Il volume presenta gli atti del convegno 2016 dell'Associazione Italiana Catecheti (AICa), offrendo una serie di qualificati contributi su un tema ampiamente dibattuto e le cui ripercussioni sull'azione pastorale della Chiesa, e su quella catechistica in particolare, non sono irrilevanti. "La misericordia non può essere una parentesi nella vita della Chiesa, ma costituisce la sua stessa esistenza, che rende manifesta e tangibile la verità profonda del Vangelo" (papa Francesco, "Misericordia et misera"). Assunta oggi come criterio ermeneutico, la misericordia vista come "forma della catechesi" richiede approfondimenti, corretta informazione e formazione.
Nel presente volume vengono proposti i brani più significativi dei Padri della Chiesa che trattano specificamente il tema del sacerdozio e gli argomenti ad esso correlati, quali la chiamata, la donazione, il progresso spirituale, l'unione con Dio, la missione. I sacerdoti, infatti, come tutti i cristiani, per essere autentici testimoni, hanno bisogno di alimentare e vivere sinceramente la fede che Dio ha loro donato, e in quest'ottica non c'è aiuto migliore dell'attingere dalla saggezza e dalla spiritualità dei Padri della Chiesa. L'Autrice offre dunque in queste pagine un utile strumento per tutti i sacerdoti per riscoprire la gioia della fede e rinnovare in loro l'entusiasmo di comunicarla.
Tutta la vita è una ricerca continua, un cammino, un viaggio, forse meglio un pellegrinaggio. Ma alla fine che cosa cerchiamo? Qual è la meta cui sospiriamo? Noi cerchiamo Dio. Alla fine ciò che cerchiamo, la meta cui aneliamo, il tutto cui sospiriamo e che attendiamo è Dio. Non ci sono espressioni più belle e indovinate di quelle notissime ma sempre stupefacenti del sommo Agostino: "Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te". La ricerca di Dio si unisce necessariamente e inscindibilmente alla ricerca dell'altro. Si dovrà dunque dire: "Cerco te, solo per te, mio Dio, ma cerco anche te, solo per te, fratello che accompagni il mio cammino, necessario compimento del mio amore".
Questo libro racconta un'idea, diventata poi una esperienza, basata sulla convinzione che si possa, anzi si debba, progettare cammini di formazione socio-politica per ragazzi e giovani usando gli strumenti educativi dell'animazione. Sappiamo tutti quanto difficile sia oggi comunicare con i giovani, pertanto solo l'uso di un metodo partecipativo, che renda attori protagonisti gli utenti, può raggiungere l'obiettivo di affrontare le tematiche sociali, soprattutto e anche con i più giovani. Il percorso laboratoriale presentato in questo testo si articola in dieci tappe da proporre a giovani universitari e a giovanissimi di scuola superiore basato su dieci parole della Dottrina Sociale della Chiesa raccontate dalla musica di testi pop, mediate da una serie di attività e giochi consoni agli argomenti trattati. Il percorso tematico prende spunto dall'importanza della partecipazione sociale, della responsabilità civile e, procedendo per gradi sempre più impegnativi, si dirige verso i temi caldi della giustizia e della legalità, passando per cultura, socialità e solidarietà, senza tralasciare i temi del lavoro, dell'ambiente e della pace.
L’itinerario è pensato per accompagnare gli operatori pastorali nella riscoperta della Sacra Scrittura nei processi di educazione alla fede. In particolare, gli autori, presentano 10 laboratori attraverso i quali approfondire il valore pedagogico ed educativo della narrazione Sacra.
Questo libro prende le mosse dal magistero di papa Francesco, che nella «Evangelii gaudium» indica il cammino che la Chiesa è invitata a compiere nei prossimi anni. L'invito, rivolto in particolare a parrocchie e comunità, consiste nel «recuperare il progetto di Gesù», cioè intraprendere in maniera umile, ma responsabile, un processo di rinnovamento. Mettere Gesù al centro della comunità, liberare la forza rinnovatrice e salvifica del Vangelo, recuperare il progetto di umanizzazione del regno di Dio e ravvivare lo spirito profetico ed evangelizzatore delle comunità di Gesù sono i tratti caratteristici di un processo di conversione pastorale. Un progetto che deve recuperare la compassione come principio di azione, la dignità degli ultimi come finalità, l'azione che risana come programma e il perdono di Dio come orizzonte. Scrive Pagola: «All'inizio di tutto, come fattore determinante della nostra fede, non c'è una dottrina, un'istituzione, un corpo morale e una liturgia, ma un'esperienza di incontro con Gesù crocifisso, che dona la sua vita per gli ultimi e, risuscitato da Dio, è fonte di vita e di speranza per tutti».
La proposta mira a formare delle équipe di pastorale battesimale all'interno delle parrocchie. Si articola in cinque incontri, che attivano un processo dinamico per coinvolgere i partecipanti nella propria esperienza di credenti e nel proprio ruolo di accompagnatori delle famiglie che chiedono la celebrazione del Battesimo per i figli. La modalità di lavoro è quella del laboratorio. La struttura di ogni incontro prevede che dopo la preghiera e la presentazione iniziale si parta da una provocazione (Ascoltare l'esperienza). Segue un breve intervento che dona alcuni contenuti di tipo antropologico, biblico-teologico, catechistico sull'argomento (Approfondire). Infine vengono offerti input di lavoro per trovare indicazioni pratiche di accompagnamento (Ritornare all'esperienza). L'incontro si chiude con un "compito per casa" (Schede metodologiche) e una breve preghiera. L'insieme è arricchito da una scheda (Diario del mio cammino formativo) che aiuta a riflettere e fissare i propri apprendimenti o i dubbi e le difficoltà incontrati.
Gli orientamenti nazionali CEI per l'annuncio e la catechesi Incontriamo Gesù (2014) invitano a considerare la mistagogia come un punto di riferimento per riqualificare la cura pastorale di preadolescenti e adolescenti. Finora tale riferimento è stato coniugato prevalentemente a partire dall'ispirazione catecumenale dei cammini di iniziazione cristiana e quindi in prospettiva catechetico-sacramentale. Manca quasi del tutto una adeguata prospettiva catechetico-pedagogica (e in assenza di tale approfondimento taluni suppongono che le istanze educative e quelle sacramentali si elidano). Il volume cerca anzitutto di colmare il vuoto nella ricerca relativamente alla dimensione catechetico-pedagogica e propone come tesi che i due indirizzi (educativo e sacramentale) non siano contrapposti ma si richiamino e si completino a vicenda. Alla luce di questa intuizione sintetica, esamina alcune proposte esistenti e suggerisce piste praticabile per la costruzione di un progetto pastorale di mistagogia con i ragazzi.
Le città, oggi, ben riflettono le grandi e rapide trasformazioni che caratterizzano la fase storica che stiamo vivendo e la stessa condizione di pluralità nella quale siamo immersi e con la quale siamo chiamati a confrontarci e interagire: pluralità di soggetti; diversità dei riferimenti valoriali; molteplicità di culture; differenziazione delle esperienze religiose; vasti flussi migratori di persone e famiglie; costante destrutturazione e delegittimazione delle istituzioni a vantaggio dell'individuo; concatenazioni sempre più forti ed evidenti, che da tempo non riguardano più soltanto la dimensione economico-finanziaria e quella delle comunicazioni, ma che avvolgono ogni ambito del vivere. In questo contesto, basandosi su un'esperienza effettivamente fatta agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, in un piccolo paese alle porte di Firenze, l'autore individua un modello o più opportunamente, «un principio operativo, mosso e sostenuto da logiche deduttive, induttive e associative, che si interrogano e interagiscono virtuosamente. Un modello che àncora l'intera vicenda migratoria ad alcuni valori chiave e la colloca nell'ambito di una visione complessiva di società, che si basa su tre pilastri portanti - la plurietnicità, la multireligiosità, l'interculturalità - e che si declina assumendo l'interazione come orientamento di fondo e come modalità operativa».
Vangelo e giustizia, due grandi sfide lanciate da Papa Francesco, trovano una sintesi pastorale in questo volume che raccoglie una selezione di interventi del Cardinale Gualtiero Bassetti a vent’anni dalla sua ordinazione episcopale.
Due grandi sfide declinate in cinque capitoli – la Chiesa, il pastore, la difesa della vita, i poveri e la città – e sintetizzate in unico concetto: al centro di ogni azione che si prefigga di andare verso le periferie esistenziali del mondo moderno non può non esserci Cristo. Senza questa luce, infatti, la vita delle persone perderebbe di significato e assumerebbe le fattezze di un cielo plumbeo.
Per una liturgia che includa, senza smarrirsi (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
Il soggetto tra indifferenza, distruzione e accoglienza (pag. 5)
Silvano Petrosino
Esclusi? «Fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (pag. 10)
Elio Dotto
Eletti? Il popolo di Dio: tra esclusione e inclusione (pag. 15)
Patrizio Rota Scalabrini
Il linguaggio rituale include o esclude? (pag. 19)
Lara Balzarin
I riti di accoglienza e i riti di soglia (pag. 23)
Elena Massimi
Formazione
Il catecumenato: accogliere e celebrare il ‘dono di Dio’ nella comunità (pag. 31)
Jourdan Pinheiro
L’alfabeto della preghiera
Scheda per i catechisti: l’acqua (pag. 35)
Franca Feliziani-Kannheiser, Michele Roselli
Una vita che nasce: attendere è già accogliere
Dalla gravidanza alla nascita (pag. 41)
Michele Roselli
Rubriche Chiese della riforma
Inclusione e esclusione, libertà e disciplina (pag. 47)
Maria Bonafede
Chiese ortodosse
Eucaristia e intercomunione (pag. 51)
Leontin Popescu
Anno Santo della misericordia
Il Giubileo della misericordia in Lombardia: una scommessa (vinta) sul decentramento (pag. 56)
Alessandro Fabbri