La scienza liturgica passa necessariamente attraverso le fonti scritte, dirette e indirette, manoscritte o a stampa, che tramandano ritus et preces cioè la struttura, la forma e il contenuto della liturgia della Chiesa. Così i libri liturgici possono essere studiati in tutta la loro complessità e diversità come espressioni nel tempo e nello spazio dell’agire celebrativo della Chiesa.
Francesco Bonomo ha conseguito il dottorato in liturgia nel 2017 (Pontificio Istituto Liturgico, Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma). Le sue ricerche continuano tra l’insegnamento e le pubblicazioni nel settore. Si occupa prevalentemente di storia della liturgia e della ricerca sui libri liturgici.
Uno strumento, proposto da Àncora dal 1990, che consente di celebrare e partecipare alla Messa a sacerdoti e fedeli di lingue diverse. Un sussidio destinato a sacerdoti e fedeli. Le 8 lingue in cui è presentato il rito della Messa sono: latino, italiano, francese, spagnolo, portoghese, inglese, tedesco, polacco. La versione italiana è stata aggiornata in seguito alla pubblicazione della terza edizione italiana del Messale Romano.
Se i primi passi della recezione della riforma liturgica, non senza ingenuità e sba­vature, si sono mossi nella consapevolezza di una mutabilità del culto ecclesiale, ora sia­mo più avveduti, anche grazie agli ap­porti dell'antropologia culturale, circa la "ca­no­nicità" del rito che lo preserva da ma­no­mis­sioni estrose e ne permette il ricorso nel passaggio e nella comunione delle gene­ra­zioni. La sfida, alla quale dal fronte della rifles­sione teorica l'Istituto di Liturgia Pa­sto­rale non si è sottratto, è di celebrare e di pensare una liturgia consegnata e ricevuta e, al contempo, che sia ancora ricono­sci­bile, ovvero praticabile dagli uomini e dalle donne di oggi. Se il rito cristiano rimane co­sì, un ordine "predisposto" ma vivibile, potrà ancora attestare la precedenza del dono su ogni compito e dichiarare la perenne dispo­nibilità dell’Indisponibile.
Piccolo libretto contenente la storia e alcune preghiere che accompagneranno i fedeli a vivere il ricordo delle apparizioni della Madonna a Lourdes.
MessaMeditazione è un messalino quotidiano pubblicato mensilmente, all’interno del quale, oltre ai testi liturgici puoi trovare una meditazione sul Vangelo di ogni giorno.
Un'omelia è un'esortazione o un insegnamento? Non basta rispondere che ci vuole equilibrio, perché l'equilibrio implica un'opposizione. La fede non è una questione di equilibrio. La fede è intensità divina. E così, nell'omiletica del cardinal Giacomo Biffi, l'intensità è data dalla dimensione contemplativa del mistero, in cui esortazione e insegnamento sono un'anima sola. Lo si avverte in questa raccolta di omelie sul sacerdozio. La consapevolezza del fatto che chi segue Cristo diventa più uomo, nasce dall'esperienza della fragilità umana coinvolta con "l'incredibile coraggio di un cuore credente". Il volume raccoglie 75 omelie inedite del cardinal Biffi pronunciate in occasione della Messa crismale del Giovedì Santo e delle ordinazioni sacerdotali. Sono meditazioni sempre attuali sui regali che Dio continuamente elargisce. Il cardinal Biffi è stato sempre molto apprezzato per le sue prediche, brevi e dense di contenuto, spesse condite di fine ironia.
L'Ufficio Divino recitato quotidianamente dai monaci benedettini è costituito dalle ore del giorno: Lodi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespri E Compieta. In questo volume è raccolto l'ordinario secondo il breviario monastico del 1963, coerente con le disposizioni del "Summorum Pontificum" di Papa Benedetto XVI. L'edizione presenta in parallelo il testo latino e il testo italiano e comprende anche le antifone finali proprie per ogni tempo liturgico.
Una novena a san Carlo Acutis per conoscerlo meglio, imitarlo e pregarlo affinché interceda per noi presso Dio Padre e ci ottenga le grazie di cui abbiamo bisogno e, soprattutto, la grazia della santità, della gioia, dell'amore per tutti e per tutte le creature.
Il libro tratta in modo speciale delle benedizioni ad alcuni elementi naturali cui normalmente ricorrono i sacerdoti o gli esorcisti, che li utilizzano nella pastorale della liberazione rivolta agli ammalati spirituali. Numerosi sacerdoti, pur potendolo, non fanno tali benedizioni perché ritengono che tutto ciò sia superstizioso e medievale... nonostante sia l'antico Rituale Romano sia il moderno Benedizionale emanato dalla Conferenza episcopale italiana nel 1992 le prevedano. I sacramentali differiscono profondamente dai sacramenti. La diversità si colloca nell'origine degli uni e degli altri: istituzione della Chiesa, per i primi, i cui effetti di grazia sono concessi da Dio, in forza della richiesta della Chiesa, attraverso l'azione liturgica. Istituzione divina per i secondi. Gli autori moderni distinguono i sacramentali in due categorie. Nella prima collocano i sacramentali-elementi: le realtà benedette, consacrate, esorcizzate, come l'acqua, le candele, il pane, l'olio, i rami di ulivo (le palme), le ceneri, il sale, l'incenso. Nella seconda i sacramentali-azioni: le consacrazioni, la professione religiosa; la dedicazione della chiesa e dell'altare; gli esorcismi. Le benedizioni sono tra i sacramentali più diffusi. Hanno per destinatari persone, oggetti di culto e di devozione, immagini sacre, luoghi di vita, di lavoro e di sofferenza, frutti della terra e della fatica umana, e tutte le realtà create che, con la loro bellezza, conducono a cogliere la presenza di Dio e ricordano che, anche nell'utilizzo delle cose create, l'essere umano è invitato a cercare Dio e ad amarlo.
Raccolta di omelie per tutte le domeniche e le feste principali dell'anno liturgico ciclo A, in cui viene letto il Vangelo di San Matteo, preceduti dalla Liturgia della Parola. Testi profondamente legati alla Parola di Dio e alla pastorale, che nascono dal cuore e della sapienza teologica di un cardinale universalmente amato e ammirato per la sua capacità oratoria, capace di parlare ai colti come ai semplici.
Nel tentativo di ricomporre la storica divisione tra Diritto e Liturgia e rendere la partecipazione ecclesiale al Mistero di Cristo anche personalmente efficace, l’autore si propone di dare nuovo slancio al Diritto liturgico con un cambiamento di prospettiva che trova nella Liturgia la logica (teologia), nel Diritto canonico il metodo e nell’actio l’oggetto. Il superamento dei tentativi finora risultati inefficaci porta a considerare il Diritto liturgico, in senso personalista, come un “fenomeno”e non come il sottoinsieme di una distinta “disciplina”.