
C'erano pastori, e c'erano i loro cani. Quel rapporto di simbiosi era la condizione stessa per l'esistenza di quel mondo, ne era stato il presupposto indispensabile; l'uomo e il cane Si erano uniti in quel sodalizio nella notte dei tempi e solo grazie ad esso si era sviluppato l'allevamento ovino, che per le popolazioni di quei luoghi aveva rappresentato, per secoli, l'unico sostegno contro fame e povertà.
In un mondo sempre più complesso e e pluralista, la Pop-Christology ci indica una strada percorribile: non quella del ripiegamento identitario, ma quella del dialogo fecondo; non quella della paura, ma quella della fiducia nello Spirito che soffia dove vuole e parla attraverso linguaggi che spesso non siamo abituati a decifrare.
José Tolentino de Mendonça
La Pop-Christology non è un gioco intellettuale.
È la proposta di Un cristocentrismo obiettivo che, mostrando in Gesù il volto definitivo di Dio e compimento dell'umano, diventa lievito d civiltà in una nuova civiltà dell'amore, una CU la logica trinitaria della comunione e del dono finalmente rifondare le relazioni umane possa
dalla familia alla società globale.
Maurizio Gronch
"Sacro o profano? Ci sono cresciuto in mezzo e non ho ancora deciso.."
Questo libro è il frutto di una lunga ricerca umana e spirituale. In un affascinate viaggio ideale per il mondo, l'autrice ha incontrato numerosi scienziati, scrittori e operatori di pace e di giustizia sociale. Tra questi ha scelto sei personaggi del Novecento che l'hanno catturata per l'eccezionalità delle loro vicende esistenziali.
Sono storie molto diverse tra loro, ma tutte legate da un unico filo d'oro: l'esigenza profonda de protagonisti di trovare la verità dentro e fuori se stessi. Un'esperienza dalle molteplici valenze: culturali, emotive ed estetiche; un'esperienza coinvolgente destinata a lasciare in tutti seme della speranza in un futuro migliore.
Dante ci ha consegnato u poema trasformativo, mistico, ed insieme critico, politico ed economico.
Un poema di liberazione.
Dopo anni vissuti nel trauma della perdita dei genitori, Kate scopre una verità sconcertante: mamma e papà sono vivi, chiusi in carcere e accusati di spionaggio militare. Sconvolta ma determinata, grazie all’aiuto del marito David, di due nonnini francesi e di un fidato avvocato, Kate combatterà per far emergere la realtà, affrontare il suo passato e ricostruire la famiglia che le sembrava perduta. Un romanzo che intreccia tensione, sentimento e introspezione psicologica, in cui ogni pagina racconta la forza di chi non si arrende davanti al dolore e con tenacia trasforma le proprie fragilità in coraggio.
Siamo così abituati a pensare a Dio come a un padre e a una figura maschile che già quando papa Giovanni Paolo I se ne uscì dicendo: "Dio è madre", tutti rimasero sorpresi. Nella tradizione storico-religiosa cristiana Dio è raffigurato come un anziano signore che tratta quasi sempre con degli uomini, vale a dire con i patriarchi, i profeti, i re, i sacerdoti di Israele e con gli apostoli del Nuovo Testamento. Per questo ancora oggi, volendo parlare del Dio della Bibbia, si suol dire: "il Dio dei nostri padri" e non certo: "il Dio delle nostre madri". Ma la Scrittura non ha anche un Dio delle madri? E inoltre: non c’è un Dio per le figlie? Pochi sanno che, al contrario di come si immagina, la Bibbia parla molto di donne e le tracce di un Volto divino si rivelano e parlano a un femminile che, a sua volta, è ancora in gran parte da declinare, da scoprire e da incarnare. È questo l’affascinante percorso esplorativo che il libro propone.
Le testimonianze qui raccolte sono parole non vane di quei Suchende (coloro che cercano) che Hermann Hesse ha ben raccontato nelle sue opere: uomini e donne inquieti, che non si accontentano della superficie delle cose, ma ambiscono alla profondità, dove la conoscenza di sé stessi s’intreccia indissolubilmente col cosmo intero e dove l’invisibile si fa presente in «quel cercare che è in sostanza vivere nello spirito». Patrizia Gioia, designer e poeta, è stata responsabile del settore culturale e artistico di Fondazione Arbor (che ha avuto come primo presidente Raimon Panikkar) sino al 2023, anno della sua chiusura. Co-fondatrice di MilleGru, casa editrice e associazione di Poetry Therapy, cura la collana "Tita" e la collana interculturale "I semi". È ricercatrice in Psicologia Analitica junghiana.
Tornano i tradizionali "Auguri sotto l’albero" di Àncora, quest’anno dedicati alle «comete»: persone e situazioni che ci conducono alla grotta di Gesù che nasce. Chi ci aiuta e ci orienta per arrivare fino a Betlemme? Chi ci può contagiare per un cammino che vada incontro alla Luce? La Parola di Dio, le figure genitoriali, un amico fidato, un insegnante, un educatore… O anche solo quell’insopprimibile desiderio di andare "oltre"…
Età di lettura: da 3 anni.

