Il premio Nobel Eric Kandel usa le sue straordinarie doti di divulgatore per portarci nella Vienna del Novecento, dove le figure più eminenti della scienza e dell’arte diedero l’avvio a una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre il modo di considerare la mente umana. Nei salotti viennesi dell’epoca si discutevano idee che avrebbero segnato una svolta nella psicologia, nella neurobiologia, nella letteratura e nell’arte. Tali idee portarono a progressi che esercitano ancora oggi la loro influenza. Sigmund Freud sconvolse il mondo mostrando come l’aggressività e i desideri erotici inconsci si esprimano simbolicamente nei sogni e nel comportamento. Arthur Schnitzler rivelò la sessualità inconscia delle donne con l’innovativo ricorso al monologo interiore. Gustav Klimt, Oskar Kokoschka e Egon Schiele diedero vita a opere di grande evocatività che esprimevano il piacere, il desiderio, l’angoscia e la paura. Scritto in modo magistrale e stupendamente illustrato, L’età dell’inconscio aiuta a capire i meccanismi cerebrali che rendono possibile la creatività nell’arte e nella scienza, aprendo una nuova dimensione nella storia intellettuale.
Eric R. Kandel insegna alla Columbia University di New York e dirige il Center for Neurobiology and Behavior presso la stessa Università. Svolge inoltre attività di ricerca presso l’Howard Hughes Medical Institute. Nel 2000 è stato insignito del premio Nobel per la medicina grazie alle sue ricerche sui meccanismi biochimici che portano alla formazione della memoria nelle cellule nervose. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente (2007).
L'importanza di accettarsi come Dio ci ha fatti, di tornare a sorridere di fronte alle meraviglie della vita e alle proprie debolezze. L'importanza di darsi agli altri per darsi a Dio, l'importanza di fare spazio in noi all'azione dello Spirito, contro la tendenza moderna a un super-attivismo che si rivela frustrante e inefficace. Questi gli spunti che F. Daniel-Ange trae dalle parole, dalla vita e dagli scritti di Teresa di Lisieux.
A cinquant'anni dall'uscita di "Love me do" - primo 45 giri dello storico quartetto di Liverpool -, i Beatles continuano a essere il simbolo di quel periodo di ribellione verso tutto ciò che era potere costituito, chiese incluse, che furono, e restano, gli anni Sessanta. A partire dalla trasformazione, tramite veri e propri riti collettivi, di quattro ragazzi qualsiasi in idoli, Peter Ciaccio, autore del "Vangelo secondo Harry Potter", propone con la consueta verve una rilettura degli aspetti "religiosi" del fenomeno Beatles. Con la lente dei dieci comandamenti, Ciaccio va in cerca dei punti di consonanza e dissonanza tra la vita e le opere dei Beatles e il nucleo fondante del messaggio cristiano, trovandoli in primis in quell'ideale di nuova umanità fondata sull'amore e in quel "vangelo" laico, illuminista e umanista che volevano migliorare almeno un po' la sad song di un mondo ingiusto e violento.
Segno di tempi nuovi
Si tratta del primo commentario alle letture dei giorni feriali del nuovo Lezionario ambrosiano, per l'Anno I. La struttura del libro, per ogni giorno presenta: -l'indicazione dei brani della Scrittura (libro e versetti); -il commento alle letture del giorno. L'opera completa il commento ditutte le letture del Lezionario Ambrosiano: Domeniche e Solennità sono infatti commentate nei volumi 'La Parola della festa' di Manzi, mentre le letture dei giorni feriali da volumi di Cecchin.
Edizione 2011 delle Losungen - lezionario di passi biblici e meditazioni giornaliere - edite ogni anno dalla Comunità dei Fratelli Moravi e tradotte in 43 lingue. Commenti ai versetti a opera di autori di provenienza evangelica e cattolica fra cui Gabriella Caramore, Paolo De Benedetti e Paolo Ricca.
Famiglia umana comunita' di pace. Messaggio di Sua Santita' Benedetto XVI per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 2008.
In questo messaggio, Benedetto XVI chiede alle nazioni di combattere la povertà, rendendoli partner ed attori dello sviluppo. I poveri sono il tesoro della società mondiale. Non nel senso banale di un pauperismo moralista e inutile: il messaggio non chiede di essere poveri, ma anzi di ?combattere la povertà?. La proposta del papa è invece quella di tener conto di essi come la misura dell?umanità delle nostre società.
Igino Giordani (1894-1980) è stato nel panorama della vita politica, culturale e religiosa del Novecento una figura di primo piano: uomo politico, giornalista, scrittore, ha pubblicato opere nei campi più diversi, dalla polemica all'apologetica, alla sociologia cristiana e all'agiografia. Un personaggio noto a tutti - attraverso gli scritti e l'intensa attivitàpolitica e intellettuale - nella veste pubblica. Meno noto invece il volto "domestico". Il presente volumetto - scritto da uno dei suoi quattro figli - vuole aprire idealmente le porte di casa Giordani e far conoscere una figura diversa che completa e arricchisce il ritratto pubblico. Emerge da queste pagine, un padre ben presente nella vita dei propri figli, amorevolmente impegnato nella loro crescita. <>. (dalla Prefazione)