Angelo Roncalli è stato definito dagli studiosi "il Papa del grande cambiamento" e anche "il Papa rivoluzionario". Ma per la gente semplice, per il popolo di Dio egli era solo "il Papa buono", "il Papa santo". Renzo Allegri ripercorre la vita di Giovanni XXIII utilizzando testimonianze esclusive, lettere private, documenti poco noti al pubblico. Ne esce un ritratto "intimo", familiare, quotidiano, che offre la chiave di lettura dell'operato di un Pontefice capace di cambiare per sempre il significato e il ruolo del papato romano. Non si va lontani dal vero se si afferma che la "rivoluzione" di Papa Francesco affonda le sue radici nella "primavera" di Papa Giovanni.
Una testimonianza dell'Arcivescovo Piero Marini che per diciotto anni è stato accanto a Giovanni Paolo II come Maestro delle Cerimonie Liturgiche Pontificie. "Ricordo quegli occhi e quello sguardo che mi accompagneranno per il resto della mia vita. Porterò con me la sensazione di bene e affetto della sua mano stretta alla mia. Erano le sue mani, quelle che sono state imposte sul mio capo nel '98, quando il papa ha voluto ordinarmi vescovo. E quegli occhi che vedo ancora, quelle braccia distese quando mi dava l'abbraccio di pace. Sono segni di gioia e sofferenza nel suo ricordo".
Angelo Roncalli nacque da una famiglia di umili e laboriosi contadini, in una terra dove studiare oltre la terza elementare era quasi impossibile. Ma ciò non gli impedì di segnare indelebilmente la storia della Chiesa e del mondo. Infaticabile costruttore della pace, durante la Seconda guerra mondiale salvò migliaia di ebrei dai campi di sterminio e nel 1962 probabilmente impedì il conflitto nucleare che avrebbe distrutto il mondo. Grande pastore di anime, fine latinista, pensatore acuto ma anche energico uomo d'azione, Giovanni XXIII aprì il cuore e le braccia ai poveri, ai sofferenti e agli emarginati e fu amato e venerato anche dai potenti. Quando fu eletto doveva essere un papa di transizione, ma contro ogni aspettativa il "Papa buono" avviò invece quella grande svolta della cristianità di cui oggi si fa interprete colui che lo ha proclamato santo, papa Francesco.
"Papa Giovanni ha vissuto una purificazione che gli ha permesso di distaccarsi completamente da se stesso e di aderire a Cristo, lasciando così emergere quella santità che la Chiesa ha poi ufficialmente riconosciuto." Così Papa Francesco ha commemorato il cinquantesimo anniversario della morte di Angelo Giuseppe Roncalli, l'uomo che il mondo ha imparato a conoscere e amare con il nome di Papa buono. Eppure la sua santità, avvertita nel cuore di tutti i fedeli fin dalle prime ore della sua morte, ha dovuto attendere ben cinquant'anni per ottenere l'approvazione della Chiesa. Giovanni XXIII è infatti il primo pontefice canonizzato pro gratia, non in presenza di un miracolo riconosciuto. Un evento eccezionale che Stefania Falasca racconta in questo libro, ripercorrendo la storia della sua causa e le motivazioni che hanno portato alla proclamazione della sua santità. Queste pagine dimostrano come la spiritualità e il messaggio di Papa Roncalli siano di grande attualità e rappresentino uno spartiacque del Novecento, una pietra miliare nel cammino della fede. L'esemplarità della sua vita e la fecondità del suo pontificato hanno arricchito i popoli di insegnamenti e gesti che oggi rappresentano le priorità della Chiesa. Un uomo che viene dal passato, eppure talmente contemporaneo da ispirare Papa Francesco, che dell'opera di Roncalli è custode e continuatore. Con un saggio di Ezio Bolis.
Il volume presenta una riflessione teologica sul pensiero e sugli insegnamenti di Paolo VI sull'arte in stretto rapporto con la fede.
Papa Giovanni XXIII è ricordato come "il papa buono", ma è stato anche il papa che ha indetto e iniziato il Concilio Vaticano II, un momento di grande rinnovamento per la Chiesa, al quale fa costante riferimento anche papa Francesco. Questo volume propone un nuovo profilo storico di papa Roncalli, scritto da uno specialista, pronipote del papa, che ha imparato a conoscere in famiglia il racconto di una vita straordinaria e che via ha dedicato oltre vent'anni di studi alla scuola del cardinale Loris Francesco Capovilla, segretario particolare del pontefice.
Angelo Roncalli, prima di diventare papa fu nunzio apostolico e patriarca di Venezia e diede un forte impulso al dialogo della Chiesa con le altre religioni. Questo testo di grande attualità aiuta a capire le scelte che papa Francesco sta compiendo nel campo dei rapporti internazionali e nel rapporto con le altre culture. Roncalli, infatti, disegnò sin dal periodo in cui fu nunzio a Istanbul, modelli di relazioni internazionali e interreligiose che hanno segnato non solo il suo pontificato e il Concilio, ma anche gli orientamenti attuali.
Questo libro offre in modo sintetico gli elementi principali della proposta spirituale di san Giovanni XXIII che ancora oggi affascina persone di ogni età e provenienza.
Il 20 marzo 1963 Palmiro Togliatti tiene a Bergamo un discorso che ha come titolo "Il destino dell'uomo". È in corso la campagna elettorale, ma il segretario del Pci si tiene lontano dalle schermaglie tattiche del momento, e si impegna in una operazione politica di altissimo livello, cercando di costruire il terreno per una collaborazione tra il movimento operaio e il mondo cattolico sui grandi temi del nostro tempo, a partire dalla necessità di salvare l'umanità dalla minaccia della guerra nucleare. Bergamo è una città di fortissima tradizione cattolica, ed è anche la terra d'origine di papa Giovanni XXIII. È dunque chiaro l'intento di costruire un ponte con tutto il movimento riformatore che sta cambiando in profondità gli orizzonti culturali della Chiesa cattolica, con l'impulso decisivo del pontefice, che segna davvero una "svolta" nella storia della Chiesa. Dopo pochi giorni, l'11 aprile, viene promulgata l'enciclica "Pacem in terris", nella quale giungono a piena maturazione i nuovi orientamenti dottrinali della Chiesa cattolica, con un impatto fortissimo sulla società italiana e sull'intera comunità internazionale. A cinquant'anni da questi due eventi il volume propone una riflessione storica sull'attualità di Togliatti e di Giovanni XXIII e sulla loro convergenza di metodo e di approccio. Il libro pone l'accento non tanto sulle ideologie, quanto sulle forze reali e sulle possibilità di un incontro che avvenne sul terreno della comune condizione umana...