In tutte le chiese del mondo si celebra la Cena del Signore: in alcune chiese la si celebra ogni giorno, in altre meno frequentemente. La Cena del Signore unisce tutti i cristiani, ma anche li divide: il suo significato può essere espresso in vari modi e sul nome ci sono preferenze diverse: Cena del Signore, eucaristia, comunione, Santa Cena. La Cena del Signore - così come il battesimo - riporta in primo piano la figura unica del Cristo e la partecipazione del fedele al suo senso più profondo. Nella figura del Cristo, del «Figlio di Dio», il Maestro si immedesima nei discepoli e i discepoli nel Maestro. Qualsiasi discussione avvenga intorno alla Cena del Signore, non si dovrebbe mai perdere di vista l'essenziale: l'unione voluta dal Cristo in modo radicale tra sé e discepoli: di questo si parla; questa è anche oggi una chiave interpretativa irrinunciabile per ogni credente. «Il nostro tema sarà l'immedesimazione di Gesù nei discepoli e dei discepoli in Gesù. La cristologia intera, anche quella del Quarto vangelo o della Lettera agli Ebrei, guarda in questa direzione. Nella misura in cui Cristo si immedesima nel credente, questi a sua volta si immedesima in Cristo: ciò è vissuto concretamente nella distribuzione e consumazione degli elementi, pane e vino. Non è una sintesi di tipo misterico tra Gesù e credenti, anzi la evita. In ogni caso la Cena sembra qualche cosa di più di un semplice convito. Così anche la manna nel deserto è qualche cosa di più di un cibo perché attesta la "Presenza" che accompagna Israele nel suo esodo dall'Egitto. Il termine "immedesimazione" ha la proprietà di unire e tener distinto nello stesso tempo, unendo Cristo e credente. In qualche modo metto in gioco me stesso in un rapporto vitale e reale». (Sergio Rostagno)
Gli scritti brevi di Gioacchino sono uno strumento importante per comprendere il suo pensiero nelle sue line più decisive, che qui, rispetto alle grandi opere, si possono cogliere in una lettura sintetica e veloce. In questo volume (che, dopo la prima parte già apparsa in questa stessa collana, ne completa la raccolta) si trovano: Soliloquio, una meditazione sulla vita dell'uomo, di miseria, e sul suo futuro di gloria; Le tribolazioni ultime, che rappresenta un compendio maturo della previsioni sugli eventi della fine dei tempi, ritenuta prossima; le Lettere, che costituiscono una testimonianza preziosa dell'autocoscienza dell'abate come autore e come membro della gerarchia ecclesiastica; la Visione della storia e l'Inno sul regno della patria celeste, che sotto la veste poetica mostrano, in sintesi e con immagini potenti, elementi significativi della sua speculazione. Alla traduzione annotata dei tre scritti è affiancato il testo latino, tratto dall'edizione critica degli Scripta breviora (2014) curata da Alexander Patschovsky e Gian Luca Potestà.
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Pubblicato nel 1874, all'inizio della storia troviamo cinque prigionieri in fuga su una mongolfiera da Richmond, Stati Uniti, durante la Guerra di secessione. Un'inaspettata tempesta conduce gli uomini su un'isola remota e apparentemente deserta nel Pacifico, che i nostri protagonisti rinominano patriotticamente "isola di Lincoln". I naufraghi, guidati dal capitano Cyrus Smith, devono affrontare numerosi ostacoli per sopravvivere, tra cui la mancanza di cibo, le minacce della fauna selvatica e misteriosi fenomeni naturali. Tuttavia, grazie a ingegno e cooperazione, riescono a creare un rifugio e a sfruttare le risorse dell'isola per sopravvivere. Presto scopriranno che l'isola non è affatto deserta: un misterioso individuo di nome Capitano Nemo vive tra loro (ebbene, proprio il protagonista di Ventimila leghe sotto i mari). Il Capitano si unirà così al gruppo, nel tentativo di trovare un modo per fuggire dall'isola una volta per tutte. Età di lettura: da 11 anni.
Questo volume si inserisce nella fortunata serie dei manuali dedicati all'agire, inaugurata dalla pubblicazione de L'agire didattico (a cura di Pier Cesare Rivoltella e Pier Giuseppe Rossi). I contributi qui raccolti presentano i risultati delle ricerche condotte dagli studiosi italiani, sia a livello teorico sia sul piano empirico, su un tema, quello dell'inclusione, attualmente al centro delle politiche educative del nostro Paese, e non solo. Le suggestioni che emergono offrono ai professionisti dell'educazione una bussola per orientare l'agire educativo e didattico verso la realizzazione del pieno successo formativo di tutti e di ciascuno. Il testo è strutturato in quattro sezioni - "Teorie e Modelli"; "Organizzazione, Progettazione e Valutazione"; "Epistemologie e Metodologie"; "Profili professionali e Formazione" - ed è completato da un'appendice che riporta alcuni lemmi di approfondimento, al fine di consentire una più ampia condivisione di significati per interpretare i processi inclusivi nei contesti educativi. Contributi di: Paola Aiello, Ilenia Amati, Giuseppe Bertagna, Fabio Bocci, Franco Bochicchio, Roberta Caldin, Salvatore Colazzo, Felice Corona, Lucio Cottini, Luigi d'Alonzo, Ilaria D'Angelo, Tonia De Giuseppe, Noemi Del Bianco, Alfredo Pio Di Tore, Loretta Fabbri, Rosa Gallelli, Patrizia Gaspari, Catia Giaconi, Filippo Gomez Paloma, Annalisa Ianniello, Maria Luisa Iavarone, Paolina Mulè, Antonello Mura, Anna Maria Murdaca, Marinella Muscarà, Valentina Pennazio, Maurizio Sibilio, Maura Striano, Antioco Luigi Zurru, Antonella Valenti, Tamara Zappaterra.
Questa Storia del mondo islamico fornisce un'analisi inedita della formazione del mondo islamico e dei principali sviluppi che hanno caratterizzato la storia dell'Asia occidentale dalla tarda antichità fino all'inizio dell'era moderna. Suddivisa in due parti cronologiche e quattordici capitoli, l'ampia panoramica offerta esamina la salita al potere di varie dinastie nell'ambito della storia islamica, attraverso molteplici pratiche nonché discorsi di potere e autorità in un'epoca teocratica. L'opera di Steenbergen, che trascende numerosi stereotipi comuni sulla storia dell'Islam, adotta un approccio che coniuga storia degli eventi e storia delle idee al fine di comprendere, interpretare e insegnare la storia premoderna dell'Asia occidentale islamica. In particolare, l'autore evidenzia la connessione asiatica dei paesaggi socioculturali compresi tra il Nilo a sud-ovest e il Bosforo a nord-ovest, e tra l'Oxus (Amu Darya) e il Jaxartes (Syr Darya) a nord-est e l'Indo a sud-est. Il volume, riccamente illustrato e corredato da mappe e tabelle dinastiche, consente di acquisire una conoscenza approfondita di questa vasta regione del mondo.
Abstracts Editoriale Saggi Davide Zoletto, Re-immaginare i contesti educativi con American Born Chinese Teresa Giovanazzi, Culture in dialogo. L'esposizione universale come emblema educativo della costruzione di reti comunitarie Lisa Stillo, Chi ha il potere di definire l'altro? L'educazione interculturale come pratica decoloniale Valeria Caggiano, Iker Omar Belsaguy Modelli educativi nelle civiltà orientali e occidentali: formazione di identità e competenze Luigi Castangia, L'Oriente e l'Europa nell'opera di Romano Guardini. Il contributo del metodo guardiniano alla comprensione dell'opera di F. M. Dostoevskij Andrea Spano, La creazione di valore nella pedagogia di Tsunesaburo Makiguchi Giuseppe Rizzuto, Maura Tripi, John Dewey e i giovani intellettuali: nuove pratiche educative in transito tra Stati Uniti e Cina (1847-1921) Livia Romano, Tra l'Oriente indiano e la pedagogia italiana del Novecento: Montessori, Capitini, Gandhi, Krishnamurti Bartolomeo Cosenza, Antonella Leone, Culture educative a confronto: esplorando le differenze tra Oriente e Occidente attraverso la musica e il suo insegnamento Maria Francesca D'Amante, Lì dove sorge e tramonta il sole. Sull'idea di uomo come armonia pedagogica delle differenze Raniero Regni, Oltre l'Oriente e l'Occidente, educare ad una civiltà planetaria Recensioni Nicoletta Rosati, Giocare senza giocattoli. Esperienze, ricerca e sperimentazione per l'attività ludica nell'infanzia, Anicia, Roma 2022 (Raniero Regni) Andrea Potestio, La circolarità non finita della pedagogia. Persona, relazione, «popolo», Studium, Roma 2023 (Cosimo Costa) Massimiliano Stramaglia, Pedagogia e alta sensibilità. Una nuova sfida per l'educazione, Studium, Roma 2023 (Cosimo Costa) Rosa Agazzi, Guida per le educatrici dell'infanzia. Edizione critica a cura di Evelina Scaglia, con introduzione e note Studium, Roma 2024 (Cosimo Costa)
Serena, mamma di due figlie, casalinga ultraindaffarata, chimica con il «superpotere» dell'olfatto formidabile e professionalmente coltivato nel suo ultimo lavoro da sommelier. E Corinna, sovrintendente di polizia, alta un metro e novanta e con un carattere ruvido, opposto a quello irruente e solare di Serena, ma con lei da subito in sintonia. A riunire l'irresistibile coppia è un caso che coinvolge il mondo vitivinicolo del borgo toscano di Bolgheri. È stato ritrovato il motocarro del marchese Crisante Olivieri Frangipane, patriarca di una antichissima famiglia di produttori di vino, scomparso anni fa in circostanze misteriose. Una sera di ottobre del 2013 il conte si allontana con il suo Ape coupé e non farà mai ritorno. Il ritrovamento del mezzo durante il drenaggio di un bacino artificiale della tenuta Tegolaia fa scattare immediatamente nuove indagini e riaccende vecchie scintille tra le due proprietà. La tenuta Tegolaia, passata dalla famiglia Colantoni ad una multinazionale olandese, era diventata bersaglio degli scherzi pungenti in perfetto stile toscanaccio del vecchio Crisante. A loro volta, attraverso il manager italiano, Walter Gori, gli olandesi si lanciavano in continue minacce di azioni legali o, peggio ancora, di azioni fisiche contro la persona. Quando all'interno della tenuta riaffiora anche il corpo del conte, alle due argute investigatrici appare chiaro che la risoluzione dell'enigma deve trovarsi all'interno di queste schermaglie. E nella memoria di Andrea Pace, ora nuovo proprietario della tenuta Tegolaia, nonché nel 2013 enologo della famiglia Olivieri Frangipane. L'umorismo, i colori, i profumi e i sapori della campagna toscana, in un intrigo giallo in cui emerge con forza la sensibilità femminile delle due protagoniste.
«In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di mio figlio Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l'amicizia e l'affetto di una moltitudine di persone che nella preghiera chiedono la sua intercessione. Perché un semplice ragazzino, morto a quindici anni, è invocato in tutto il mondo? Perché la Chiesa lo ha proclamato beato? Quale, insomma, il "mistero di luce" che lo accompagna? Tanti hanno voluto raccontare Carlo, ma non è semplice riuscire a cogliere l'individualità di una persona se non si è entrati in relazione diretta con lui. Se è vero che "l'essenziale è invisibile agli occhi e non si vede bene che con il cuore", come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo. Un fortissimo e innato senso religioso portava mio figlio ad aprirsi agli altri, in particolare agli ultimi, ai poveri e ai deboli. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio. Diceva che "la conversione è un processo di sottrazione: meno io per lasciare spazio a Dio". Come un faro in una notte buia, ha squarciato e illuminato le tenebre che mi tenevano prigioniera e mi ha indicato un cammino in chiave di eternità. L'Infinito era la sua meta, non il finito. Gesù era il centro della sua vita. Sono questi i tesori che provo qui a svelare, i tesori di Carlo, il suo segreto.»