Gregorio di Tours elaborò in modo del tutto personale la raccolta di biografie che costituisce il presente Paterikon. Si tratta di personaggi legati alla cultura e ai territori della Francia più profonda e rurale. Alcuni di loro furono vicini, amici e sodali dell’Autore che, a partire dal proprio ricordo, illumina tratti fecondi della loro esperienza spirituale. Romano e Lupicino, Nicezio, Emiliano, Venanzio, Monegunda: santi monaci, eremiti, reclusi e taumaturghi, vite innestate nella sola e unica Vita che feconda e fa crescere. Attraverso la mediazione di Gregorio, queste figure furono d’esempio e ispirazione per i suoi contemporanei. Oggi lo possono diventare anche per noi.
La scala mistica nella letteratura religiosa è quella che unisce terra e cielo, ovvero il cammino che l'uomo deve percorrere per ascendere a Dio. Con questo titolo, il libro presenta quindici saggi, opera di specialisti del settore, su altrettante figure importanti nella storia della mistica, dai suoi inizi fino al Medioevo, raccogliendo le lezioni di un ciclo di seminari svoltosi in modalità on-line nella primavera 2022, a cura del Centro per la Meditazione Cristiana di Firenze. Il volume si apre con un saggio sul capostipite della mistica occidentale, Platone. Si concentra poi sul momento critico del passaggio tra antichità classica e mondo cristiano, esaminando figure essenziali come Origene, Plotino, Agostino, i Padri e le Madri della Chiesa, giungendo fino alla pienezza dell'esperienza spirituale cristiana, nel Medioevo, con figure quali Guglielmo di Saint Thierry e Ildegarda di Bingen. Il valore del libro è perciò duplice: mentre fornisce elementi di base sotto il profilo storico per la conoscenza di una componente essenziale della nostra cultura, costituisce anche un utile ausilio per la comprensione di esperienze e modelli di comportamento che non hanno perduto niente sotto il profilo dell'attualità. Prefazione di Antonella Lumini.
Tutta l'umanita del Crisostomo nell'esortazione al cammino di conversione.
Un testo chiave per la storia tardoantica, una storia della chiesa da un punto di vista eterodosso di un vescovo siriaco. Scritta in siriaco nella seconda metà del VI secolo, la storia ecclesiastica di Giovanni di Efeso costituisce una fonte importante per la storia ecclesiastica, politica e militare di quel periodo. Sfortunatamente si è conservata solo la terza parte, la quale narra delle vicende della chiesa miafisita e dell'Impero bizantino negli anni 570-588. È un'opera chiave per ricostruire il punto di vista miafisita delle persecuzioni operate dai Calcedonesi negli anni dopo la morte di Giustiniano, un'opera importante della storiografia siriaca finora poco studiata dagli esperti di storia della chiesa e dell'impero bizantino.
Almeno sin dai lavori di Étienne Gilson sulle origini scolastiche della filosofia cartesiana, sappiamo che il Cogito non è apparso per generazione spontanea nella mente di Cartesio, ma che esso passò attraverso una lunga storia che abbraccia tutto il Medioevo. Il presente volume esplora i maggiori momenti di questo itinerario. Presso sant'Agostino e san Bonaventura, il Cogito viene tematizzato in chiave squisitamente teologica, come segno dell'immagine trinitaria nell'uomo.
Con Domenicani del Duecento e del Trecento, sant'Alberto Magno, san Tommaso 'Aquino e pure Meister Eckhart, la riflessione sull'autocoscienza assume un carattere più direttamente filosofico anche se, ben lungi dall'opporsi alla sua integrazione nella sacra doctrina, essa ne elabora i fondamenti gnoseologici e metafisici. Giovanni Duns Scoto si muove ancora in questa prospettiva. Invece, i pensatori francescani successivi, come Guglielmo di Ockham e la sua posterità nominalista, utilizzeranno in maniera crescente il Cogito come uno strumento epistemologico destinato a misurare il campo del possibile.
Nel presente volume vengono pubblicati gli atti del Convegno Internazionale Il Cogito nel Medioevo, organizzato dalla Cattedra Marco Arosio e la Facoltà di Filosofia dell' Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma, i giorni 13-14 ottobre 2020, con i contributi dei professori Alain Contat, Christian Ferraro, Juan Antonio Gaytán, Alessandro Ghisalberti, Rupert Mayer, Carmelo Pandolfi, Graziano Perillo, Davide Riserbato.
Riproponiamo, in una edizione aggiornata e aumentata di nuovi testi, la sapienza e le parole di salvezza, gli insegnamenti e i consigli spirituali di alcuni monaci e monache dei monasteri di Romania che si sono distinti per il loro stile di vita e per la loro opera. Gli insegnamenti di vita e i consigli spirituali qui presentati, raccolti dall'autore nelle conversazioni intrattenute con alcuni monaci e monache dei monasteri contemporanei di Romania, sono una suggestiva guida, unica nel suo genere, alla scoperta della ricchezza della tradizione spirituale romena. La vivente testimonianza di questi "portatori dello Spirito" e le loro parole di salvezza illuminano i credenti d'oriente e d'occidente aiutandoli a trovare risposte a quelle stesse domande con cui ancora ai giorni nostri si trovano a confronto, quali: "Come pregare?", "Come lottare contro le tentazioni?", "Come ottenere la pace del cuore?". In questo atto di trasmissione l'inestimabile patrimonio della tradizione esicasta romena, con i suoi tratti originali, diviene fonte viva di sapienza spirituale per il mondo contemporaneo.
«La nuova edizione degli Scritti di sant'Antonio Maria Zaccaria che abbiamo fra mano, opera veramente poderosa e meritevole, dovuta ai confratelli Antonio Gentili e Giovanni Scalese, rientra pienamente nel "fatale" ammodernamento o perfezionamento delle varie edizioni precedenti, l'ultima delle quali ... risale al 1996, e conta perciò già 26 anni. Questa volta però - a differenza delle edizioni precedenti - si tratta di una "ripresa" degli Scritti zaccariani, non solo e non tanto testuale, quanto di una vera rivisitazione "critica" degli autografi o delle copie, o ancora della tradizione delle opere dello Zaccaria, nuovamente (e forse definitivamente) suddivisa in paragrafi e versetti, accompagnata da abbondanti note esplicative e addirittura da 33 Excursus molto apprezzabili e istruttivi... Il lettore che aprirà questa edizione degli Scritti del Fondatore noterà subito l'elaborata veste grafica dei testi, suddivisa in due colonne (testo originale e sua "traduzione" in italiano aggiornato), alle quali si affianca una terza colonna marginale a destra, che accoglie i riferimenti intertestuali agli Scritti medesimi...». La presente edizione è «a suo modo una summa, che difficilmente si poteva fino all'altro ieri immaginare, la quale resterà - io credo - non solo insuperata per molti anni, ma costituirà ormai opera di riferimento obbligato per chi vorrà conoscere o scrivere dello Zaccaria. Figura che qui giganteggia, come forse mai in precedenza, per la sua altezza spirituale, per lo spessore del suo pensiero religioso, per la profondità e maturità - possiamo davvero dire coram Deo - delle sue molteplici iniziative».
La presente edizione di tutte le Opere di San Giovanni della Croce (1542-1591), curata da Luigi Borriello e Giovanna della Croce, vuol essere un ulteriore contributo a riscoprire la figura e la dottrina del grande mistico spagnolo. Il cammino sangiovanneo, che s'inerpica dritto fino a raggiungere il «Monte della perfezione», passa inevitabilmente attraverso la via purgativa, illuminativa e unitiva. È una forte esperienza del divino, che parte dal "nulla" per accedere, attraverso la notte dei sensi e dello spirito, al mistero di Dio Trinità. Questa edizione integrale dell'opera sangiovannea risponde alla sensibilità e alle esigenze del lettore moderno. I testi sono accompagnati da introduzioni e note utili come bussola tanto per il novizio, quanto per lo studioso più preparato. Dalla Salita del monte Carmelo alla Notte oscura, dal Cantico spirituale (A e B) alla Fiamma d'amore viva (A e B), s'intrecciano i segni del cammino dell'anima che cerca Dio, tra assenza e possesso, fino a trovarsi immersa nella sua luce sfolgorante. Il volume, comprendente anche le Poesie e le opere minori, intende, così, essere d'aiuto a ripercorrere questo testo - classico e sublime - valido in ogni epoca della storia.
Il libro si sviluppa in due sezioni. Nella prima viene ricostruita la vita e la storia dell'antica Puteoli, porto di primaria importanza; punto di irradiazione della politica romana nel Mediterraneo; approdo obbligato per quanti provenivano dall'Oriente: qui soggiornò Paolo e sorse una delle più antiche comunità cristiane. Nella seconda l'attenzione si sposterà sulla città «Caput mundi», che aveva sottomesso l'intero Mediterraneo, che diventerà uno dei principali centri del cristianesimo nascente. A Roma predicano e vi trovano la morte Paolo e Pietro; qui nasce una comunità avversata e perseguitata, ma capace di divenire un autorevole punto di riferimento per i primi cristiani. Ripercorrendo la storia delle due città sarà possibile cogliere le dinamiche sociali e religiose entro cui i seguaci di Gesù costruirono e definirono la propria identità cristiana.
Nel corso della sua formazione H. U. Balthasar segue l'insegnamento dei Padri della Chiesa per l'interdipendenza tra teologia ed esperienza di fede, il ruolo necessario della filosofia nella speculazione e nel linguaggio dogmatico, il rapporto con la cultura del proprio tempo per il compito dell'annuncio cristiano. Con le ricerche su Massimo Confessore, studia un pensiero che mostra tutta la sua attualità "inquietante", in vista di un fecondo studio della Rivelazione Cristiana.
Questo libro intende dare conto del lavoro del teologo svizzero, ne ripercorre il metodo di ricerca specie su Massimo che nel dogma di Caledonia vede il principio filosofico della sintesi come chiave ermeneutica della realtà intera.
Che cosa significa essere cristiani oggi? E in particolare in Italia?
Dovrebbe essere chiaro! Eppure, ogni epoca sente l'esigenza di riscoprire nuovamente il significato.
Nel libro gli autori tentano una ricostruzione fenomenologica dell'appellativo. Si può essere cristiani nel nome, nei fatti, nel cuore. Dall’altro lato rintracciano i riferimenti al cristianesimo in alcuni passaggi e pensatori della cultura italiana ed europea.
Emerge che l'essere cristiani, in Italia, è una condizione che oscilla tra il riconoscere di non potersi non dire cristiani (Croce) e il pretendere di dirsi cristiani con formule del tipo: "sono x, sono y, sono CRISTIANO!"
Ma che cosa ha significato il momento in cui: "i discepoli furono chiamati cristiani"(At 11:26)?
San Gregorio di Narek, proclamato Dottore della Chiesa dal Santo Padre Francesco, il 12 aprile 2015 nella Basilica vaticana, rappresenta una grandezza nel suo genere unica nell'ambito della cultura religiosa e letteraria non solo dell'Armenia, ma della cristianità intera, dalle dimensioni umane e mistiche universali. Narekatsi - è stato detto - riassume in sé tutto ciò che lo spirito armeno abbia pensato fin dall'inizio. Tutte le angosce e le lotte, come pure tutte le vittorie e le speranze del suo popolo, lui le ha condensate nella sua opera. Il suo Matean Olbergutean, il Libro della Lamentazione, parole traducibili anche come il Libro della Tragedia, conosciuto comunemente tout court come il Narek, il capolavoro poetico, teologico e mistico di Gregorio, fu il libro più letto dagli Armeni.