"La calunnia è un vero e proprio ciclone, che nasce dall'odio e dalla cattiveria, dall'invidia e dalla gelosia e che lentamente distrugge nell'intimo il genere umano: perciò la sua forza, come ha inteso riflettere l'autore in questo contributo, si abbatte in ogni ambiente sociale, investendo tanto quello civile, quanto quello ecclesiale." (Dalla presentazione di S.E. Mons. Enrico dal Covolo)
Pagine che aprono una finestra sul vasto e variegato mondo delle coppie che nel linguaggio ecclesiastico sono chiamate "irregolari". Nelle interviste e nelle testimonianze qui raccolte ricorrono alcune parole chiave: dolore, che ha bisogno di accoglienza e rispetto; amore, che si ritrova, nonostante tutto, anche in queste "storie ricucite" (Montale); disagio, di queste coppie credenti verso una Chiesa spesso percepita come ostile, e disagio della comunità cristiana, pastori e laici, che si comporta con queste persone in modo ambiguo; speranza, di essere ascoltati e accolti, ma anche di ricevere dalla Chiesa, attraverso il Sinodo dell'ottobre 2015, una "buona notizia".
Rivista mensile, n. 02/2015
Mons. Bruno Forte, teologo e Arcivescovo di Chieti-Vasto, analizza la nuova prospettiva sulla famiglia di Papa Francesco dopo l'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi e in vista del Sinodo generale del 2015. Il volume presenta anche i testi dell'Assemblea Straordinaria (Roma, 5-19 ottobre 2014), della quale Mons. Forte è stato Segretario Speciale, su incarico di Papa Francesco: la Relatio Synodi (nella versione dei Lineamenta, il documento preparatorio per il Sinodo generale del 2015), le domande per la recezione e l'approfondimento e il Messaggio (Nuntius).
La visione agostiniana del Cristo totale vanta studi considerevoli. L'autore va oltre i limiti degli studi precedenti per dare un suo contributo rilevante e solido alla conoscenza di questo aspetto della cristologia e dell'ecclesiologia dell'Ipponate; per la cura nella citazione delle opere di Agostino, per la conoscenza della letteratura secondaria, per l'intuito teologico, il senso ecclesiale e la capacità di sistematizzazione.
Il volume presenta un'analisi agile di Lumen gentium e di Gaudium et spes, le costituzioni con maggiori implicazioni ecclesiologiche del Vaticano II, inserendole nel contesto di formazione del concilio e analizzando alcune resistenze che ne hanno rallentato la recezione. I documenti del Vaticano II restano per l'autore i profetici orientamenti su cui la Chiesa del terzo millennio può tornare a incamminarsi.
Attraverso immagini e atteggiamenti papa Francesco propone un volto della comunità cristiana che richiama e coinvolge anima e corpo, mentre con le sue parole semplici e immediate invita ad attingere direttamente alla Scrittura e ai testi fondamentali del Vaticano II. Proprio l'intreccio delle parole della Bibbia, del Concilio e del vescovo di Roma consente di contemplare alcuni volti della Chiesa: popolo di Dio, popolo di poveri, corpo di Cristo, tempio dello Spirito Santo, città di Dio, sposa dell'Agnello. Una contemplazione capace di aprire le porte a un "noi" ecclesiale attraverso l'accoglienza e la maturazione di precisi atteggiamenti evangelici - gioia, ascolto, fraternità, corresponsabilità, presenza nella vita quotidiana nelle città - e la possibilità di considerare nuovamente la Chiesa come un mistero personale e non una semplice struttura organizzativa.
ll testo esamina il posto che Teilhard de Chardin (1881-1955) riserva alla Chiesa all'interno della sua riflessione sull'evoluzione dell'universo. Poiché, secondo il gesuita paleontologo, storia naturale e storia della salvezza coincidono, la Chiesa si inserisce in maniera "naturale" nel processo evolutivo dell'universo per condurlo verso la fine del percorso, cioè la fine del mondo: l'unione di tutto e di tutti, con Cristo, in Dio. Il volume si articola in tre capitoli. Nel primo, partendo da una sintesi biografica di Teilhard de Chardin, si presenta la sua idea di universo in evoluzione verso l'unità del Tutto; nel secondo, si sintetizza il suo pensiero circa l'evoluzione dell'universo e le leggi che la governano; è durante l'elaborazione di questo sistema evolutivo universale che il gesuita sviluppa la sua "ecclesiologia", cioè la descrizione del ruolo della Chiesa all'interno dell'universo, analizzata nel terzo capitolo.
L'eucaristia come modello della comunità cristiana. Il grande teologo domenicano ci presenta il legame indissolubile che intercorre tra eucaristia e servizio fraterno, che è la sostanza del sacramento che celebriamo ogni domenica: in questo modo la chiesaè stabilita serva di ogni essere umano.
Da quella straordinaria sera dell'11 Ottobre 1962, quando Giovanni XXIII, il 'Papa buono', dalla finestra del Palazzo Apostolico inviò una carezza a tutti i bambini della terra, suscitando un'ondata universale di tenerezza, che al suo sguardo paterno sembrava coinvolgere persino la luna, enormi trasformazioni sono avvenute nella vita della Chiesa e del mondo. Grazie al Concilio Vaticano II, inaugurato quel giorno, si può dire che i processi della storia della Chiesa e della vicenda dell'umanità intera si sono avvicinati e intrecciati come forse mai prima era avvenuto. Mai un'assise conciliare aveva prestato tanta attenzione alle sfide del tempo; mai la storia era entrata con tanta consapevolezza nell'autocoscienza della Chiesa; mai allo stesso modo i Vescovi in Concilio avevano avuto coscienza di essere essi stessi protagonisti di una svolta dalle conseguenze epocali. Lo si rileva seguendo la struttura fondamentale della riflessione conciliare nella sua triplice articolazione in rapporto al passato, al presente e al futuro della Chiesa.
È con la consueta inclinazione al paradosso e all'ironia che Chesterton ci parla di un'esperienza drammatica come la conversione religiosa, partendo ovviamente dalla sua personale, avvenuta nel 1922. In queste pagine - sottili, brillanti, appassionate - accompagna l'anima perennemente in bilico del convertito attraverso le tre fasi che precedono l'ingresso nella Chiesa di Roma: l'assunzione di un atteggiamento intellettualmente onesto nei confronti di essa, quindi la sua progressiva e irresistibile scoperta e infine l'impossibilità di abbandonarla una volta entratovi. Al termine di tale pellegrinaggio interiore, la religione più antica si rivela sorprendentemente la più nuova, più nuova delle cosiddette religioni nuove - come protestantesimo, socialismo o spiritismo -, perché, a differenza di esse, da duemila anni la tradizione e la verità cattoliche conservano intatta la propria validità. Per Chesterton il solido fondamento di questa autentica universalità (al di là dell'azione della Grazia, mistero teologico sempre sotteso alla fede) risiede nella razionalità e nella libertà del cattolicesimo.
Che cos'è un concilio? Qual è il suo significato per la Chiesa? Quali elementi sono essenziali per una sua interpretazione teologica? Queste domande di fondo guidano la scrittura del libro, che indaga l'origine e lo sviluppo dell'istituto conciliare da un punto di vista sia storico, sia teologicoecclesiologico. Mediante tale indagine è messa a tema la natura squisitamente ecclesiale del "concilio", attuazione peculiare dell'identità apostolica della Chiesa-comunione.