I testi qui raccolti sono il frutto di due intense riflessioni proposte dal vescovo, mons. Francesco Lambiasi, in questi primi mesi del suo episcopato. Scaturite da distinte circostanze (la prolusione al nuovo anno accademico dell'ISSR "A. Marvelli" e la lezione magistrale tenuta all'Università di Bologna - Polo di Rimini) queste due riflessioni trovano la loro profonda connessione nel rinnovato incontro tra fede e ragione, tra verità e libertà, tra conoscenza e amore. In profonda sintonia con la più autentica tradizione del pensiero cristiano, il vescovo Lambiasi ci mostra, con magistrale sintesi, come la verità manifesta diviene amore e, nel contempo, come l'amore realizzato si trasformi in bellezza.
Una caratteristica delle opere teologiche di Antonio Rosmini è la ricchezza di citazioni e di allusioni alla Sacra Scrittura. Nella sua riflessione Rosmini parte dai testi scritturistici e sviluppa poi la sua concezione, sulla base della vasta e profonda conoscenza che egli ha della grande Tradizione e sullo sfondo della sua visione personale di pensatore originale. Ne risulta una singolare unità organica, in cui la sacra Scrittura costituisce l'anima e l'ispirazione generale della teologia rosminiana, anticipando le indicazioni date a questo proposito dal concilio Vaticano II. Il presente lavoro si divide in due parti, costituite la prima dallo studio dell'opera: "L'introduzione al vangelo secondo Giovanni commentata", la seconda dallo studio della "Antropologia Soprannaturale". Per ognuna di queste opere ricerchiamo dapprima l'esegesi che l'autore dà dei testi pneumatologici neotestamentari, di quelli giovannei, di quelli paolini, dei vangeli sinottici e degli altri scritti sacri. La teologia dello Spirito Santo proposta dal Rosmini appare così nel suo aspetto di profonda radicazione nella grande Tradizione della Chiesa Cattolica e insieme nel contributo originale della visione personale di lui.
Attraverso una narrazione intensa dei primi quattro decenni del suo viaggio spirituale, Kung ci parla degli anni della giovinezza in Svizzera, della decisione di diventare sacerdote, e degli studi nel prestigioso Pontificio Collegio Germanico a Roma. E, soprattutto, ci offre un resoconto dettagliato sui retroscena del Concilio Vaticano II, cui partecipa dall'interno, per volere di papa Giovanni XXIII. In questa occasione stringe amicizia con Joseph Ratzinger, che diventerà in seguito uno dei più implacabili accusatori della sua teologia critica. L'autore ci narra anche, con grande forza, delle personalità incontrate in quegli anni cruciali - da John F. Kennedy a Paolo VI - e del suo conflitto con le gerarchie ecclesiastiche, a causa della sua opposizione al dogma dell'infallibilità papale. Hans Kùng si è dunque sempre battuto contro il regredire e i conservatorismi imperanti all'interno della Chiesa, e a favore di istanze progressiste, o semplicemente umane, civili, ma sempre teologicamente indagate, su temi quali l'eutanasia, il dialogo interreligioso.
Teologia dogmatica
L´unico modo di ridestare il senso della verità è quello di risvegliare il senso della realtà: ma la realtà di cui si occupa la teologia è il mistero di Dio, e l´unico modo di accedervi è attraverso la contemplazione della fede: «actus intellectus assentientis veritati divinae ex imperio voluntatis a Deomotae per gratiam». Per accendere il senso della fede, e di qui ristabilire l´orientamento nella realtà illuminata dalla luce della verità, la teologia deve pertanto ritornare al mistero: contemplare umilmente - nell´atteggiamento ragionevole del «sapiente» (in senso classico e biblico) e non in quello razionalista dello «scienziato» (in senso moderno), nel legittimo pluralismo di prospettive diverse e convergenti - il volto misterioso di Dio rivelato da Gesù Cristo.
Sommario breve:
CASTELLUCCI «Dio non ha bisogno di nulla». L’autarchia come cifra fondamentale del divino nel mondo greco. BOSCHI Il mistero di Dio nella Bibbia. BENZI Mistero di Dio e purificazione in Isaia 6, 1-7. BORRIELLO Il mistero di Cristo nell’esistenza cristiana. SPIRITO La tradizione dei padri del deserto davanti al mistero di Dio. PASINI La contemplazione di Dio nella spiritualità bizantina. CARPIN La conoscenza umana di Dio in Isidoro di Siviglia. PARENTI Una questione sull’ontologia trinitaria. BARZAGHI Simbolica e teoresi nelle «cinque vie» di san Tommaso d’Aquino. OLMI La struttura del mistero di Dio.
Da quarant'anni i teologi della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale si cimentano, in stretto confronto reciproco, con le massime questioni poste alla teologia nella rapida e a tratti addirittura convulsa vicenda del Novecento. È parso maturo il tempo per cimentarsi in un'opera collettiva, che tentasse un bilancio. Le premesse in tal senso erano disposte dalla precedente sintesi da essi tentata a proposito dell'epoca moderna (vedi Storia della teologia, IV: Epoca moderna, Casale Monferrato 2001). Ne è risultata un'opera di grande mole, che propone non una sintesi, ma dieci saggi sintetici. I primi cinque sono dedicati ai momenti qualificanti della vicenda teologica fino al Concilio: modernismo, teologia dialettica, teologia del magistero e ressourcement, svolta antropologica, concilio Vaticano II. Gli altri cinque sono dedicati invece alle questioni maggiori intorno alle quali si coagula (e anche si frammenta) il dibattito teologico successivo: il profilo scientifico della teologia, il rapporto con la storia, la forma pratica della fede, la questione ermeneutica, la figura storica del cristianesimo.
Dopo una panoramica storica sui modelli di rapporto tra teologia e filosofia ed una presentazione dell'attualità della lezione di Tommaso, i contributi prendono in esame alcune figure di spicco della filosofia - M. Muller, P. Ricoeur, E. Lévinas e M. Henry, L. Pareyson e J.-L. Marion - e della teologia degli ultimi due secoli - E. Jiingel, W. Pannenberg e C. Theobald, Y. Congar -, approdando ad una tipologia dei modelli di rapporto ed alla determinazione delle condizioni per una riproposizione della "testimonianza".
Una preghiera “a colori”
Diciannove dipinti a tema, su cui meditare ispirati da un passo biblico e da un commento di persone note, in area bresciana e non, nei più vari campi (dall’esegeta al campione di nuoto): questa la proposta originale di don Piero Bonetta, prete-pittore.
Il gioco dei colori e con i colori, la danza e le movenze dolci e forti dei tratti, il messaggio racchiuso nelle imperfette forme rendono ragione all’obiettivo che don Piero si è prefissato: scrivere con i colori messaggi suggestivi e positivi legati a precise esperienze, orientare alla luce trasfigurante e trasfigurata e ancora esaltare la speranza umana e divina in vista della salvezza definitiva.
Questa pratica e illustrata guida al Santuario di Fatima rievoca anzitutto i fatti riguardanti le apparizioni della Vergine nel 1917 e la loro giusta lettura entro il contesto storico-culturale. Espone quindi il "messaggio" di Fatima e in particolare i Segreti e la loro interpretazione ecclesiale data dalla Congregazione della Fede. Seguono le celebrazioni e le devozioni proprie di un santuario mariano: Via Crucis, Messe, Rosario, preghiere, canti...
Descrizione dell'opera
A cinque anni di distanza dalla morte dell’autore, vengono riproposte le sue Letture bibliche sulla carità. Attraverso di esse, Federici intendeva offrire un sussidio di spessore per la catechesi biblica e liturgica sulla carità. Lo stile è quello della spiegazione, che è insieme meditazione.
La disposizione della materia in due parti, che riguardano l’amore di Dio e l’amore degli uomini, traccia uno schema preciso dell’opera. La carità è azione esclusiva di Dio Padre, Figlio e Spirito: essa appare come l’amore esclusivo che il Padre ha per il Figlio nello Spirito. E appare come l’amore comunicato dal Padre mediante il Figlio nello Spirito agli uomini, i quali nella fede ricambiano tale amore con Dio e lo scambiano con gli altri uomini.
Nella seconda parte i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento inducono a comprendere che la carità è, e deve essere, un atteggiamento fondamentale della vita del fedele verso Dio, verso se stesso, verso il prossimo, verso il mondo. Tuttavia essa non è condizione propria dell’uomo, ma grazia gratuita da chiedersi continuamente a Dio.
Sommario
Introduzione. I. «Dio è carità» (1Gv 4,8.16). 1. L’Agapêtós, l’«Eletto-Diletto». 2. «Affinché il mondo conosca che io amo il Padre» (Gv 14,31). 3. «E lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!”» (Ap 22,17). 4. «Tanto Dio ha amato il mondo» (Gv 3,16). 5. «Ti fidanzerò a me nella fedeltà» (Os 2,22). 6. Il dono divino della libertà: la liturgia. II. «Da questo tutti conosceranno (Gv 13,35). 1. L’amore dopo la conversione. 2. L’Antico Testamento. 3. «La pienezza della Legge è la carità» (Rm 13,10b). 4. «Adesso restano fede, speranza e carità» (1Cor 13,13). 5. La seconda generazione cristiana. 6. La carità e la liturgia romana antica. Indici.
Note sull'autore
Tommaso Federici (1927-2002) conseguì le lauree in giurisprudenza e in lettere orientali antiche, il diploma di paleografia presso l’Archivio di Stato e la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico. Al Pontificio Ateneo S. Anselmo portò a termine il dottorato in teologia con una tesi dal titolo: La Liturgia, dono divino della libertà. Fu il primo interprete delle iscrizioni accadiche delle tavolette conservate al Museo Barracco di Roma. Insieme a studiosi come E. Lanne, M. Lohrer, B. Neunhauser e A. Nocent fu tra i fondatori del Pontificio Istituto Liturgico. Docente di teologia biblica alla Pontificia Università Urbaniana, fu consultore delle Congregazioni per il culto divino e per le Chiese orientali, e degli allora Segretariati per i non credenti e per l’unità dei cristiani, in particolare nella sezione per il dialogo con l’ebraismo. Ricoprì, inoltre, l’incarico di pro-segretario della Pontificia commissione per la neo-Vulgata. Le EDB hanno pubblicato il suo volume Cristo Signore Risorto amato e celebrato. II. La scuola di preghiera cuore della Chiesa locale (2005). Nel nome di Tommaso Federici si è costituita una Fondazione per proseguire la sua opera culturale e teologica.
Un vero e proprio album per aiutare i bambini a rivivere il giorno del loro Battesimo. Offre l'opportunità di incollare le foto del giorno del Battesimo e lo spazio per scrivere i propri dati, quelli di mamma e papà e dei padrini, i regali ricevuti, i segni del rito, pensieri e riflessioni... Può essere completato dai genitori o dai padrini e regalato al bambino quando sarà in grado di capire, oppure dal bambino stesso con l'aiuto dei genitori, come catechesi sul Battesimo.