Dalla xylella al granchio blu, negli ultimi anni si parla sempre più spesso di specie aliene. Per la verità, è da tempi remoti che noi umani trasportiamo piante, animali e altri organismi al di fuori dei loro ambienti originari. È un fenomeno antico, che ha arricchito la nostra vita, ad esempio diffondendo in Europa alimenti come il pomodoro o le patate. Ma è quando l'arrivo di una nuova specie incrina gli equilibri naturali che iniziano i problemi. Al di fuori del loro habitat, alcune specie aliene possono infatti diventare invasive, con effetti molto gravi sugli ecosistemi. E anche su di noi. Lo sanno bene i pescatori dell'Adriatico, che hanno visto gli allevamenti di vongole decimati dal granchio blu. Con la globalizzazione sono queste 'invasioni biologiche' a essere aumentate, fino a diventare una delle principali minacce alla biodiversità, responsabili di un numero impressionante di estinzioni. Quali misure dobbiamo adottare per prevenirle? E cosa può fare ciascuno di noi? Piero Genovesi, uno degli scienziati ambientali più influenti al mondo, ci indica come invertire la rotta, se vogliamo davvero proteggere la natura, le nostre società e la salute delle persone.
Che cosa significa «umano» all'epoca dell'intelligenza artificiale e della rivoluzione digitale? Perché sentiamo il bisogno di dire «restiamo umani»? Dove ci porterà il nostro processo evolutivo? La straordinaria molteplicità e diversità di ciò che ci costituisce - materia organica, cervello, mente, coscienza, emozioni - rende ardua la risposta, soprattutto in termini definitivi. Questo libro attraversa le molte sfaccettature dell'umano, e il loro possibile o mancato equilibrio, seguendo alcuni assi fondamentali del nostro vivere: ragione/sentimento, altruismo/egoismo, uguaglianza/disuguaglianza, felicità/scontentezza. Un racconto ci conduce alla scoperta di un cantiere sempre aperto, poiché l'essenza dell'umano è in continuo divenire.
L'entropia dell'universo o di un qualsiasi sistema isolato è destinata ad aumentare nel tempo. Questo dice in sostanza il secondo principio della termodinamica, una delle poche formule veramente figlia del pensiero collettivo, che ha attraversato quasi due secoli lungo i quali ha rivelato gradualmente la sua natura. Questo principio è stato visto da molti come la dimostrazione che tutto è destinato a finire, ma va letto invece come una sfida per il presente: è difficile fabbricare strutture efficienti, ma questa difficoltà ci spinge a costruirle in modo intelligente e a migliorarle in continuazione.
Un libro che offre chiavi di approfondimento sui temi dell'identità sessuale per fornire al lettore una riflessione scevra da condizionamenti ideologici nell'ambito del dibattito sulla teoria del gender. Basandosi su un enorme lavoro d'indagine tra centinaia di riferimenti bibliografici di neuropsicologia e biologia umana, René Écochard, medico ed esperto di ecologia umana integrale, spiega come, dal concepimento all'età adulta, ciascun essere umano abbia costruito nel proprio corpo, nella propria psicologia e nella relazione con gli altri la propria dimensione sessuata. L'opera propone uno scenario di modi di vivere il rapporto tra uomo e donna come un'armoniosa complementarità. Un libro accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e senza tecnicismi, che fornisce i punti di riferimento essenziali e un approccio molto pratico che ogni genitore o educatore dovrebbe conoscere.
Dai banali errori di calcolo di Cristoforo Colombo, agli investimenti sbagliati di Rockefeller, fino alla boccaccesca scoperta degli effetti del Viagra, la storia è piena di errori clamorosi che hanno reso celebri i loro autori, trasformandosi in successi. In questo volume G.B. Zorzoli ci propone alcuni tra i casi più interessanti: oltre a quelli già menzionati troviamo errori politici che spianarono la strada alla ricerca sulle energie rinnovabili, imbrogli scientifici - è il caso della misura della carica dell'elettrone - che consentirono il boom dell'elettronica, della digitalizzazione e di Internet, fino alla distrazione che consentì a Fleming di isolare la muffa battericida che chiamò Penicillina. Perché è pur vero che sbagliando s'impara.
«L'universo non cambia molto nell'arco di una vita umana, ciò che sappiamo dell'universo invece sì». Di questo adagio è un esempio eclatante la vicenda biografica di Pontzen, che, irresistibilmente attratto dall'astronomia sin dall'infanzia, è oggi uno degli specialisti più autorevoli nel campo delle «simulazioni» cosmologiche, elaborate con supercomputer sempre più sofisticati. Muovendo dalla inattesa e sorprendente continuità tra «proiezioni» meteorologiche e cosmologiche, Pontzen ci guida lungo le tappe cruciali della scienza previsionale: ci porta per esempio nell'«imponente edificio in arenaria rossa» dello Smithsonian Institution, «il Castello» neogotico di metà Ottocento dove il direttore, Joseph Henry, deliziava gli ospiti predicendo i temporali su Washington. E illumina, attraverso quelle stazioni di avvicinamento, ogni risvolto delle simulazioni cosmologiche in corso: l'avanguardia delle macchine (delle «scatole»), tra inedita potenza di calcolo, risoluzione sempre più alta e miglior conoscenza delle «condizioni iniziali»; la «ricetta eclettica» sottostante a ogni ricerca («parti uguali di fisica consolidata, trucchi computazionali e adattamento a ciò che è già noto»); e, soprattutto, il modo in cui vengono ridefinite «sostanze» elusive come la materia e l'energia «oscure», responsabili rispettivamente della rotazione delle galassie e dell'espansione dell'universo, al punto da risultare centrali nella «storia» qui delineata. Quella storia, cioè, «che unisce i puntini tra i primi istanti dell'universo, la ragnatela cosmica dalle dimensioni inimmaginabili, e le galassie, le stelle e i pianeti che la abitano».
Missione Terra: un viaggio straordinario alla scoperta di nuove specie È tempo di innamorarci del nostro pianeta, riscoprendone la meraviglia e l'inesauribile varietà. È tempo di partire per un viaggio incomparabile, alla volta di luoghi di inimmaginabile ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dall'Himalaya al Mekong, dallo Sri Lanka al Madagascar, fino alle montagne della Tanzania. Pagina dopo pagina incontreremo una collezione infinita di specie che abitano il nostro pianeta, ma che rischiamo di perdere prima ancora di esser riusciti a conoscerle. Ed ecco una collezione altrettanto infinita di ragioni per impegnarci a preservare questa diversità, perché altri dopo di noi possano continuare a godere di questo portentoso spettacolo della vita, che va ben oltre le più audaci fantasie umane.
Nel corso dell'Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della scienza, affiancati progressivamente da due nuove forme d'arte e di intrattenimento: il cinema e i fumetti. Il libro esplora le storie di Mary Shelley, Edgar Allan Poe e Jules Verne, in continuo dialogo con le discipline scientifiche, dall'astronomia alla biologia, descrive i viaggi nel tempo e l'attacco dei marziani narrati da H. G. Wells, e rivela che Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu anche inventore di meravigliose avventure popolate da dinosauri. Non mancheranno Emilio Salgari e Topolino, Tarzan e Isaac Asimov, Superman, l'Uomo Invisibile e King Kong, Einstein e Freud, assieme a tanti altri autori e personaggi reali o immaginari. Per scoprire quando Darwin incontrò Flash Gordon.
Marco Mirra sfida il lettore a interrogarsi sul confine tra la tecnologia e l'umanità, mettendo in luce come alcune innovazioni digitali possano influenzare il nostro senso di identità, di scopo e persino di esistenza. Offre un'occasione unica per una riflessione profonda e spirituale sulla relazione tra l'uomo e la tecnologia. "Intelligenza Artificiale e Tecnologie Digitali" è un libro che offre una visione completa delle sfide e delle opportunità offerte dalla tecnologia avanzata. Marco Mirra dimostra una notevole profondità di pensiero e una capacità di presentare argomenti complessi in modo accessibile. Il libro è una lettura altamente consigliata per chiunque sia interessato a comprendere meglio il futuro delle tecnologie digitali e le loro implicazioni sociali, etiche e spirituali
dalla presentazione di Giorgio Ricci
La nuova astronomia, le osservazioni compiute con il cannocchiale e il microscopio, il principio di inerzia, gli esperimenti sul vuoto, la circolazione del sangue, le grandi conquiste del calcolo. E insieme le grandi idee e i grandi temi che furono centrali nel corso della rivoluzione scientifica: il rifiuto della concezione sacerdotale o ermetica del sapere, la nuova valutazione della tecnica, il carattere ipotetico o realistico della nostra conoscenza del mondo, i tentativi di impiegare i modelli della filosofia meccanica, la nuova immagine di Dio come ingegnere o orologiaio, l'introduzione della dimensione del tempo nella considerazione dei fatti naturali. Questa materia immensa, questa nuova immagine del mondo, è affrontata con facilità, trasparenza, precisione e rara passione da Paolo Rossi, storico della filosofia e della scienza. «Ciò che chiamiamo 'scienza' acquistò in quegli anni alcuni di quei fondamentali caratteri che ancora oggi conserva e che giustamente apparvero ai padri fondatori qualcosa di nuovo nella storia del genere umano: un artefatto o un'impresa collettiva, capace di crescere su se medesima, volta a conoscere il mondo e a intervenire sul mondo. Quell'impresa, che certo non è innocente, né mai si è ritenuta tale, a differenza di quanto è avvenuto per gli ideali politici, le arti, le religioni, le filosofie, è diventata una potentissima forza unificatrice della storia del mondo».
Quanto più la tecnologia e l'umanesimo sapranno interagire, tanto più l'umanità solcherà positivamente la strada del progresso. È questa l'idea che ispira questo libro, frutto della collaborazione tra un filosofo e un tecnologo. Entrambi, infatti, promuovono un giudizio positivo sulla tecnologia perché se è vero - seguendo l'etimo greco - che è insieme un veleno e un rimedio, è innegabile che la capacità tecnologica appartiene all'umanità sin dalle sue origini. E risiede in essa la capacità di conservare e moltiplicare il valore dei suoi beni materiali e culturali a beneficio delle generazioni future.
Non potremmo desiderare guida migliore di Lars Chittka per un'introduzione alle meraviglie dell'intelligenza delle api. Le capacità comunicative delle api, intese come collettività, sono note ai più; pochi invece sanno quanto siano intelligenti come individui. In un racconto appassionante, Lars Chittka ci illustra le incredibili risorse cognitive e la sofisticata mente di queste piccole creature, che riconoscono i fiori e i volti umani, mostrano emozioni di base, sono in grado di contare e utilizzare strumenti semplici, risolvono problemi e imparano dall'osservazione degli altri.
Esplorando la complessità di un insetto le cui esperienze sensoriali possono essere paragonate a quelle degli esseri umani, Nella mente di un'ape ce ne rivela il mondo, straordinario e davvero sorprendente.