Il volume raccoglie alcuni articoli e conferenze che riflettono il cammino vissuto negli ultimi anni dal Consigliere Generale per la Pastorale giovanile della Congregazione Salesiana.
I primi due capitoli riportano due interviste su come è stato proposto e vissuto il processo di ripensamento della pastorale nelle sue varie fasi. Ci si è interrogati su come stiamo affrontando la sfida del dialogo con la cultura e la storia dei giovani oggi, e fino a che punto la nostra azione sia evangelizzatrice, se essa stia favorendo un’esperienza integrale di educazione; infine, sulla capacità di proporre processi coordinati e sistematici, con obiettivi chiari, evitando una pastorale frammentata, fatta da eventi sporadici senza una visione d’insieme.
I capitoli che seguono trattano l’urgenza di leggere, con gli occhi della fede e il filtro del vangelo, le sfide che la pastorale giovanile oggi deve affrontare: come riusciamo a dare un nome a queste sfide, e il bisogno di offrire delle proposte profetiche.
Gli ultimi articoli trattano della famiglia e dell’università. Quello della famiglia sta diventando un ministero al quale dare un’attenzione sempre più privilegiata. In una cultura in cui la distanza esistenziale tra genitori e figli sta sempre più aumentando, è importante notare che, nello stesso tempo, persiste da parte dei giovani la ricerca di incontrare adulti significativi: educatori che li ascoltino, li accompagnino e offrano loro spazio intelligente e affettivamente sano. In questa linea si pone anche l’impegno di una pastorale universitaria che si proponga con slancio profetico nel settore terziario: una presenza che sappia coniugare la ragione con la verità, e la verità con la bellezza.
A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale.
Di che cosa deve occuparsi la Chiesa in questo tornante della sua storia? Come va pensata e strutturata l'azione pastorale? A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale, ripartendo la materia secondo una modalità (ad intra/ad extra) inaugurata fin dai lavori conciliari ma tuttora bisognosa di essere ripresa quale matrice degli ambiti specifici dell'azione pastorale. Un testo per gli studenti della materia e per i molti Giona recalcitranti di fronte a sfide che comportano una doppia conversione: al Dio vivo e vero e a quanti lo cercano senza volerlo davvero trovare.
La situazione ecclesiastica dei divorziati che hanno contratto nuove nozze rientra nelle questioni più difficili e angustianti della cura pastorale quotidiana. La posizione e la prassi attuale della Chiesa, che si rifà al precetto dell'indissolubilità del matrimonio, appare a molti difficilmente conciliabile con l'atteggiamento di Gesù, che non è venuto a giudicare ma a salvare. Bernhard Häring, una delle grandi figure della teologia contemporanea, non si accontenta della situazione attuale e della diffusa rassegnazione che regna di fronte a questo problema. Con competenza e passione pastorale egli cerca soluzioni ed elabora proposte concrete trovando spunti per un nuovo approccio nella sensibilità delle Chiese orientali modellate da una spiritualità che si ispira alla oikonomia. La Chiesa cattolica - a giudizio di Häring - non è necessariamente vincolata alla sua prassi di rigore estremo perché di fronte ai problemi, anche i più complessi, il suo compito non è giudicare e condannare, ma sanare. Prefazione di Luigi Lorenzetti.
Analizzando alcune opere di mistici cristiani quali Meister Eckhart, Angelus Silesius e Margherita Porete, il testo ne evidenzia le tracce pedagogiche ed educative.
Il tema del pellegrinaggio cristiano viene affrontato per via introduttoria e nella sua qualità di azione ecclesiale pastoralmente rilevante. Una prospettiva che aiuta a comprendere in che senso la ripresa del pellegrinaggio sia connessa al fenomeno della mobilità post-moderna e come possa, perciò, costituire uno strumento e un ambito della Nuova evangelizzazione, da indagare anche con metodo teologico-pastorale.
Biografia
Paolo Asolan
È professore di Teologia pastorale fondamentale e speciale alla Pontificia Università Lateranense (Pontifico Istituto Pastorale Redemptor Hominis e ISSR Ecclesia Mater). Pellegrino, membro della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Cappellano del Capitolo romano della medesima Confraternita. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Perché Dio entri nel mondo (2011); con Tiago Freitas ha curato il volume di Sergio Lanza Opus Lateranum (2012).
Il volume propone apporti di contenuto e di metodo formativo sui quattro fondamentali della catechesi - Credo, sacramenti, comandamenti e Padre nostro - elaborati nel corso di un lavoro sperimentale condotto in quattro anni dall'équipe delle settimane formative di Siusi allo Sciliar, in provincia di Bolzano. I rappresentanti degli uffici catechistici di Verona, Trento, Modena, Padova, Vittorio Veneto e Cesena e alcuni docenti dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona hanno rivisitato le grandi sintesi della fede cattolica, ricollegando ogni tema alle Scritture e alla vita concreta delle persone. La prima parte del testo propone riflessioni antropologiche, bibliche, teologiche, spirituali e pastorali, mentre la seconda suggerisce laboratori per un corso base rivolto ai catechisti.
Questo piccolo volume rappresenta una vivida testimonianza del VII incontro mondiale delle Famiglie, tenutosi a Milano dal 28 maggio al 3 giugno 2012. Vengono qui riportati, infatti, i dialoghi tra Benedetto XVI e cinque famiglie, provenienti da tutto il mondo, su grandi questioni di attualità, quali la crisi economica, il matrimonio, la conciliazione tra i tempi della famiglia, del lavoro e della festa, i divorziati risposati. Il volume costituisce la prima pubblicazione della nuova collana "Famiglia in Cammino" realizzata in collaborazione tra la Libreria Editrice Vaticana e il Pontificio Consiglio per la Famiglia e diretta da Padre Gianfranco Greco, capo ufficio del Pontificio Consiglio.
Questo piccolo volume rappresenta una vivida testimonianza del VII incontro mondiale delle Famiglie, tenutosi a Milano dal 28 maggio al 3 giugno 2012. Vengono qui riportati, infatti, i dialoghi tra Benedetto XVI e cinque famiglie, provenienti da tutto il mondo, su grandi questioni di attualità, quali la crisi economica, il matrimonio, la conciliazione tra i tempi della famiglia, del lavoro e della festa, i divorziati risposati. Il volume costituisce la prima pubblicazione della nuova collana "Famiglia in Cammino" realizzata in collaborazione tra la Libreria Editrice Vaticana e il Pontificio Consiglio per la Famiglia e diretta da Padre Gianfranco Greco, capo ufficio del Pontificio Consiglio.
Due saggi acuti e incalzanti, che da diversa prospettiva affrontano la situazione del cristianesimo contemporaneo e la sua fatica di fare presa sulla realtà. Non è più un segreto che l’esercizio del cristianesimo, nelle terre d’Occidente, continui a perdere di incidenza, di provocatorietà, di capacità di appello, di convocazione. È un esercizio che non media più, non medica più, e non fa meditare più. Con le parole di papa Benedetto XVI, è una fede stanca, una fede senza gioia, dentro una Chiesa – come ha detto più volte papa Francesco – troppo autoreferenziale. Che cosa dunque è successo a questo cristianesimo? Che cosa ci è chiesto di fare per uscire da questa situazione che sembra l’avverarsi della triste profezia di Nietzsche circa il monotonoteismo del cristianesimo? In un’intervista recente Jürgen Moltmann ha affermato: «Già troppo a lungo la gente ha relegato il cristianesimo nell’angolo della fede [...] per proseguire indisturbata la secolarizzazione. È tempo che la fede cristiana esca dall’angolo: Cristo non ha fondato una nuova religione, ma ha portato una vita nuova!».
Destinatari
Tutti.
Autore
ARMANDO MATTEO è docente di teologia presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e l’Istituto Teologico Calabro «S. Pio X» in Catanzaro. Ha pubblicato numerosi testi sul destino del cristianesimo, tra i quali: Come forestieri. Perché il cristianesimo è divenuto estraneo agli uomini e alle donne del nostro tempo, Rubbettino 2008; Presenza infranta. Il disagio postmoderno del cristianesimo, Cittadella 2008; La prima generazione incredula, Rubbettino 2011; Nel nome del Dio sconosciuto, EMP 2011; La fuga delle quarantenni, Rubbettino 2012. TIMOTHY RADCLIFFE è un teologo domenicano, già docente di sacra Scrittura all’Università di Oxford, Maestro generale dell’Ordine dei Predicatori dal 1992 al 2001. Attento ai cambiamenti sociali e religiosi del nostro tempo, è apprezzato conferenziere e scrittore. Tra i suoi libri: Cantate un canto nuovo. La vocazione cristiana, EDB 2001; Testimoni del vangelo, Qiqajon 2004; Le sette parole di Gesù in croce, San Paolo 2006; Il punto focale del cristianesimo. Cosa significa essere cristiani?, San Paolo 2008; Essere cristiani nel XXI secolo, Queriniana 2011.