè essa sia di esempio di vita evangelica per tutti.
Opera IN LINGUA INGLESE che propone in modo dettagliato il periodo d'oro del Death Metal Svedese (88-92) che vide il proliferare in Svezia di un movimento che ben presto diventò riferimento per tutta la scena mondiale del metal più estremo. Dai mostri sacri quali i Nihilist, Entombed, Treblinka, ai gruppi minori, oltre 250 band trattate. Con 50 interviste ai gruppi principali, foto, demo, loghi inediti e flyers che compongono un vademecum del collezionista. La storia completa del Death metal svedese dal 1988 al 1992.
A quattrocento anni dalla morte di Caravaggio il mito si è mangiato l'artista. "La sua pittura aspetta ancora di essere riconsegnata a un nastro in bassa fedeltà, che ne comprima e comprenda il contenuto di verità bruciante, lasciando fuori tutto il resto". Tra indagine sul campo e lettura critica, tra Milano, Roma, Genova, Napoli, Malta, la Sicilia: un reportage che riconsegna un uomo di oggi, raccontando per la prima volta, davvero, come pensa e lavora un pittore. Andrea Dusio ricolloca Caravaggio all'interno della sua epoca e ne dà una nuova lettura: variano le date, mutano le attribuzioni, vengono proposti nuovi confronti con altre opere e nuovi contesti di lettura. "White Album" perché il bianco è la cosa più lontana dallo stereotipo di Caravaggio.
Uomo di temperamento iracondo e selvatico, facile a offendersi e pronto all'occorrenza a vibrare un buon colpo di pugnale all'avversario, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) fu il primo grande artista, dopo il Rinascimento, a liberarsi dall'ossessione della bellezza senza temere la ricerca della verità: venne tacciato di essere un "naturalista", ma allora come oggi la sua opera non ha perso nulla della sua audacia.
In occasione del quarto centenario dalla morte, l'opera del grande maestro viene presentata per intero da Francesca Cappelletti, un'autrice nota al grande pubblico per essere la protagonista di un bestseller dedicato proprio al pittore lombardo e al ritrovamento di una sua tela.
Nel 1989, infatti, l'autrice, all'epoca dottoranda, ritrovò a Dublino il quadro disperso La cattura di Cristo. La vicenda ebbe grande eco e fu ripresa nel romanzo di Jonathan Harr, Il Caravaggio perduto.
Il volume diventa così una nuova autorevole monografia sul maestro, aggiornata agli studi recenti, capace di rivedere la complessa vicenda biografica e artistica del pittore ripartendo dalle fonti. Il testo, illustrato con tutte le opere accertate, dettagli spettacolari - frutto di una apposita campagna fotografica -, immagini di contesto e confronti, è svolto in un linguaggio molto scorrevole, per una lettura avvincente e accessibile anche al pubblico non specialista.
Uscito per la prima volta nel 1997, questo volume non ha perso nulla della sua validità: rimane infatti lo strumento editoriale di riferimento per i collezionisti e i mercanti di cornici in Italia. Curato da tre specialisti, esaurisce il tema attraverso un repertorio di 120 esemplari significativi dal Cinquecento ai primi anni dell'Ottocento.
Ogni cornice è corredata da un'esauriente scheda critica.
Quando, nel 1964, fu pubblicata la prima edizione di questo libro, erano già apparse opere sull’arredamento corredate da ampia documentazione fotografica e da notizie sullo sfondo storico e sociale dei vari stili di decorazione interna. Nessuna di esse, però, era riuscita a penetrare in profondo nelle case del passato. A distanza di quasi mezzo secolo, questo prezioso volume è diventato il classico sull’argomento.
Mario Praz vi traccia la storia degli uomini quale si rispecchia negli ambienti in cui essi hanno vissuto nel corso dei secoli, esplorando il loro «animo» al di là di quel velo di Maia che sono gli stili. A render lo spirito di questi ambienti e dei tempi che essi rappresentano, occorreva uno scrittore di eccezione. Mario Praz, oltre alle doti di ricercatore filologico e di storico della letteratura e dell’arte, possedeva quelle di un malioso saggista, e a tali doti accompagnava la passione del collezionista (più di una delle tavole riproduce quadri o acquarelli da lui posseduti). La documentazione letteraria va di pari passo con quella iconografica, frutto di un’appassionata ricerca che soltanto Praz poteva attuare, raccogliendo raffigurazioni contemporanee che conservano inalterata l’impronta del gusto del tempo anziché ricavarla da fotografie di ambienti allo stato attuale che non sempre rispecchiano l’aspetto originale e che spesso appaiono svuotati di quella vita che un tempo pulsava in loro. Questi interni sono descritti per così dire dal vivo sotto entrambi gli aspetti: interni in funzione di personaggi nella narrativa, ma interni per sé nella pittura, soprattutto da quando nell’ultimo quarto del Settecento comparvero le prime raffigurazioni di camere senza figure umane, anzi viventi di una propria magia di nature morte, un nuovo genere di pittura che sta tra il progetto d’arredamento, la fedele riproduzione di un ambiente quale esiste con tutte le vestigia della vita ivi vissuta, e la camera come espressione di un modo di vita, come paesaggio interiore.
"Storia dei concetti musicali" è un'opera in diversi volumi dedicata all'evoluzione semantica e ai contesti di impiego di concetti che stanno alla base dei discorsi sulla musica dall'antichità all'epoca contemporanea. Questo terzo volume, curato da Gianmario Borio, è dedicato ai concetti di melodia, stile, suono.