Attraverso i Veda, le Upaniṣad e i testi dello śivaismo kashmiro, il lettore di questo studio viene condotto alla scoperta delle diverse concezioni della parola sacra in India. L’autore illustra come Vāc sia stata intesa nell'induismo come principio creativo, energia e veicolo di conoscenza, attingendo alle riflessioni di famosi sanscritisti come Raniero Gnoli, Raffaele Torella e André Padoux. La ricerca prosegue addentrandosi nel cuore della tradizione cristiana, focalizzandosi sulla figura del Logos. Partendo dai suoi fondamenti veterotestamentari e greci per giungere alla visione cristiana del Verbo come parola creatrice e Sapienza divina, lo studio ne delinea gli aspetti più importanti anche attraverso i testi dei Padri della Chiesa. L'analisi comparativa, compiuta sui risultati della ricerca, consente di evidenziare i punti di contatto e le peculiarità della parola creatrice nelle due tradizioni, aprendo nuove prospettive al dialogo interreligioso tra Oriente e Occidente.
A sessant'anni da Dei Verbum è possibile individuare alcune delle tappe più significative del cammino che la Chiesa ha compiuto esortando sé stessa a porre nel suo cuore la Parola di Dio, Gesù Cristo, e stabilendo i criteri metodologici fondamentali per indagare la Sacra Scrittura, cui ha assegnato un ruolo precipuo nella formazione alla Vita Presbiterale, alla Vita Consacrata, alla Missione Ecclesiale. Il volume indica alcuni degli orientamenti teologici e formativi che la Chiesa dona a sé stessa per navigare nel mare della storia restando fedele alla Parola di Cristo Gesù, evitando così di insabbiarsi in secche pericolose.
Potrebbe sembrare romantico parlare di cuore in un contesto culturale dominato dall'efficienza e oggi anche dall'intelligenza artificiale, in cui ogni decisione sembra nascere dalla capacità analitica o dall'immediatezza di un clic. Eppure, fin dall'antichità, il cuore è stato considerato il luogo dell'intuizione e della saggezza. Nel cuore si incontrano ragione e sentimento, logica e creatività, calcolo e sensazione intrecciati in un dialogo armonico che dà forma alle nostre scelte. Siamo spinti a fare ciò che riteniamo buono non solo perché lo sappiamo in termini razionali ma anche perché il nostro cuore ci guida, facendocene sentire la bontà e la bellezza.
Questo volume è un viaggio tra le pieghe delle relazioni fraterne, spesso segnate da conflitto, gelosia e incomprensione. Dai primi fratelli della Genesi ai racconti del Vangelo, emergono storie che riflettono la fatica dell'incontro con l'altro. Solo il riconoscimento di un Padre comune può rendere possibile la fraternità e trasforma il prossimo da rivale in compagno di cammino. Un intreccio di vicende umane e relazionali che interrogano ancora oggi la nostra capacità di poter riconoscere nell'Altro l'altro come fratello e prossimo, poiché fuori da un tale orizzonte l'altro è nemico, il mio nemico.
L'autore ci aiuta a identificare una vera e propria agenda segreta del nostro cuore, fatta di aspirazioni inconsce. la ricerca del prestigio, il desiderio di certezze, il bisogno di sicurezza e protezione e la voglia di essere appagati qui e ora sono tutte cose che orientano la nostra vita, le nostre scelte. Un'agenda così intima e potente, come spiega l'autore, è la risposta naturale che il nostro cuore tenta di dare ad altrettanti problemi e a rispettive paure: insignificanza, incertezza, problemi, insoddisfazione). I quattro punti di questa agenda rappresentano però altrettanti vincoli, legami che ci impediscono di amare Dio e gli altri. Converrà allora seguire l'autore e scoprire quale sia l'agenda più adeguata al nostro cuore, l'agenda di Dio.
Il Quarto Congresso del Movimento di Losanna sull'evangelizzazione del mondo si è tenuto a Seul-Incheon (22-28 settembre 2024). Ha radunato più di 5000 leader evangelici provenienti da più di 200 paesi di tutti i continenti (oltre 5000 delegati collegati online. L'obiettivo era mostrare l'unità cooperativa della Chiesa nell'annuncio del Vangelo in una società sempre più complessa ed in cui il Cristianesimo affronta diverse sfide. Sette di queste sono presentate in questa Dichiarazione che è stata oggetto di discussione durante il Congresso. La Dichiarazione di Seul si appoggia e costruisce sulle fondamenta del Patto di Losanna, del Manifesto di Manila, e L'Impegno di Città del Capo. Questi documenti raccolgono la riflessione contemporanea che sorge dai valori biblici affronta dei veri e propri gap (identificati da un Gruppo di lavoro teologico) al fine di rafforzare e rendere più incisiva la missione globale.
Un libretto agile, scorrevole, coloratissimo, che offre un ritratto a tutto tondo del neoeletto papa Leone XIV. La sua biografia viene sviscerata soprattutto nei suoi aspetti più originali e a misura di bimbo. NB Il primo libro per bambini sul nuovo Papa! Età di lettura: da 6 anni.
Questa nova rielaborazione dei Salmi e dei Cantici ha visto la luce in concomitanza con il XX anniversario della morte di padre David Maria Turoldo (6 febbraio 1992): con lui la comunità ha sempre sostenuto l'importanza di averne una versione metrica cantabile per la liturgia, melodie che abbiano la facilità e il sapore della coralità popolare, e aveva quindi condiviso intendimenti, progetto e realizzazione.
In continuità con questo intento, la comunità che prosegue l'impegno liturgico culturale presso il Priorato di S. Egidio in Fontanella (BG), ha elaborato questa nuova versione, che in larga parte riprende l'originale turoldiano, tentando tuttavia di recepire, ove possibile, anche in rapporto ad esigenze metriche, le modifiche apportate nel successivo lavoro sui Salmi compiuto da Turoldo insieme a mons. Ravasi.
All'inizio del volume si potranno rileggere le riflessioni di padre David a proposito dei Salmi e dei Cantici, a suo tempo premesse alla pubblicazione di altri lavori analoghi.
Ti sei chiesto come mai non riesci sempre a vivere in pienezza, nonostante tu abbia affidato la vita a Gesù e lui ti abbia promesso una vita abbondante? Come mai. sebbene ti abbia cambiato la vita, molte cose negative del tuo passato si ripresentano spesso nel tuo presente, tenendoti legato ad esse, condizionandoti e rendendoti triste? Da quando hai affidato la tua vita a Cristo, è iniziato in te un processo di guarigione totale, chiamato anche salvezza. La salvezza non è un evento.
ma un processo che comprende il passato, il presente e il futuro. In altre parole, hai intrapreso un processo nel quale il Signore ha operato nel tuo passato e sei stato perdonato dei tuoi peccati e colpe e liberato dal potere del diavolo. Un processo in cui, nel presente, vieni santificato. È un processo attraverso il quale, in futuro, sarai completamente liberato e glorificato.
Nel maggio 1891 Leone XIII dà alle stampe un’enciclica destinata a cambiare il mondo: la Rerum Novarum.
Contro un modello basato sullo sfruttamento dei lavoratori e sull’arricchimento di pochi ai danni di molti, il Papa ribadiva la centralità della dignità umana e la necessità della solidarietà, facendo interloquire il Cristianesimo con le nuove sfide sociali ed economiche. Centoventiquattro anni più tardi, nel maggio 2025, Robert Francis Prevost è stato eletto Papa e ha scelto di chiamarsi Leone. Una scelta, come mostra Aldo Cazzullo nella sua illuminante introduzione, tutt’altro che casuale.
Come Leone XIII si era trovato ad affrontare i problemi legati alla rivoluzione industriale, così Leone XIV si trova ad affrontare quelli causati dalla rivoluzione digitale, a partire dai pericoli provocati dall’intelligenza artificiale, che rischia di proiettarci in un mondo post-umano, in cui molti mestieri saranno obsoleti e il ragionamento e il sapere diventeranno monopolio delle macchine. Mentre, ieri come oggi, sempre più persone vivono al di sotto della soglia di povertà e le ricchezze si accentrano in poche mani.
Papa Prevost ha scelto così di ripartire dal nome Leone, dalle parole del suo predecessore, dalle riflessioni, più attuali che mai, della Rerum Novarum.
Questo libro è un dono. un dono per i cercatori di Dio, per chi non si accontenta delle risposte prefabbricate, per chi ha il coraggio di lasciarsi provocare dal Vangelo fino alle viscere. Ma è anche un dono per chi guarda ai martiri non come ad eroi di un tempo perduto, ma come a compagni di strada, fratelli e sorelle che ci aprono una via, oggi, in un mondo che spesso ha perso la bussola del senso.