Giorgio Vigolo è riuscito a penetrare i misteri di Roma, sua città natale, come pochi altri autori. Inseguendo nelle vie della Capitale il respiro dei miti antichi e moderni, la scrittura disegna una geografia visionaria che si alimenta del desiderio di protagonisti in cerca di redenzione. "La Virgilia" è il romanzo di un amore folle, fuori dal tempo, che si impossessa di un musicista giunto nella Roma dell'Ottocento dal nord Italia. Attraverso le pagine di un poemetto dedicato a una cortigiana del Rinascimento, Virgilia, la passione per la donna accende la fantasia del ragazzo, che per raggiungere la sua amata dovrà svelare il segreto di una melodia mai sentita prima. Una storia in cui la magia illumina il percorso d'iniziazione sentimentale e artistica del giovane, abolisce le frontiere del tempo e confonde il confine tra realtà e immaginazione. Le altre storie qui raccolte, "Arcobaleno in bianco e nero", "Il Buonavoglia" e "Racconto d'inverno", completano il ritratto di una città senza limiti, capace come nessun'altra di raccontare i suoi segreti con inesauribile fantasia. Prefazione di Pietro Gibellini. Con un saggio di Simone Caltabellota
In quest'ultimo libro, Giorgio di Simone, fuori dai suoi decennali schemi di lavoro sul piano più strettamente filosofico e metafisico, va ben oltre le classiche tesi tradizionali o moderne per tentare di avvicinare l'anima dell'essere umano a una visione di Dio paradossalmente molto più "realistica" di quelle finora descritte. Questa ricerca è fatta, come sempre, con un uso della logica e, soprattutto, della razionalità che oltrepassa quella scontata e, comunque, fino a oggi sempre assolutamente insufficiente, adottata dagli scrittori di Filosofia e Metafisica. In prima istanza il risultato può apparire difficile da accettare da parte della media delle menti umane, ma nello stesso tempo esso è l'unico che sia in grado di fare capire qualche piccola cosa in più dell'infinito mistero della divinità alla mente e al cuore di ogni persona di questa Terra. Una riflessione lucida sull'"essere in sé e per sé", non un presunto essere influenzato da altri e la cui mente è comunque manipolata dalle cosiddette dottrine religiose del passato o del presente storici. Il "Soffio di Dio" ha grandi possibilità di agire in senso estremamente positivo sul nostro comportamento, in armonia e in proporzione con il "destino" che ogni essere umano ha scelto per la sua vita sulla Terra.
Di Giorgio Bocca sono note la vena polemica e la mordace ironia che puntellano con forza i suoi settimanali commenti sulla situazione politica. Per l'Antiitaliano per eccellenza del giornalismo nostrano è persino facile mettere alla berlina i tanti protagonisti delle vicende nazionali, quando si ha alle spalle una conoscenza storica degli eventi di prima mano, come per certi versi testimoniano i tanti libri scritti sulla Resistenza o sui protagonisti del primo dopoguerra, come la sua biografia su Togliatti. In questo libro-antologia è raccolto in modo organico e sistematico il meglio della sua produzione "storica", articoli che a suo tempo hanno rivoluzionato lo stesso modo di fare inchiesta e quindi il giornalismo italiano, quando Bocca si mischiava ai pendolari che al mattino presto si recavano al lavoro nel Triangolo industriale o descriveva gli abbacinanti fasti del Miracolo italiano. Dalla caduta del fascismo alla Resistenza, dall'eredità della dittatura al boom economico degli anni Sessanta, dal Sessantotto al fattore K., dagli anni di piombo alla fine del fordismo, dalle mafie al leghismo e all'ascesa del berlusconismo: tutti i grandi temi storici e civili che hanno contrassegnato la storia nazionale dal secondo dopoguerra sono qui al centro di un libro straordinario, specchio di antichi mali e al contempo di caduche virtù.
Chi è Ponzio Pilato, il prefetto della Giudea davanti al quale si svolse il processo a Gesù che si concluse con la crocifissione? Un tiranno crudele e spietato o un funzionario pavido ed esitante, che si lascia convincere dal sinedrio a condannare un uomo che ritiene innocente? Una maschera ironica e disincantata che pronuncia battute memorabili ("Che cos'è la verità?", "Ecce Homo!", "Quel che ho scritto, ho scritto") o una severa figura teologica senza la quale il dramma della passione non avrebbe potuto compiersi? Rimettendo in scena il processo in tutte le sue fasi, Agamben ne propone una inedita e puntuale lettura. Nel dialogo fra Pilato e Gesù, due mondi e due regni si stanno di fronte: la storia e l'eternità, il sacro e il profano, il giudizio e la salvezza.
Come accade che, dopo l'interminabile durata dei periodi preistorici, quasi di colpo sboccia questo mirabile fenomeno che è lo stato, cioè una società strutturata lungo linee di potere che inquadrano gli individui in un nuovo organismo supra-personale? Il volume esplora i motori che ne furono la causa, e di cui la Mesopotamia ci offre la prima e più ricca documentazione - dalla tecnica all'ideologia. In questa prospettiva, il fulcro del potere tende inevitabilmente a espandere il proprio raggio di azione fino a volerne escludere ogni altro analogo. È così che vediamo come si arrivi, proprio in Mesopotamia, dal primo stato territoriale nucleare, lo stato-città, fino all'ultima possibile realizzazione, e cioè lo stato universale, l'impero. Al contempo, vi sono esperimenti che mirano a salvaguardare la dimensione personale del singolo. In qualche modo, il sistema giuridico mira a difendere l'individuo. L'ideale di preservare l'integrità della persona all'interno di un organismo essenzialmente supra-personale rimane quindi un problema irrisolto. Un problema che la storia della Mesopotamia antica ci rimanda, avendolo ben inquadrato per le nostre istanze moderne. Il presente volume fa parte de "Il paese delle quattro rive. Corpus mesopotamico", del quale nel 2012 è già comparso presso Jaca Book "'Quando in alto i cieli...'. La spiritualità mesopotamica a confronto con quella biblica"
Una vita straordinaria quella di Camillo de Lellis, illuminata e accesa da un carisma fuori dal comune di un uomo ribelle per amore di Dio. Una vita originalissima, per le radici e per le conseguenze che avrà, una vita appassionata vissuta da una figura tanto complessa e irripetibile quanto irriducibile a semplificazioni meramente celebrative. In questa biografia, alla vigilia del quarto centenario della morte del santo (1614), Giorgio Cosmacini prescinde dalla decretazione di Camillo alla gloria degli altari e dalla proclamazione, da parte del Papa Leone XIII nel 1886, del santo quale "patrono di tutti gli ospedali e malati del mondo" ed esplora la vita movimentata dell'uomo e il ruolo da lui svolto nella dinamica promozionale dell'assistenza caritativa, curativa e sanitaria ai malati, in un periodo storico irto di contraddizioni, tra Riforma e Controriforma, opulenza e miseria, catastrofi naturali (carestie ed epidemie) e drammi sociali (eventi bellici e conflitti politici).
Cartine dettagliate e fotografie, d’epoca e non.
Luoghi, istituzioni, personaggi, avvenimenti storici…
Sentieri montani e strade panoramiche, laghi, rifugi e musei…
Un’introduzione e una guida del massimo storico valdese vivente, Giorgio Tourn, alle valli valdesi del Piemonte – val Chisone, val Germanasca e val Pellice, nei secoli rifugio degli appartenenti alla confessione religiosa valdese – attraverso i luoghi, le istituzioni, gli avvenimenti storici e i personaggi principali.
Da Torre Pellice a Prali, dall’aula sinodale alle miniere di talco, dal «Glorioso Rimpatrio» alle Lettere Patenti di Carlo Alberto, da Valdo di Lione al colonnello Beckwith: percorsi, a piedi o in auto, lungo sentieri e strade panoramiche, che intrecciano territorio, economia e storia – tanto locale quanto di respiro europeo – alla fede protestante.
Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza. (Ger 3,15)
È di particolare e fausta gioia in occasione del novantesimo genetliaco del Card Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Emerito di Palermo, pubblicare le sue omelie del giovedì santo, tenute durante la Messa Crismale presso la Cattedrale di Palermo e consegnate a tutto il popolo santo di Dio e in maniera particolare ai presbiteri e ai diaconi durante i dieci anni di episcopato nella chiesa palermitana. Queste omelie costituiscono un dono di condivisione della fede e del discepolato di Cristo capo e pastore della sua Chiesa. Questo piccolo omaggio a Sua Eminenza vuole essere segno di gratitudine a Dio per il dono dei suoi pastori alla Chiesa, quei pastori che Dio dona sempre secondo il suo cuore. (cfr Ez 34)
Il ministero episcopale di sua Eminenza è stato caratterizzato nelle diverse chiese particolari servite da lui con instancabile zelo, da una particolare fecondità vocazionale, più di un centinaio i presbiteri ordinati da Sua Eminenza, di cui sessanta solo a Palermo.
Per tutti i sacerdoti ordinati lungo il suo ministero, il Cardinale De Giorgi ha voluto fare speciale “dono” invitandoli a Roma a concelebrare il 26 giugno 2013 in occasione del suo 60° di ordinazione presbiterale con il santo Padre Francesco. In quell’occasione lo stesso Santo Padre ha indirizzato a sua Eminenza, nell’omelia e durante l’udienza generale, parole che ne delineano la paternità pastorale e spirituale, lo zelo apostolico, la vita di donazione:
“Oggi il Signore ci dà anche la grazia di questo brano della Bibbia in questa messa in cui facciamo festa a un padre. Io non so cosa ha fatto il caro Salvatore; ma sono sicuro che è stato padre; e la partecipazione di tanti sacerdoti alla sua gioia ne è un segno. Questa mattina dalla finestra della mia camera, vi ho visto mentre entravate prima dell’inizio della messa, e ho pensato: questi vengono a salutare il padre. (…) Il cardinale De Giorgi da parte sua può ringraziare il Signore per questa grazia che gli ha dato di essere padre». (Papa Francesco)
Ad multos annos Eminenza.
Don Giuseppe Calderone
"Hitler è il portavoce di un gruppo di intellettuali formatosi nella dimestichezza con la cultura occulta": questa la tesi dirompente che da vent'anni Giorgio Galli oppone all'idea che il nazismo sia stata solo la follia sanguinaria di un megalomane. Analizzando elementi a lungo trascurati dagli storici, l'autore evidenzia come proprio il legame con gli ambienti esoterici permetta di spiegare il percorso di Hitler, dalla sua ascesa appoggiata da influenti personaggi di circoli esoterici austriaci e tedeschi alla scelta di dare avvio a una folle guerra contro l'intera Europa, fino alle ultime disperate mosse prima della caduta. L'indagine di Galli, che ha saputo mettere in evidenza aspetti sconosciuti della storia del Novecento, si spinge fino alle radici intellettuali del movimento nazista e racconta di un'Europa inquietante: massona, esoterica, irrazionale. E di come il Führer seppe trasformarla nel proprio dominio.
Una frase e una breve meditazione sulle letture quotidiane per sostenerti e ispirare la tua vita ogni giorno.
• Ogni giorno il ricordo di una festa mariana
• Caratteri chiari e ben leggibili
Nella versione in rito romano, ogni giorno un'illustrazione a colori.
La prima scena di questo romanzo è impressa nella mente di miliardi di persone in tutto il mondo. Ci sono tre croci sul monte Golgota, a Gerusalemme, e su quella centrale è inchiodato Jeshua, l'uomo che con la sua predicazione, e le sue gesta miracolose, aveva sconvolto la Palestina negli anni precedenti. Sulla croce, l'insegna con il motivo della sentenza: Gesù di Nazareth Re dei Giudei. Ai piedi della croce, come narrano i Vangeli, ci sono i soldati romani, alcune donne, Maria, sua madre, i discepoli più fedeli, ma anche una figura misteriosa che, non vista da nessuno, vede tutto. E vedrà anche, tre giorni dopo, Jeshua uscire dal sepolcro dove era stato sepolto, e avviarsi verso Gerusalemme. E comincerà a seguirlo. Nel frattempo, a Capri, l'imperatore romano Tiberio inizia a ricevere strani segnali dalla Palestina. È un uomo intelligente, acuto e sospettoso, e intuisce che quel predicatore, quella "specie di profeta", non era solo l'ennesimo predicatore di una terra dove i predicatori abbondano, ma era qualcosa di più. Era molto di più: un uomo che con la sua sola parola poteva minare le fondamenta dell'impero.
Sta per cominciare la scuola! Peter Coniglio prepara tutto l'occorrente: la matita, la borsa, e non può mancare la merenda. Non vede l'ora di imparare tante cose nuove! Età di lettura: da 3 anni.