Questa nuova edizione del volume, mantenendo l'obiettivo di fornire un'esposizione sintetica della parte generale della materia, dà conto anzitutto delle conseguenze di carattere istituzionale derivanti dal recesso del Regno Unito dall'Unione europea; sono inoltre riferite le novità relative all'elezione del Parlamento europeo del maggio 2019 e alla successiva nomina della Commissione per il mandato 2019-2024. È dato conto altresì della riforma del sistema giudiziario dell'Unione e dei principali sviluppi della giurisprudenza della Corte di giustizia, con riguardo, tra l'altro, agli effetti della Carta dei diritti fondamentali e al rispetto dei valori dell'Unione da parte degli Stati membri. Sono infine forniti alcuni aggiornamenti relativi sia alla giurisprudenza della Corte costituzionale italiana in merito al rapporto tra ordinamenti sia alla prassi relativa all'attuazione del diritto dell'Unione nell'ordinamento italiano.
Gli autori spiegano, alla luce delle ultime teorie in campo multidisciplinare, dalle neuroscienze, alla psicologia, alla filosofia, alla teologia, fino alla spiritualità, come si possa avvicinare, conciliare ed armonizzare lo studio dell'Autocoscienza. Ne uscirà una teoria unificata, che si orienta a molti campi dello scibile umano, per arrivare ad incontrare la nostra più profonda interiorità, in una visione umanistica, che abbraccia l'essere umano nella sua completezza di corpo, mente e spirito. L'approccio filosofico-teologico, pur essendo in se stesso molto differente da quello scientifico, è pienamente convergente con il precedente e concorre a delineare una visione del soggetto non rinchiuso nei limiti della materialità, ma aperto, mediante il dinamismo della sua autocoscienza, ad un continuo trascendimento della realtà empirica e di sé medesimo, in un'incessante tensione verso quell'Assoluto che le religioni teistiche chiamano Dio e che viene raggiunto con il ritorno consapevole al proprio sé.
Con le più recenti pronunce della Corte Costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto
L. 28 feb. 2020, n. 7: Conversione del D.L. 30 dic. 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni
L. 19 dic. 2019, n. 157: Conversione del D.L. 26 ott. 2019, n.124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili
L. 18 nov. 2019, n. 133: Conversione del D.L. 21 set. 2019, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica
D.lgs. 4 ott. 2019, n. 125: Modifiche ed integrazioni alla normativa relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo
L. 8 ago. 2019, n. 77: Conversione del D.L. 14 giu. 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica
L. 19 lug. 2019, n. 69: Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere
Il libro, pur mantenendo un'impostazione scientifica, vuole essere abbastanza divulgativo per raggiungere il maggior numero di persone. I temi trattati riguardano la qualità della vita delle persone all'interno dell'attuale processo di globalizzazione, nel quale le multinazionali governano di fatto il mondo, controllando non solo la produzione, la commercializzazione, il consumo, i mercati finanziari, ma anche l'informazione e la coscienza. L'intento dell'autore è di contribuire, attraverso l'avvio di una riflessione, alla ricerca di nuove vie per passare da una globalizzazione che genera povertà per molti e profitti per pochi ad una globalizzazione dei diritti per ciascuno e per tutti.
«Quasi una vita» è un'opera dall'alto valore di testimonianza, che raccoglie i quaderni segreti di Corrado Alvaro dal 1927 al 1947. L'autore la presenta così: «La gente come me non ha una favola di vita. Perciò questo libro non è né un'autobiografia né un diario. Era una raccolta di appunti che dovevano servire [...] per le opere, i saggi, i racconti che avrei scritto». Nelle pagine scorrono fulminee le istantanee di decenni difficili per Alvaro e per gli italiani: ne emerge la storia sociale e culturale di un popolo oppresso dal regime fascista e poi alla ricerca di una identità collettiva nuova, da costruire e conquistare ogni giorno. Alvaro riesce a passare da sardoniche osservazioni sui fatti storici a bozzetti di vita quotidiana con la stessa capacità di cogliere in ogni momento peculiarità e complessità per fissarle su carta da "grande reportagista", come lo definisce Nino Borsellino. Introduzione di Roberto Saviano.
Nico, Alicia e Luca vivono nella città più noiosa del mondo: non succede mai niente di interessante! Ma un giorno, all'improvviso, gli adulti iniziano a girare con uno scolapasta in testa. Prima il padre di Nico, poi il postino, la maestra e perfino Vanessa Scala, la più famosa influencer d'Italia. Lo scolapasta sarebbe in grado di proteggere i pensieri da "loro", che vogliono manipolare le persone. C'è scritto in rete, quindi sarà vero, no? Ma ai tre amici qualcosa non quadra. Così si mettono a indagare: tra "esperti" sospetti e siti allarmistici, scoprono che dietro la mania per gli scolapasta in realtà si cela un complotto ben orchestrato. Ma da chi, e perché? Età di lettura: da 8 anni.
Il più intenso desiderio che la guerra, ogni guerra, lascia è quello di un vento che spazzi via per sempre dissidi, violenze, contraddizioni. È ciò che accade in Francia durante la Seconda guerra mondiale. Il vento che il 6 giugno accompagna il D-Day - lo sbarco degli angloamericani che ormai da mesi bombardano la costa per danneggiare i tedeschi - è furioso e ha l'odore della burrasca. Nell'aria che piega gli alberi e setaccia il mare, scende un volantino che avvisa dei prossimi bombardamenti alleati. E mentre Irène lo afferra e in sella alla sua bicicletta tenta una sfida contro il tempo per allertare la popolazione, il fratello Léon è in prima fila tra i soldati che stanno per sbarcare sulle spiagge ampie e sabbiose del Calvados. Insieme a lui, su entrambi i fronti, si preparano migliaia di ragazzi diversissimi tra loro, come Johnny e Edmund. E se la notizia dello sbarco accende amare speranze in una ragazzina di nome Anne Frank, nella lente di Robert Capa e nella penna di Ernest Hemingway e Martha Gellhorn la guerra sembra inafferrabile, come il vento. Età di lettura: da 11 anni.
Lettore accanito e onnivoro, Manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di qualche anno la recensione si trasforma nelle sue mani in un vero e proprio genere letterario che esige uno scrittore, capace non tanto di giudizio – compito «da professore o da irto pedagogo» – quanto di un «gesto critico, esatto, lucido, veloce e non precipitoso, felicemente prensile». I presupposti di tale nuovo genere li ritroveremo tutti in questa raccolta, dove Manganelli rivela una prodigiosa capacità di aprire i suoi pezzi con un ‘presentimento di racconto’ («Se sono in preda ad un rissoso malumore, tre pagine di Singer mi “stigrano”, come si dice in certi dialetti emiliani»); di cogliere le peculiarità di un autore come si infilza una farfalla in una bacheca (L’Iguana è un libro che «sembra non avere autore, ma solo essere un perfetto “apporto”, come dicono gli spiritisti»); di dare sfogo a una «concupiscenza libraria» che lo trascina da Omero a Chaucer, all’amato Seicento, a Vincenzo Monti, Keats, Ivy Compton-Burnett sino a Oliver Sacks e Anna Maria Ortese; di brandire irresistibilmente ironia e sarcasmo («Stretto nella teca dei suoi calzoni accanitamente abbottonati, il ritroso Cassola ha della letteratura un’idea che fa apparire “La famiglia cristiana” l’organo dell’Ente per lo Scambio delle Mogli»); di officiare fastose cerimonie stilistiche e verbali; ma soprattutto di farci intravedere, dietro lo «spazio di indifferenza emotiva» che pone fra sé e ciò che scrive, quella passione della letteratura che «produce matrimoni, fughe a due, notti insonni, poesie, serenate, omicidi, ma in nessun caso cose ragionevoli e sensate».
Raphael (1483-1520) was for centuries considered the greatest artist who ever lived. Much of what we know about him comes from this biography, written by the Florentine painter Giorgio Vasari and first published in 1550. Vasari's Lives of the Painters was the first attempt to write a systematic history of Italian art. The Life of Raphael is a key text not only for the appreciation of Raphael's own art - whose development and chronology Vasari describes in detail, together with the spectacular social career of the first painter to be mooted, it was claimed, as a Cardinal - but also for its unprecedented attention to theoretical issues.
1000 sono i giorni che vanno dal concepimento ai 2 anni di vita: dall'embrione al bambino che parla e cammina. È un periodo fondamentale, perché la materia vitale - che si sviluppa con un impeto irripetibile in questo lasso di tempo - riceve, sia dal patrimonio genetico sia dall'ambiente, segni indelebili, che rimarranno per sempre caratteristici dell'individuo. L'autore fornisce molte nozioni che vanno dalla psicologia alla chimica, dalla fisiologia alla pedagogia, che permettono ai genitori e a chi si occupa di bambini di prendere consapevolezza dei molteplici aspetti che caratterizzano questo periodo straordinario; inoltre dà utili consigli per affrontare con serenità e gioia "i primi 1000 giorni d'oro".
«I temi che tocco con La giornata d'uno scrutatore, quello della infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione, non avevo mai osato sfiorarli prima d'ora. Non dico ora d'aver fatto più che sfiorarli; ma già l'ammettere la loro esistenza, il sapere che si deve tenerne conto, cambia molte cose... È un racconto non molto lungo, e in cui non succedono molte cose; è tenuto su più che altro dalle riflessioni del protagonista: un cittadino cui durante le elezioni (siamo nel 1953) è toccato il compito di fare lo "scrutatore" in una sezione elettorale che si trova all'interno del "Cottolengo" di Torino... No, per poco che cominci a spiegare e a commentare quello che ho scritto, dico delle banalità... Insomma, tutto quel che mi sentivo di dire è nel racconto, ogni parola in più già comincia a tradirlo. Dirò soltanto che lo scrutatore arriva alla fine della sua giornata in qualche modo diverso da com'era al mattino; e anch'io, per riuscire a scrivere questo racconto, ho dovuto in qualche modo cambiare.»
Milad, cinque anni, è emozionatissimo: sulle spalle uno zaino più grande di lui con dentro la sua merendina preferita, non vede l'ora di salire sul pullman per la prima gita di classe della sua vita, destinazione un parco a nord di Gerusalemme. Quando Milad saluta la mamma ed esce sotto una pioggia battente, suo padre Abed sta ancora dormendo. La giornata che cambierà per sempre la vita di Abed Salama comincia qualche ora più tardi, su una strada bloccata, una delle poche su cui ai palestinesi è ancora concesso viaggiare, e la notizia di un incidente «con alto numero di vittime». Incalzato da un presagio, Abed raggiunge trafelato il luogo dell'impatto dove lo accoglie una bolgia infernale: un gigantesco tir rovesciato, uno scuolabus in fiamme, dei corpi a terra. Milad però non si trova. Inizia così per Abed una corsa angosciante in un labirinto fatto di ostacoli fisici, burocratici, emotivi, dovuti alla sua condizione di palestinese. E questo padre palestinese è dalla parte sbagliata del muro di separazione, i suoi documenti del colore sbagliato non gli consentono di superare i checkpoint dei militari, di entrare a Gerusalemme, di conoscere la sorte di suo figlio. La ricerca disperata di Abed incrocia il cammino di altre persone, con le loro storie che convergono, tutte, su quell'inferno: un'insegnante di asilo e un meccanico, un ufficiale israeliano e un funzionario palestinese, un colono paramedico, operatori sanitari ultraortodossi. Due madri, che sperano che il bambino ferito ma vivo sia il loro. Leggendo questo libro - preciso e caldo, appassionato e lucido - non ci troviamo in un'opera di finzione in cui gli eventi, le persone citate sono frutto della fantasia dell'autore, ma precipitiamo nel feroce quotidiano di chi vive nella terra più contesa del pianeta e, pur privato dei più elementari diritti, cerca di mantenere intatta la propria umanità. Ne usciremo più acutamente, e nuovamente, consapevoli.