Il testo spiega la solidita' e le basi storiche, religiose e fisiologiche" del decalogo. "
Commento al Cantico dei Cantici.
I Vangeli apocrifi e gnostici a confronto con quelli autentici in forma chiara e divulgativa. Milioni di persone sono indotte da abili rimaneggiatori di leggende antiche a credere che Gesu di Nazareth non e, in realta, mai stato crocifisso... Si fa un gran parlare del tradimento di Giuda e non ci si accorge che lo si sta rinnovando. Cristo viene ancora venduto, non piu ai capi del sinedrio per trenta denari, ma a editori e librai per migliaia di denari". Queste parole pronunciate da P. Raniero Cantalamessa nella Basilica di San Pietro a Roma, durante la celebrazione pontificia del Giovedi Santo 2006, sono una chiara denuncia. Il presente saggio spiega, in modo accessibile e documentato, in base a quali criteri gli storici laici riconoscono l'attendibilita storica dei quattro vangeli canonici, mentre smascherano come tradimenti o contraffazioni della storia autentica, sia il vangelo apocrifo di Giuda sia i vangeli gnostici di Nag Hammadi esaltati nel Codice da Vinci. "
Il sussidio è suddiviso in incontri mensili da ottobre a maggio, in considerazione delle tematiche liturgico-pastorali specifiche di ogni mese, nel quale è considerato un passo della Prima Lettera di Giovanni, con lo stile della lectio continua. Dopo l'invocazione allo Spirito Santo, il commento biblico è di sostegno alla comprensione piena del testo. La parte della Meditatio offre spunti di riflessione a partire dal testo e dalla sua analisi biblica. La Oratio riprende il testo biblico trasformandolo in preghiera, su una struttura trinitaria. La Contemplatio, infine, è occasione per una breve adorazione del Santissimo Sacramento.
La seconda edizione del volume, mentre riprende sostanzialmente i contributi della prima, si arricchisce di specifici complementi che riguardano: la storiografia biblica, la letteratura ebraica non canonica, il mistero delle Scritture (la "divina ispirazione"), la metodologia esegetica (nuova trattazione aggiornata) e l'uso degli strumenti informatici per lo studio della Bibbia. Si articola in quattro sezioni: storica, filologica, teologica, ermeneutica.
Una lettura del libro più dibattuto della Bibbia, il Qohelet, che ne tocca i temi speculativamente più difficili, da parte di una di una voce del pensiero filosofico contemporaneo, a confronto anche con Kierkegaard.
Il libro
«Un nuovo strumento per accostarsi a Paolo attraverso la lettura del suo epistolario. Esso tiene conto degli studi paolini che si sono moltiplicati nell'ultima decade. A partire dagli anni novanta sono state pubblicate, anche in lingua italiana, nuove biografie di Paolo, numerose ricerche monografiche sulla teologia e sul pensiero dell'apostolo, nonché diversi commentari alle singole lettere paoline. Quello che caratterizza tale nuovo panorama di studi su Paolo, è l'applicazione dell' "analisi retorica" nella lettura del suo epistolario... L'aspetto più originale di questa nuova introduzione a Paolo sono i "laboratori" o esercizi pratici inseriti alla fine di alcuni capitoli. Questa proposta di lavoro corrisponde ai nuovi orientamenti metodologici, dove si tende a dare sempre più spazio alla ricerca interattiva. I laboratori sono pensati non solo per lo studio di Paolo nell'ambito della scuola, ma anche per un percorso di ricerca e lettura personali. Con lo stesso scopo, alla fine di ogni capitolo, è indicata una bibliografia essenziale e orientativa in lingua italiana sul tema trattato o sulle singole lettere.
Questo nuovo testo, frutto di un lavoro a quattro mani, non è una biografia dell'apostolo, né un commentario delle sue lettere, e neppure una monografia sulla teologia paolina. È uno strumento per accostarsi a Paolo e al suo pensiero attraverso la lettura diretta dei suoi scritti. In altre parole, come si dichiara nel titolo, è una "introduzione alla lettura di Paolo", una guida per un primo contatto con l'epistolario paolino, con l'auspicio che esso attivi il desiderio e l'impegno per uno studio più approfondito e sistematico» (dalla Prefazione).
La Bibbia è nella storia dell'umanità il libro più conosciuto del mondo, eppure quanti l'hanno letta veramente? Nonostante il suo indubbio fascino e la sua importanza, questo testo spaventa la maggior parte dei lettori. "Il libro di Dio" nasce proprio per permettere a tutti di godere senza difficoltà della lettura di questo documento di incommensurabile valore nella storia della fede e della civiltà, quasi che si sfogliasse un romanzo dei giorni nostri. L'autore presenta gli avvenimenti della Bibbia come se raccontasse una novella, immaginando che il lettore non sia un teologo erudito ma l'uomo comune, il vero protagonista, in fondo, delle storie bibliche.
Sei brani biblici offrono l'occasione a trentasei personaggi delle cultura italiana e internazionale per riflettere sul corpo e su tematiche ad esso connesse. Prende così forma un dialogo tra culture, religioni e sensibilità differenti grazie al gioco inaugurato dal rapporto tra il testo e il tema. Il corpo, oggi tanto esaltato e parimenti umiliato, è il soggetto della vita; in esso ognuno esprime ciò che è: una meraviglia insondabile, ammirata nell'altro da sé e bisognosa di cure (testo: Cantico dei cantici 5,10-15; 7,2-6; commenti di: Gianfranco Ravasi, Adriano Bompiani, Anna Maria Canopi, Carla Fracci, Igor Mitoraj, Timothy Radcliff). Il tema viene affrontato in alcune sue variazioni fondamentali:- la paternità (testo: Matteo 1,18-25; commenti di: Donatella Scaiola, Paolo Moneta, Maurizio Schoepflin, Oreste Benzi, Erika Tomassone, Georges Cottier); la fecondità (testo: Luca 1,26-38; commenti di: Ermenegildo Manicardi, Dorina Bianchi, Massimo Bernardini, Maurizio Faggioni, Esilio Tonini, John J. Billings); il tempo (testo: Qoelet 3,1-8.10-11; commenti di: Enzo Bianchi, Giuseppe Battistoni, Mario Luzi, Ettore Bernabei, Grazia Di Michele, Giovanni Scattone); la vanità (testo: Qoelet 1,1-4.8-14; commenti di: Angelo Passaro, Carlo Cremona, Paolo Crepet, Alessandro Curzi, Carla Fendi, Dacia Maraini); il sacrificio (testo: Genesi 22,1-14; commenti di: Giovanni Deiana, Franco Di Mare, Monica Cabiddu-Filippa, Mariarosa Mancini, Ina Siviglia, Khaled Fouad Allam).
Il secondo volume della collana "Scritture: percorsi critici attorno al testo biblico" riguarda i sentimenti. L'incanto fa sì che tutto ciò che già si conosce s'illumini di luce nuova: è una magia che all'improvviso rapisce, rende muti, fa esultare, riempie il cuore di gioia e di umiltà (testo: Salmo 8;commenti di: Luca Mazzinghi, Umberto Guidoni, Alda Merini, Ana Maria Laurent, Claudio Camarca, Dino Carlesi). La felicità è, al tempo stesso, l'aspirazione più universale e più insoddisfatta. Si può "diventare" felici attraverso il rovesciamento dei luoghi comuni che declinano la beatitudine con i nomi di ricchezza, autosufficienza, sazietà, affermazione? (testo: Matteo 5,1-12; commenti di: Marinella Perroni, Giuseppe Maffei, Salvatore Natoli, Vincenzo Paglia, Alberto Alesina, Giovanni Paolo II). Lo stupore e la meraviglia sono emozioni che emergono davanti a una sorpresa, a qualcosa di inimmaginabile. Preoccupati di prevedere tutto o di cercare forzatamente qualcosa che ci stupisca, come possiamo ritrovare il senso dello stupore? (testo: Luca 1,46-55; commenti di: Marida Nicolaci, Chiara Tonelli, Antonio Paolucci, Silvan, Arturo Paoli, Mino D'Amato). Il sorriso, al centro del brano dell'annuncio della nascita di Isacco, ci presenta un aspetto curioso della relazione tra Dio e l'umanità. Cosa significa il sorriso dell'uomo? Che cosa suscita il pensiero che Dio, intenerito, sorrida delle cose umane?