L'obiettivo di questo manuale è fornire un sapere teorico-pratico integrato per chi voglia operare sulla carta stampata, sul radio-televisivo e sulle diverse piattaforme digitali presenti in Rete. Il libro si sviluppa lungo otto linee didattiche, ciascuna delle quali tiene insieme le acquisizioni della tradizione con le nuove evoluzioni teorico-pratiche del giornalismo: la ridefinizione del concetto di notizia ai tempi dell'informazione in tempo reale; la teoria e la tecnica della scrittura giornalistica, tra cartaceo e on-line; lo studio dei generi del giornalismo; l'organizzazione del lavoro nei principali media e la sua evoluzione segnata dal ruolo crescente delle tecnologie; la crisi delle aziende editoriali e la transizione verso il mercato delle nuove piattaforme digitali, attraverso esempi concreti tratti dalle esperienze di alcune delle più grandi e innovative imprese del mondo, come "New York Times", "Washington Post", Bbc, "Guardian", fino allo studio delle nuove avventure editoriali sulla rete; l'analisi del caso italiano, dell'omologazione e della prevalenza dell'informazione politica che caratterizza i media nostrani; lo studio del foto e video-giornalismo e delle nozioni di grafica essenziali; l'etica del giornalismo e i problemi aperti dalla necessità di tutelare la privacy di fronte alla grande forza di impatto che le moderne tecnologie informative hanno sulla vita delle persone
Dalle ceneri della Primavera araba, si è acceso in Siria, dal 2011 a oggi, uno dei conflitti civili più lunghi e violenti della storia recente. Janine di Giovanni - reporter americana che ha vissuto, dalla guerra nei Balcani, tutti i fronti più caldi degli ultimi decenni - ha seguito sin dal principio le ostilità che hanno lacerato la Siria. Janine di Giovanni racconta dall'interno un paese sull'orlo della disintegrazione, abbracciando il punto di vista delle vittime più fragili e sole: le persone normali, le madri, i figli, gli anziani, coloro che hanno perso tutto, i giovani soldati mandati a combattere. Questi ritratti dal fronte, scritti con passione, empatia e tenerezza, testimoniano le conseguenze di una guerra civile che ha visto un popolo armarsi e combattere contro se stesso, arrivando a distruggere uno dei paesi più sviluppati del Medio Oriente e sollevando questioni che riguardano noi tutti - i milioni di profughi e rifugiati, la nascita e diffusione dell'ISIS, le costanti tensioni fra le potenze internazionali.
In questo libro sono raccolte 44 omelie pronunciate da Mons. Angelo Comastri in San Pietro in occasione delle più importanti ricorrenze dell’anno liturgico; si tratta di «un umile tentativo di dialogo con l’uomo di oggi, partendo dalla Parola di Dio: essa resta meravigliosamente giovane in mezzo al fluire del tempo ed è capace di gettare un fascio di luce nel cammino dell’uomo contemporaneo».
Tra le ricorrenze: Ognissanti, Dedicazione della basilica di San Pietro, Immacolata, Natale, Epifania, Giornata per la vita, Cattedra di san Pietro, Ceneri, Mercoledì santo, Giovedì santo, Pasqua, Pentecoste, Corpus Domini, Pietro e Paolo, Assunzione di Maria in cielo.
Destinatari
Religiosi e semplici fedeli
Autore
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Dov'è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010) e Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo (2011).
Chiedere e dare consiglio, nella Chiesa, sono attività strutturali che corrispondono alla sua più profonda natura comunitaria: l'essere insieme 'sotto' la stessa Parola e la stessa Grazia di Dio. Le funzioni ecclesiali di governo sono personali ma non soggettive: nessuno dispone in proprio del Deposito della Fede e degli strumenti della Grazia. La vera corresponsabilità ecclesiale non si realizza nelle decisioni prese ma nel percorso che le ha generate. Anche nella Chiesa guidata dallo Spirito è il modo di giungere alle decisioni che ne garantisce la qualità.
In questo numero:
CINA
Col cuore in pace
(Intervista con Joseph Han Zhi-hai di Gianni Valente)
CHIESA
Lettera agli amici, nove anni dopo
(di Gianni Valente)
NIGERIA
Il terrorismo venuto da lontano
(di John O. Onaiyekan arcivescovo di Abuja)
CRISTIANESIMO
La preghiera, i miracoli, la verginità di Maria, l’umanità di Gesù
(Benedetto XVI in Avvento e a Natale)
NOVA ET VETERA
Sulla concupiscenza. Il desiderio cattivo e il desiderio buono
(di don Giacomo Tantardini)
«La fede domanda»
(Alcune frasi sulla preghiera di Luigi Giussani)
Un invito a iniziare la giornata mettendosi in contatto con gli angeli attraverso le meditazioni proposte dall'autrice. Ogni pagina accoglie un messaggio edificante e confortante, teso a influenzare positivamente la giornata. Il volume possiede anche qualità divinatorie: basta porre delle domande e aprirlo seguendo la propria ispirazione; il pensiero alla pagina corrispondente sarà fonte di guida, sostegno e incoraggiamento.
C'è chi fa una torre di stuzzicadenti, chi monta un gigantesco puzzle fotografico e chi costruisce fiori con plastica e cartone presi dalla spazzatura. E una gara di creatività che ha organizzato la direttrice di una scuola per gli allievi delle quinte classi. Vincerebbe sicuramente il migliore, se non ci fosse in una squadra chi ha deciso di barare... Età di lettura: da 9 anni.
L'autore in queste poche pagine non vuole raccontare tutto il percorso di Padre Pio prima di diventare sacerdote, né raccontare la sua vita da presbitero a Pietrelcina prima e a San Giovanni Rotondo poi. Queste poche pagine intendono raccontare una manciata di giorni della vita di Padre Pio: dal 10 agosto fino ai primi di settembre del 1910, e cioè dal giorno della sua ordinazione sacerdotale a Benevento fino alle prime stimmate a Piana Romana di Pietrelcina, passando per il 14 agosto, giorno della celebrazione della sua prima messa in questo borgo del Sannio, per la data della sua definitiva "partenza" dal paese natale, dove non tornò più per il resto della sua vita.
Questo opuscolo vuole essere una traccia quotidiana attraverso cui far rinascere dentro di noi un metodo per tornare a parlare e soprattutto ad ascoltare il Mistero.
Mai come prima il messaggio del Papa per Giornata Mondiale della Comunicazio­ne sociale appare così urgente e aderente alla situazione che sta vivendo la comu­nità umana. L’avvento di Internet e dei media sociali ha “cambiato” il modo di fare informazione e di usare i big-data per il controllo degli utenti della rete. Per di più, la sovrabbondanza delle informazioni ha reso più difficile identificare la qualità delle notizie e spinto verso un confronto in cui sospetto e acredine stimolano il meccanismo del fascino e della accettazione o al contrario del rigetto apriori. Tempestività e istantaneità della pubblicazione hanno inficiato il dovere della ve­rifica soprattutto per chi pubblica, ma anche per chi legge. Il fruitore stesso, lettore o spettatore che sia, si trova a volte di fronte alla sospensione del giudizio sulle informazioni ricevute rischiando di cadere nel paradosso della credibilità: le noti­zie cioè sono valutate incredibili, ma probabili o possibili. In questo clima prolifi­cano le notizie false o menzognere il cui obiettivo è quello di creare distorsione della verità e conseguente disinformazione, e reconditamente di montare il so­spetto, il complotto, la violenza verbale e il conflitto. Perciò l’appello alla “respon­sabilità personale di ciascuno nella comunicazione della verità” appare più che mai opportuno. Solo la veridicità delle notizie può contribuire a un giornalismo di pace, non “buonista”, ma a servizio dell’interesse di tutti poiché genera fiducia e apre “vie di comunione e di pace”.
Salvatore è un bimbo lucano che ama sognare. Nella terra dei basilischi negli anni Sessanta dove la gente mormora, lui ha capito il valore del suo sogno: aprire un cinema nel suo paese. Per realizzarlo calpesterà la morale di un padre comunista e rigido, che al posto di fargli vedere Maciste e i peplum del tempo gli impone di leggere Marx ed Engels. Aiutato dai suoi compagni di giochi, Salvatore cercherà di avere il suo cinema Paradiso ma per farlo dovrà attraversare anche il suo piccolo grande inferno.
La passione omicida, che sia collettiva o individuale, la rabbia distruttiva, l'amore per l'odio, non conosce limiti. Di fronte alla dismisura, i nostri strumenti di misura vengono meno. In principio era l'atto. Quest'atto era l'uccisione del padre secondo Freud, del fratello secondo la Bibbia. Questo inizio è senza fine. La violenza è sovrana. Ovunque, fuori, visibile, esposta alla luce del sole. Ovunque, dentro, nascosta, rintanata nell'ombra da dove essa è pronta a emergere.