C’era una volta la scuola in ospedale. E c’è ancora. Come ci sono Sandra, Luca, Anna, Federico e molti altri. Ragazzi che fanno parte di un villaggio di confine, dove si cresce confrontandosi con difficoltà serie, con una malattia da combattere, con il tempo da conquistare. Ragazzi che hanno combattuto una battaglia per la vita nel reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli di Roma e l’hanno vinta. E così uno di loro oggi fa il ricercatore, un’altra disegna fumetti, un terzo sta per iscriversi all’università in Danimarca. E così via. Ma quello che conta è che tutti sono qui, a raccontarci la loro vita, le loro “storie di incredibile felicità”.
“Proverete emozioni vere, legate a storie reali. Storie magari non adatte ai social, ma aderenti al sociale. E che ci possono aprire il cuore e la mente”. (Massimo Giletti)
“La vera felicità ha il sapore di una giornata di sole fuori dall’ospedale, di una gita, di una vacanza, di un sorriso e di un sentimento di amore che ti accarezza”. (Benilde Naso Mauri).
La Stazione Trastevere, a Roma, è un luogo d’incontro e di passaggio per decine di migliaia di persone ogni giorno, ma è anche casa per tante donne e tanti uomini che la vita ha portato ad accamparsi in qualche modo nei suoi dintorni. Dietro le barriere che talvolta discriminano, si svela un mondo popolato non di “scarti della società”, ma di famiglie in estrema povertà, di padri senza più lavoro, di figli non desiderati, di ragazze maltrattate in un ambiente ostile, di donne abbandonate alla solitudine. Qui un gruppo della Comunità di Sant’Egidio si dà da fare ogni notte per aiutare queste persone a resistere alle insidie del freddo e dell’abbandono, facendosi compagno di strada di tanti di loro e raccogliendone l’anelito profondo al cambiamento, oltre che le storie. Che non sono semplicemente tragedie, ma vere storie di vita da conoscere, se si vuole consapevolmente sapere.
“Chi vive per la strada coltiva il desiderio di una vita normale. Di una vita meno da soli. Perché la solitudine è un peso in più per chi è fragile e povero”. (Marco Impagliazzo)
Oggi Dio è ancora incarnato o è solo ultraterreno, trascendente, mistico? Cosa significa in concreto l'Incarnazione? È solo una bella parola teologica? Un'allusione al momento della nascita di Gesù avvenuta duemila anni fa ma poi esaurita, quando Gesù è salito ("volatilizzato...") in cielo? Può sembrare una indagine riservata a dottrine teologiche, invece si tratta di qualcosa che ha un grande impatto con il mondo reale, con il quotidiano. Spesso infatti si interpreta la vita cristiana con le devozioni o rifugiarsi nel Dio che sta nei cieli, dimenticando che la vita spirituale ci coinvolge necessariamente in questo mondo e contribuisce a portarlo al bene. Molti fedeli si impegnano ad amare Dio ma finiscono per trascurare l'amore concreto al prossimo o considerandolo un optional secondario a addirittura superfluo. Come e cosa fare? La Comunità di Caresto ci guida attraverso le sue semplici meditazioni a comprendere e praticare l'incarnazione di Dio nella nostra vita cristiana di tutti i giorni.
“Nella sua vita mortale Cristo passò beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male. Ancor oggi come buon samaritano viene accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza” – così la Chiesa, nostra Madre, rende gloria a Dio Padre in uno dei prefazi del Messale Romano. Anche oggi Gesù continua a passare e invitare tutti con le parole: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò”. Da diverse decine di anni, nella chiesa di Sant’Ignazio a Roma, la “Comunità di Gesù” ha accolto questo invito del Signore e con regolarità ha iniziato a riunirsi in preghiera, per chiedere sollievo, sostegno e forza nelle difficoltà e nelle malattie. In questo libro sono raccolte moltissime testimonianze, nelle quali, con semplicità e senza alcuna retorica, si rende lode a Dio per tante guarigioni, vere e durature.
Sotto il cielo di Gerusalemme e della Giudea, la Parola diventata vita risuona in un modo unico. Le tappe di un pellegrinaggio non sono solo luoghi della mente: sono incarnazione. Qui le parole acquistano un valore diverso, ci provocano direttamente, perché la nostra fede, in Terra Santa, la possiamo toccare. Questo libro non è una guida per la Terra Santa, ma raccoglie meditazioni vissute in Terra Santa. Dopo Chi mi ha toccato? (Àncora, 2018), dedicato alle rif lessioni vissute in Galilea, Fino alla fine raccoglie le meditazioni sollecitate dai luoghi della Giudea, da Gerico al deserto di Giuda, da Betlemme a Gerusalemme. Cambia lo scenario, non le motivazioni. Pellegrinare in Terra Santa, tornare sui luoghi di allora, lo si fa non per un gusto archeologico, ma per ritrovare l’attualità del Mistero. È proprio in questo fazzoletto di terra che Gesù visse la sua ora terrena, qui egli consegnò la sua vita per amore: «Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Gv 13,1). La sua ora appartiene non al passato, ma al nostro presente. Gesù continua a salvarci e a redimerci: lo fa oggi, e in nessun luogo come Gerusalemme noi possiamo ritrovarlo vivo. Lui, il Vivente (non «il sepolto» di Gerusalemme), è nostro contemporaneo, e ci salva. Questo libro è un invito a incontrare il cristianesimo, non la cristianità; a incontrare Chi ci ha amati, e ci ama, «fino alla fine».
Il testo nasce dalla raccolta di alcune riflessioni di Joseph Ratzinger quando era arcivescovo di Monaco-Frisinga.Sono riflessioni che accompagnano i fedeli lungo l'intero anno liturgico, illustrando l'origine delle feste che celebriamo (Avvento, Candelora, Pasqua?), spiegandone le motivazioni o le trasformazioni nel corso dei secoli, aiutando a riflettere sulla nostra religiosità e sul mondo che ci circonda. Il libro propone inoltre propone alcune meditazioni su vari argomenti come le ferie, il gioco, la pace, la natura. Con uno stile accurato ma semplice, il cardinale Ratzinger aiuta a riflettere sulle questioni fondamentali e sempre attuali della fede e dell'essere cristiani.
Fra i giorni dell'anno nessun altro assume un'aria di mistero come il 29 febbraio. C'è e non c'è, a tratti appare e a tratti scompare senza lasciare traccia. Così è anche nell'esperienza dell'amore: per tutti c'è un 29 febbraio del cuore. Il suo ricorrere ciclico ci può aiutare a fare una sorta di veri?ca, di bilancio e di inventario della vita di coppia, da rivalutare magari fra altri 4 anni. L'esserci e il non esserci di questa ventinovesima data ha per tutti ha un senso logico, educativo e terapeutico che vale la pena meditare.
In quali termini possono configurarsi la posizione dei credenti nella società e l’impegno dei cristiani in politica? C’è ancora posto per il dio di Gesù Cristo ed è ancora ragionevole credere in una società fortemente secolarizzata e in gran parte indifferente al fatto religioso? C’è ancora spazio per verità assolute in un mondo nel quale tutto sembra lecito e tutto è opinabile? Sono alcune domande a cui si tenta di dare una risposta nei cinque saggi contenuti in questo volume. Scritti in occasioni diverse, essi affrontano argomenti teologico-spirituali di varia natura che, se pur eterogenei almeno in apparenza, trovano organicità nell’intento di offrire alcune essenziali coordinate interpretative con le quali abitare da credenti questo nostro tempo senza disperdersi nei meandri di un legittimo, sebbene talvolta disorientante, pluralismo di ordine culturale, etico e religioso.
Charles de Foucauld ha fatto dell’amore di Dio la sua vita, e della sua vita un amore per Dio e per i fratelli e le sorelle. Le meditazioni di frère Charles sui Vangeli rivelano la sua profonda relazione con il Beneamato Gesù, fatta di ascolto amorevole, di imitazione dell’ultimo posto, di fraternità con tutti.
Ci auguriamo che questo piccolo strumento sia un aiuto, nel quotidiano, per conoscere e vivere “per fede” la Parola, che ci è donata nelle Scritture e nella Liturgia dei tempi di Quaresima e Pasqua.
Il giusto ama “per fede” un Dio che non vede e questo amore è la sua vita… Obbedisce “per fede” a causa della parola: «Chi ascolta voi ascolta me», parola che non sente, ma che crede “per fede”.
Per ogni giorno dell'anno, pensieri e spunti di riflessione che condurranno i lettori lungo un cammino all'insegna della gentilezza e della benevolenza. Splendide immagini della natura e del mondo, provenienti dagli archivi National Geographic, si alternano, tra le pagine di questo volume, a citazioni ispirate che offrono alla mente e allo spirito un'apertura nella direzione dell'amore e di rispetto universali.
Fotografie e pensieri profondi pensate per ispirare un viaggio dell'anima alla ricerca della pace interiore. Pagina dopo pagina, immagini dall'archivio National Geopraphic si alternano a perle di saggezza utili per affrontare i momenti delicati della vita così come i significati profondi della quotidianità. Una guida alla ricerca della serenità, per imparare a guardarsi dentro e trovare in noi stessi nutrimento per lo spirito.
Novena delle Rose A Santa Teresa Di Lisieux E Corona delle Rose Di Santa Teresa Di Lisieux, In confezione regalo