L'Assagenda 2007 è un'agenda settimanale, una piccola guida alle erbe e alle spezie aromatiche, un ricettario. Ogni settimana verrà presentata una spezia, nei suoi usi culinari e non: ogni ricetta, ogni utilizzo o consiglio sono frutto di una lunga esperienza di tradizione erboristica: ogni preparazione è davvero fattibile e già sperimentata. L'assagenda è uno strumento utile per il lavoro e per il tempo libero: per chi vuole iniziare a conoscere e gustare la ricchezza delle tante culture, e per chi vuole approfondire la propria conoscenza con nuove informazioni e stimoli. La rubrica telefonica ha i fogli staccabili e riposizionabili, per poterli spostare nell'agenda del prossimo anno.
Questo libro ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di dare uno sguardo nei cassetti da cui sono usciti i suoi primi tre romanzi e poi i quattro capitoli dell'"Amica geniale", offrendo un esempio di passione assoluta per la scrittura. La scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori. Dice, per esempio, perché chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. Dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa film. Dice com'è complicato trovare risposte in pillole alle domande di un'intervista. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente. Dice dei suoi rapporti con la psicoanalisi, con le città in cui è vissuta, con l'infanzia come magazzino di mille suggestioni e fantasie, con la maternità, con il femminismo. Il risultato è l'autoritratto di una scrittrice al lavoro.
Pubblicata per la prima volta nel 1986 l’opera, ora completamente rivista e aggiornata dagli autori, conserva tutta la sua attualità, perché è fondata su un approccio non solo psicologico, ma interdisciplinare e soprattutto di antropologia filosofica. Oggetto dell'indagine sono le motivazioni psico-sociali della vocazione religiosa, sacerdotale in particolare, cui vanno aggiunte le motivazioni a perseverare nella vocazione stessa, oppure ad abbandonarla. Lo studio, edito in tre tomi, è il frutto di oltre 20 anni di indagine sull’antropologia della vocazione cristiana, svolta seguendo alcune centinaia di candidati al sacerdozio e alla vita religiosa. Il 2° volume intende portare un contributo non solo per conoscere e discernere meglio la crescita vocazionale, ma anche per indicare che è possibile aiutare a superarne gli ostacoli.
Note sugli autori
Luigi M. Rulla s.j. dal 1971 è docente all'Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana in Roma. Dopo gli studi in medicina all'Università di Torino, ha lavorato come chirurgo e contribuito alla ricerca con molte pubblicazioni. Ha studiato filosofia all'Aloisianum in Gallarate, e teologia al Woodstock College in Maryland, (U.S.A.), psichiatria al McGill University di Montreal e psicologia alla University of Chicago. È autore di libri e articoli sull'antropologia della vocazione cristiana e sulla formazione.
Franco Imoda s.j. è docente all'Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana, Roma. Oltre agli studi compiuti alla Fordham University, a New York e alla University of Chicago, ha completato la formazione clinica all'Illinois State Psychiatric Institute e al Psychosomatic and Psychiatric Institute presso il Michael Reese Hospital a Chicago. Dal 1971 ha insegnato psicologia dello sviluppo, psicopatologia, dinamica della famiglia e psicoterapia all'Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana a Roma. Dal 1998 è Magnifico Rettore della stessa. Per le EDB ha pubblicato Antropologia interdisciplinare e formazione, Bologna 1997.
Joyce Ridick è nata a Worcester, Mass., USA. Ha conseguito il dottorato in psicologia alla Pontificia Università di Chicago nel 1972. La sua pratica clinica si è svolta per due anni presso il Loretto Hospital e l'Istituto di psicosomatica e psichiatria del Michael Reese Hospital di Chicago. Dal 1972 è stata docente dell'Istituto di psicologia dell'Università Gregoriana di Roma. È membro dell’American Psychological Association e della Lithuanian Catholic Academy of Science and Art. Dal 1989 è ritornata negli USA.
Il presente lavoro nasce dal bisogno di sottrarre a un oblìo troppo precoce, nella nostra memoria, i vescovi, i preti e i diaconi del clero torinese che ci hanno preceduto nei decenni passati e hanno trasmesso il testimone del ministero pastorale. I profili biografici, presentati in ordine alfabetico, sono semplici curricula vitae: solo apparentemente aridi, perché in realtà, se letti con attenzione, rivelano un vissuto umano e pastorale. I profili costituiscono una traccia non insignificante - per certi aspetti uno specchio - della storia del clero torinese nel XX secolo, che ci siamo appena lasciati alle spalle.