I saggi raccolti in questo volume esemplificano i risultati dell’esegesi figurativa che gli artisti hanno effettuato sui testi della Bibbia, e potrebbero aprire un nuovo capitolo nel settore dell’ermeneutica della Sacra Scrittura. A differenza di quella letteraria, l’esegesi figurativa si sviluppa attraverso una affascinante interazione di parole e di figure che permette di accostarsi per sentieri inconsueti alla Parola di Dio e di rinnovarne l’intelligenza. Sono soprattutto i testi in ebraico che fanno capolino nelle immagini dei secoli XVI e XVII a segnare un percorso che si snoda attraverso i protagonisti (Tiziano, Caravaggio, Rubens, Poussin) e i comprimari (Jacopo de’ Barbari, Alessandro Allori) della pittura europea, i quali rivelano un temperamento ermeneutico paragonabile a quello dei grandi nomi della tradizione occidentale. E, in contrasto con la pedanteria che affligge talvolta i teologi e gli esegeti di ieri e di oggi, per evocare la verità questi artisti hanno adoperato solo le armi della bellezza.
GLI AUTORI
FRANCESCO SARACINO, biblista e teologo, si occupa dell'interpretazione della tradizione figurativa occidentale all'interno di un progetto ermeneutico inteso a rivendicare un accesso "figurativo" alla dimensione dello Spirito.
˛ˇ C o n t i n u a l a f o r t u n a t a s e r i e d e g l i A B C c h e f o r n i s c o n o u n p r i m o a p p r o c c i o d i b a s e a d i v e r s i a r g o m e n t i s p e s s o d i f f i c i l i d a a f f r o n t a r e p e r l a l o r o n a t u r a l e c o m p l e s s i t ‡ .
L A B C p e r l a l e t t u r a d e l l a B i b b i a s i a r t i c o l a i n q u a t t r o p a r t i :
1 ) q u e s t i o n i i n t r o d u t t i v e ( l a c o m p o s i z i o n e d e l l a B i b b i a , l a s t o r i a i n e s s a r a c c o n t a t a , i l c a n o n e , l i s p i r a z i o n e , l e l i n g u e , l a v e r i t ‡ d e l l a S c r i t t u r a , i g e n e r i l e t t e r a t i ) ;
2 ) p r e s e n t a z i o n e d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o ;
3 ) p r e s e n t a z i o n e d e l N u o v o T e s t a m e n t o ;
4 ) l a l e t t u r a d e l l a B i b b i a o g g i ( l a s u a i n t e r p r e t a z i o n e , l e t r a d u z i o n i d e g l i u l t i m i 1 0 0 a n n i , l e s e g e s i c o n t e m p o r a n e a , l a q u e s t i o n e d e i t e s t i m o n i d i G e o v a , l a p r o p o s t a d i u n m e t o d o d i l e t t u r a ) .
G i a c o m o P e r e g o Ë s a c e r d o t e p a o l i n o d a l 1 9 9 8 . S v o l g e i l s u o m i n i s t e r o p r e s s o l a r e d a z i o n e b i b l i c a d e l l e E d i z i o n i S a n P a o l o e i n s e g n a S a c r a S c r i t t u r a p r e s s o l I s t i t u t o d i T e o l o g i a d e l l a V i t a C o n s a c r a t a ( C l a r e t i a n u m ) a R o m a . T r a l e s u e p u b b l i c a z i o n i s e ≠ g n a l i a m o l A t l a n t e b i b l i c o i n t e r d i s c i p l i n a r e , S a n P a o l o 2 0 0 3 3 e i d u e v o l u m i d i P a s s w o r d . B i b b i a G i o v a n e , S a n P a o l o 2 0 0 3 c u r a t i c o n a l t r i g i o v a n i a u t o r i d e l l a F a m i g l i a P a o l i n a .
Il libro
La tua parola, Signore, è gioia del cuore! (S.A. Panimolle)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nel Primo Testamento (F. Manns)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione negli scritti giudaici intertestamentari (R. Vicent)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli (S.A. Panimolle)
Parola di Dio, Sacra Scrittura e Tradizione nell'Epistolario del Nuovo Testamento e nell'Apocalisse (R. Fabris)
Il Libro dei Proverbi sembra avere una chiara destinazione pedagogica, formare i giovani a un vero umanesimo che potremmo definire «religioso», che consiste nel comprendere il senso della vita umana, nell'acquistare buon senso, prudenza, cautela, penetrazione, affabilità e pazienza, autocontrollo e ottimismo, fino ad arrivare attraverso una riflessione sull'esperienza a capire che «il principio della vera sapienza è il timore di Dio». Nei «Proverbi di Salomone» il sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, specie dei giovani. È interessante però notare come nei libri biblici vi sia un'interferenza tra la pedagogia umana e la pedagogia divina: le forme e le istituzioni dell'insegnamento umano vengono trasferite a livello divino, per cui non solo Dio diventa il grande educatore del popolo ma la Sapienza stessa appare già «maestra di vita», «educatrice». La versione greca dei Proverbi è molto diversa dal Testo masoretico e presenta notevoli aggiunte anche molto belle. La maggior parte delle varianti sono intenzionali, ossia frutto di un'interpretazione di tendenza haggadica, cioè narrativa. Il traduttore ebreo accetta di considerare come sua l'eredità greca non soltanto in confronto con la sua più preziosa eredità ebraica, il tesoro delle Scritture, ma mescolato alla stessa pasta del testo che offre ai lettori di lingua greca. La sapienza biblica è il tema del libro dei Proverbi tradotto in greco.
Dopo il primo volume del commento a Luca dedicato all'infanzia di Gesù e al suo ministero in Galilea, questo secondo volume copre la parte centrale del terzo vangelo: episodi, discorsi, dialoghi, miracoli e parabole che concorrono a quello che per convenzione viene chiamato "racconto di viaggio". Alcuni fra i testi più celebri e più importanti di questa parte dal Padrenostro all'episodio di Marta e Maria, dalla parabola del samaritano a quella del figlio prodigo danno chiara prova del talento letterario di Luca e dei suoi orientamenti teologici, ed è a quello e a questi che il commento di François Bovon si mostra maggiormente interessato, proseguendo al tempo stesso nell'esame della storia dell'interpretazione e della ricezione del vangelo di Luca dall'età patristica ai tempi odierni, passando per il medioevo e la riforma.
A partire dagli anni '70 del secolo scorso la Catechesi Biblica Simbolica cerca di riproporre e mettere in opera la catechesi dei Padri della Chiesa tenendo conto del mondo critico di oggi. Questo volume, a partire da numerose esperienze di catechesi per tutte le età che si ispirano a questo metodo, ne tenta una sintesi e propone una pedagogia della fede biblica. Gli autori sono stati mossi dalla certezza che una catechesi che si ispiri ai Padri è possibile anche in un mondo segnato dall'esteriorità tecnica.
DESCRIZIONE: Scrutando dentro le "ragioni di Giuda", Gustavo Zagrebelsky esplora uno dei territori più inquieti del pensiero cristiano, proprio perché vi è in gioco la libertà della creatura rispetto ai disegni del creatore. In Giuda si condensano, come una sterminata letteratura ci conferma, tutte le ombre del cuore umano: il suo sogno di bene e la sua capacità di male, il baratro della disperazione e il sogno della redenzione, la deformità del tradimento - l'affronto più grande alla creatura che si offre inerme - e la domanda più radicale su Dio, se cioè la sua misericordia sia tale da poter accogliere e perdonare anche il colpevole più ripugnante.
(dalla Premessa di Gabriella Caramore)
COMMENTO: Da parte del noto giurista una originale interpretazione del tradimento di Giuda alla luce delle categorie di colpa, pentimento e perdono.
GUSTAVO ZAGREBELSKY è presidente emerito della Corte Costituzionale. Per Einaudi ha pubblicato: Il diritto mite. Legge, diritti, giustizia; Il crucifige e la democrazia; Imparare democrazia. Presso la Morcelliana: La leggenda del Grande Inquisitore
Descrizione dell'opera
«La parola di Dio ci raggiunge attraverso la mediazione umana e non allo stato puro, cioè nell’esperienza e nella testimonianza umana limitata. La Bibbia è, al tempo stesso, di Dio e dell’Uomo, perché è il risultato del loro incontro» (dall’Introduzione). Nel concreto questo significa che il carattere eterogeneo della Scrittura – negli autori, nelle epoche, nei generi letterari, negli stili, nei linguaggi e nelle immagini – costringe alla fatica dell’ermeneutica chiunque si accosti alle sue pagine.
L’opera tenta di rispondere alle difficoltà del lettore contemporaneo di fronte alle diverse interpretazioni dei testi biblici. Presenta quindi i principali modelli di interpretazione biblica: il modello della tradizione (la proclamazione ecclesiale), quello storico-critico (la ricerca dell’autore e del testo nel suo contesto), quello strutturale/semiotico (il testo come si presenta), narrativo (il processo di comunicazione tra testo e lettori), esperienziale (limitatamente all’ermeneutica femminista). Ogni capitolo studia un modello d’interpretazione e i suoi metodi, e fa il punto anche sull’attuale dibattito tra gli specialisti della materia.
Sono infine proposte alcune opzioni di lettura che consentono ai lettori di scoprire la Bibbia come Scrittura viva.
Sommario
Avvertenza al lettore. Introduzione. 1. L’invito al viaggio. Tra testo e lettori. 2. Il modello kerygmatico. Il Cristo coricato nelle fasce. 3. Il modello storico. Il testo come frutto della storia. 4. Il modello strutturale/semiotico. Il testo come spazio di relazioni. 5. Il modello narrativo. Il testo come storie. 6. Il modello esperienziale. L’interprete come chiave di lettura. Conclusione: Per una lettura che non rinuncia né alla fede né alla ragione. Postludio: A guisa di eredità, un tesoro e un campo. Bibliografia.
Note sull'autrice
Elisabeth Parmentier è docente di teologia pratica alla Facoltà di Teologia protestante di Strasburgo. Ha pubblicato Les Filles prodigues. Défis des théologies féministes, Labor et Fides, Ginevra 1998.
Descrizione dell'opera
In quanto essere che, per mezzo della ragione, è in grado di riflettere sul suo riferimento al mondo e alla trascendenza, l’uomo deve continuamente rispondere all’interrogativo su di sé. Così come l’interrogativo su Dio, quello sull’uomo rimane, alla radice, una questione aperta.
Uno dei fondamenti irrinunciabili della riflessione teologica sull’uomo è dato dalla concezione biblica, anche se non è certo facile parlare di una antropologia biblica, ma piuttosto di affermazioni antropologiche contenute nella Bibbia che investono tutte le dimensioni dell’uomo.
Il volume fa parte di una collana che illustra i contenuti dell’Antico e del Nuovo Testamento sui temi fondamentali della fede. Ogni tema è presentato da due autori: uno per l’Antico e uno per il Nuovo Testamento, che poi, in un dialogo conclusivo, discutono come le idee centrali dell’AT vengono filtrate, assunte o modificate nel NT. Il lettore può così percepire la tensione e l’unità esistente tra i due Testamenti.
Ecco il piano completo dell’opera: 1. C. Dohmen - T. Söding, Il Dio uno; 2. K. Koenen - R. Kühschelm, La fine dei tempi (2001); 3. J. Schreiner - R. Kampling, Il prossimo lo straniero il nemico (2002); 4. G. Vanoni - B. Heininger, Il Regno di Dio (2004); 5. H.-J. Fabry - K. Scholtissek, Il Messia (2005); 6. C. Brüning - K. Kertelge, Il problema del male; 7. G. Fischer- K. Backhaus, Espiazione e riconciliazione (2002); 8. G. Steins - M. Theobald, La creazione; 9. I. Müllner - P. Dschulnigg, Feste ebraiche e feste cristiane (2006); 10. U. Berges - R. Hoppe, Povero e ricco; 11. C. Frevel - O. Wischmeyer, Che cos’è l’uomo (2007); 12. F.-L. Hossfeld - K. Berger, Lo Spirito di Dio; 13. P. Deselaers - C.-P. März, Morte e risurrezione.
Sommario
I. Antico Testamento (C. Frevel). Approccio. 1. L’antropogenesi nell’Antico Testamento. 2. Nel bel mezzo della vita, circondati dalla morte. L’uomo caduco. 3. L’uomo nell’Antico Testamento. 4. Il lavoro e il riposo: la determinazione dell’uomo. 5. La speranza dell’uomo nel paese dei viventi. II. Nuovo Testamento (O. Wischmeyer). 1. Come s’incontrano gli esseri umani negli scritti neotestamentari? 2. Come parlano dell’uomo gli scritti neotestamentari? 3. Come intendono l’uomo gli scritti neotestamentari? 4. Quali prospettive aprono agli uomini gli scritti neotestamentari? 5. Quale contributo duraturo offre l’antropologia neotestamentaria alla comprensione dell’uomo? III. Dialogo. Antico Testamento (C. Frevel). Nuovo Testamento (O. Wischmeyer). Bibliografia.
Note sugli autori
Christian Frevel, nato nel 1962, dottore in teologia, è docente di Antico Testamento alla Facoltà di Teologia Cattolica dell’Università di Bochum.
Oda Wischmeyer, nata nel 1944, dottore in teologia, è docente di Nuovo Testamento all’Università di Erlangen-Nürnberg.
˛ˇ D e s c r i z i o n e d e l l ' o p e r a
L e L e t t e r e P a s t o r a l i ( P r i m a e S e c o n d a l e t t e r a a T i m o t e o e L e t t e r a a T i t o ) s o n o d o c u m e n t i c h e t e s t i m o n i a n o l a d i f f i c i l e e p o c a d e l d o p o - P a o l o , l a s c i a n d o i n t r a v e d e r e t u t t a l a g r a v i t ‡ d e i p r o b l e m i c h e l e c o m u n i t ‡ p a o l i n e s i t r o v a r o n o a d a f f r o n t a r e d o p o l a s c o m p a r s a d e l l A p o s t o l o . P u r a t t i n g e n d o d a l p r o p r i o m a e s t r o , i l d i s c e p o l o c h e l e r e d a s s e d o v e t t e q u i n d i a p r i r e n u o v e p i s t e p e r f a r f r o n t e a l l e d o t t r i n e c h e m i n a v a n o a l l a r a d i c e l a b o n t ‡ d e l l a c r e a z i o n e a t t r a v e r s o i l c o n v i n c i m e n t o c h e n o n f o s s e l e c i t o a s s u m e r e a l c u n i a l i m e n t i o , a n c o r p e g g i o , s p o s a r s i .
I l v o l u m e a f f r o n t a i l b r a n o 1 T m 4 , 1 - 5 , i l t e s t o d e l ´ T u t t o q u e l l o c h e D i o h a c r e a t o Ë b u o n o ª . A p a r t i r e d a t a l i p o c h e p a r o l e , l o s t u d i o t e n t a d i r i c o s t r u i r e c o n t e n u t i , c i r c o s t a n z e e p r o t a g o n i s t i d e g l i e r r o r i d i f f u s i n e l l e C h i e s e p a o l i n e c i r c a c i b i e m a t r i m o n i o . P r o c e d e p o i a u n l u n g o c o n f r o n t o c o n l e c o r r e n t i f i l o s o f i c h e e r e l i g i o s e c h e h a n n o p r a t i c a t o l a s t e n s i o n e d a i c i b i o d a l t a l a m o , d a l p r i m o s t o i c i s m o a l t e r z o , d a i s e t t a r i d i Q u m r a n a g l i g n o s t i c i . R i c e r c a i n f i n e n e l l e l e t t e r e a u t e n t i c h e d i P a o l o l a c o n s o n a n z a t r a i l d i s c e p o l o a u t o r e d e l l e P a s t o r a l i e l A p o s t o l o s u o m a e s t r o .
N e l p a n o r a m a i t a l i a n o d i s t u d i s u l l e L e t t e r e P a s t o r a l i , n o n p a r t i c o l a r m e n t e r i c c o , i l v o l u m e h a i l p r e g i o d i n o n r e s t a r e n e l c h i u s o d e i g i o c h i l e t t e r a r i i n t r a - b i b l i c i , m a d i i n d a g a r e n e l l a s t o r i a d e l p e n s i e r o f i l o s o f i c o e r e l i g i o s o .
S o m m a r i o
P r e s e n t a z i o n e ( G . B i g u z z i ) . I n t r o d u z i o n e . I . I p e r i c o l i d e g l i u l t i m i t e m p i e i f a l s i m a e s t r i ( 1 T m 4 , 1 - 2 ) . 1 . L a p r o f e z i a d e l l o S p i r i t o c i r c a g l i u l t i m i t e m p i ( 1 T m 4 , 1 a ) . 2 . L a p o s t a s i a d a l l a f e d e n e g l i u l t i m i t e m p i ( 1 T m 4 , 1 b ) . 3 . L a d e s i o n e a s p i r i t i c a t t i v i e i n s e g n a m e n t i d i a b o l i c i ( 1 T m 4 , 1 c ) . 4 . L a f i s i o n o m i a m o r a l e d e i f a l s i m a e s t r i ( 1 T m 4 , 2 ) . 5 . L a d i n a m i c a d e l l i n g a n n o . I I . L o s t i l i t ‡ a l l a c r e a z i o n e n e l l e p r e t e s e a s c e t i c h e d e g l i » µ ≈ ¥ ø ª Ã ≥ ø π ( 1 T m 4 , 3 a ) . 1 . P r o i b i z i o n e d e l m a t r i m o n i o e d i v i e t o d i a l c u n i c i b i ( 1 T m 4 , 3 a ) . 2 . I l c o n f r o n t o p o l e m i c o c o n i f a l s i m a e s t r i n e l l e L P . 3 . D i s t a c c o d a l m o n d o e d a l l a c r e a z i o n e n e l p e n s i e r o f i l o s o f i c o d e l I - I I s e c o l o . 4 . C e l i b a t o e a v v e r s i o n e a l m a t r i m o n i o n e i m o v i m e n t i r e l i g i o s i . 5 . I d e a l i a s c e t i c i e m a t r i m o n i o n e l N T . 6 . F o r m e d i a s c e t i s m o a l i m e n t a r e n e l l a n t i c h i t ‡ . I I I . I l p r i n c i p i o d i p o s i t i v i t ‡ d e l l a c r e a z i o n e ( 1 T m 4 , 3 b - 5 ) . 1 . P r i m a a r g o m e n t a z i o n e : i l f i n e d e l l e c o s e n e l p r o g e t t o d e l C r e a t o r e ( 1 T m 4 , 3 b ) . 2 . S e c o n d a a r g o m e n t a z i o n e : b o n t ‡ d e l l a c r e a z i o n e e s u o n o n - r i f i u t o ( 1 T m 4 , 4 - 5 ) . I V . D a 1 T m 4 , 1 - 5 a l s e n s o d i ´ c i t t a d i n a n z a ª i n q u e s t o m o n d o n e l l e L P . 1 . L a p o s i t i v i t ‡ d e l m a t r i m o n i o e d e l l a v i t a f a m i l i a r e n e l l e L P . 2 . L a p o s i t i v i t ‡ d e l l a c r e a z i o n e n e l l e L P . 3 . L a p o s i t i v i t ‡ d e l l e s t r u t t u r e s o c i a l i e p o l i t i c h e n e l l e L P . C o n c l u s i o n i . B i b l i o g r a f i a . I n d i c i .
N o t e s u l l ' a u t o r e
R o b e r t o A m i c i , s a c e r d o t e r e l i g i o s o d e i F i g l i d i S . M a r i a I m m a c o l a t a , h a c o m p i u t o g l i s t u d i a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o e a l l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ U r b a n i a n a . » d o c e n t e d i t e o l o g i a b i b l i c a a l l U n i v e r s i t ‡ U r b a n i a n a e a l l U n i v e r s i t ‡ d e l l a S a n t a C r o c e . H a p u b b l i c a t o a l c u n i s t u d i d i e s e g e s i e d i t e o l o g i a b i b l i c a s u r i v i s t e s c i e n t i f i c h e n a z i o n a l i .
Il volume prende in esame alcune dimensioni esistenziali in cui si affaccia la figura cristiana del potere, che riceve la sua più alta definizione dall'evento pasquale di Gesù Cristo. La visione cristiana del potere evoca continuamente la responsabilità dialogica e relazionale che l'uomo ha nei confronti di chi glielo affida, sia che venga dall'alto sia venga che dal basso, poiché, in realtà, è sempre dono e compito che gli è affidato per il bene proprio e di tutti (testo: Giudici 9,7-15; commenti di: Gianfranco Ravasi, Giulio Andreotti, Massimo Cacciari, Vannino Chiti, Stefano Folli, Pio Laghi...).
La poetica della letteratura veterotestamentaria si concepisce come esposizione e approfondimento delle forme linguistiche ed espressive dei testi raccolti nella Bibbia ebraica. Intento degli studi poetologici di Klaus Seybold la Poetica dei Salmi è il primo di altri tre volumi dedicati rispettivamente alla poetica della letteratura narrativa, profetica e sapienziale è di introdurre alle manifestazioni della poetica soggiacente ai diversi generi letterari degli scritti veterotestamentari e alle funzioni che queste assolvono per il significato dei testi e la loro teologia, dalle forme di lamentazione alla diversità dei ritmi, dalle costellazioni sonore alla costruzione del verso, dalle sequenze lessicali alle figure di stile e alle strutture testuali. Nell'opera di K. Seybold i testi dei Salmi, debitamente tradotti e commentati, sono illustrati in tutti i loro aspetti testuali e letterari all'interno della lunga tradizione che ha condotto alla costituzione del salterio biblico.