Brani scelti dal Diaro di Luisa Piccarreta. "È giusto che chi doveva concepire il Figlio d'un Dio, doveva prima essere Lei concepita nelle opere di questo Dio, per poter tenere virtù di concepire quel Verbo che doveva venire a redimere il genere umano. Sicché Lei prima restò concepita in Me, ed Io restai concepito in Lei; non restava altro che, a tempo opportuno, farlo conoscere alle creature, ma nella Divinità era come già fatto" (Gesù a Luisa Piccarreta, 8 dicembre 1923).
Leonardo da Vinci, genio ancora oggi studiato e apprezzato per la sua versatilità e il modo eclettico di approcciarsi alla conoscenza, non è considerato anzitutto un "pittore di Madonne". Eppure, alcuni dei suoi dipinti più noti insistono sull'iconografia mariana, autentici capolavori di dolcezza e grazia, all'origine di veri e propri modelli la cui fortuna si è tramandata anche dopo la morte. Perché Leonardo fu un innovatore non solo in campo scientifico. In ambito artistico si inserì nella tradizione pittorica per rinnovarla, nella tecnica e nei temi, in particolare nel soggetto così caro alla devozione privata rinascimentale delle Madonne col Bambino. In questo libro Rosa Giorgi affronta un arduo percorso: raccontare il fascino e il mistero di tutte le Madonne dipinte dal grande artista, per svelare al lettore appassionato la loro storia, i loro segreti, le loro meravigliose cromie. E fargli scoprire, passo dopo passo, l'universo leonardesco incastonato come una perla nello scrigno del Rinascimento italiano.
Nel corso della sua esistenza Maria avrà certamente parlato tante volte, ma i vangeli canonici riferiscono solo sei circostanze in cui ha preso la parola. Il dato non è senza significato. È nota la tradizione cristiana cresciuta attorno alle «sette parole» che Gesù ha pronunciato sulla croce. Sono infatti numerosi gli scrittori ecclesiastici che lungo i secoli le hanno meditate, elaborando una ricchissima dottrina teologica e spirituale, mistica e ascetica. Le «parole di Maria», invece, non pare abbiano ricevuto alcuna specifica attenzione. E ciò sorprende, tanto più se si considera il fatto che esse risultano essere proprio sei, un numero simbolico, e pertanto, come tale, da «scavare» nel suo significato più profondo.
Questo libro si pone al crocevia dell'esperienza centrale del cristianesimo - la morte in croce di Gesù alla presenza della madre - e della psicoanalisi relazionale, che vede nel rapporto madre-bambino il luogo decisivo per lo sviluppo della persona e per gli esiti della sua struttura psichica. Il componimento poetico dello Stabat Mater, si rivela un testo capace di illustrare questo intreccio.
Con una voce insieme tenera e piena di rabbia, "Il testamento di Maria" racconta la storia della Vergine, la storia di un evento sconvolgente che ha portato a un grande dolore. Per Maria, Gesù è un figlio perduto. E ora che, anziana, vive in esilio e nella paura, cerca di mettere insieme i ricordi dei fatti che hanno portato alla sua fine. Per lei Gesù era una persona vulnerabile, da proteggere, circondato da uomini che non le ispiravano alcuna fiducia. Da lontano ha assistito al suo "successo", fino al capovolgimento degli eventi: i giorni del processo e della passione. Quando la sua vita comincia ad acquisire la risonanza del mito, Maria decide di rompere il silenzio che circonda l'accaduto. Nel suo sforzo di dire la verità in tutta la sua complessità, emerge la sua statura morale, insieme a tutta la sua umanità di madre.
Un dialogo vivo e fertile anima questa nuova conversazione tra Papa Francesco e Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in cui il pontefice ripercorre versetto per versetto la preghiera che a tutti viene insegnata sin da piccoli, e a cui si ritorna nei momenti di difficoltà. Papa Bergoglio affronta il mistero di Maria, la madre di tutti i cristiani, «bellezza che dà frutto», lo strumento del nuovo patto con Dio ma anche la normalità di «una donna che qualsiasi donna di questo mondo può dire di poter imitare». Il carcere, dove l'Ave Maria può essere segno di consolazione e conversione, fa da sfondo alla riflessione del Santo Padre che con un linguaggio essenziale intende trasmettere al lettore nuove chiavi per entrare nella preghiera mariana.
Mariapoli, città di Maria: l’esperienza che ogni anno, in punti diversi del pianeta, coinvolge persone di ogni età, estrazione sociale, formazione culturale e credo religioso, nasce nell’estate del 1949, nella valle di Primiero (Trento). Nei successivi dieci anni l’appuntamento sulle Dolomiti raccoglierà un “popolo”, proveniente anche da Oltreoceano. Il saggio storico, rigorosamente basato su fonti documentarie, offre, con incisivo stile narrativo, la prima sintesi di questa inedita metodologia di irradiazione del Vangelo nell’oggi della storia. Ripercorrere le prime Mariapoli è attingere a un’esperienza di un cammino di comunione che, nata dal carisma di Chiara Lubich, si colloca nel cuore del “Secolo breve” lasciando un segno profondo e profetico, alla vigilia del Concilio Vaticano II.
Papa Francesco, quando era ancora un giovane prete, in Germania per i suoi studi di teologia, vide la raffigurazione della Vergine che scioglie i nodi nel quadro dipinto verso il 1700 dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner e conservato ad Augusta, da cui ebbe origine una grande devozione mariana. Ne rimase profondamente colpito. Tornato in patria, si impegnò a diffonderne il culto in Argentina e, con la sua elezione a sommo Pontefice, la devozione a Maria che scioglie i nodi si è estesa in tutto il mondo. Il volume, scritto con linguaggio semplice e accessibile a tutti i fedeli, è interamente dedicato a questa speciale devozione mariana ed è così organizzato: Una introduzione con la storia del dipinto, della sua devozione e di come Papa Francesco l'abbia riscoperta; Che cosa sono i nodi da sciogliere, che opprimono la vita dei fedeli e ne impediscono un sereno cammino, per i quali viene chiesta l'intercessione della Vergine; La preghiera a Maria che scioglie i nodi; La Novena; Il Rosario.
«Fate quello che vi dirà». Le ultime parole di Maria, riportate dal Vangelo di Giovanni, invitano alla fiducia e all’ascolto. Ella non sa cosa farà Gesù, non sa che cosa succederà, ma ci chiede ugualmente di entrare con lei nell’obbedienza della fede.
Questo libro invita a meditare proprio sulla fede di Maria così come emerge dalle pagine evangeliche, con tutte le gioie e i dolori, le illuminazioni e le notti, le difficoltà e le tentazioni. La vita della madre di Gesù, come ciascuna delle nostre vite, si è compiuta nella fede. In lei scopriamo ciò che Dio vuole fare di noi: insegnarci a confidare solo sulla Parola di Dio, con la certezza che ogni «sì» nella fede ci avvicina all’«incontro abbagliante».
C’è un segreto nella vita: guardare il mondo con gli occhi di Maria. Dobbiamo depurare il devozionalismo e il sentimentalismo verso la Madre di Dio e aumentare l’amore personale verso la «Donna della nostra vita»: Maria. Da Maria impariamo la fede dei semplici e l’obbedienza degli eroi.
Madre, donaci il tuo sguardo!
Il tuo sguardo ci porta a Dio,
il tuo sguardo è un dono del Padre buono,
che ci attende ad ogni svolta del nostro cammino,
è un dono di Gesù Cristo in croce,
che carica su di sé le nostre sofferenze,
le nostre fatiche, il nostro peccato.
Papa Francesco
Il Santo Rosario con Giovanni Paolo II.
In principio, in Maria, atto puro della creazione, il Creatore si crea una natura umana nella quale supera l'infinita distanza che lo separa dalle creature e si fa uomo. È questa, in sintesi, l'interpretazione del mistero di Maria che si intravede nei manoscritti di Wilhelm Klein, gesuita tedesco nato a Traben (Mosel) nel 1889 e morto a Münster (Westfalen) nel 1996 alla bella età di 107 anni. Una singolare figura di filosofo, teologo e maestro spirituale che non ha mai pubblicato una riga durante tutta la sua vita. Solo verso la fine degli anni '90 del secolo scorso, in Germania, sono apparsi pro manuscripto quattro densi volumi di commenti biblici, liturgici e spirituali. Questo libro è un invito a conoscere meglio l'autore e ad avviare una ricerca critica sulla radicalità del suo pensiero cristologico e mariologico. In esso vengono pubblicate, per la prima volta in Italia, alcune pagine scelte dei suoi manoscritti.