Calamita che si può anche poggiare su un tavolo.
«Guardiamoci attorno, pensiamo alla nostra vita: abbiamo mai vissuto un giorno seguendo la verità della mitezza? Alessandro Gnocchi e Paolo Gulisano ci accompagnano alla riscoperta di questo tema attraverso un ricco panorama di letture, riletture e scoperte. La mitezza oggi è un valore da riscoprire. Nella società della violenza diffusa, nelle nostre vite rancorose, insoddisfatte, frustrate e sofferenti non solo dal punto di vista fisico, la mitezza puÃ^2 diventare un percorso di felicità per sé stessi e per chi ci sta di fronte, un modo per smorzare l'onda d'urto che ogni giorno la vita ci riserva in maniera piÃ^1 o meno violenta». (Guido Conti)
Autobiografia di suor Azezet Kidane, missionaria comboniana eritrea che ha vissuto in diverse zone «calde» del mondo - Sudan, Etiopia, Eritrea, Israele e Palestina. Particolarmente importante la sua esperienza missionaria in Medioriente dove ha vissuto insieme alle popolazioni dei beduini e si è presa a cuore le vittime della tratta di esseri umani. Una vita avventurosa e piena di rischi, tra guerre e violenze, espulsioni, attentati scampati per un soffio e una carità vibrante a fianco delle persone più dimenticate e sofferenti.
Il "complesso di Telemaco", figlio che attende il padre Ulisse per poter ritrovare anche se stesso e il proprio ruolo nel mondo -- secondo la lettura che del mito ha offerto Massimo Recalcati opponendola al "complesso di Edipo", figlio che, invece, uccide il padre -- è l'immagine con la quale questo libro si apre, per introdurci a riflessioni decisive e necessarie per la nostra cultura odierna, a questi anni complessi, dai quali le figure di paternità e figliolanza sono uscite "con le ossa rotte". Alla suggestione offerta dall'Odissea, don Luigi Maria Epicoco fa seguire la rilettura di alcuni personaggi biblici (veri prototipi dei padri e figli che anche noi siamo), di alcune relazioni paterne/filiali, offrendo al lettore un percorso inedito e sorprendente, in vista di una reinterpretazione della questione giovanile come momento propizio e non più e solo come problematicità. Gesù è, in questa riflessione, l'immagine più significativa di una giovinezza che funziona e in cui definitivamente l'opportunità di essere figlio si realizza nel compimento liberamente "scelto" e non subito della relazione con il Padre.
Protagonista del racconto, diviso in dieci storie, ognuna dedicata a una voce del decalogo, è Fra Jacopone. Il simpatico frate, conduce cinque bambini scatenati a scoprire nei fatti di tutti i giorni il senso più profondo delle Dieci Parole di Dio. Insieme a loro Fra Giorgio, batterista del gruppo del convento J. Brothers, e tanti animali: il caprone Yobel, luccellino Picu, i due micetti Tommy e Merlino, il pesciolino Red, il cagnaccio Killer. I cinque bambini condividono gli avvenimenti della vita quotidiana, i piccoli e grandi drammi che, come per tutti i ragazzini, anche per loro si accendono e si spengono con grande rapidità: saranno le parole sagge e comprensive di Fra Jacopone ad aiutarli per districarsi in moltissime situazioni e a dare loro chiarezza sulla base degli insegnamenti dei Dieci Comandamenti. Accanto a Fra Jacopone agiscono le famiglie dei bambini. Esse costituiscono il contesto naturale delle esperienze decisive per la loro crescita e sono quindi anchesse protagoniste attive della catechesi. Lambiente sociale sul cui sfondo si snodano le dieci storie è quello multietnico e multirazziale di oggi, visto come fattore arricchente delle relazioni tra i ragazzi (Pak è cinese, Akim proviene dall'Africa e Julio è di origine ispanica).
Lingua: Italiano
La confezione contiene una pergamena ricordo della Prima Comunione cm 12 * 22,5 e una croce cm 9,5 x 13.
Il Calendario 2024 La fede ogni giorno è un completissimo compagno di viaggio, che non può mancare sulla parete o sulla propria scrivania. Le 736 pagine, pensate e realizzate per illustrare tutti i giorni dell'anno, offrono ciò che è essenziale per chi voglia avere sotto mano quotidianamente sia i riferimenti essenziali per la vita liturgica, sia efficaci stimoli per il nutrimento della propria esperienza di credente.
Un modo davvero interessante di scoprire una nuova sapienza di vita. La montagna stessa è "parabola". In essa scopriamo tempi, luoghi, volti, relazioni, eventi, sentimenti, emozioni, pensieri... che si intrecciano mirabilmente. La sensibilità narrativa e la capacità compositiva di don Ezio Del Favero costituiscono un tirocinio di lunga data e di premurosa cura nel raccogliere la valenza formativa di ciò che è la montagna e di quello che avviene in essa. Al termine di ogni racconto, come un frutto maturo, è spontaneo e naturale raccogliere una parola che dà forma e sapore alla vita. Si può percepire la vicinanza di queste parabole al Vangelo che ha nel suo cuore le "parabole di Gesù". Sì, anche la montagna ci dona e affida un suo vangelo di vita! In famiglia tali parabole potrebbero essere raccontate la sera ai bambini, come facevano i nonni una volta o come fanno ancora oggi gli anziani in qualche angolo del mondo spesso attorno al fuoco. Per favorire un futuro non privo delle ricchezze di valori di una volta. Età di lettura: da 6 anni.
In_Seguendo Gesù a Nazaret è il secondo dei tre quaderni attivi destinati ai ragazzi che vivono il loro percorso di iniziazione cristiana seguendo il progetto catechistico Followers. Nazaret è la seconda tappa del percorso che li porterà a scoprire l'amore e la misericordia di Dio, attraverso i gesti di Gesù e pagine della storia della salvezza. I ragazzi quindi, accompagnati da Giulia, Carlo, Karim e Andrea (4 personaggi guida nella narrazione), saranno chiamati a familiarizzare con la Bibbia. I ragazzi del gruppo Nazaret entreranno nella prospettiva di: «Io ... discepolo/a di Gesù». Vivranno così il loro cammino in preparazione della Prima confessione. I quaderni contengono dinamiche, attività, pagine di interazione che i ragazzi saranno chiamati a "vivere" guidati dai propri catechisti e catechiste. Testi di: Agostino Pappacena, Barbara Pandolfi, Chiara Del Corso, Don Federico Franchi, Marta Balloni, Sara Valentini, Silvia Nannipieri. Progetto grafico di: Marta Balloni.
Che il «nuovo» Messale italiano (2020) non sia un manuale da osservare puntigliosamente o da bistrattare senza ritegno è vero. E non è il libro solo del prete: è il libro della comunità che celebra l’eucaristia. Come «utilizzarlo»? Le «opinioni» in merito sono tante, ma è al testo dell’Ordinamento generale del Messale Romano» (terza edizione tipica del 2002/2008 nella recente versione ufficiale in lingua italiana del 2020), che ci dobbiamo riferire. È la sintesi di una tradizione e lo spartito di un’esperienza da vivere insieme. Non basta capire chi fa cosa e come, ma il perché e che cosa il popolo radunato «celebra» e vive per sé e in comunità. Qui si trova riassunto rito e teologia, forma e contenuto e, pertanto, il clima e la scaturigine di ogni creatività. L’abbiamo corredato di una serie di indici il più significativo dei quali è l’«Indice analitico-sistematico». È uno strumento per tutti; anche per quanti presiedono la celebrazione o vi svolgono un ministero. Permette di andare dritto al punto di qualsiasi questione ci prema capire, o domanda che ci poniamo.
Destinatari
Per chi frequenta la liturgia. Gruppi liturgici, chi presiede le celebrazioni, sacerdoti, diaconi, accoliti, lettori e altri ministri che esercitano qualsiasi ministero.
Autore
DAMIANO PASSARIN ha conseguito la licenza in Sacra Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto di Liturgia pastorale «Santa Giustina» di Padova. Dopo diversi anni di insegnamento presso scuole e istituti superiori, attualmente lavora per le «Edizioni Messaggero Padova» ed è segretario di redazione della rivista «CredereOggi».
La vita di ogni uomo è segnata da limiti, male, fallimenti, che talora sembrano irrimediabili. Eppure la stessa disperazione è segno di un inestinguibile desiderio di potere ricominciare dopo ogni male commesso, dopo ogni fallimento, di essere rifatti puri e disposti "a salir a le stelle". Il Purgatorio è la cantica del peccato e del perdono, dove la debolezza dell'uomo si apre - anche solo "per una lacrimuccia" - alla "bontà infinita" che "ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei". A distanza di dieci anni dal primo ciclo di conversazioni sulla Divina Commedia - Alla ricerca dell'io perduto, familiarmente noto come Dante per le massaie -, Franco Nembrini propone un nuovo ciclo di conversazioni, profondamente rinnovato, frutto di una continua rilettura dell'Opera, arricchita da nuovi studi e innumerevoli incontri. Una lectura Dantis non accademica, ma un rapporto vivo fra il testo dantesco e l'esperienza drammatica della vita di ciascuno.
Questo libro nasce dall’esperienza di dialogo con fidanzati in preparazione prossima o remota al matrimonio e con coppie già sposate. Si tratta di un percorso disegnato per rileggere le caratteristiche essenziali del matrimonio dalla prospettiva del paradosso, per provocare al dialogo sia all’interno sia all’esterno della coppia, e sfuggire, così, all’idealismo e all’omologazione. Paradosso, infatti, significa contrario alla doxa, cioè all’opinione comune. E l’amore, il più universale dei desideri umani, per essenza è anche il più unico e personale, quindi irriducibile. Il libro mira, in tal modo, a favorire la creazione di reti di famiglie, capaci di riflessività relazionale.