
Il poeta Charles Péguy in questo poemetto immagina un percorso che unisca le due grandi cattedrali che portano lo stesso nome: Notre Dame a Parigi come a Chartres. Sono versi e preghiere di un lirismo di altissimo valore che descrivono un percorso nella storia della fede del popolo francese e europeo, che parte dalla cattedrale di Parigi e attraversa il vario territorio della campagna francese giunge alla cattedrale Notre Dame di Chartres. Nel corso del XX secolo i pellegrinaggi a Chartres hanno conosciuto un nuovo slancio proprio per iniziativa dello scrittore che si recò a piedi da Parigi a Chartres nel 1912, realizzando un voto fatto al capezzale del figlio malato. Dopo la morte di Péguy nel 1914, alcuni suoi amici rifecero la strada meditando i suoi poemi, iniziando un vasto movimento di pellegrinaggi a Chartres che prosegue anche oggi.
Una poderosa raccolta delle opere dei musei, delle chiese e dei palazzi veneziani, insieme ai capolavori presenti nei musei esteri. Dalle origini alla decadenza, l'arte della Serenissima è raccontata da Filippo Pedrocco, uno dei massimi esperti di pittura veneta. Da Paolo Veneziano (1300-1350 ca), forse il più importante pittore del suo tempo, capace di un equilibrio unico tra i temi bizantini della sua formazione e l'influenza di Giotto, a Giovanni e Jacopo Bellini, dallo sfumato di Giorgione (1477-1510) al colore di Tiziano (1480/85-1576) in contrasto con la scuola fiorentina del disegno, per finire con Tiepolo (1696-1770) e i vedutisti, Venezia, ponte commerciale tra due emisferi, domina il Mediterraneo per almeno cinquecento anni, dal Trecento al Settecento, non solo economicamente ma anche culturalmente. La Serenissima ("pace e ordine sono meglior per il commercio" era motto diffuso) fu infatti capace di far sbocciare nuovi linguaggi artistici ed esportarne il valore in tutta Europa. Un ciclo di grandezza che si conclude in un lento declino, iniziato con l'esaurirsi della spinta commerciale che aveva fatto grande la città ed accelerato dall'intrusione di Napoleone. In quattro secoli di ricchezza, Venezia vede sorgere palazzi bellissimi e chiese monumentali, vede realizzati mosaici, affreschi e un'incredibile quantità di opere pittoriche di cui rimangono tracce nella città e nel mondo intero.
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei massimi testimoni della Venezia del Settecento: Pietro Falca, detto Pietro Longhi (Venezia 1702-1785). Un itinerario artistico del pittore, famoso per quei dipinti che propongono garbati e ironici spaccati di vita quotidiana dove cose e persone vengono liricamente osservati e acquistano espressività grazie alle sottigliezze del disegno minuto e dei colori teneri e armonici come pastelli.
La presente pubblicazione è dedicata al maestro del vedutismo: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697-1768). Si dedicò interamente alla veduta, secondo un gusto diffuso a livello europeo. Le sue inquadrature di città, nitide e luminose, i capricci, le vivide scene di vita veneziana, diffuse anche in incisione, gli dettero fama presso un pubblico di colti committenti, soprattutto inglesi, e proprio a Londra ebbe occasione di vivere e lavorare per ben dieci anni.
Il volume è un saggio, ampiamente illustrato e ricco di dettagli narrativi, che analizza il virtuosismo illusionistico e la grande fantasia decorativa di Giambattista Tiepolo, dalla formazione alle grandi opere della maturità. Il volume è corredato dal catalogo completo delle opere dell'artista settecentesco, aggiornato in base agli ultimi studi critici dopo le grandi mostre di Venezia e New York del 1996.
Tutto Renato Zero, anno per anno, disco per disco, canzone per canzone, parola per parola. Una ricostruzione attenta e scientifica della vita e della carriera, partendo dalla sua opera e attraversando migliaia di documenti: interviste, rassegne stampa, programmi di sala, saggi, inchieste, testimonianze, filmati, speciali TV, registrazioni radio.
«Un lavoro estremamente approfondito e sentito, in esplicito omaggio ai nostri due indimenticabili poeti, Valerio Negrini e Stefano D’Orazio, e alle splendide parole che hanno saputo donare alla musica dei Pooh. Leggendo questo libro è possibile capire fino in fondo i mille valori, significati, emozioni, concetti e a volte anche contenuti storici che Valerio e Stefano hanno saputo inserire fra le pieghe delle nostre canzoni. Spesso, infatti, persino a noi capita di scoprire nei testi dei dettagli illuminanti o commoventi solo dopo anni che cantiamo certi brani: quindi ora auspichiamo che pure voi possiate non solo rileggere, ma davvero riscoprire queste poesie.» (Dalla Prefazione di Roby, Dodi e Red)
Durante il corso della sua vita Leonardo da Vinci (1457 1519) riempì pagine e pagine di studi, appunti, note, disegni di carattere sorprendentemente eterogeneo. Il complesso degli scritti, dopo la sua morte, fu variamente disperso, riunito, trafugato, acquistato da musei e collezionisti secondo una trama che somiglia a quella di un giallo. Una trama che viene dipanata in questa pubblicazione da uno dei massimi studiosi di Leonardo.
Con questo libro Carlo Pedretti ha finalmente deciso di fare il punto di oltre mezzo secolo di studi dei codici e delle opere di Leonardo da Vinci, in un libro che è una circumnavigazione dell'arcipelago biografico e artistico leonardesco. L'autore svolge il proprio ruolo di guida raccontando non solo le scoperte da lui fatte nel corso di un'assidua e feconda frequentazione del territorio, ma anche il lungo e avventuroso viaggio che le ha rese possibili. Così la lettura delle opere d'arte, dei disegni, degli schizzi e dei testi di Leonardo, nonché l'inventario del suo patrimonio conoscitivo e delle sue fonti, vengono costantemente supportati da una meticolosa ricostruzione sia delle tappe salienti dell'itinerario di ricerca, sia del contesto sociale, politico e culturale in cui quei frutti del genio e dell'ingegno individuale risultano storicamente inscritti. A tale scopo, il metodo adottato è quello di presentare al lettore un ricchissimo campionario di autocitazioni e di brani tratti da libri o documenti di ogni genere (storiografico, letterario, diaristico, epistolare). Ma nel quadro di questa opera, a mezza via tra la sistematica collectanea e la summa enciclopedica, quasi in ogni pagina brillano ipotesi folgoranti, intuizioni irresistibili, se non vere e proprie novità interpretative e autentiche scoperte.
La presente pubblicazione è dedicata al disegno di Leonardo da Vinci (Vinci 1452 - Amboise 1519), che inizia la sua attività di pittore alla bottega del Verrocchio. Lavora a Firenze e poi a Milano, alla corte degli Sforza dove ottiene alcune delle sue commissioni più importanti: Cenacolo, affreschi nel Castello sforzesco, apparati per feste. Dal 1499 inizia a viaggiare fra Mantova, Venezia, Firenze Milano, Roma e poi approda in Francia, alla corte di Francesco I. La vocazione pittorica di Leonardo passa attraverso il disegno, scoperto nell'adolescenza trascorsa in ambito appartato rispetto ai grandi centri d'arte. E un'impeccabile impostazione disegnativa rimarrà a fondamento di tutti i suoi dipinti, da quelli che, non finiti, rivelano il disegno preliminare, come l'Adorazione dei Magi, alla Gioconda.
L'opera in un maestro: pittore, scultore, ingegnere, musicista, matematico e inventore. Il maggiore artista e pensatore del Rinascimento il cui genio multiforme abbracciò, con numerosi campi dell'attività umana, anche l'architettura. Il disegno della città, la ricerca sulla pianta centrale, gli studi sulle opere di carattere militare e idraulico testimoniano il suo interesse e la sua naturale tensione verso le discipline complesse. Il volume presenta un'ampia rassegna di appunti grafici, schizzi e disegni di studio, dalla forte valenza comunicativa, che ne restituiscono il grande lavoro di sperimentazione e ideazione progettuale. La cronaca, attraverso le parole dello storico Carlo Pedretti, di una delle figure più emblematiche della storia delle arti, sempre appassionante e attuale.