Matteo Ricci è una delle personalità occidentali più note in Cina. Arrivato nel 1582, vi rimase per quasi trent'anni svolgendovi un ruolo decisivo nella diffusione non solo del cristianesimo ma anche della cultura e della scienza europea. Avvalendosi delle fonti sia occidentali sia cinesi, Po-chia Hsia racconta la vicenda di questo leggendario gesuita, seguendolo dall'infanzia nella nativa Macerata agli anni della formazione nella Roma dei papi, dal soggiorno nell'India portoghese fino all'approdo in Cina, dove grazie alle sue conoscenze di cartografia, matematica e astronomia, e al prestigio acquisito, fu ricevuto alla corte imperiale dei Ming e fu il primo occidentale a poter entrare nella Città Proibita.
Questo libro presenta la figura del giudice siciliano Rosario Livatino (1952-1990), oggi Servo di Dio. Lavora al Tribunale di Agrigento prima come sostituto procuratore per oltre dieci anni, poi come giudice a latere. Con capitoli brevi e forma narrativo-discorsiva, vengono delineate l'infanzia del giudice, la sua formazione umana e di studi, la sua vita professionale, infine la sua morte, appena trentasettenne, per mano di sicari della mafia. A dare maggiore spessore contribuiscono i passi tratti dalle agende che il giudice aggiornava ogni giorno dal 1978 e la ricostruzione dell'agguato, tramite le sentenze dei processuali. L'opera, inoltre, approfondisce la fede cristiana di Livatino. Nella seconda parte sono riportate le uniche due relazioni che il giudice tenne in pubblico. La prima è il suo testamento spirituale sul ruolo del giudice. La seconda è il manifesto del suo impegno di magistrato credente.
Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini.
I saggi raccolti in questo volume obbediscono alla necessità di tornare a interrogare le radici di una militanza che l'autore ha professato per più decenni di vita pubblica. Tali radici hanno voce e volto. Corrispondono ad altrettante figure della tradizione cattolico-democratica e non solo, qui convocate per riascoltarne gli insegnamenti. Ritroviamo così due esponenti esemplari del secolo appena trascorso come De Gasperi e Dossetti. Il senso della laicità dell'uno, la moderazione esercitata come metodo non già come programma; e l'autonomia della politica nell'altro, la radicalità di un progetto di reformatio del corpo sociale, la dignità profonda della "liturgia" democratica. Ma sono solo alcuni dei tanti spunti raccolti, tra di essi, non meno significativi risultano i contributi di pastori, pensatori e mistici che l'autore ha voluto affiancare come don Milani, Simone Weil e Mounier. Concetti come quelli di lavoro, persona, storia, classe, democrazia ci si ripresentano così con accenti inaspettati e acquistano una nuova vitalità.
Lo scorrere del tempo consente di misurare, in un rapporto di rilievo storico, sia l'imponenza della statura umana, cristiana e presbiterale di don Primo Mazzolari, sia la risonanza dell’opera da lui svolta nella Chiesa e nella società italiana della prima metà del ‘900, come pure la rilevanza della sua visione ecclesiologica, legata alla forza dell’intuizione più che alla legge della speculazione. Il Parroco di Bozzolo ha contribuito, come "manovale", ad allestire il "cantiere" del Concilio Vaticano II. Il manovale ha il compito di preparare i ferri e le tavole per la carpenteria, così come la malta per il muratore; la pala, la betoniera e la carriola sono gli strumenti del suo mestiere. Egli è il primo anello della "catena di montaggio" delle maestranze di un cantiere edile: è abituato alle intemperie, a mangiare polvere, a sopportare i richiami del capomastro, senza venire a patti con la propria coscienza, come ha saputo fare, con nobile semplicità, don Primo Mazzolari.
L'Autrice, sotto forma di diario, racconta la storia della sua secondogenita Chiara, chiamata affettuosamente dalla sorellina Chiarapunzel (ispirato a un personaggio di Disney) nata con la sindrome di Angelman, una malattia genetica rara e grave che si manifesta nei primi mesi di vita. Chiarapunzel non parla, ha un grave ritardo cognitivo e motorio, epilessia, iperattività, deficit dell'attenzione e disturbi del sonno. Nonostante tutte queste problematiche è vivace, in grado di apprendere, e i genitori (Emanuela e Paolo), i familiari, gli educatori e i terapisti sono impegnati ogni giorno, perché Chiara acquisisca nuove competenze, impari a camminare, comunichi e possa vivere una vita quasi normale. L'Autrice mette in evidenza nel suo racconto quanto di buono può esserci anche in una situazione difficile come la loro, al fine d'incoraggiare le persone che vivono una condizione analoga senza nascondere le paure e i dubbi che accompagnano questa esperienza.
In un tempo come il nostro dove la storia contemporanea è quasi sconosciuta, occorre far conoscere le persone migliori e che hanno dato al loro cammino esistenziale un senso positivo e per il bene di tutti. Le 12 figure esemplari e attuali, che vengono presentate nel volume scritto a più mani, sono tutte nate e vissute nella splendida e tormentata Sicilia. La Regione d'Italia che in ogni parte del mondo viene spontaneamente e ingiustamente associata alla mafia, alla rassegnazione, alla resa incondizionata alla corruzione politica, al disimpegno civile. Di Luigi Sturzo, Placido Rizzotto, Pina Suriano, Anna Maria Ciccone, Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Rosario Livatino, Giuseppa Fava, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Puglisi, Maria Saladino, ne vengono tracciati una breve biografia e una attualizzazione del loro pensiero e dell'apporto significativo e creativo che hanno donato non solo alla Sicilia, ma al nostro intero Paese. Nel presente anno - in cui ricorre il trentesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D'Amelio a Palermo - la conoscenza approfondita del concreto vissuto e dell'impegno socio-culturale di alcuni testimoni potrà spronarci ad una
Fra esorcismi, accoglienza e apparizioni. Tre sacerdoti protagonisti di imprese straordinarie raccontano la loro vita, la missione e ci offrono la chiave per superare paure e difficoltà. Tre carisma sacerdotali, previsioni del mondo e della Chiesa, tremori di vivere la fede, un'unica strada: Cristo.
"Nato contadino e sempre vissuto tra contadini provai le loro miserie, conobbi le loro croci e vessazioni, indovinai i loro bisogni e cercai di aiutarli!" 1897 Lorenzo Guetti
Quante volte siamo stufi dei nostri limiti e della nostra vita imperfetta? Emma si dispiace di non essere come vorrebbe e di sbagliare spesso. Un giorno, d'improvviso, mentre scrive nel suo diario sfogando la sua amarezza, si accorge che il suo diario si anima e le risponde. Inizia così una corrispondenza che la aiuterà a guardare in modo diverso sé stessa, gli altri, la vita, e perfino Dio, ad amarsi e amare. Un percorso che culminerà nell'incontro con un personaggio del tutto sorprendente, occasione per scoprire ancora di più la bellezza dell'empatia e dell'essere finalmente imperfetti.
Il testo, attingendo ai vangeli dell'infanzia di Matteo e Luca, nonché alla Lettera apostolica "Patris Corde" di papa Francesco, cerca di "dare voce" al personaggio più silenzioso e discreto del vangelo, nonostante la sua altissima missione di essere posto a custodia del Figlio di Dio: Giuseppe di Nazareth, "uomo giusto", un giovane che sogna il futuro realizzato nel lavoro di carpentiere, affiancato dalla sua donna, Myriam. Il progetto di Dio sconvolge i suoi piani e lo mette in atteggiamento di faticosa ricerca e discernimento, con i relativi dubbi e interrogativi che sorgono nel suo animo. La sua esperienza si gioca su diversi fronti: davanti a Dio, cui vuole essere fedele; davanti a se stesso in quanto uomo; davanti alla sua promessa sposa "trovata" incinta; davanti alla Legge e alla tradizione del suo popolo; davanti a Gesù di Nazareth, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo; e non ultimo davanti alla storia dell'umanità, che in Gesù di Nazareth riconosce il suo Messia. Quale sarà la sua scelta?
Un viaggio attraverso la vita di Albino Luciani, divenuto Giovanni Paolo I: l'infanzia a Canale d'Agordo (BL), con i ricordi di prima mano della nipote Pia Luciani; ma anche con le testimonianze rimaste dei fratelli Edoardo ed Antonia. Infanzia umile e semplice come fu sempre, formazione sacerdotale robusta e profonda. Fu uomo di profonda cultura, attraverso la quale trasmetteva la Verità. Umile e amabile, Papa Luciani era comunque dotato di fermezza e di coraggio, come ricordano i testimoni. Morì in circostanze ancor oggi non accertate, lasciando un grande vuoto, nonostante i soli trentatré giorni del suo indimenticabile pontificato.