
Il David di Michelangelo, la cupola del Brunelleschi, la Venere del Botticelli: capolavori che suggeriscono ideali di armonia ultraterrena e spiritualità purissima. Ma non tutto è come sembra, e in queste pagine Alexander Lee ci mostra le contraddizioni nascoste sotto l'elegante superficie dell'arte rinascimentale italiana. Perché dietro alle sue opere simbolo ci sono le storie misconosciute legate al brutale ambiente degli artisti dell'epoca, ai meschini interessi dei loro mecenati e a inconfessabili pregiudizi sulla "scoperta del mondo". Un ritratto duro e anticonvenzionale dell'"epoca della bellezza", i cui splendidi frutti sono indissolubilmente legati all'uomo, alla sua carne e alle sue bassezze.
Quest'opera include in un solo volume tutti i periodi della lunga e versatile carriera di Picasso, con riproduzione di molti dei lavori che ha creato. Brigitte Léal illustra gli anni della formazione di Picasso dal 1881 fino al 1916, periodo che include l'invenzione, insieme a Georges Braque, del Cubismo. Christine Piot esplora il periodo dal 1917 al 1952. Marie-Laure Bernadac tratta il vigore sfrontato degli ultimi anni dell'artista, dal 1953 alla morte nel 1973.
Il volume propone un giro del mondo fotografico alla scoperta dei più straordinari giardini pubblici e privati dei cinque continenti: dai parchi all'inglese ai giardini all'italiana, dai giardini zen dei templi buddisti alle oasi di verde nel deserto sahariano. Ogni giardino preso in esame è introdotto da un testo che ne traccia la storia e ne svela i significati e le valenze simboliche e culturali. Arricchiscono il volume immagini fotografiche e folder pieghevoli che offrono vedute panoramiche.
In questo volume il grande medievalista utilizza le immagini delle opere d'arte per condurre il lettore in un viaggio nella spiritualità, nella mentalità, nell'immaginario, nella vita quotidiana dell'uomo medievale. Le Goff mostra, attraverso il commento di 219 immagini, quale concezione l'uomo medievale avesse del corpo umano, degli animali, della natura, come vivesse il suo rapporto con il divino. Uno sguardo inedito e appassionante che rivela gli aspetti più singolari di quest'epoca straordinaria.
Con questo libro, apparso nel 1923 (e pubblicato la prima volta in Italia da Longanesi nel 1973), Le Corbusier avviò il suo irruente dialogo con il pubblico e gli architetti destinato a svilupparsi nei successivi quarant'anni in innumerevoli pubblicazioni e in opere costruite e progettate tra le più importanti dell'architettura moderna. Oltre a essere il primo testo della collezione dell'"Esprit Nouveau", il libro, che enuncia i fondamenti di una teoria architettonica di straordinaria modernità e singolare forza innovativa, costituisce uno dei maggiori documenti della cultura parigina ed europea di quegli anni.
Viktor Lazarev ha consegnato alla storia dell'arte un'opera di riferimento sulla pittura bizantina, contribuendo sostanzialmente a definirne un quadro complessivo e coerente. Il termine "bizantino", applicato talvolta come etichetta alle opere di altri contesti, era stato spesso sminuito e alterato nel suo valore storico-artistico. Lazarev ha cercato di restituire all'arte di Bisanzio e delle province bizantine i loro caratteri essenziali, ricostruendo le fasi del loro sviluppo: dai monumenti del VI secolo alla dissoluzione di un impero e di una cultura sopravvissuti alle ragioni che ne avevano reso possibile la nascita. L'opera non è la semplice traduzione dell'originale russo apparso nel 1947-1948: essa venne radicalmente riveduta e ampliata dall'autore in vista della prima edizione einaudiana apparsa nel 1967, divenendo cosi uno dei punti di riferimento classici per la storia dell'arte e della bizantinistica. Per queste ragioni, dopo la seconda edizione nel 1981 (BSA), l'opera viene ora riproposta.
Il sogno di ogni cinefilo: seguire passo passo Woody Allen nel percorso che porta alla creazione di un film, dai primi appunti di trama scarabocchiati in agenda fino alla sera della prima al festival di Cannes. Eric Lax, grande amico e biografo ufficiale di Allen, lo ha affiancato durante tutta la lavorazione di "Irrational man" (2015), intervistando sul set lui, gli attori, i produttori, la troupe, e restituendoci nei minimi dettagli la grande macchina organizzativa che, una volta l'anno, porta al cinema un nuovo film di Woody Allen. Tra segreti, trucchi del mestiere, battute e aneddoti, Lax ci mostra come Allen costruisce le sceneggiature, come prepara meticolosamente le scene, come sceglie il cast, come lavora con il direttore della fotografia e gli operatori ma anche, più prosaicamente, come trova i finanziamenti. Durante le pause tra le riprese, poi, possiamo sentire Allen parlare a ruota libera di cinema e vita privata, dei suoi registi preferiti e di quelli che detesta, ma anche avere indiscrezioni su di lui dai suoi collaboratori più stretti e fidati. Scavando in profondità nella personalità di uno dei più grandi autori del nostro tempo, "Woody Allen dall'inizio alla fine" delizierà non soltanto i fanatici del cinema e i fan del regista, ma anche tutti coloro che si lasciano incantare dalla magia del cinema.
Parlare di cinema intende fornire, grazie all’esperienza di un anno di cineforum, uno strumento a quegli operatori culturali, insegnanti ed educatori che decidono di utilizzare il cinema in contesti didattici ed educativi. Si tratta, dunque, di un vademecum per creare percorsi cinematografici tematici e interattivi, finalizzato all’interazione tra spettatori, alla condivisione e alla formazione, che vede il cinema come luogo privilegiato di un cammino personale e collettivo, dove possa riaffiorare l’esperienza umana di ciascuno.
I film presentati sono:
American Life, An Education, Basilicata coast to coast, La bocca del lupo, Bright Star, Chloe, Il Compleanno, Il Concerto, Departures, Invictus, London River, Lourdes, Non è ancora domani (La Pivellina), La nostra vita, Ocean Heaven, La Passione, Perdona e dimentica, Post Mortem, Potiche, Precious, La prima cosa bella, Il profeta, Le quattro volte, Il responsabile delle risorse umane, Revanche, Il segreto dei suoi occhi, Soul Kitchen, Uomini di Dio, L’uomo che verrà, Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti.
Gli autori
Andrea Lavagnini (1985), laureato in chimica industriale presso l’Università degli studi di Milano, ha trasformato in professione la sua passione per il cinema alla scuola di Ezio Alberione e del Cineforum San Fedele.Autore radiofonico e di fumetti, scrive di cinema per Duellanti e Aggiornamenti Sociali. Dal 2010 è responsabile dei progetti giovanili presso la Fondazione San Fedele.
Giuseppe zito (1976), gesuita dal 1994, si è laureato in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, in teologia presso la Facoltà teologica San Luigi di Napoli e in regia cinematografica presso la Loyola Marymount University di Los Angeles. Autore cinematografico vincitore di premi internazionali, ha scritto di cinema per La Civiltà Cattolica e Aggiornamenti Sociali. Dal 2010 è responsabile del settore cinema della Fondazione culturale San Fedele.