Questo non vuole essere un sussidio per preti pigri, che vogliono trovare qualcosa di già pronto. Si tratta di un commento alla Parola unito a un tentativo di leggerla alla luce delle situazioni che la storia ci pone di fronte, la realtà della Chiesa quale la viviamo oggi, la piccola comunità di Bivigliano di cui don Luca è parroco. Le riflessioni offerte da don Luca possono aiutare il credente a trovare nei testi della liturgia festiva un filo, anche se non certamente l'unico, che permetta di entrare più in profondità nel testo stesso e metterlo in rapporto con la propria vita, secondo il principio già proposto nella lettera La Parola di Dio corra e sia glorificata, offerta nel 1995 dai vescovi italiani: si tratta di «leggere la Bibbia con la vita e la vita con la Bibbia».
Il presente lavoro intende sviluppare le principali questioni storiche e teologiche che stanno alla base del Movimento Liturgico, recuperando anche le linee essenziali dalle quali ebbe origine la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Non si puo comprendere la natura e il significato della liturgia e la relativa riforma promossa dal Vaticano II se si tralascia l'immenso contributo fornito dal Movimento Liturgico. Sorto con finalita essenzialmente pastorali, miro sin dall'inizio alla partecipazione attiva dei fedeli nella celebrazione liturgica e alla possibilita di far accostare la ricchezza dei testi e contenuti per stimolare e nutrire la vita spirituale dei credenti. Il volume espone il cammino storico del Movimento, le origini, lo sviluppo e i successivi contributi.
Perché un libro come questo? Per chi? Sono domande che ci siamo posti quando è stato chiesto di pubblicare in forma scritta alcune delle omelie registrate di don Pietro Cesena, che da alcuni anni vengono ascoltate un po' in tutta Italia (e anche altrove). Il libro nasce dalla insistenza dei molti che hanno scritto lettere affinché di queste parole, che hanno dato speranza a tanta gente negli ultimi anni, resti la memoria scritta, nella speranza che possano fare ancora un po' di bene. Le parole qui trascritte parlano la lingua della gente comune e illuminano con la Parola di Dio la quotidianità della vita di ogni giorno. Ogni mercoledì mattina, il don approfondisce, insieme a diverse persone, il Vangelo della domenica successiva in una bellissima cripta dedicata allo scrutare le Sacre Scritture. Qui il Vangelo proclamato nell'Assemblea, e accolto nell'intimo dei fratelli presenti, si fa carne, concretezza per la vita; e questa esperienza ha il potere di trasformare la situazione esistenziale di chi ascolta. Quello che viene riportato alla domenica è frutto di questa preparazione e dell'eco scaturita dall'incontro con i fratelli presenti. Chi potrà apprezzare questo scritto? Sicuramente chi si sente escluso dalla Chiesa e dall'amore di Dio, non degno e peccatore, ma che è alla ricerca di un punto fermo per dare certezza al proprio destino. Queste sono omelie di un peccatore che ha trovato in Gesù Cristo il perdono e il richiamo quotidiano alla possibilità di essere una nuova creatura. Se queste parole potranno aiutare qualcun altro, potremo dire che la fatica non è stata vana.
Un'opera fondamentale del servo di Dio Guglielmo Giaquinta. L'apice dell'itinerario teologico-spirituale dell'autore.
Nuovo contributo circa la considerazione del valore dei simboli liturgici. Il significato dell'uso dell'olio nella celebrazione dei Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana.
"Padre Santo, Padre di infinito Amore,Ti ringrazio perché mi inviti oggi a contemplare gli ultimi istanti della vita di Gesù e la Sua gloriosa Resurrezione. Spirito Santo, soffia nel mio cuore e ripuliscilo da tutto ciò che ostacola l’azione di grazia. Tu che sei l’Amore, donami la grazia di adorare con tutto il mio essere il Santissimo Sacramento dell’altare, dove Gesù è presente corpo, sangue, anima e divinità".
La sfida della complessità sta pro- vocando anche la comunità cristiana, dalla professione di fede alle sue forme rituali, dal teologare alle prassi pastora- li, in una irreversibile tensione sinodale. Il presente volume, opera di ricerca dei liturgisti della Facoltà Teologica di Sici- lia in dialogo e collaborazione con litur- gisti di altre istituzioni accademiche, è pensato come l’avvio di un percorso secondo il metodo interdisciplinare. Ri- leggerà il contesto ecclesiale e liturgico attuali secondo il paradigma della complessità, ripasserà la grammatica e la sintassi rituali per mettere alla prova la prassi sacramentale e celebrativa, per raccoglierne le provocazioni, sco- prirne la forza profonda e aprire a nuo- ve piste di riflessione e approfondimen- to pastorale.
L'Associazione Professori e Cultori di Liturgia Italiani, con la XXXVIII settimana di Studio, ha voluto addentrarsi nella questione omiletica. La pubblicazione degli Atti rappresenta un contributo alla promozione del dibattito e della ricerca intorno a tale questione, fornendo indicazioni per un possibile equilibrato e rigoroso approccio all'omelia quale servizio alla Parola in ambito liturgico.
Il libro degli Atti, frutto del XIII Convegno Liturgico per Seminaristi, intende rileggere l'identità e la missione del presbitero, attraverso lo studio e la riflessione intorno al rito e alla preghiera di ordinazione.
«Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1). Questa domanda dei discepoli rivela la difficoltà del pregare, ma anche la consapevolezza che la preghiera è innanzitutto ricevuta. È alla scuola della preghiera liturgica, quella della Chiesa, che si apprende a pregare. In particolare la Preghiera eucaristica, momento centrale e culminante dell'intera celebrazione della Messa. In nove capitoli, gli autori conducono il lettore a conoscere questa straordinaria preghiera, ancora così poco valorizzata, e farne un modello della preghiera, anche personale.
Un utile strumento per sacerdoti, operatori pastorali e laici, corredato da indici delle citazioni e indice analitico, per utilizzare al meglio il «Rito delle esequie» nella sua seconda edizione in lingua italiana. I riti di accompagnamento, della cura del corpo, di consolazione, di invocazione della misericordia di Dio, di proclamazione del mistero della risurrezione, del rendimento di grazie e della memoria della vita del defunto conducono per mano il fedele ad accostarsi al mistero della morte con quel senso di fiducioso abbandono che comporta l’affidarsi nelle mani del Signore della vita.
Destinatari
* Sacerdoti, operatori pastorali nelle parrocchie, nelle case di cura, negli ospedali. * Operatori delle camere mortuarie e dell'attività funeraria.
Autore
ANGELO LAMERI, sacerdote della diocesi di Crema, si è laureato in teologia presso l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina di Padova. Docente di liturgia e sacramentaria generale presso la Pontificia Università Lateranense e presso la Pontificia Università della S. Croce, insegna anche presso lo Studio teologico e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della propria diocesi. È collaboratore dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI. Per le Edizioni Messaggero ha curato «La Liturgia delle Ore» (2009) e «Benedizionale» (2010).