Sommario rivista n. 122
Anno XV - Aprile 2013 - n. 122
03 Editoriale - «Guerra di Dio»
.....di Gianpaolo Barra
04 La pagina dei lettori - Il "raccomandato"
06 Dove trovare il Timone
08 Corsi di formazione apologetica
09 Il giorno del Timone - LAZIO
INFORMAZIONE
10 News dall’Italia e dal mondo
12 Papa Francesco
.....di Vincenzo Sansonetti
14 Si riparte dalla Fede
.....di Riccardo Cascioli
16 Tutti in per la vita
.....di Francesco Agnoli
18 Hai impegni? Sarai felice
.....di Costanza Miriano
20 Il Kattolico. Che fine ha fatto Garabandal?
.....di Rino Cammilleri
FORMAZIONE
22 La Sindone svela la Passione di Gesù
.....di Saverio Gaeta
25 Non tutti sanno che...
26 Plinio, Traiano e i cristiani
.....di Alfredo Valvo
28 "Russia Cristiana"
.....di Andrea Galli
30 Quella "strana" alleanza
.....di Giacomo Samek Lodovici
32 Sesso: la promessa mancata
.....di Laura Boccenti
34 Hanno scritto... hanno detto...
47 Il Graduale simplex
.....di Giannicola D'Amico
48 Marco Simi. Lo scrittore che sapeva ascoltare
.....di Andrea Sciffo
50 In Africa il cristianesimo del futuro?
.....di P. Piero Gheddo
52 11 settembre 1683
.....di Rino Cammilleri
54 Paolo III
.....di Alberto Azzimonti
56 Quando la semplicità paga
.....di Rosanna Brichetti Messori
58 Bendetto XVI e la sfida del relativismo
.....di Marco Invernizzi
60 La scala del Paradiso
.....di Don Pietro Cantoni
61 La vera oggettività
.....di Stefano Biavaschi
62 Libri di Casa Nostra
.....a cura di Giovanni De Marchi
63 Home video
.....a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari
63 Cinema. Vogliamo vivere
.....di Ludovico A. Grassi
64 Vivaio.
.....di Vittorio Messori
65 Il fine della vita cristiana
67 Cattolici in internet
.....di Alessandro Nicotra
DOSSIER: LUTERO IL MONACO RIBELLE
36 Il nemico della dottrina
.....di Mons. Antonio Livi
39 La rivoluzione politica
.....di Mario Palmaro
42 Quel giacobino di nome Lutero
.....Intervista a Angela Pellicciari
.....di Raffaella Frullone
44 La filosofia di Lutero
.....di Alessandro Gnocchi
46 La vita di Martin Lutero
PAPA FRANCESCO /1
I testi integrali dei discorsi
PAPA FRANCESCO /2
Interviste e contributi sull'inizio del Pontificato
PAPA FRANCESCO /3
La presentazione de "L'attrattiva Gesù" fatta da Bergoglio nel 2001
PIETRE VIVE
Storie dalla Chiesa nel mondo
GIOVENTÙ STUDENTESCA
Lettere e testimonianze
AMERICA LATINA
Storie dall'Assemblea Responsabili
MARCELO CESENA
Alcuni video
GUARDARE LA CITTÀ
Continua la serie con Álvaro Siza Vieira
LA STORIA DI FRANK
Croce e resurrezione a New York
FRANCIA
Parigi torna in piazza contro la legge sulle unioni gay
FOPPA A MILANO
"I tre crocifissi" esposti per la Settimana Santa
L'ultimo numero (Regno-doc. n.5, 2013)
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Documento
Vescovo di Roma. Primo saluto e Omelia ai cardinali elettori
di Francesco
Regno-doc. n.5, 2013, p.129
«Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi» è quello che è iniziato il 13 marzo scorso, quando i 115 membri elettori del Collegio cardinalizio, riuniti in Conclave da poco più di 24 ore, sono andati a prendere «quasi alla fine del mondo» il nuovo vescovo di Roma, eleggendo al pontificato l’arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio. Accompagnate da segni quanto mai eloquenti nelle vesti e nei gesti, le sue prime parole dalla loggia della Basilica vaticana sono state una domanda di preghiera, per l’emerito Benedetto XVI e per sé, e un’esortazione a pregare sempre «l’uno per l’altro». Il giorno dopo, presiedendo la celebrazione eucaristica dinanzi ai cardinali ancora riuniti nella Cappella sistina, ha pronunciato una breve omelia evidenziando come le tre letture liturgiche fossero accomunate da altrettanti movimenti: il cammino, l’edificazione della Chiesa e la confessione, e concludendo: «Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti».
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Documento - Parte / Inserto
Vescovo di Roma. Prima pregate per me. Saluto e benedizione
di Francesco
Regno-doc. n.5, 2013, p.129
«Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi» è quello che è iniziato il 13 marzo scorso, quando i 115 membri elettori del Collegio cardinalizio, riuniti in Conclave da poco più di 24 ore, sono andati a prendere «quasi alla fine del mondo» il nuovo vescovo di Roma, eleggendo al pontificato l’arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio. Accompagnate da segni quanto mai eloquenti nelle vesti e nei gesti, le sue prime parole dalla loggia della Basilica vaticana sono state una domanda di preghiera, per l’emerito Benedetto XVI e per sé, e un’esortazione a pregare sempre «l’uno per l’altro». Il giorno dopo, presiedendo la celebrazione eucaristica dinanzi ai cardinali ancora riuniti nella Cappella sistina, ha pronunciato una breve omelia evidenziando come le tre letture liturgiche fossero accomunate da altrettanti movimenti: il cammino, l’edificazione della Chiesa e la confessione, e concludendo: «Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti».
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Documento - Parte / Inserto
Vescovo di Roma. Camminare, edificare, confessare. Ai cardinali nella Cappella sistina
di Francesco
Regno-doc. n.5, 2013, p.130
«Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi» è quello che è iniziato il 13 marzo scorso, quando i 115 membri elettori del Collegio cardinalizio, riuniti in Conclave da poco più di 24 ore, sono andati a prendere «quasi alla fine del mondo» il nuovo vescovo di Roma, eleggendo al pontificato l’arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio. Accompagnate da segni quanto mai eloquenti nelle vesti e nei gesti, le sue prime parole dalla loggia della Basilica vaticana sono state una domanda di preghiera, per l’emerito Benedetto XVI e per sé, e un’esortazione a pregare sempre «l’uno per l’altro». Il giorno dopo, presiedendo la celebrazione eucaristica dinanzi ai cardinali ancora riuniti nella Cappella sistina, ha pronunciato una breve omelia evidenziando come le tre letture liturgiche fossero accomunate da altrettanti movimenti: il cammino, l’edificazione della Chiesa e la confessione, e concludendo: «Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti».
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Documento
Mi ami più di costoro? Pasci i miei agnelli. Omelia nella messa Pro eligendo romano pontifice
di A. card. Sodano
Regno-doc. n.5, 2013, p.131
I cardinali intendono offrirsi «con Cristo al Padre che sta nei cieli per ringraziarlo (…) per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere (…) dell’amato e venerato pontefice Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine». Inizia dal ricordo grato di Benedetto XVI l’omelia del card. Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, nella messa Pro eligendo romano pontifice da lui presieduta nella Basilica vaticana in apertura del Conclave (12.3.2013) per l’elezione del successore di papa Ratzinger. Le letture proprie della liturgia gli suggeriscono tre sottolineature: la «missione di misericordia» affidata a ogni sacerdote e vescovo, ma «ancor più al vescovo di Roma, pastore della Chiesa universale»; l’edificazione dell’unità della Chiesa (la preoccupazione di custodire «l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace», secondo le parole di Efesini); l’atteggiamento fondamentale del pastore, dare la vita per le sue pecore, che «vale soprattutto per il successore di Pietro, pastore della Chiesa universale. Perché quanto più alto e più universale è l’ufficio pastorale, tanto più grande deve essere la carità del pastore».
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Documento
Catechesi, formazione del clero, norme per il Conclave. Tre motu proprio su competenze nella curia
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.133
Tra gli ultimi atti di governo compiuti da Benedetto XVI vi sono tre lettere apostoliche date motu proprio. Si tratta di Catechesi e nuova evangelizzazione, pubblicata ed entrata in vigore il 26 gennaio, che trasferisce la competenza sulla catechesi dalla Congregazione per il clero al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Lo stesso giorno è stato pubblicato il motu proprio sulla Formazione dei presbiteri e dei diaconi, che trasferisce la competenza sui seminari alla Congregazione per il clero, sottraendola alla Congregazione per l’educazione cattolica. Infine il motu proprio Normas nonnullas, pubblicato il 25 febbraio nell’imminenza della fine del ministero pontificio di Benedetto XVI (28.2.2013), introduce nelle norme sull’elezione del papa qualche modifica, e in particolare la possibilità di abbreviare il periodo che precede l’inizio del Conclave e la scomunica «latae sententiae», automatica dunque e non più a discrezione del nuovo papa, per chi infrange il segreto sulle operazioni dell’elezione.
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Documento - Parte / Inserto
Tre motu proprio su competenze nella curia. Catechesi e nuova evangelizzazione
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.133
Tra gli ultimi atti di governo compiuti da Benedetto XVI vi sono tre lettere apostoliche date motu proprio. Si tratta di Catechesi e nuova evangelizzazione, pubblicata ed entrata in vigore il 26 gennaio, che trasferisce la competenza sulla catechesi dalla Congregazione per il clero al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Lo stesso giorno è stato pubblicato il motu proprio sulla Formazione dei presbiteri e dei diaconi, che trasferisce la competenza sui seminari alla Congregazione per il clero, sottraendola alla Congregazione per l’educazione cattolica. Infine il motu proprio Normas nonnullas, pubblicato il 25 febbraio nell’imminenza della fine del ministero pontificio di Benedetto XVI (28.2.2013), introduce nelle norme sull’elezione del papa qualche modifica, e in particolare la possibilità di abbreviare il periodo che precede l’inizio del Conclave e la scomunica «latae sententiae», automatica dunque e non più a discrezione del nuovo papa, per chi infrange il segreto sulle operazioni dell’elezione.
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Documento - Parte / Inserto
Tre motu proprio su competenze nella curia. Formazione dei presbiteri e dei diaconi
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.135
Tra gli ultimi atti di governo compiuti da Benedetto XVI vi sono tre lettere apostoliche date motu proprio. Si tratta di Catechesi e nuova evangelizzazione, pubblicata ed entrata in vigore il 26 gennaio, che trasferisce la competenza sulla catechesi dalla Congregazione per il clero al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Lo stesso giorno è stato pubblicato il motu proprio sulla Formazione dei presbiteri e dei diaconi, che trasferisce la competenza sui seminari alla Congregazione per il clero, sottraendola alla Congregazione per l’educazione cattolica. Infine il motu proprio Normas nonnullas, pubblicato il 25 febbraio nell’imminenza della fine del ministero pontificio di Benedetto XVI (28.2.2013), introduce nelle norme sull’elezione del papa qualche modifica, e in particolare la possibilità di abbreviare il periodo che precede l’inizio del Conclave e la scomunica «latae sententiae», automatica dunque e non più a discrezione del nuovo papa, per chi infrange il segreto sulle operazioni dell’elezione.
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Documento - Parte / Inserto
Tre motu proprio su competenze nella curia. Normas nonnullas sull’elezione del pontefice
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.137
Tra gli ultimi atti di governo compiuti da Benedetto XVI vi sono tre lettere apostoliche date motu proprio. Si tratta di Catechesi e nuova evangelizzazione, pubblicata ed entrata in vigore il 26 gennaio, che trasferisce la competenza sulla catechesi dalla Congregazione per il clero al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Lo stesso giorno è stato pubblicato il motu proprio sulla Formazione dei presbiteri e dei diaconi, che trasferisce la competenza sui seminari alla Congregazione per il clero, sottraendola alla Congregazione per l’educazione cattolica. Infine il motu proprio Normas nonnullas, pubblicato il 25 febbraio nell’imminenza della fine del ministero pontificio di Benedetto XVI (28.2.2013), introduce nelle norme sull’elezione del papa qualche modifica, e in particolare la possibilità di abbreviare il periodo che precede l’inizio del Conclave e la scomunica «latae sententiae», automatica dunque e non più a discrezione del nuovo papa, per chi infrange il segreto sulle operazioni dell’elezione.
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Documento
Eredi del futuro di Dio. Lectio divina al Seminario romano maggiore
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.139
«Noi siamo eredi, non di un determinato paese, ma della terra di Dio, del futuro di Dio. (…) Da cristiani abbiamo il futuro: il futuro è nostro, il futuro è di Dio. E così, essendo cristiani, sappiamo che nostro è il futuro (…). La Chiesa si rinnova sempre, rinasce sempre. Il futuro è nostro». Un invito convinto a non «lasciarsi impressionare (…) dai profeti di sventura» risuonava nelle parole pronunciate da Benedetto XVI solo pochi giorni prima della sua storica rinuncia al ministero petrino (Regno-doc. 3,2013,65s). Il testo della sua lectio divina – nel quale il papa commenta alcuni versetti della Prima lettera di Pietro (cf. 1,3-5) per i seminaristi di Roma, nella vigilia della festa della Madonna della fiducia (8.2.2013) – offre alcune suggestioni importanti alla luce della conclusione del suo pontificato. Su tutte, l’idea di una «custodia» del credente esercitata dalla fede («che ci protegge, ci aiuta, ci guida, ci dà la sicurezza») e il legame tra il martirio e il ministero del successore di Pietro: «Andando a Roma, Pietro certamente è andato anche al martirio (…). Quindi, il primato ha il contenuto dell’universalità, ma anche un contenuto martirologico».
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Documento
Tornare a Dio con tutto il cuore. Omelia nel Mercoledì delle ceneri (13.2.2013)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.143
«Per me è un’occasione propizia per ringraziare tutti, specialmente i fedeli della diocesi di Roma, mentre mi accingo a concludere il ministero petrino, e per chiedere un particolare ricordo nella preghiera». Ha iniziato così Benedetto XVI la sua omelia nel Mercoledì delle ceneri, solenne inizio della Quaresima, celebrato quest’anno in via straordinaria nella Basilica di San Pietro lo scorso 13 febbraio. Due giorni dopo il suo storico annuncio (Regno-doc. 3,2013,65s), l’attenzione del mondo era concentrata sulle parole del pontefice, il quale – sollecitato dalle letture del giorno – ha offerto alcune riflessioni che sono parse altrettante indicazioni per il futuro cammino della Chiesa. In particolare, «sull’importanza della testimonianza di fede e di vita cristiana» per «manifestare il volto della Chiesa, (…) a volte deturpato», soprattutto dalle «colpe contro l’unità della Chiesa, dalle divisioni nel corpo ecclesiale», e il richiamo a guardarsi «dall’ipocrisia religiosa, dal comportamento che vuole apparire, dagli atteggiamenti che cercano l’applauso e l’approvazione», perché «il vero discepolo non serve se stesso o il “pubblico”, ma il suo Signore».
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Documento - Parte / Inserto
Commozione grande e profondo rispetto. Saluto del card. Bertone
di T. card. Bertone
Regno-doc. n.5, 2013, p.145
Lo scorso 13 febbraio, al termine della celebrazione eucaristica nel Mercoledì delle ceneri, il cardinale segretario di stato ha rivolto al papa alcune parole di saluto facendo riferimento alla decisione di Benedetto XVI (comunicata solo due giorni prima) di rinunciare al ministero petrino. Riportiamo l’indirizzo di saluto del card. Bertone (www.vatican.va).
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Articolo
Il Concilio come l’ho vissuto Incontro con i parroci e il clero di Roma (14.2.2013)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.146
Nell’incontro annuale coi parroci e il clero di Roma (14.2.2013), Benedetto XVI ha colto l’occasione – la sua ultima volta da pontefice – per una «piccola chiacchierata sul concilio Vaticano II». Ne è scaturito il racconto appassionato di un’esperienza vissuta con entusiasmo da giovane teologo e docente universitario, che rimarrà un riferimento decisivo della sua biografia teologica e pastorale. «Siamo andati al Concilio non solo con gioia, ma con entusiasmo», ha ricordato l’allora prof. Ratzinger. «C’era un’aspettativa incredibile. Speravamo che tutto si rinnovasse, che venisse veramente una nuova Pentecoste, (…) che la Chiesa fosse di nuovo forza del domani e forza dell’oggi». Il racconto, nel quale ha toccato tutte le questioni che furono al cuore dell’evento conciliare, si è chiuso con la polemica contrapposizione tra Concilio dei padri e dei media, quest’ultimo «accessibile, (…) dominante, più efficiente », ma realizzato «fuori dalla fede, con un’ermeneutica diversa». Oggi, ha concluso il papa, «vediamo come questo concilio virtuale si rompa, si perda», per far apparire «il vero Concilio con tutta la sua forza spirituale» di vera riforma della Chiesa.
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Documento - Parte / Inserto
Contro la disinformazione, la maldicenza e la calunnia
di Segreteria di stato, F. Lombardi
Regno-doc. n.5, 2013, p.150
Il 23 febbraio la Segreteria di stato ha pubblicato un comunicato in difesa della libertà del Collegio cardinalizio, cui compete la prossima elezione del papa, avendo di mira «la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni», che si sono moltiplicate sui media dopo l’improvvisa rinuncia di Benedetto XVI al ministero petrino. Lo stesso giorno (23.2.2013) anche p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, è intervenuto con un severo editoriale – all’interno del Radiogiornale della Radio vaticana (23.2.2013) – dedicato al moltiplicarsi delle pressioni dei media e alla loro tendenza a gettare di-scredito sulla Chiesa e sul suo governo presentati unicamente come realtà di scandali e lotte di potere.
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Documento
Non abbandono la croce. L’ultima udienza generale (27.2); il congedo con i cardinali (28.2)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.153
L’udienza generale di mercoledì 27 febbraio, ultima del pontificato di Benedetto XVI, si è svolta in una piazza San Pietro gremita di pellegrini e alla presenza di numerosi cardinali – già a Roma per il prossimo Conclave –, della curia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nella catechesi, il papa ha avuto parole di ringraziamento per tutti e ha confermato la sua ferma fiducia, anche in questa ultima faticosa parte del cammino: «Ho sempre saputo che sulla barca di Pietro c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è lui che la conduce». Commentando la sua storica rinuncia è parso rispondere implicitamente ad alcune voci levatesi nel dibattito in corso: «Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili (…). Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso». Alle ore 11 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha poi incontrato i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo al termine del quale il card. Sodano gli ha rivolto parole di omaggio a nome di tutti i presenti.
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Documento - Parte / Inserto
Non abbandono la croce. Udienza generale. Mercoledì 27 febbraio 2013
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.153
L’udienza generale di mercoledì 27 febbraio, ultima del pontificato di Benedetto XVI, si è svolta in una piazza San Pietro gremita di pellegrini e alla presenza di numerosi cardinali – già a Roma per il prossimo Conclave –, della curia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nella catechesi, il papa ha avuto parole di ringraziamento per tutti e ha confermato la sua ferma fiducia, anche in questa ultima faticosa parte del cammino: «Ho sempre saputo che sulla barca di Pietro c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è lui che la conduce». Commentando la sua storica rinuncia è parso rispondere implicitamente ad alcune voci levatesi nel dibattito in corso: «Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili (…). Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso». Alle ore 11 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha poi incontrato i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo al termine del quale il card. Sodano gli ha rivolto parole di omaggio a nome di tutti i presenti.
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Documento - Parte / Inserto
«Salire sul monte» - «Semplicemente un pellegrino»
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.155
Allle ore 12 di domenica 24 febbraio, Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo apostolico vaticano per recitare l’Angelus coi numerosissimi fedeli e i pellegrini convenuti in piazza San Pietro. Queste le parole del papa nell’introdurre la preghiera mariana. Poco dopo le 17 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha lasciato il Palazzo apostolico vaticano ed è partito in elicottero alla volta di Castel Gandolfo. Là giunto il papa si è affacciato dalla loggia centrale del Palazzo apostolico e ha rivolto ai fedeli che gremivano la piazza antistante le sue ultime parole di saluto. Ne pubblichiamo di seguito la trascrizione.
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Documento - Parte / Inserto
Non abbandono la croce. Saluto di congedo con i cardinali. Giovedì 28 febbraio 2013
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.5, 2013, p.156
L’udienza generale di mercoledì 27 febbraio, ultima del pontificato di Benedetto XVI, si è svolta in una piazza San Pietro gremita di pellegrini e alla presenza di numerosi cardinali – già a Roma per il prossimo Conclave –, della curia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nella catechesi, il papa ha avuto parole di ringraziamento per tutti e ha confermato la sua ferma fiducia, anche in questa ultima faticosa parte del cammino: «Ho sempre saputo che sulla barca di Pietro c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è lui che la conduce». Commentando la sua storica rinuncia è parso rispondere implicitamente ad alcune voci levatesi nel dibattito in corso: «Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili (…). Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso». Alle ore 11 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha poi incontrato i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo al termine del quale il card. Sodano gli ha rivolto parole di omaggio a nome di tutti i presenti.
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Documento - Parte / Inserto
Non abbandono la croce. Dio la ricompensi! card. Angelo Sodano
di A. card. Sodano
Regno-doc. n.5, 2013, p.156
L’udienza generale di mercoledì 27 febbraio, ultima del pontificato di Benedetto XVI, si è svolta in una piazza San Pietro gremita di pellegrini e alla presenza di numerosi cardinali – già a Roma per il prossimo Conclave –, della curia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nella catechesi, il papa ha avuto parole di ringraziamento per tutti e ha confermato la sua ferma fiducia, anche in questa ultima faticosa parte del cammino: «Ho sempre saputo che sulla barca di Pietro c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è lui che la conduce». Commentando la sua storica rinuncia è parso rispondere implicitamente ad alcune voci levatesi nel dibattito in corso: «Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili (…). Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso». Alle ore 11 di giovedì 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha poi incontrato i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo al termine del quale il card. Sodano gli ha rivolto parole di omaggio a nome di tutti i presenti.
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Documento
Testimoni di Cristo, in ascolto. Nota pastorale dopo il Convegno ecclesiale «Aquileia 2»
di I vescovi del Triveneto
Regno-doc. n.5, 2013, p.157
In quel Nord-est del nostro paese caratterizzato da modernizzazione degli stili di vita, vivace intraprendenza economica, un precoce disagio politico che negli anni Novanta favorì l’emergere del leghismo, ma anche da un profondo radicamento ecclesiale fin dalla prima evangelizzazione della penisola: in questo Nord-est, che cosa «lo Spirito dice oggi alle nostre Chiese»? Dopo un lungo e approfondito processo di «discernimento comunitario», che dal 2010 ha impegnato le 15 diocesi del Triveneto nella preparazione del Convegno ecclesiale di Aquileia 2, e dopo la celebrazione di esso un anno fa, i vescovi della regione fanno un bilancio del percorso con una nota pastorale, intitolata Testimoni di Cristo, in ascolto, approvata nell’incontro del 7-8 gennaio e pubblicata il 17. «La situazione di transizione in cui viviamo» richiede «un sapiente discernimento comunitario e coraggiose scelte programmatiche». La direzione prescelta è una nuova evangelizzazione basata sull’accoglienza, in dialogo con le culture del nostro tempo e assumendosi la responsabilità per il bene comune.
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Documento
Attendendo una risposta. I rapporti con Pechino all’esame del prefetto di «Propaganda fide»
di F. card. Filoni
Regno-doc. n.5, 2013, p.162
La «situazione permane grave. Alcuni vescovi e sacerdoti sono segregati o privati della propria libertà (…). Il controllo sulle persone e sulle istituzioni si è acuito » (sulla situazione nei campus universitari, cf. qui a p. 163): è questo il giudizio che il prefetto della Congregazione per ’evangelizzazione dei popoli, card. Fernando Filoni, esprime sulla rivista Tripod – 32(2012) 167 –, espressione del Holy Spirit Study Center di Hong Kong. «I tentativi di dialogo intercorsi fra Roma e Pechino» a cinque anni dalla Lettera ai cattolici cinesi di Benedetto XVI hanno conosciuto almeno «tre recenti pietre d’inciampo». Si tratta dell’VIII Assemblea nazionale dei rappresentanti cattolici del 2010 (cf. Regno-att. 22,2010,737); del controllo sulle nomine dei vescovi da parte del governo, che ha «portato alla scelta di candidati spesso discutibili»; e infine di «consacrazioni episcopali, sia legittime sia illegittime» alle quali sono intervenuti «vescovi illegittimi». Di fronte a tutto questo, la Lettera, proprio per il suo carattere «prevalentemente religioso », rimane «un punto di partenza per il dialogo» che mette «in evidenza la passione del papa per la verità, la giustizia politica e l’amore per il popolo» cinese. Ma ancora «attende una risposta».
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Documento - Parte / Inserto
No all’infiltrazione religiosa nelle università
di M.E. Gandolfi
Regno-doc. n.5, 2013, p.163
Datato 15 maggio 2011 ma messo in rete qualche tempo dopo, è stato tradotto dal cinese all’inglese dall’associazione China Aid con sede negli Stati Uniti, il Documento n. 18 dell’Ufficio generale del Comitato centrale del Partito comunista cinese che offre «suggerimenti per riuscire a contrastare l’uso della religione da parte di stranieri allo scopo d’infiltrarsi negli istituti d’educazione superiore e a fermare le azioni d’evangelizzazione nei campus universitari».
Il testo è visibile a tutti
Documento
La collaborazione tra uomini e donne nella Chiesa. Conferenza episcopale tedesca, assemblea plenaria
di W. card. Kasper
Regno-doc. n.5, 2013, p.166
«Non può la Chiesa fare oggi qualcosa di simile a ciò che avveniva nel III-IV secolo, quando ha creato una sorta di ministero sui generis con le diaconesse per i battesimi delle donne adulte? Non si potrebbe quindi oggi, di fronte alle nuove sfide, prevedere un ministero per le donne, che non fosse quello del diacono, ma piuttosto avesse un proprio profilo, come in passato?». Davanti ai confratelli vescovi tedeschi, riuniti dell’Assemblea plenaria primaverile a Treviri dal 18 al 21 febbraio, il card. Walter Kasper – teologo, già presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani – ha tenuto la relazione introduttiva della giornata di studio su «La collaborazione tra uomini e donne nel servizio e nella vita della Chiesa» (20 febbraio). L’apertura invocata dal teologo ha incontrato il favore della Conferenza episcopale, che in chiusura dell’Assemblea ha emesso un comunicato (qui a p. 168), nel quale afferma l’impegno a «promuovere maggiormente le donne rispettandone la responsabilità, affidata a tutti i cristiani per la vita della Chiesa» e a «far aumentare ulteriormente la quota di donne nelle posizioni di responsabilità», con un bilancio degli sviluppi fissato fra cinque anni.
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I vescovi tedeschi: più spazio alle donne
di Conferenza episcopale tedesca
Regno-doc. n.5, 2013, p.168
Durante l’Assemblea plenaria primaverile, tenutasi a Treviri dal 18 al 21 febbraio, la Conferenza episcopale tedesca ha affrontato il tema della collaborazione tra uomini e donne nella vita e nel servizio della Chiesa. Al termine della riflessione, il 21 febbraio, ha emesso la dichiarazione che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione dal tedesco.
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Governo e bene comune. Simposio conferenze episcopali di Africa e Madagascar, lettera pastorale
di Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar - SCEAM
Regno-doc. n.5, 2013, p.176
Per salvare l’Africa occorre «convertirsi al buon governo»: è questo l’appello che rivolgono i vescovi dell’intero continente ai politici e ai leader dei governi con la lettera pastorale Sistemi di governo, bene comune e transizioni democratiche in Africa, resa pubblica lo scorso febbraio (Regno-att. 4,2013,85). Mentre i vescovi plaudono alla «stabilità politica» e allo sviluppo democratico di «alcuni paesi (…), resta ancora molto da fare per rafforzare la credibilità di alcune di queste elezioni». Inoltre «l’Africa resta un continente povero» anche perché «multinazionali straniere», anche con la complicità di «alcuni dirigenti» locali, continuano a «depredare il continente delle sue risorse». Per questo occorre utilizzare gli strumenti democratici, attingendo «anche alla saggezza dei sistemi e delle strutture africani tradizionali di governo», per evitare il prevalere degli interessi «egoistici» di pochi. E occorre anche promuovere un’idea di cittadinanza come un vero «bene comune», considerando «fratello e sorella» ogni uomo, «oltre frontiere statali, politiche, tribali o religiose».
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Governo e bene comune. Non possiamo rimanere indifferenti. Lettera di presentazione
di Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar - G. Mbilingi
Regno-doc. n.5, 2013, p.176
Per salvare l’Africa occorre «convertirsi al buon governo»: è questo l’appello che rivolgono i vescovi dell’intero continente ai politici e ai leader dei governi con la lettera pastorale Sistemi di governo, bene comune e transizioni democratiche in Africa, resa pubblica lo scorso febbraio (Regno-att. 4,2013,85). Mentre i vescovi plaudono alla «stabilità politica» e allo sviluppo democratico di «alcuni paesi (…), resta ancora molto da fare per rafforzare la credibilità di alcune di queste elezioni». Inoltre «l’Africa resta un continente povero» anche perché «multinazionali straniere», anche con la complicità di «alcuni dirigenti» locali, continuano a «depredare il continente delle sue risorse». Per questo occorre utilizzare gli strumenti democratici, attingendo «anche alla saggezza dei sistemi e delle strutture africani tradizionali di governo», per evitare il prevalere degli interessi «egoistici» di pochi. E occorre anche promuovere un’idea di cittadinanza come un vero «bene comune», considerando «fratello e sorella» ogni uomo, «oltre frontiere statali, politiche, tribali o religiose».
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Governo e bene comune. Transizioni democratiche. Lettera pastorale
di Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar - P. card. Pengo
Regno-doc. n.5, 2013, p.177
Per salvare l’Africa occorre «convertirsi al buon governo»: è questo l’appello che rivolgono i vescovi dell’intero continente ai politici e ai leader dei governi con la lettera pastorale Sistemi di governo, bene comune e transizioni democratiche in Africa, resa pubblica lo scorso febbraio (Regno-att. 4,2013,85). Mentre i vescovi plaudono alla «stabilità politica» e allo sviluppo democratico di «alcuni paesi (…), resta ancora molto da fare per rafforzare la credibilità di alcune di queste elezioni». Inoltre «l’Africa resta un continente povero» anche perché «multinazionali straniere», anche con la complicità di «alcuni dirigenti» locali, continuano a «depredare il continente delle sue risorse». Per questo occorre utilizzare gli strumenti democratici, attingendo «anche alla saggezza dei sistemi e delle strutture africani tradizionali di governo», per evitare il prevalere degli interessi «egoistici» di pochi. E occorre anche promuovere un’idea di cittadinanza come un vero «bene comune», considerando «fratello e sorella» ogni uomo, «oltre frontiere statali, politiche, tribali o religiose».
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La Chiesa in America Latina: questioni aperte. Congresso continentale di teologia di Porto Alegre
di V. Codina
Regno-doc. n.5, 2013, p.185
La recezione originale, effettiva e conflittuale del concilio Vaticano II in America Latina «non è stata una mera assimilazione», ma una rilettura creativa «a partire dal basso, dai poveri, dal rovescio della storia». Tuttavia oggi i termini nei quali il Concilio aveva impostato il proprio discorso «sono diventati stretti, e in qualche modo superati: il problema oggi non è tanto la Chiesa, ma Dio…». Così procede l’argomentazione di Victor Codina, teologo gesuita, nella sua relazione al Congresso continentale di teologia tenutosi a Porto Alegre (Brasile) dal 7 all’11 ottobre scorsi (cf. ampiamente Regno-att. 20,2012,705ss). Da qui la preoccupazione, indicata dalla Conferenza generale di Aparecida (2007), di porre l’America Latina, pur segnata «da una forte religiosità popolare fondata su grandi valori cristiani», in uno stato di «missione inter gentes», così da radicare in una nuova comprensione teologica dello Spirito Santo la costruzione di «una Chiesa nazarena, povera, semplice, solidale e pasquale».
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Il Regno Documenti 5 2013 - La rivista completa in un unico file
di Redazione
Regno-doc. n.5, 2013, p.192
A disposizione dei nostri abbonati la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!
Dedicato sia a chi frequenta quotidianamente la Messa, sia a chi non può prendervi parte, il libretto tascabile contiene la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento di fratel MichaelDavide Semeraro osb e da una preghiera quotidiana. Segnala i Santi del giorno e le feste, giornate e ricorrenze della Chiesa cattolica, delle altre confessioni e religioni; propone inoltre una lectio continua della Bibbia. Ogni mese offre il rito della Messa, il calendario liturgico, quattro modelli di santità, due catechesi mistagogiche per calarsi in un tempo e in gesto liturgico. Le letture e il salmo sono proposti in corpo più grande per rendere più agevole la lettura. Uno strumento prezioso per chi desidera ogni giorno confrontarsi con la Parola di Dio.
L'Associazione Scienza & Vita ha sempre a cuore le grandi sfide che attraversano il nostro Paese, come dimostra il tema di questo Quaderno. Motivo di orgoglio, certo, ma soprattutto di responsabilità nell'affrontare questo nucleo vitale, delicatissimo e complesso che è l'istituzione familiare, attraversato - in questo tempo oscuro - da dinamiche dissolutrici, complici particolari modelli culturali.
03 Editoriale - Sonni tranquilli
.....di Gianpaolo Barra
04 La pagina dei lettori - Il "raccomandato"
05 Promozione Juniort
08 News dall’Italia e dal mondo
INFORMAZIONE
10 Benedetto Papa
.....di Riccardo Cascioli
12 Non è il primo caso
.....di Andrea Tornielli
14 Tecnocrazia, la fine della democrazia
.....di Mario Palmaro
16 Sei contro le nozze gay? Allora sono guai
.....di Vincenzo Sansonetti
18 La fede in trincea
.....di Mons. Giovanni D'Ercole
20 Il Kattolico. Simaan II calzolaio
.....di Rino Cammilleri
FORMAZIONE
22 La verità su Copernico
.....di Francesco Agnoli
25 Non tutti sanno che...
26 Chiesa contro schiavitù
.....di Giuseppe Brienza
28 Dalla Spagna: desolazione e speranza
.....di Andrea Galli
30 Togliatti "il migliore"
.....di Luciano Garibaldi
32 Le Apologie di Giustino
.....di Maurizio Schoepflin
34 Hanno scritto... hanno detto...
47 Liturgia
.....di Mons. Juan Miguel Ferrer
48 La «fine del mondo»
.....del Card. Giacomo Biffi
50 Leader con il "grembiulino"
.....di Paolo Rodari
52 Un'organizzazione contro la vita
.....di Andrea Morigi
54 Il "romanzo pericoloso"
.....di Mario Iannaccone
56 Quelle sante piaghe
.....di Rosanna Brichetti Messori
58 Fede e matrimonio
.....di Marco Invernizzi
60 Le nozze di Cana
.....di Don Pietro Cantoni
61 La sana teologia
.....di Stefano Biavaschi
62 Libri di Casa Nostra
.....a cura di Giovanni De Marchi
63 Home video
.....a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari
63 Cinema. The Interpreter
.....di Ludovico A. Grassi
64 Vivaio. Tra storia e cronaca
.....di Vittorio Messori
67 Cattolici in internet
.....di Alessandro Nicotra
DOSSIER: IL "MATRIMONIO" OMOSESSUALE
36 La realtà oltre l'ideologia
.....di Gerard van den Aardweg
39 Una critica etero-antropologiaca
.....di Giacomo Samek Lodovici
42 La mia vita terribile con una padre gay
.....di Marco Respinti
44 Lo vogliono. Ma non se ne avvalgono
.....di Roberto Marchesini
46 Quei diritti già accessibili
.....di Gianfranco Amato
Rivista internazionale di Teologia, n. 1/2013.
Editoriale (pag. 13)
(Felix Wilfred, Jacques Haers, Kristien Justaert, Yves De Maeseneer)
1. Creatività
1a. Riconciliarsi per mezzo della creatività: narrazione e musica (pag. 21)
(Solange Lefebvre)
1b. Luoghi segreti e sacri. Il ruolo dell’arte nei processi di riconciliazione (pag. 35)
(Yves De Maeseneer, Paul De Bruyne)
2. Ferite
2a. Politiche di riconciliazione.Re-iscrivere i corpi feriti attraverso un’ermeneutica femminista del corpo (pag. 48)
(Sarojini Nadar)
2b. Riconciliazione in tempi di crisi ambientali planetarie. Per un aggiornamento del nostro armamentario teologico (pag. 57)
(Jacques Haers)
3. Giustizia
3a. Un’alleanza preferenziale con il nemico. La “giustizia riconciliativa” e il tempo. Il punto di vista del Servizio dei gesuiti per i rifugiati (pag. 70)
(Elías López-Perez)
3b. Giustizia riparativa in mezzo a una violenza persistente. Trarre lezione da Mindanao (pag. 83)
(Daniel Franklin Pilario)
4. Diversità
4a. Riconciliazione: cos’hanno da insegnarci le scienze del conflitto (pag. 96)
(Jacques Haers, Luc Reychler)
4b. Risorse culturali per la riconciliazione e la pace (pag. 110)
(Felix Wilfred)
FORUM TEOLOGICO
1. «La Chiesa dei poveri»: fortune e sfortune. Da papa Giovanni XXIII a mons. Romero (pag. 129)
(Jon Sobrino)
2. Approccio ubuntu alla riconciliazione in Ruanda. Alle sorgenti del metodo della Association Modeste et Innocent (pag. 140)
(Laurien Ntezimana)
3. La “decolonialità” come riconciliazione (pag. 148)
(Joseph Drexler-Dreis)
4. Perdonare e chiedere perdono tra le comunità etniche della Bosnia-Erzegovina (pag. 159)
(Mato Zovkic)
5. Riflessioni sul colloquio «Riconciliazione: la forza della grazia» (pag. 169)
(Dennis Gira)
6. Il sinodo sulla nuova evangelizzazione: un conflitto fra interpretazioni (pag. 177)
(Richard Brosse)