Nojoud viene dallo Yemen. Nojoud ha solo dieci anni. Nojoud non è che una bambina. Una bambina divorziata. Perché anche se ha un lieto fine, questa non è una favola. È la storia di una battaglia, invece. La storia di una bambina che, in un paese in cui le donne sono spesso schiave inermi, ha saputo combattere con il cuore e il coraggio di una leonessa. È stata costretta a sposare un uomo che non aveva mai visto. Un uomo di trent'anni. Lei non ne aveva che otto. È stata picchiata. È stata obbligata a rinnegare la sua infanzia. Nojoud aveva paura. Nojoud voleva giocare. Voleva andare a scuola. Nojoud non è che una bambina. Ha pianto così tanto, ma nessuno la ascoltava. Ha supplicato suo padre, sua madre, sua zia. "Non possiamo fare niente. Se vuoi, vai in tribunale da sola" le hanno risposto. Così, una mattina, Nojoud è scappata dalla sua casa-prigione. Si è incamminata da sola verso il tribunale di Sana'a. Si è ribellata alla legge degli uomini. Ha chiesto il divorzio. In un paese in cui oltre la metà delle spose sono bambine tra gli otto e i dieci anni, Nojoud ha trovato il coraggio di dire no.
Ci sono molte strade del cammino che porta a capire, respirare e compiere la Misericordia, crocevia fondamentale non solo per chi crede. Le frecce segnaletiche sono 14, sette orizzontali e sette verticali. Le prime sono dell’uomo per l’uomo, le altre si indirizzano al cielo. Si chiamano opere di Misericordia corporale e spirituale, l’applicazione del Discorso della Montagna. Sono le 14 tappe di un cammino che non ha un punto di arrivo: momenti di un itinerario che ciascuno deciderà. L’uomo è un fare e un farsi continuo, è il più grande segno di Dio. La Misericordia è l’identità privilegiata per raffigurare Dio, ma anche la via maestra per arrivare al Padre, nella scia del Vangelo. Il vero progresso si raggiunge solamente se sappiamo crescere in umanità. Turoldo diceva che «non è neppure Dio a salvarci, ma il Padre». «Convinti di averne bisogno, rimettiamoci alla scuola del Vangelo», esorta il Vescovo Cancian, il quale indica le opere di Misericordia come prove del passaggio dall’egoismo all’amore. Queste pagine vogliono abbracciare, come un caldo saluto, la Misericordia, un amore che trabocca, capace di donare, di accogliere, di perdonare, di comprendere, di voler ancora più bene, come un padre sa fare e come il Padre del Figliol Prodigo insegna. Ognuno di noi è chiamato a essere un riverbero della bontà paterna. Il Vescovo Cancian accompagna sui sentieri di Dio.
Venticinque anni fa, al termine di un originale itinerario di pastorale giovanile denominato Assemblea di Sichem, il cardinal Martini annunciava l'avvio di una nuova proposta vocazionale, come amava definirla, "a 360 gradi": in essa, prima ancora di giungere ad una scelta definitiva, si cercava di "imparare un metodo per orientare la libertà verso non tanto un progetto individuale (cosa devo fare per gestire la mia vita), ma verso la realizzazione del progetto di Dio sul mondo, per quella parte che mi riguarda". Da allora, ormai oltre tremila giovani della diocesi di Milano (e non solo) hanno intrapreso questo cammino, giungendo a prendere orientamenti rilevanti per la propria esistenza: sia per quanto riguarda lo stato di vita, sia per quanto riguarda la qualità cristiana del proprio impegno nel mondo.
Il sussidio, destinato alla formazione dei catechisti, è un vero e proprio "interrogatorio" sui Vangeli e sugli Atti, che ne mette in luce le origini, la struttura, gli eventi e i messaggi fondamentali, gli autori... Un metodo originale ed efficace per una informazione essenziale sui libri fondamentali del Nuovo Testamento.
Gli autori propongono una riflessione molto approfondita, ma allo stesso tempo agile e di facile lettura, delle opere di misericordia nell’educazione sia da una prospettiva teologico-pastorale sia da un punto di vista didattico-pedagogico. L’opera è strutturata in due parti. Nella prima vengono sviluppate – in chiave moderna – le opere di misericordia corporale e spirituale con una serie di riferimento alla Parola di Dio, ai Padri della Chiesa e al Magistero. Nella seconda parte, invece, si presentano dieci intersezioni tra misericordia ed educazione, in cui si affrontano – attraverso esempi pratici e modelli teorici – i temi della testimonianza cristiana nella docenza, nello studio, nell’incontro e nelle tante forme di educazione informale. L’auspicio è che tale sussidio possa essere uno strumento utile per chi è impegnato ogni giorno nella missione educativa della Chiesa. La Prefazione al volume è a cura del cardinale Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
I "Gruppi di Gesù" non sono un movimento o un'associazione, ma un'esperienza di rinnovamento evangelico individuale e comunitario che si sta diffondendo in molte parti del mondo. La loro nascita è frutto della convinzione che il rinnovamento della Chiesa dipenda in gran parte dallo sviluppo di piccole realtà che si propongono di recuperare l'essenziale del Vangelo al fine di rigenerare la vita delle parrocchie. Il sistema ideato dall'autore si basa sulla semplicità: gruppi aperti che coinvolgono nella riflessione e nella preghiera, in un percorso di più anni, anche credenti più o meno praticanti e non credenti.
Per gli orientamenti pastorali del decennio 2010-2020, la Conferenza Episcopale Italiana offriva alcune linee di fondo da perseguire nell'arte delicata e sublime dell'educazione alla fede. Tale è l'istanza primaria assunta dai nostri Vescovi per il secondo decennio del secolo appena iniziato. Il testo-guida, reso pubblico il 4 ottobre 2010, ha per titolo Educare alla vita buona del Vangelo. Contestualmente il V Convegno Ecclesiale Nazionale, tenuto a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, è tornato sulla "emergenza educativa". Il Volume intende offrire un sussidio che aiuti a proseguire la riflessione su alcuni contenuti del pregevole testo "Educare alla vita buona del Vangelo". Il tutto è condensato in dodici meditazioni, condotte principalmente su basi bibliche. La Parola del Signore, fiammante e sempre giovane, è l'Unica che non passa.
Le autrici, entrambe impegnate professionalmente nell'ambito del counseling, offrono un interessante contributo per la formazione dei catechisti a partire proprio dalle loro specifiche competenze. Il testo mira ad accompagnare gli operatori della catechesi dell'iniziazione nello sviluppo di competenze di natura relazionale e metodologica; competenze oggi molto richieste anche dai documenti ufficiali, rispetto alla formazione specifica dei catechisti. Il volume è costituito da tre parti. Nella prima si fa zoom sul ruolo del catechista e sulle sue capacità di interazione e relazione con bambini, famiglie e altri catechisti presenti nella parrocchia. Nella seconda si mette in luce il gruppo di catechesi, le dinamiche da affrontare, lo sviluppo progressivo e il suo accompagnamento, fornendo opportune conoscenze rispetto al mondo dei bambini, ragazzi e preadolescenti. La terza parte fornisce strumenti concreti per organizzare e realizzare un efficace incontro di gruppo e, di conseguenza, una buona comunicazione della fede. Il testo fornisce strumenti e conoscenze, insieme a esercizi da vivere in prima persona per lo sviluppo di specifiche abilità, suggerimenti per gestire le relazioni tra catechisti, famiglie, ragazzi ed esperienze e input per ulteriori approfondimenti.
"L'autore, in questo testo, innanzitutto, ci spinge a confrontarci con quel sistema dei media che marca in maniera decisiva stili di vita e credenze e che pone le agenzie educative alla prova di un "sincretismo strumentale" e delle dinamiche culturali che genera. Ci affida la responsabilità di non arrenderci alla distanza che spesso separa il linguaggio dell'annuncio da quello di chi abita in un ambiente "naturalmente" connesso, senza soluzioni di continuità. A questo proposito, il testo sottolinea come sarebbe limitativo, se non addirittura fuorviante, pensare ancora e semplicemente ai nativi digitali e non più in generale a una dimensione che oggi attraversa e abbraccia le generazioni. Tale comunanza è veicolata in maniera emblematica nei prodotti dell'industria culturale. Di qui l'analisi che l'autore conduce attorno a cinema, televisione, videoclip, spot e trailer, volta a una comprensione della realtà che li suscita e che attraverso di loro si alimenta: conoscerla nelle sue tendenze è condizione per conoscere l'altro - i suoi codici simbolici - e, quindi, per l'incontro e la stessa proposta di fede" (Ivan Maffeis)
In sette capitoli, viene presentato il cammino che una parrocchia può attuare per progettare e sperimentare un percorso di rinnovamento dell'Iniziazione cristiana, tenendo conto dei "criteri comuni" emersi dai documenti della Chiesa e dalle sperimentazioni in atto in Italia negli ultimi anni. Il primo capitolo presenta alcuni aspetti dell'Iniziazione cristiana inerenti la missionarietà della Chiesa; il secondo ciò che una parrocchia può attuare per ridiventare "grembo" della fede; il terzo tratta del coinvolgimento delle famiglie; il quarto del protagonismo dei ragazzi nel cammino iniziatico; il quinto della formazione alla globalità della vita cristiana; il sesto della centralità della domenica e dell'Eucaristia; il settimo, infine, apre a tre condizioni essenziali perché il percorso progettuale giunga a compimento. Il volume fornisce agli operatori pastorali - direttori degli Uffici catechistici diocesani, parroci e animatori dei gruppi catechisti - un vivace sussidio, sicuro nei contenuti e facilmente traducibile nella prassi.
L'itinerario è pensato per accompagnare gli operatori pastorali nella riscoperta della prospettiva catechetica del linguaggio liturgico. Presenta dieci laboratori attraverso i quali approfondire il valore pedagogico ed educativo della dinamica liturgica. I laboratori sono divisi in tre tappe: un laboratorio introduttivo; il Battesimo (2 laboratori); la Confermazione (2 laboratori); l'Eucaristia (5 laboratori).
Una lettura in chiave catechistica delle opere di misericordia corporali e spirituali. "L'esperienza della misericordia, vissuta negli itinerari di catechesi con ragazzi e famiglie, rifletterà in noi ogni giorno la misericordia del Padre: serve a poco chiacchierare sulla misericordia se il gruppo e i singoli non si esercitano in essa, "uscendo" dalla pura riflessione". Tre, in particolare, i punti di forza di questo libro: la concretezza delle meditazioni, basate sulla realtà delle situazioni di povertà che il mondo ci presenta ogni giorno, le puntuali "proposte di vita" e gli "spunti per la catechesi con i ragazzi e le famiglie", per far sperimentare l'attualità del messaggio di Gesù.