Frase contenuta: Preghiera dei Consacrati e delle Consacrate. "Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, Padre del Signore nostro Gesù Cristo e Padre nostro, accogli la preghiera che ti rivolgiamo. Guarda con benevolenza il nostro desiderio di bene e aiutaci a vivere con passione il dono della vocazione…" Papa Francesco
Descrizione dell'opera
Nei seminari e nella letteratura che riguarda la vita spirituale dei presbiteri diocesani, i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza non sono oggetto di particolari approfondimenti e vengono evocati prevalentemente nel loro aspetto moralistico o riservati alla vita religiosa dei consacrati.
Il volume si propone di esaminare i tre impegni nella loro ricchezza dottrinale, spirituale, ascetica e pastorale, considerandoli come un unico consiglio visto da tre prospettive diverse. Il punto di riferimento è infatti unico – Cristo – la finalità è identica, cioè vivere l’amore a Dio e al prossimo secondo il carisma della vocazione presbiterale, e la prospettiva è diversa in base al contenuto specifico. L’obiettivo è mostrare come i consigli non siano qualcosa di secondario o accessorio all’identità sacerdotale, ma una parte integrante tanto da coinvolgere la dimensione spirituale e apostolica del presbitero.
La prospettiva del testo è pedagogica, perché i destinatari sono soprattutto i seminaristi che stanno compiendo il loro cammino formativo e i presbiteri già impegnati nell’attività pastorale.
Sommario
Premessa. Abbreviazioni e sigle. I consigli evangelici. Poveri per amare Dio e il prossimo. Casti per amare Dio e il prossimo. Obbedienti per amare Dio e il prossimo. Nei consigli il riflesso della vita trinitaria.
Note sull'autore
Giuseppe Fossati, docente di Teologia spirituale e di Teologia della vita religiosa, è sacerdote della Congregazione di San Giuseppe. È autore di numerose pubblicazioni, tradotte anche in spagnolo, portoghese e inglese, su san Leonardo Murialdo e sulla storia dei Giuseppini.
I preti operai sono stati coloro a cui è toccato interpretare il Vangelo nella vita quotidiana degli operai e dei lavoratori, dentro la società capitalistica, in decenni che hanno visto una progressiva perdita di valore del lavoro. La loro scelta si colloca come parabola evangelica di un ministero vissuto in un tempo segnato dalla fine della "cristianità" e con l'impulso decisivo alla figura di Chiesa fatta balenare da Giovanni XXIII: la Chiesa di tutti e particolarmente la Chiesa dei poveri. La narrazione si snoda attraverso la biografia di un prete che ha lavorato per 30 anni come infermiere nel Servizio Sanitario Nazionale, pienamente inserito nell'organizzazione leggera dei preti operai italiani. Nel racconto compaiono volti che in tanti anni di lavoro e di compagnia legata al posto di produzione di beni e servizi hanno incorporato l'odore delle pecore, come dice papa Francesco, diventato ormai come una seconda pelle.
Da sempre i monasteri di vita contemplativa hanno costituito una vera ricchezza per la Chiesa, un dono prezioso che Essa ha custodito e promosso con amore, nella piena consapevolezza che tali luoghi privilegiati della "Ricerca di Dio" - come scrive S. Benedetto nella sua Regola - sono per tutto il popolo santo di Dio il segreto della sua fecondità apostolica... Il presente lavoro, è il frutto di sintesi sul tema delle Federazioni e la conclusione del corso dello Studium-CIVCSVA, svolto sotto la competenza del R.P.D. Sebastiano Paciolla ocist., particolare esperto e docente, e ha avuto lo scopo di voler affrontare un tema molto vivo e attuale nella vita monastica di oggi. Il titolo "Per una nuova visione e contenuti della Federazione Monastica" presenta le esigenze del mondo monastico femminile, le sue difficoltà nel mondo contemporaneo e la dottrina e disciplina con cui la Chiesa custodisce questo tesoro... parlare di una nuova visione e di nuovi contenuti della Federazione Monastica è una necessità impellente per poter salvaguardare la vita e la sopravvivenza di moltissimi monasteri femminili contemporanei e delle Federazioni.
Sempre più spesso i Superiori maggiori sono interpellati a dare risposte a situazioni nuove e complesse che toccano la vita dei membri e degli Istituti di vita consacrata. Ciò richiede una conoscenza adeguata delle problematiche, la capacità di affrontarle e, dove possibile, di risolverle dal punto di vista della norma canonica e delle leggi civili. Nel volume sono raccolte per la prima volta e raggruppate per ambiti tematici le Note elaborate nel corso degli anni dall'area giuridica della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (Cism), composta in prevalenza da religiosi esperti in diritto canonico e impegnata a studiare, valutare e proporre conclusioni operative su questioni giuridiche sottoposte dal Consiglio di presidenza.
Un approfondimento sulle dinamiche associate agli aspetti psicologici e formativi della vita consacrata. Il volume è suddiviso in due parti: la prima offre uno sguardo generale sugli aspetti psicologici della vita consacrata, prendendo in esame lo studio, il discernimento psicologico della vocazione e alcuni aspetti psicodinamici che vi ruotano intorno. Nella seconda si esaminano le indicazioni del magistero a riguardo e vengono proposte alcune osservazioni sulla natura e le finalità della formazione di coloro che intraprendono il cammino verso la consacrazione.
Fratel MichaelDavide condivide con il lettore le convinzioni maturate in oltre trent'anni di vita monastica e di contatto con alcune realtà della vita religiosa. La prima parte del testo intreccia convinzioni, suggestioni e provocazioni su alcuni punti ritenuti importanti per osare ancora la vita consacrata in modo incarnato nel tempo e nello spazio. Alcune sottolineature permettono di rileggere i voti in un modo meno ideale e più compromesso con il processo di maturazione dei consacrati del nostro tempo, che devono fare i conti con una rivoluzione antropologica da cui non sono esenti. Sullo sfondo della riflessione vi sono l'esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium e il contenuto della conversazione con i Superiori Generali avvenuta alla fine di novembre 2013. Si fa urgente passare da un'immagine della vita consacrata elitaria e distaccata dalla storia di tutti, nonostante sia generosamente compassionevole verso tutti, a quella di una vita consacrata assolutamente impastata con la storia e, prima di tutto, capace di assumere fino in fondo la propria storia personale. L'icona della Samaritana è scelta come fonte di ispirazione per ripensare la stessa perfezione evangelica non in termini di irreprensibilità, ma di capacità di camminare verso la verità passando attraverso il "vero" di se stessi. Prefazione di Felice Scalia.
Senza vocazione in un mondo privo di destinazione, l'uomo contemporaneo sembra abbandonato alle proprie scelte e mosso da un disincantato e moderno desiderio di Dio, relegato nell'orizzonte di una sensibilità religiosa personalistica e privata, senza implicazioni di appartenenze religiose o morali concrete. Questa cultura del provvisorio, come l'ha definita papa Francesco, genera un'evidente difficoltà a perseverare in una scelta definitiva di vita consacrata. A partire dai dati statistici sugli abbandoni dei religiosi, lo studio si propone di comprenderne i possibili motivi psico-sociologici. L'autore cerca inoltre di individuare i caratteri propri - delineati dal magistero post-conciliare - della perseveranza dei consacrati e di tracciare un percorso in grado di avviare una "teologia della perseveranza" in dialogo con la cultura di oggi. L'intento è coniugare le fondamenta della tradizione cristiana con alcuni contributi della teologia contemporanea in grado di fondare ancora una scelta che sia "per sempre".
Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco a tutti i consacrati in occasione dell'Anno della Vita Consacrata.
Con il calendario degli eventi principali dell'Anno della Vita Consacrata.
"Il lavoro scientifico e appassionato di don Massimiliano Scavone sul tema della formazione dei futuri sacerdoti oggi dà molte risposte in ordine a tutte le inconsistenze che si evidenziano nei nuovi candidati al sacerdozio e che in parte sono già stratificate nei sacerdoti di ultima generazione. L'immane produzione scientifica su come interagire educativamente sui futuri sacerdoti è il campo dove don Massimiliano ha messo mano all'aratro per portare alla luce l'urgente necessità di adoperarsi una cum, vescovi, presbiteri, formatori dei seminari e laici preparati scientificamente." (dalla Prefazione)
Dalla nascita della Piccola Casa della Divina Provvidenza nel 1833 a oggi, le "figlie" di san Giuseppe Benedetto Cottolengo hanno intrecciato la loro presenza con le tappe più significative della storia di Torino e del nostro Paese. All'inizio si trattava un gruppo di volontarie che vivevano attorno alla figura del canonico rinunciando a tutto per dedicarsi all'assistenza di poveri, malati e bisognosi. Con il passare del tempo unirsi alla comunità delle cottolenghine ha significato, solo ed esclusivamente per le donne non abbienti, la possibilità di essere salvate da un destino di stenti e sofferenze per studiare, formarsi come individui, e offrirsi a propria volta alla società. Oltre alle opere caritatevoli in Italia, infatti, sono state moltissime nel corso degli anni le missioni delle cottolenghine fuori dai confini nazionali, prima in Africa e poi anche in America, del Nord e del Sud, e in India. Attraverso un'analisi lucida e puntuale, Suor Giuliana Galli presenta la storia della congregazione di Cottolengo nei suoi aspetti istituzionali, giuridici, economici e gerarchici, ponendo l'accento sulla figura femminile in rapporto non solo all'autorità dell'ordine, ma anche ai cambiamenti politici, culturali e sociali che hanno modificato in oltre duecento anni il ruolo e la posizione della donna in Italia.
Le riflessioni riportate in questi testi, sono maturate in 45 anni di esperienza al servizio delle associazioni per il servizio pastorale. La figura del sacerdote nelle associazioni o nei movimenti ecclesiali che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa, ha una grande importanza: è l'animatore pastorale, è la guida spirituale, è il richiamo ai principi cristiani, è l'accompagnatore nel quotidiano, è lo stimolo alla testimonianza, è il riferimento personale ed associativo. Occorre allora riconsiderare il concetto del "servizio" che trova riferimenti alla vita stessa di Gesù, "che è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto di molti". Senza pretese, l'offerta della lettura di queste riflessioni può far nascere sicuramente nuovi stimoli e promuovere un nuovo impegno al servizio delle realtà da accompagnare.