I fatti straordinari che danno origine alla devozione al Sacro Cuore di Gesù e a santa Margherita Maria Alacoque a Pompei si svolgono nell'arco di undici anni dal 1889 al 1900. E proprio a Pompei il 23 giugno 1900, avvenne il miracolo che portò la beata Margherita Maria alla sua canonizzazione.
Venti schemi per veglie di adorazione, centrate sulla Parola di Dio e sul magistero di papa Francesco. Prevedono la presenza di una guida, di lettori, di cantori e, dove possibile, di un diacono o un sacerdote per un breve intervento omiletico.
Sommario
Introduzione. I. Gesù al centro. II. Pregare per credere. III. Gesù, nuovo tempio. IV. Cercare Gesù. V. Vedere, ascoltare e percepire. VI. Preghiera del nome. VII. Spirito Santo, prega in noi. VIII. Le tentazioni nella preghiera. IX. L’olio della lampada. X. Pregare sempre.
Note sull'autore
Luigi Guglielmoni è parroco, collabora a riviste di catechesi e pastorale e ha pubblicato una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue.
Fausto Negri, padre di famiglia, è stato insegnante di religione cattolica ed è impegnato nella pastorale giovanile e familiare.
Insieme hanno scritto numerosi sussidi educativi e hanno curato testi di don Primo Mazzolari. Per EDB hanno pubblicato di recente La gioia del vangelo in famiglia. Esortazioni e princìpi di Papa Francesco (22015); Il Padre Nostro per la famiglia. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia (2016) e Il cerchio dell’amore. Itinerario per fidanzati e sposi (2018).
"Papa Francesco ha sempre dichiarato la propria profonda devozione mariana, fin dall’inizio del suo pontificato; si tratta di una devozione che ha un profondo radicamento nell’educazione cristiana ricevuta in famiglia, ma che deve anche molto alla formazione gesuitica. Questo volumetto raccoglie le parole e le preghiere più belle dedicate da Bergoglio alla Madonna."
Un commento alla grande preghiera cristiana del Padre Nostro, nel quale è racchiuso il nocciolo stesso del cristianesimo. Tutto il messaggio evangelico è racchiuso in una preghiera, non in una dottrina o in un insieme di dogmi. Questo volume presenta un commento biblico, teologico e poetico al Padre Nostro, come il centro della relazione tra Dio e l’uomo credente, e porta il lettore ad appropriarsi del Padre Nostro in un cammino personale.
ERMES RONCHI, dei frati Servi di santa Maria, friulano di Racchiuso di Attimis (Udine), è nato nel 1947. Ha studiato teologia a Roma (Marianum) e scienze religiose e antropologia a Parigi (Institut Catholique e Sorbona).
Offre sei Adorazioni eucaristiche per la preghiera personale e comunitaria, in sintonia con il tema del Sinodo I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Una proposta pensata per un pubblico giovanile, che viene guidato attraverso spunti tratti dalla Scrittura, dal magistero di papa Francesco e di testimoni eminenti dell'Eucaristia. Il testo si articola in sei verbi-chiave: Adoro il Signore mio Dio; Medito la Parola, per non vivere da addormentato; Seguo... Lui!; Amo chi è il mio prossimo; Sogno il mio futuro; Lodo il Signore e lo ringrazio.
E' facile cadere in ginocchio davanti ai tanti idoli che la società moderna offre. Cose, idee, persone che permettono tanto ma prima o poi deludono perché non regalano al cuore la felicità che cerca. Solo adorando l'unico vero dio, entrando in colloquio con lui, regalandosi tempo e silenzio per ascoltarlo, la vita acquista energia e serenità.
Vita e preghiera devono essere un tutt’uno come se fossero uno zabaione! Avete in mente quali sono gli ingredienti principali di uno zabaione? Zucchero e tuorlo d’uovo!! Si devono mescolare molto bene il tuorlo con lo zucchero finché non diventino un tutt’uno. Ecco, una volta mischiati, lo zucchero e il tuorlo non si possono separare più!
Che c’entra lo zabaione in un libro sulla preghiera?…
…per esplicitare il rapporto che ci dovrebbe essere tra la preghiera e la vita!
Tante volte queste due realtà si vivono separatamente, invece, se la vita si mescola bene alla preghiera e viceversa, la vita avrà un gusto nuovo e la preghiera sarà il respiro dell’esistenza, senza la quale non si può vivere una vita in pienezza.
Immagine ardita, forse, questa dello zabaione, ma che rende in modo efficace lo scopo di tale libro: aiutare il lettore a realizzare nella propria esistenza la fusione tra la preghiera e la vita. Solo così si può cogliere la presenza di Dio operante nella propria esistenza per poter vivere con Lui una storia a due: Dio e io.
La confezione prosegue la fortunata serie delle “Medicine” strumenti per la preghiera del catalogo MIMEP. Si tratta di un “farmaco” spirituale da utilizzare in caso di afflizione, di tristezza, di malattia e di debolezza, condizioni di mancanza di salute che talvolta colpiscono l’anima umana, ma anche il corpo. Come dimostrano alcune ricerche, questo “farmaco” produce come risultato il beneficio per cui l’anima si apre alla grazia di Dio per intercessione di san Giuseppe. Gli effetti positivi sono visibili nel benessere e nella serenità del cuore, la gioia interiore e il desiderio di compiere il bene. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù.
La figura di San Francesco di Sales accompagni il lettore in un percorso novennio intimo, affinché possa rinvenire un nuovo e più intenso amore per il Signore e una rinnovata speranza nella sua misericordia.
Il nostro tempo, in particolare nei Paesi di antica cristianità, sta sperimentando una crisi di fede come mai era avvenuto nella storia bimillenaria della Chiesa. Le cause sono molteplici, ma una è facilmente identificabile da tutti: si perde la fede perché si smette di pregare. La preghiera è come l’acqua che tiene in vita il fiore. Se ogni giorno ne viene data qualche goccia, il fiore cresce e manifesta tutta la sua bellezza. Diversamente appassisce e muore.
Perché la fede riprenda a fiorire è necessario che i cuori, prima ancora delle labbra, ricomincino a pregare. La preghiera cristiana rispecchia la pienezza della fede e nel medesimo tempo la alimenta. Come la fede è un dono di grazia, così è la preghiera cristiana. Quanti cristiani si rendono conto che la loro preghiera è quella del cielo che è stata data in dono all’umanità pellegrina? Pregare è qualcosa di bello, di profondo, di connaturale all’uomo e perfino qualcosa che viene spontaneo. La preghiera è il respiro dell’anima.