La parola "artigiano" evoca l'arte, la bellezza, l'operosità, la genialità, la creatività, l'unicità e la novità (il manufatto non è prodotto in serie), la gioia dell'artista, uno sguardo verso ciò che ancora non c'è ma è nei sogni, la pazienza dell'attesa e la costanza e minuziosità nel lavorare, il gioco di mani-mente-fantasia... Quando Papa Francesco invita i giovani a diventare «artigiani di futuro», si riferisce a tutto questo immaginario. L'essere o diventare artigiano di futuro è un atteggiamento permanente nella vita di un giovane, è ciò che lo fa giovane. Questo libro, in vista del Sinodo dei Giovani del 2018, attraverso le parole del pontefice invita a riflettere su chi siano i giovani nella Chiesa e nel mondo, e invita loro a inventare e immaginare se stessi, con il coraggio di affrontare il futuro.
Dov'ero prima di nascere? Perché Dio ha creato i cattivi se ci vuole bene? Perché quel bambino non fa religione? È allergico? Muoiono anche i buoni? I miracoli si fanno ancora? Maestro... ma io a Dio non ci credo... Le domande costituiscono un motore fondamentale nella nostra vita, e i bambini ne fanno tante. Hanno bisogno di concretezza, capace di soddisfarli senza giocare troppo con le parole. Pongono interrogativi precisi, domande di senso, nella speranza di trovare una risposta adeguata. Questo libro presenta le domande più belle e difficili dei bambini sulla vita, il Creato, gli uomini e Dio raccolte da un maestro di scuola elementare. Le risposte sono duplici: una indirizzata direttamente a loro e una dedicata agli adulti, per aiutarli a orientarsi in un universo religioso sempre più confuso e approssimativo, ma non per questo irreale. Un viaggio sincero all'interno del quotidiano ma anche una lode al mondo dei più piccoli, alla loro spontaneità e dolcezza. Prefazione di Susanna Tamaro.
300 bambini e ragazzi di diverse scuole italiane e gruppi di catechismo, accompagnati da insegnanti ed educatori, hanno visto e commentato il film Marcellino Pane e Vino. Una storia che li ha affascinati e ha fatto sorgere in loro emozioni, riflessioni, domande, espresse con pensieri e disegni raccolti in una mostra e in un catalogo. Un'esperienza esemplare che documenta il cuore grande dei bambini e del loro mondo interiore.
Un viaggio alla scoperta dell'affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dagli 8 agli 11 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l'educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Educare alla sessualità significa educare alla bellezza: la bellezza di vivere, di amare, di sentirsi amati. Contiene una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell'educazione affettivo-sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini. Età di lettura: da 8 anni.
Un testo, coltivare il cuore, in continuità coerente e contestualizzante, con la proposta che ci vie- ne da tutta la Chiesa in preparazione al Sinodo Giovani, fede e discernimento vocazionale e si assume la responsabilità di tradurre in esperien- za regionale, cioè locale, quanto viene indicato come cammino propedeutico, come mentalità da rinnovare, come esperienza da raggiungere.
È scelta di linguaggio - prossimo, cioè di un parla- re, scrivere, riflettere in modo incarnato, a contat- to con la realtà e non semplicemente ribadendo i discorsi di sempre, principi teorici, importanti, ma lontani spesso dalla percezione reale dei no- stri giovani, e forse, anche dei nostri operatori di pastorale vocazionale. Ma il nostro testo contie- ne anche una sua nota specifica, locale, sempre sinodale, ma di quella di sinodalità che si compie come communio sanctorum nella terra-cielo di Sicilia.
I sussidi del Movimento Giovanile Salesiano per l'anno 2017-2018 propongono un percorso di crescita e maturazione compiuto e ben delineato sul tema della Chiesa. L'obiettivo di fondo è "vivere e offrire l'esperienza di essere la Chiesa di Gesù, incontrato nella gioia e nel quotidiano". Per quanto riguarda i preadolescenti, si punta a offrire occasioni in cui si sentano parte viva della Chiesa.
Un pratico strumento nelle mani dei catechisti: oltre alla vera e propria agenda, da settembre 2017 a maggio 2018, e al “:registro”: del gruppo di catechismo, il fascicolo gradevolmente illustrato offre, in una “:scuola per catechisti”: disseminata nelle sue pagine, suggerimenti e consigli per preparare e condurre gli incontri e controllare l’:andamento dell’:anno. Inoltre, le verità: fondamentali della fede e le preghiere tradizionali dei cristiani.
Strumento pensato per prendersi cura della formazione personale e del servizio educativo dei catechisti e degli educatori. Il testo contiene approfondimenti sulla vita dei ragazzi, contributi per lasciarsi educare e guidare dalla Parola, sollecitazioni per crescere nella dimensione spirituale e rileggere in chiave educativa alcune istanze dell'Enciclica Evangelii gaudium. Offre infine un approfondimento sull'ambientazione della fotografia, che fa da sfondo alla proposta formativa annuale dell'Acr per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni.
In questo libro sono raccontati dei "cammini", anche attraverso giochi e attività, che possono aiutare a educare all'accoglienza e al confronto con situazioni complesse di convivenza. Le narrazioni provengono da reali esperienze scolastiche: incontri tra insegnanti, alunni e genitori, esperienze di ascolto in aula, dialoghi durante la ricreazione. La metodologia adottata è pratica e attiva, e utile per ogni ambiente educativo. Una proposta che si rivolge in particolare agli insegnanti e agli educatori, ma anche ai genitori che si fanno domande su alcuni comportamenti dei bambini non sempre facili da comprendere.
Sussidio pensato per sostenere educatori e catechisti nel loro impegno educativo a servizio dei giovani 19-30 anni. La proposta è completamente rinnovata rispetto alle precedenti edizioni, accompagna i giovani a cercare, trovare e ritrovare l'entusiasmo di mettersi in gioco completamente tentando di stare dentro alcuni hotspot che riguardano da vicino la vita dei giovani: le scelte; la comunità e il mondo; l'affettività e le relazioni. I giovani sono invitati a coinvolgersi e scommettere tutto ciò che hanno, come la vedova dell'obolo nel Vangelo di Marco, icona biblica dell'anno. Una sezione su parolealtre.it offre schede, materiali per le attività, video-commenti ai brani biblici e molto altro. Allegato al testo il fascicolo Fragilità e bellezza. La resilienza come risorsa.
Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l'Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, dando avvio a quella che fu definita l'«insurrezione della bontà» e alla sua battaglia contro l'emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo. Dopo cinquantanni l'Abbé Pierre, ormai novantenne, si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all'umanità intera un'autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa. Ognuno di noi, con il suo lavoro e il suo impegno, può costruire un mondo migliore, semplicemente facendo bene ciò che deve. Ma è anche necessario che si instauri un ordine delle cose più equo, che preveda una reale condivisione delle risorse e delle ricchezze. Il futuro dell'Uomo e della Terra dipende in buona misura dalla volontà di costruire giorno dopo giorno una più equilibrata convivenza tra ricchi e poveri, tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Solo questo ci consentirà di controllare i grandi spostamenti di popolazioni che assillano e mettono in crisi le nostre società ricche e fiorenti e che, senza una decisa sterzata delle politiche economiche mondiali, non potranno che intensificarsi.
Gli orientamenti nazionali CEI per l'annuncio e la catechesi Incontriamo Gesù (2014) invitano a considerare la mistagogia come un punto di riferimento per riqualificare la cura pastorale di preadolescenti e adolescenti. Finora tale riferimento è stato coniugato prevalentemente a partire dall'ispirazione catecumenale dei cammini di iniziazione cristiana e quindi in prospettiva catechetico-sacramentale. Manca quasi del tutto una adeguata prospettiva catechetico-pedagogica (e in assenza di tale approfondimento taluni suppongono che le istanze educative e quelle sacramentali si elidano). Il volume cerca anzitutto di colmare il vuoto nella ricerca relativamente alla dimensione catechetico-pedagogica e propone come tesi che i due indirizzi (educativo e sacramentale) non siano contrapposti ma si richiamino e si completino a vicenda. Alla luce di questa intuizione sintetica, esamina alcune proposte esistenti e suggerisce piste praticabile per la costruzione di un progetto pastorale di mistagogia con i ragazzi.