La vicinanza, recita il titolo di questo libro, è "lo stile di Dio", che Gesù è venuto a svelarci con la sua vita. È anche, come ricorda papa Francesco, la strada maestra per portare Dio agli uomini e alle donne del nostro tempo, a partire dai poveri e dagli ultimi. E poi, insieme alle persone di buona volontà, per promuovere la giustizia e la pace. Tutto ciò si riflette nella vita di Chiara Lubich. Investita dalla luce di Dio che le fa comprendere come Egli sia Amore e ami ciascuno immensamente, ella comunica questa luce a più persone possibili. Dà così inizio a un Movimento ecclesiale che vuole contribuire alla fraternità e all'unità della famiglia umana. Il libro approfondisce dunque il tema della vicinanza nell'orizzonte dell'esperienza della Lubich. Parte del volume presenta una ricca raccolta di scritti e discorsi che ella ha tenuto negli anni, tratta dell'eredità anche letteraria che ci ha lasciato.
In questo libro sono raccolte alcune delle riflessioni che l'Autrice, suor Chiara Cristiana Scandura, clarissa, in uno straordinario e originale apostolato tra i carcerati, pur nella sua clausura, invia bimestralmente a tutte le Carceri d'Italia, alternandole alle lettere che quotidianamente riceve da parte di numerosi Fratelli Detenuti che hanno avuto il coraggio di aprirsi alla Luce che è Cristo. Ognuna di queste testimonianze è un raggio di luce che ci offre un'occasione unica di meditazione e di speranza.
La Fondazione OasiApp, dopo il grande successo degli anni precedenti di "Maria Regina della Pace", propongono il Calendario "Cuore di Mamma", con le preghiere, il Rosario e i testi del card, Angelo Comastri. Il Santo del giorno, le meditazioni mariane, il sole, la luna, le previsioni del tempo, le rubriche, le ricette, le utilità.
Quando parliamo di intelligenza cognitiva ed emotiva, tutti sappiamo intuitivamente a cosa ci stiamo riferendo: la prima è sicuramente quella che utilizziamo di più nella vita di tutti i giorni, per conoscere il mondo e agire in esso; la seconda, diventata celebre grazie al lavoro dello psicologo statunitense Daniel Goleman, ci permette di leggere le nostre emozioni, così da poter distinguere, affrontare e abitare anche le emozioni degli altri. Ma non possiamo allenare l'intelligenza umana al suo massimo potenziale se non prendiamo in considerazione anche l'intelligenza spirituale, un vero e proprio collante relazionale che permette di tenere insieme quella cognitiva e quella emotiva. In questo libro la teologa e spiritual counselor Barbara Marchica ci insegna così a capire come possiamo concretamente costruire e intrecciare relazioni di autentico valore con gli altri, e con noi stessi, proprio a partire dalla nostra spiritualità, che ci rende sempre consapevoli della differenza tra il bene e il male, lasciandoci liberi di scegliere. Partendo dai principi del Vangelo, che vede nell'esperienza universale della fragilità una strada privilegiata per conoscere davvero noi stessi, Marchica ci accompagna in un percorso di miglioramento spirituale integrando i precetti della fede cristiana con la teologia, la psicologia e le pratiche del counseling. Un vero e proprio viaggio, in grado di attivare un processo interiore capace di metterci in pace con noi stessi e darci la forza di migliorare noi, i nostri rapporti e il mondo che ci circonda. Prefazione di monsignor Luca Bressan.
Questo è il mistero della preghiera: la varietà di parole, espressioni, posture e silenzi con cui noi e Dio restiamo in un dialogo d'amore fondato sul rispetto della reciproca libertà. Un dialogo tanto misterioso per chi crede di non averne mai fatto esperienza, quanto familiare per chi ha già imparato a immergersi in esso con la spontaneità del cuore. Le pagine di questo libro vogliono essere un umile e utile strumento di iniziazione a un'arte di cui oggi, forse più che in altri tempi, si avverte una profonda nostalgia e un rinnovato interesse. Quando è compresa e vissuta per ciò che deve essere, la preghiera è l'ultima libertà di cui il cuore umano ha desiderio. Fermarci e prendere del tempo per sintonizzarci con il senso più profondo della nostra vita è il gesto più libero e necessario che possiamo compiere. La preghiera è l'unica cosa di cui c'è veramente bisogno, ma non può che essere un'esperienza assolutamente gratuita, libera da qualsiasi costrizione. La parte più bella della vita, a cui nessuno può costringerci, da cui nessuno ci può separare.
Allarga i tuoi confini. Vai più a fondo. Spingiti più lontano. Vai oltre. Questo libro riprende le riflessioni della Preghiera di Iabez e va ancora più a fondo. Testimonianze preziose e un chiaro e coraggioso insegnamento biblico sgombrano il campo dai fraintendimenti sorti intorno alla preghiera di Iabez. È giusto chiedere per sé la benedizione di Dio? Le risposte contenute in queste pagine cancelleranno ogni dubbio e faranno risuonare la tromba che annuncerà un nuovo glorioso capitolo del tuo cammino con il Signore! Sei pronto? Dio è ancora all’opera e ti chiede di fare lo stesso!
La crisi, la malattia e ciò che ci arriva inatteso e negativo, è un'occasione fondamentale per una comprensione più grande su di noi, sulla trasformazione che ci attende e che ci indica anche un sentiero migliore da percorrere. L'autrice rivendica che la fiducia nella dimensione benigna della vita non è fondata sulla fede in se stessi o in qualcuno di superiore, ma sull'esperienza di vita, senza sconti o nascondimenti di fronte a malattie e difficoltà. Anche il momento faticoso di oggi la porta semplicemente a concludere che sono proprio i tempi bui quelli in cui si può risplendere di più. Una rivoluzione ci attende ogni giorno. Dalla Prefazione di Antonia Tronti: "La spiritualità è dentro la vita quotidiana": davvero questa evidenza emerge intensa non solo da una riga del testo di Sara Ongaro, ma da ogni pagina. Un testo che scaturisce dalla "pratica" del vivere. La quale sembra aver insegnato all'Autrice innanzitutto una postura, che emerge fin dal primo scritto e permane fino alla fine: "stare immobili, rilassati, in equilibrio, con calma totale, radici salde". E proprio il partire da tale postura le permette di suggerirci degli atti concreti che proprio da lì scaturiscono e che sono contemporaneamente "mistici" e "politici", operando su un piano profondo e sottile della realtà. L'Autrice infatti ci parla di quanto accade al nostro interno, ma continua anche a ricordarci che siamo un tutt'uno con un universo che ci avvolge e che tutto registra e rimanda. Un organismo sensibile, per il quale certi atti, provenienti appunto da quello "stare immobili, rilassati, in equilibrio, con calma totale, radici salde", risultano essere potentissimi.
Sperare significa essere ottimisti? Che cosa sperare? Come si spera? Alla vigilia dell’Anno Santo 2025, accompagnato dal motto Pellegrini di speranza, questi interrogativi tornano attuali, anche alla luce dei grandi e drammatici sconvolgimenti mondiali che interessano il nostro pianeta: dalla pandemia da Covid-19, alle guerre, alla questione ecologica. L’ascolto di alcuni testi di san Paolo, che della speranza fa uno dei nuclei del suo instancabile annuncio missionario, tenta di raccogliere alcuni spunti per rispondere alle domande iniziali. Un intrigante itinerario tra gli scritti paolini, per misurarsi con le radici, gli effetti attuali e la pienezza futura della speranza cristiana.
Papa Francesco ci invita a coltivare sempre la tradizione del presepe.
Un cammino di speranza per ispirare pazienza e fiducia nelle vite di tutti noi.
Diventare pellegrini di speranza per illuminare tutti coloro che sono alla ricerca del significato della vita.
In queste pagine Franco Nembrini affronta un tema che collega le altezze della poesia dantesca con la ricchezza, mai abbastanza approfondita, della devozione mariana, e lo fa soffermandosi su tre visioni, diverse e però convergenti. Da un lato ci conduce alla scoperta di un affresco attribuito a Dono Doni, un vero e proprio unicum fra le rappresentazioni della Sacra Famiglia: "L'accettazione della maternità di Maria da parte di Giuseppe". Dall'altro, commenta per il lettore il XXXIII Canto del Paradiso, introducendoci alla poetica dantesca riguardante la Madre di Cristo nella gloria dei beati. Infine, ci avvicina a un bassorilievo che spicca nell'opera di Gaudí per la sua originale prospettiva mariana. Questi tre sguardi a Maria e Giuseppe, attraverso l'arte poetica e figurativa, ci offrono una prospettiva nuova e originale per tornare a leggere la nostra quotidianità di padri, madri e fi gli nella prospettiva dell'infinito e dell'eterno.