L'imprescindibile laicità dello Stato
L'impegno attivo delle chiese nella società civile
Luterani, calvinisti, valdesi, metodisti riflettono guardando all'Europa e all'Italia
Anche se con diverse sensibilità, tutte le chiese protestanti professano la separazione tra Stato e chiesa.
Come si configura, quindi, il rapporto tra l'istituzione statale e le chiese protestanti nella società?
Questa raccolta di interventi - di protestanti di diversa confessione insieme a un teologo cattolico e a un laico - nasce dal dibattito che accompagna il Sinodo 2006 della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), dedicato alla riflessione sull'impegno pubblico e politico delle chiese nella società.
Una riflessione a più voci a partire dai rapporti - esistenti e auspicabili per un reciproco vantaggio e nell'ottica del bene comune - tra l'istituzione statale e le chiese, in particolare tra lo Stato italiano e le confessioni protestanti.
Un contributo a favore della divisione delle responsabilità e del potere nelle strutture democratiche della società che, pur con sensibilità diverse, tutte le chiese protestanti sostengono.
Dopo la Rivoluzione francese e la bufera napoleonica, in Europa nasce in gruppi di cristiani - con tre radici: in Inghilterra-Irlanda, in Svizzera e in Italia - il sogno di superare lo scandalo della divisione fra le Chiese, ritrovandosi insieme a spezzare il pane con tutti gli uomini disposti ad accettare il Vangelo di Cristo. Questa utopia, se non riesce a riunire la Cristianità, genera però nuovi vivaci correnti religiose, di cui questo libro traccia la storia. Lo studio dei Fratelli (questa la denominazione generica con cui si identificano le varie "correnti" del movimento) è essenziale sia per la storia del protestantesimo moderno - di cui costituiscono parte integrante - sia per riflettere su categorie come "fondamentalismo" e "conservatorismo", oggi di grande attualità non solo nell'ambito cristiano.
Prospettive scientifiche nei problemi del Male Naturale, in lingua inglese.
La rilevanza sociale della fede, i fondamentalismi, Stato e laicità i temi fondamentali del volume. Fede e politica, fede e cultura, relativismo e religione civile, violenza e fondamentalismi, impegno dei cristiani nel mondo, Stato e laicita', sono i temi piu' dibattuti nel nostro tempo che impongono a livello personale e ecclesiale la ricerca di nuovi orizzonti, nuovi linguaggi, nuovi modi di vita. Nella svolta epocale della civilta' attuale spesso drammatica e inquietante emergono a ogni livello, sia pure in forme le piu' diverse, una forte domanda di senso, una diffusa sensibilita' religiosa, la coscienza di possibilita' nuove e soprattutto la disponibilita' a un pieno coinvolgimento. In questa luce si puo' pensare con speranza ad una fase nuova della storia umana in cui la rilevanza sociale della fede acquista una particolare importanza a patto che la chiesa sappia cambiare.
Un'opera di sicuro riferimento a livello internazionale.
Da oltre trent'anni l'Europa pianifica, con i paesi della Lega Araba, la fusione delle due sponde del Mediterraneo in in nuovo grande agglomerato che l'autrice ha denominato "Eurabia". L'autrice vuole ricostruire le attività e gli strumenti che perseguono questo scopo analizzando scelte di politica estera e individuando figure responsabili in ambito politico, culturale e religioso.
Un testo sulla figura e la personalita' di Madre Nazarena Majone. Nazarena Majone e' una figura di suora che si e' formata alla scuola di carita' sociale di Sant'Annibale Di Francia sul finire del XIX secolo e soprattutto nella prima parte del XX secolo. L'Autore ha selezionato circa 150 fioretti", luminosi frammenti dell'anima, collocati in otto sequenze che scandiscono quasi una biografia di questa donna e religiosa che conserva tratti di freschezza e originalita' anche per l'oggi. La trascrizione degli episodi riportati procede con scioltezza, assecondando un ritmo narrativo a immagini e flash, tipico di un racconto cinematografico. "