Un famoso scrittore lascia la sua casa di Salonicco per recarsi in auto all’ospedale da dove forse non uscirà più. L’incontro con un ragazzino albanese, lavavetri clandestino, lo toglie per qualche giorno dalla solitudine; il ricordo della moglie morta lo riporta a un passato troppo dedicato a sé stesso e al lavoro, troppo poco al suo prossimo. Scritto con Tonino Guerra e Petros Markaris, con la fotografia dell’abituale Yorgos Arvanitis e di Andreas Sinanos, l’11° film di Anghelopulos Palma d’oro al 51° Festival di Cannes 1998: un altro premio in ritardo è un esercizio di maestria poetica che scade nel poeticismo per accumulo di metafore, temi, suggestioni. Troppa letteratura: la figura incongrua del Poeta ottocentesco che compera le parole; il susseguirsi di finali nell’ultima parte fino alla scelta di quello più ideologico. Il che non impedisce allo spettatore capace di attenzione, ascolto e abbandono a ritmi inconsueti di ammirarne l’alto splendore figurativo e alcune sequenze memorabili come quella del rito funebre per il piccolo Selim.
Un incidente stradale in cui quasi inavvertitamente uccide un uomo mette in crisi un maturo pubblicitario a un passo dal pieno successo professionale. È, forse, l’opera più matura di E. Olmi prima di L’albero degli zoccoli. Il cambio di registro sociologico frena quella partecipazione emotiva che riscalda i suoi film precedenti, ma gli detta una maggiore lucidità critica e una durezza sommessa che gli asciugano le frange crepuscolari. Con la sordina della malinconia è anche una mesta meditazione sull’avvicinarsi della vecchiaia e sulla morte.
A New York, Melanie è un architetto intenzionato a fare carriera, presentando progetti importanti, Jack è un cronista che cerca di smascherare la corruzione dell'amministrazione comunale. Ma c'è un problema che li accomuna: sono separati ed hanno figli piccoli da accudire, un maschietto lei, una femminuccia lui. Una mattina, i bambini dovrebbero andare in gita scolastica, ma i genitori arrivano tardi e il pullman è già partito. Melanie e Jack si ritrovano così a dovere affrontare una giornata piena di impegni importanti, non sapendo a chi affidare i figli. Di fronte a questa emergenza, i due, sconosciuti per caso, cercano di fare buon viso a cattiva sorte, si scambiano battute pungenti, passano da un taxi all'altro, si inseguono sul telefonino, coinvolgono genitori e amici, fanno accordi per affidarsi i ragazzini in fasce orarie diverse, li perdono, li ritrovano, si lanciano reciproche accuse. Finchè Melanie, dopo un colloquio, vede approvato il proprio progetto ma rifiuta un ulteriore coinvolgimento per restare col figlio, e Jack riesce, durante una conferenza stampa, a smascherare i maneggi del sindaco. A sera, Jack va a casa di Melanie, e i due, dopo una giornata faticosissima, capiscono di volere cominciare a vivere insieme.
Un volume illustrato a colori: riporta il testo integrale degli Atti degli Apostoli nella versione ufficiale della Cei, un ricco corredo di note e commenti per la comprensione, e spunti per la riflessione e l'attualizzazione. Un contributo scientificamente documentato e pastoralmente qualificato a guidare alla conoscenza della Parola di Dio.
Il giro del mondo in 80 giorni, uno dei più grandi romanzi di avventura di tutti i tempi, è qui riproposto in una veste classica ed elegante. Le rocambolesche avventure del coraggioso Phileas Fogg e del fido Passepartout continuano, a distanza di più di un secolo, ad affascinare i lettori di tutto il mondo.
Destinatari
Ragazzi
Autore
Jules Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905), è considerato tra i più importanti autori di storie per ragazzi e, con i suoi romanzi scientifici, uno dei padri della moderna fantascienza. Tra i suoi romanzi più famosi vi sono Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, L’isola misteriosa, Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in 80 giorni.
Una magica storia da leggere e da sfogliare nel libro, da guardare e rivivere nel cartone animato. Età di lettura: da 3 anni.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio quest'anno contiene alcuni elementi di novità rispetto alle edizioni passate: - Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. - Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. - Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali.Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
San Massimiliano Kolbe, apostolo della medaglia miracolosa, rappresenta tutte le persone, conosciute e non, di qualsiasi confessione religiosa, il cui amore ha combattuto il buio dei nostri tempi. Questo libro contiene un pensiero al giorno scelto dagli scritti di San Massimiliano Maria Kolbe. “Noi siamo degli strumenti, ma non fisicamente costretti come un pennello nella mano di un pittore, ma guidati attraverso la ragione e la volontà. Se ci lasceremo condurre in modo perfetto dall’Immacolata, allora, anche se ci sarà bisogno di miracoli, nemmeno questi saranno difficili per noi”.
Nonostante i media ci colpiscano ogni giorno con immagini e notizie di omicidi, disgrazie e tragici incidenti, nella nostra società resiste un disagio di fondo nell'affrontare il tema della morte e della sofferenza che essa porta con sé. La morte tende a essere occultata, è stata trasformata in un fatto privato, da affrontare nell'intimità, nascondendo ogni manifestazione di emotività e sofferenza. Viene negato il dolore, la morte viene marginalizzata dalla quotidianità, viene istituzionalizzata negli ospedali. Jorge Tizón e Michele Sforza, psichiatri e psicoterapeuti, aiutano da anni le persone che hanno subito la perdita di una persona cara a percorrere il lungo e faticoso percorso che porta alla guarigione dalla sofferenza. E, come spiegano con grande competenza e sensibilità, hanno individuato la medicina più importante per il dolore del lutto: il dialogo, il contatto umano, la possibilità di portare alla luce del sole e offrire allo sguardo di chi ci sta vicino le difficoltà psicologiche che troppo spesso, invece, vengono trattate come disturbi inconfessabili. Affrontando non solo il tema generale del lutto, ma anche casi specifici e fornendo una grande quantità di consigli pratici, questo libro è un aiuto per capire che i "giorni di dolore" sono un momento fondamentale di crescita psicologica e, soprattutto, possono essere superati.
Questo testo si propone come una valida guida di preparazione alla Consacrazione a Gesù per Maria secondo il Montfort. Accompagna infatti il lettore, giorno per giorno, sia sul piano spirituale con meditazioni e preghiere particolari, sia sul piano concreto secondo un preciso itinerario pratico.
L'importanza che il Monfort annette a questa Consacrazione è tale che egli stesso invita a prepararvisi per trenta giorni, durante i quali ci si impegna, con l'aiuto dello Spirito Santo, a svuotarsi progressivamente dello spirito del mondo per poi colmarsi della presenza di Gesù Cristo per mezzo di Maria.
La Consacrazione secondo il Monfort è, in sostanza, il rinnovo dei voti battesimali, quindi presuppone una piena rinuncia a se stessi per poter appartenere completamente a Gesù.
Secondo il Montfort, questa offerta totale di sé a Gesù è possibile soltanto con l'aiuto di Maria.
L'efficacia della Consacrazione dipende dall'impegno con cui viene preparata. Poiché si tratta di un cammino verso il dono totale di sé a Gesù per mezzo di Maria, occorre entrare in se stessi sotto lo sguardo di Maria, imprimendo alla propria vita un orientamento nuovo, specificamente mariano.
Questo volume è dedicato a chi vede nel giornalismo un insostituibile strumento per la crescita della società. È dedicato a chi si accinge a sostenere l'esame professionale e a chi l'esame l'ha già dato, perché in questi anni il mondo è cambiato e diventa sempre più impegnativo raccontarlo nella maniera giusta, senza omissioni e senza esaltazioni. Le regole qui esaminate e commentate sono un punto di riferimento per chi voglia interpretare la professione secondo i canoni della verità, della correttezza e del rispetto delle persone. Tre principi sempre validi che non possono essere dimenticati o messi da parte in nome della concorrenza, della fretta per arrivare primi o dall'espandersi di nuove e più invasive tecnologie. Non è naturalmente un testo dato oggi e per sempre: è uno stimolo a riflettere e a interrogarsi perché ogni mattina c'è una sfida che i giornalisti devono affrontare per raccontare pezzi di quella Storia che incessantemente si costruisce attraverso i piccoli e grandi accadimenti quotidiani.
Il volume rappresenta il primo diario gestaltico curato dall'Istituto Gestalt Therapy hcc Kairòs. L'istituto, al suo quarto decennio di attività, opera nell'ambito della formazione e della ricerca in psicoterapia della Gestalt a livello nazionale e internazionale. Propone una sorta di "quarta anima della Gestalt" che apre nuove prospettive sull'antropologia e sulla clinica del vivere insieme e della crescita, sviluppando contributi innovativi sia a livello ermeneutico che clinico. Tra gli ultimi si annoverano l'elaborazione di una teoria sui modelli relazionali di base e la psicopatologia, un modello di teoria evolutiva e un modello di Gestalt Therapy con le coppie e le famiglie (teoria del Sé e dell'intercorporeità).