Il nostro Paese ci appare il più delle volte come l'erede per eccellenza della civiltà romana. Non c'è nulla di più vero, ma se ci mettessimo in viaggio percorrendo l'Italia da nord a sud scopriremmo che prima ancora che Italiani siamo stati Italici: in ogni regione la toponomastica, i monumenti, i reperti archeologici, le tradizioni etnografiche, persino le abitudini alimentari e culinarie raccontano la storia di popoli antichi che a partire dall'Età del ferro si sono frequentati, confrontati, scontrati. Celti, Veneti, Liguri, Etruschi, Sardi, Latini, Sanniti, Lucani, Piceni, Campani, Punici, Enotri, Siculi e molti altri hanno lasciato ovunque nella penisola tracce profonde, preziose per capire com'era l'Italia prima dell'avvento di Roma. Con la competenza dell'esperto e il passo avvincente del divulgatore, Paolo Giulierini ci accompagna in un viaggio affascinante, ci presenta gli Italici che siamo stati, ne approfondisce il rapporto con il territorio, le modalità insediative, la religione, la lingua e la scrittura, senza tralasciare il fondamentale incontro con i Romani e quello che ne è seguito. Corredato da immagini, questo libro è al tempo stesso un saggio sulla meravigliosa complessità della storia del nostro Paese e una guida per innamorarsi, oltre che di tutte le sue bellezze, anche delle genti che lo hanno abitato in tempi remoti, e che ancora oggi ci parlano: non solo di loro ma anche di noi, da sempre popolo in cammino che a ogni tappa aggiunge un viandante alla carovana.
La storia della psicoanalisi è anche la storia dei pazienti che hanno consentito di offrire sguardi nuovi per ripensarne la teoria e la tecnica. Il libro presenta un ritratto inusuale dell'evoluzione delle idee psicoanalitiche attraverso dieci casi clinici particolarmente significativi per i terapeuti che li hanno raccontati. I pazienti, in realtà, sono stati protagonisti involontari, perché nessuno di loro ha chiesto in prima persona un intervento e a volte erano anche inconsapevoli del proprio ruolo: si tratta infatti di bambini. Ma la loro importanza storica è straordinaria. Il caso del piccolo Hans ha aperto la possibilità di estendere la psicoanalisi all'infanzia; Fritz ha visto la prima applicazione della tecnica del gioco alla psicoterapia; Albert è stato considerato il contraltare comportamentista all'analisi freudiana. Ognuno dei dieci giovani pazienti ha segnato anche un passo fondamentale nell'esplorazione della mente umana nel corso del suo sviluppo.
All'improvviso, quando meno se lo aspettano, i protagonisti di questo libro si ritrovano scacciati dalle loro vite. A volte è per ragioni di cuore, altre di lavoro o familiari, spesso semplicemente per caso: la realtà viene drasticamente sovvertita e sono costretti ad adattarsi a circostanze inaspettate, a navigare senza bussola in acque sconosciute. Una ragazza incontra in ospedale un parente misteriosamente bandito dalla famiglia; un attore, in piena crisi professionale, si insinua nella vita di un rinomato collega; una donna vive in un mondo in agonia, dove l'unica consolazione è rifugiarsi nel sonno; un uomo crede di scoprire la soluzione al suo logoro matrimonio in una stradina solitaria. Anche la famiglia, con le sue logiche spesso sfuggenti, i suoi piccoli e grandi tradimenti, i suoi segreti e le aspettative è una costante di questi otto racconti. Come pure il mondo animale e il mondo vegetale che, in un continuo dialogo, fanno da contraltare a quello degli umani. Con la precisione e l'estro di un funambolo, Nettel si muove tra reale e fantastico, riuscendo ancora una volta a rivelare la natura strana e inquietante della realtà che ci circonda.
Il volume si propone di offrire un quadro completo dei diversi temi connessi alla teoria generale del reato mediante un approccio innovativo di tipo «casistico». Sulla falsariga del metodo adottato da alcuni testi universitari e post lauream di stampo angloamericano si è cercato di sviluppare l'idea di uno strumento conoscitivo simile ai c.d. «Cases and Materials» di quell'esperienza. Il tentativo non è nuovo neanche ai testi giuridici del panorama culturale italiano ma è stato ampiamente ripensato in vista di un suo adattamento al sistema di formazione interna, ricercando un sapiente e continuo dosaggio degli approfondimenti dogmatici uniti alla valutazione ragionata della prassi applicativa. Si tratta, infatti, di fornire uno spettro di indagine al lettore che consenta, su ciascun istituto, di avere un quadro aggiornato, e quanto più possibile completo, del «diritto vivente». Proprio muovendo da tale base, premessa una ricostruzione dogmatica dell'istituto, di esso vengono puntualmente individuati i quesiti di maggiore interesse scientifico e/o applicativo e segnalate le corrispondenti risposte sinora fornite nelle massime giurisprudenziali più significative. Risultato perseguito non senza procedere ad una sintesi ponderata in cui non ci si esime dal prendere continuamente posizione critica sui temi trattati, sviluppando un'analisi dialettica dei problemi (come, a mero titolo esemplificativo, in tema di successione mediata di leggi nel tempo, multiculturalismo, rapporti tra diritto penale nazionale e fonti comunitarie alla luce del noto caso Taricco, sviluppo della normazione in ambito internazionale e sovranazionale, interruzione del nesso causale, giustificanti, scriminanti e scusanti, forme di presunzione del dolo, concorso di persone e di reati, reato continuato, prescrizione, rapporto tra responsabilità individuali e collettive, pene, sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi - alla luce della riforma c.d. Cartabia - e misure di sicurezza, misure di prevenzione ante delictum e misure patrimoniali con particolare riguardo alle diverse tipologie di confisca) e prospettando pregi e/o difetti delle diverse soluzioni «in campo». In particolare, la trattazione dei singoli argomenti viene condotta sulla base di un interscambio di idee costante con la giurisprudenza, nel tentativo di delineare gli equilibri di volta in volta raggiunti, contrassegnando in modo induttivo il passaggio dal «particolare» al «generale». A tal fine, un ruolo centrale è costituito dalla dettagliata descrizione dello stato dell'arte, dalla cura dei collegamenti sistematici tra i diversi istituti, nonché dallo sviluppo della logica argomentativa. Esiti da valutare in considerazione delle molteplici riforme normative approvate anche di recente con particolare riferimento alla c.d. Riforma Cartabia. Il volume tiene, inoltre, conto dell'internazionalizzazione del sistema penale dovuta al crescente ruolo della giurisprudenza europea a tutela dei diritti umani e alla dinamica delle sue possibili ricadute sul piano nazionale.
Il Libro di Giobbe, presente da sempre nei canoni della Bibbia, offre spunti di lettura e di interpretazione sorprendenti, non solo sul piano teologico ma anche sul piano filosofico. L'autore parla dell'esperienza di Dio che vive, indissolubilmente "buona" e "cattiva" a un tempo, e afferma una verità che fa scalpore: l'eccesso del male è una teofania, un "tocco" di Dio. I dialoghi del Libro di Giobbe si possono considerare uno dei luoghi principali in cui si compie la rivoluzione etica ed escatologica della Bibbia: l'invenzione di una morale del tutto nuova, quella dell'amore, per la quale il male non è tollerabile e grazie alla quale, proprio per questo motivo, il senso della vita umana non può che essere quello di lottare contro il male, anche oltre la morte. L'autore del libro biblico ne illumina in particolare la dimensione personale, quel momento in cui un'anima vede approssimarsi l'inferno per sé sola, e fonda in risposta una legge d'amore. Proposto in una nuova edizione profondamente rinnovata, il presente studio si giova anche di un commento al libro di Emmanuel Levinas, intitolato Trascendenza e Male.
El libro recoge los discursos, y contextos de Ratzinger en Ratisbona, donde enseñó ocho años, y el nunca pronunciado discurso en La Sapienza.
Ratisbona fue el hogar de Ratzinger, en cuya universidad enseñó durante ocho años. Y allí dio un giro su pontificado, cuando pronunció un discurso como Benedicto XVI.
Partiendo de las relaciones entre fe y ciencia, el debate se amplió al mundo islámico, y a las mismas relaciones entre filosofía y teología en el nunca pronunciado discurso en La Sapienza.
Pablo Blanco Sarto, profesor titular de Teología sistemática, nos ofrece los textos y sus contextos.
Nel Ventunesimo secolo, i lettori non hanno più bisogno dei negozi fisici per comprare libri. E vendere volumi non è abbastanza per tenere in piedi una libreria, soprattutto dovendo fare i conti con la concorrenza spietata di Amazon. Allora cosa rende le librerie più necessarie che mai? Jeff Deutsch è il direttore di una delle librerie più amate d'America, la Seminary Coop di Chicago, che nel 2019 è diventata un'organizzazione non profit, primo caso nel Paese. Con una devozione per la parola scritta che ha origine nella sua infanzia in una comunità ebrea ortodossa, e dai suoi incontri con librai, scrittori e lettori straordinari nasce questa anomala guida per esploratori di buone librerie. Un prontuario che, come una libreria, contiene moltitudini: liste di classici fondamentali, libri del momento e libri di ogni tempo, categorie di lettori, regole per mettere in ordine la propria collezione di volumi, aforismi e molto altro. In cinque capitoli densi di riferimenti letterari, i libri, i lettori, gli scaffali e i corridoi prendono vita per rendere la libreria un luogo di esplorazione e scoperta. Un luogo in cui il libraio ha un ruolo quasi iniziatico: guidare, seppur con discrezione, il lettore in un viaggio la cui destinazione è ignota. Consentire, a chi ha la capacità di perdersi e un po' di curiosità, di fare incontri che cambiano la vita.