Il libro biblico, nel suo DNA, divino ed umano insieme, richiama sempre una pluralità di lettura, di partecipazione e di esperienza comunitaria. Infatti, questo contesto comunitario è il luogo in cui la rivelazione del mistero di Dio si sviluppa, si custodisce e si rende accessibile.
Per questo, nella seconda Lettera di Pietro l’autore apostolico raccomanda «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione» (2 Pt 1, 20): piuttosto che un divieto alla lettura personale, si afferma quanto il testo biblico inserisca sempre i lettori in un dinamismo plurale, mai singolare. Il popolo di Dio viene convocato, costituito e rinnovato come tale con la lettura/proclamazione comunitaria e partecipata della Sacra Scrittura (cfr. Ne 8).
La lettura e l’interpretazione della Bibbia non si fa mai «da soli», perché si è sempre immersi nel flusso millenario di voci e di esperienze che ha fatto giungere quel testo fino a noi.
L'APS "Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale" presenta le relazioni tenute nell'Istituto Salesiano "Redentore" di Bari durante le Giornate di Studio svoltesi il 28 maggio e 10 dicembre 2022. Il volume si caratterizza come contributo per le scuole di formazione sociale e per le comunità e i gruppi interessati allo studio della Dottrina Sociale della Chiesa. Contributi di Giuseppe Acocella, Angelo Giuseppe Dibisceglia, Guido Formigoni, Michele Illiceto, Rosanna Mastroserio, Maria Agnese Moro, Giuseppe Ruppi, Sergio Tanzarella.
Perché riprendere questi scritti di Ortensio da Spinetoli piuttosto datati, si potrebbe obiettare? Perché i criteri interpretativi delle Scritture sono tuttora attuali, ordinati, oggi come allora, «a scoprire il senso ultimo del testo, cioè quello che l’autore ha voluto propriamente dire. Quello che normalmente non si fa è segnare una linea di demarcazione fra l’eventuale messaggio e quelle che possono essere o, meglio, sono le opinioni, le interpretazioni dell’autore sacro. Il punto critico dell’esegesi è stabilire quanto di soggettivo, di relativo, di secondario vi è nella “parola” che si chiama “di Dio”». (dall’intervista del 1994 a Tempi di Fraternità.)
Obiettivo di questo Dizionario Teologico degli scritti di Qumran è di illustrare la natura filologica e la valenza teologica del lessico costitutivo della letteratura rinvenuta nei pressi del Mar Morto. La grande varietà di orientamenti metodologici con cui vengono affrontate le problematiche connesse ai vari lemmi consente di esporre in termini esaurienti e articolati la ricezione, la ripresa e la continuazione o anche lo sviluppo dei diversi motivi e filoni teologici della cultura ebraica tradizionale nei secoli a cavallo dei tempi di Gesù, dal messianismo e dall'apocalittica all'ecclesiologia e alla vita comunitaria, come anche di singole figure di grande rilevanza storica e teologica, ad esempio, per limitarsi a questo volume, Melchisedek e Mosè, al quale viene dedicata una trentina quasi di colonne. Tra le voci di questo quarto volume ? racchiuse fra due lemmi d'importanza capitale per la configurazione istituzionale della comunità di Qumran, kôhên «sacerdote» e ma?kîl «istruttore» ? figurano lemmi di grande interesse sia istituzionale sia antropologico sia teologico, ad esempio mebaqqer «sorvegliante, ispettore», lêwî «Levi, levitico», mal'âk «messaggero», mamzêr «meticcio, bastardo», lêb, lêbâb «cuore» , mi?rajim «Egitto», milhâmâh «guerra», mi?wâh «precetto,comandamento», mût «morte», ecc.
Un approfondimento esegetico sulla figura di Giovanni, tradotto in forma narrativa. Il culto di Giovanni apostolo si affermò a partire dalla città di Efeso, dove, secondo un'antica tradizione, avrebbe a lungo operato, morendovi infine in età straordinariamente avanzata, sotto l'imperatore Traiano. La tradizione racconta di alcuni tentativi di martirizzarlo nell'olio bollente ma anche di una sua ascensione al Cielo. È il discepolo che si prese cura della madre di Gesù dopo la sua resurrezione e autore dell'Apocalisse, il libro che ha ispirato la profezia indicando la prospettiva escatologia dei credenti.
«La Piccola guida alla Bibbia è un utile strumento per la formazione dei pastori della Chiesa e dei catechisti, ma anche di tutto il popolo santo di Dio, grazie al linguaggio chiaro e di facile comprensione con cui l'autore trasmette i contenuti fondamentali dell'Introduzione generale alla Scrittura. A partire dalla sua intimità con il Signore attraverso la lectio divina, l'assidua celebrazione comunitaria della Parola di Dio, la sua personale esperienza di vita in Terra Santa per più di quindici anni e le conoscenze acquisite nelle sue ricerche e negli studi biblici, don Germano Lori ci offre un valido strumento per introdurci all'unità del senso letterale e del senso spirituale delle Sacre Scritture, cioè della parola scritta e della parola interiore, entrambe opere dello Spirito Santo». Javier Del Río Alba Arcivescovo di Arequipa (Perù). In poche pagine gli elementi fondamentali per accedere al vasto mondo delle Scritture. La Scrittura come testo ispirato. La verità delle Scritture. La Bibbia e il suo ambiente: geografia e storia. Il canone delle Scritture. Le lingue della Bibbia. Il testo e i suoi generi letterari. L'interpretazione delle Scritture. La lettura della Bibbia oggi.
Di cosa ho veramente bisogno nella vita e cosa devo cercare? In questi tempi di crisi il quarto vangelo diventa uno strumento di riflessione intorno alle domande più cruciali dell'esistenza. Qual è il mio desiderio, quali sono i miei sogni? Chi sono io, e chi è Dio? E dove devo andare, qual è il mio destino? Un libro commovente, arricchente e importante soprattutto ora!
Il libro propone una raccolta di commenti alla liturgia della Parola delle domeniche dell'anno B. Per ogni domenica viene proposta una preghiera ispirata al Vangelo.
Il linguaggio biblico spesso può mettere in difficoltà il lettore per via del contesto storico e culturale in cui è stato scritto e impiegato: se da un lato questo conferma la dimensione storica della Fede, dall'altro ci possono essere difficoltà di interpretazione. Questo volume aiuta il lettore ad accostarsi con maggiore familiarità e consapevolezza a parte dei testi biblici. Lo studio in concreto si concentra su alcune sezioni dei Profeti Minori: ciascun blocco testuale è stato scelto allo scopo di approfondire alcune delle tematiche più comuni e più complesse della letteratura profetica, che la rendono particolarmente ostica agli occhi della comunicazione moderna: la libertà dell'uomo nella sua "serietà", il castigo divino nella sua finalità educativa...
Nel libro di Tobia è narrata la vicenda della vita umana, cioè della nostra vita. Ogni uomo trascorre i suoi giorni in esilio; tuttavia questo esilio è quasi una patria per lui, in quanto può avere una casa e una famiglia anche se la vera patria gli rimane inaccessibile. Anzi proprio in ordine a questa vera patria, la vita diviene un cammino, che per l'uomo non è privo di certezze e di pace, in quanto su di lui veglia Dio, che continuamente e in modo discreto e nascosto lo protegge e lo salva. Divo Barsotti in questa meditazione ha voluto avvicinarsi in umiltà all'antico libro ispirato e cercare di ascoltare la Parola di Dio nella pura semplicità della fede. Si tratta di un testo che conserva l'immediatezza propria della vita che dà all'anima luce e forza.
Come di noi Dio ha compassione, così vuole che noi siamo compassionevoli verso il prossimo. Compassione perché sbaglia per ignoranza, per mancanza di fede, per il fatto che spesso è privato di quell'amore umano testimoniato da Gesù. Questi, mosso a compassione delle folle, "passò in mezzo a noi, facendo del bene", per invitare i credenti di tutti i tempi a fare della loro vita "un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accompagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua" (Benedetto XVI). Questo messaggio del Papa emerito è ulteriormente concretizzato dal magistero di papa Francesco che motiva l'urgenza di essere compassionevoli e misericordiosi verso il prossimo, perché "questo è la carne stessa di Cristo". Per aiutarci ad avere i sentimenti stessi del Signore e arrivare a risorgere con Gesù a Pasqua, il teologo Valentino Salvoldi propone un itinerario di fede basato sul Vangelo di Marco che considera il Figlio di Dio nell'atteggiamento di compassione verso le folle, gregge sbandato senza un pastore, ma pur sempre oggetto della divina misericordia.
Vangelo è ogni "buona notizia", è Gesù stesso che desidera salvare l'umanità di ciascuno da un fallimento. La Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, ha ricevuto la missione di trasmettere il suo messaggio rivoluzionario lungo i secoli. Lo ha fatto come ha saputo e potuto, anche, a volte, travisando l'annuncio di salvezza; perché in alcuni casi è meglio addomesticare il Vangelo, meglio fare sconti sulle sue chiamate. Il libro mette in luce alcuni testi evangelici dei quattro evangelisti che, attraverso interpretazioni di compromesso, hanno perduto nella vita quotidiana la loro incisività. Ogni lettore dovrà chiedersi: il mio incontro con la Parola ha fatto nascere la persona nuova, capace di rendere più umana la vita di tutti e possibile la pace?