Possiamo diventare santi con le sole nostre forze? Certamente no! Lo Spirito Santo è l'Artista Divino che ci "scalpella" giorno e notte, anche a nostra insaputa, con i suoi doni e con le sue ispirazioni, per fare di noi un capolavoro di Santità.
Le meditazioni di questo libro faranno scoprire che la Santità deve illuminare tutta la tua vita; spalancheranno gli occhi del tuo cuore; ti doneranno la speranza, il coraggio, la volontà di stringere forte la mano a Gesù, accettando le difficoltà di ogni giorno.
Troverai pensieri stupendi, lodi al Signore, invocazioni, preghiere, espressione della bellezza di quelle anime che, incontrando Gesù, si sono fatte riempire dal suo Santo Spirito, regalandoci pagine indimenticabili!
Questa lectio divina parte dalla Liturgia della Parola domenicale. Il presente volume intende essere un modesto aiuto a quanti, sacerdoti e laici, sentono il desiderio di dedicare qualche tempo alla lectio divina partendo dalla Liturgia della Parola della domenica. La lettura orante, personale e comunitaria, deve sempre essere vissuta in relazione alla celebrazione eucaristica.
El Derecho patrimonial canónico organiza y regula toda la materia relativa a los bienes temporales que la Iglesia, en cuanto organismo visible y social, necesita para cumplir su misión.
El presente manual es una traducción, revisada, puesta al día y adaptada a España, de la obra Elementi di diritto patrimoniale canonico, publicada por el autor en Italia en 1997. Pretende tratar de modo sistemático toda la materia, tal y como ha quedado plasmada después del Concilio Vaticano II y del Código del 83, teniendo en cuenta el derecho particular y el derecho civil.
Diez millones de españoles acuden semanalmente a misa. Sin embargo, muy pocos comprenden todos los matices que encierra su misterio. En pocas páginas, con lenguaje claro y ayudándose de un personaje ficticio (Pipa, la princesa de la buhardilla), José Pedro Manglano Castelary nos sumerge en un mundo invisible, oculto en una de las ceremonias mas complejas, antiguas y fascinantes que se conocen.
En la primera parte de este libro la protagonista desmenuza las claves del misterio a través de diez entrevistas con personajes como Tolkien, el Principito, Mafalda o Rómulo y Remo. La segunda parte desentraña los significados de la liturgia. También se incluye un esquema exhaustivo de todas las oraciones y gestos de la misa. La obra se cierra con un pequeño diccionario de los 32 signos principales presentes en este rito.
El ser humano es vulnerable y, a menudo, debe su supervivencia a los demás. La dependencia de otras personas resulta evidente durante la primera infancia y la vejez. Aparte de eso, la vida de las personas se halla en ocasiones caracterizada, entre esas dos etapas, por lesiones o enfermedades que en algunos casos pueden producir la discapacitación total. A lo largo de su historia, la filosofía de la moral en Occidente no ha prestado la suficiente atención a la vulnerabilidad y dependencia del ser humano. Se ha contemplado a los principales agentes morales como sujetos racionales y saludables. Se ha pensado en los discapacitados como "ellos" en lugar de como "nosotros". En esta obra original y fascinante, MacIntyre no sólo corrige ciertos tópicos de filósofos precedentes y contemporáneos, sino también sus propios prejuicios al respecto, al tiempo que defiende tres conjuntos de ideas: las semejanzas y rasgos comunes con miembros de otras especies animales inteligentes (como el delfín); la importancia de las "virtudes del reconocimiento de la dependencia", así como de la autonomía; y la incapacidad del Estado-Nación moderno y la familia moderna a la hora de crear el tipo de asociación política y social capaz de conservar y transmitir determinadas virtudes.
Alasdair MacIntyre (Glasgow, 1929), filósofo y sociólogo inglés, profesor de sociología, enseñó en diversas universidades como en las de Essex (Inglaterra) y Vanderbilt (Estados Unidos). Es el O'Brien Senior Research Professor of Philosophy en la Universidad de Notre Dame. Dedicado principalmente a la filosofía y sociología de la moral, entre sus títulos destacan Tres versiones rivales de la ética. Enciclopedia, Genealogía y Tradición (1992) y Justicia y racionalidad (1994).
Questo volume contiene le conversazioni tra Lech Walesa, politico polacco, e Pierluca Azzaro, docente nella Facoltà di Scienze Politiche presso l'Università Sacro Cuore di Milano. In queste conversazioni, tenutesi a Danzica dal 28 febbraio al 2 marzo di quest'anno, Lech Walesa tratta con disinvoltura tematiche che variano dalla storia della sua vita e del suo Paese alla politica internazionale, dalla figura di Giovanni Paolo II ai diritti umani e alla solidarietà globale. Il volume, scritto in occasione della beatificazione di Papa Wojtyla, contiene inoltre un testo di Giorgio Napolitano, scritto per il 25° anniversario di Solidarno (primo sindacato indipendente della Polonia fondato da Lech Walesa) e un'antologia di omelie e discorsi di Giovanni Paolo II pronunciati in Polonia.
Nel corso degli ultimi anni vi è stata una copiosa fioritura di pubblicazioni giuridiche e giuridico-pastorali sugli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, a commento del nuovo Codice di Diritto Canonico. Nello stesso periodo di tempo sono stati promulgati alcuni nuovi testi legali che si riferiscono anche ad essi, qual è, per esempio, la Costituzione Apostolica Pastor bonus. Il Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi, dal canto suo, si è pronunciato più volte su problemi che li interessano, ed, infine, nel 1994 vi è stato un Sinodo dei Vescovi sulla Vita Consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo, a seguito del quale il Santo Padre Giovanni Paolo II, il 25 marzo 1996, ha emanato l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale Vita Consecrata.
L'autore ne ha tenuto conto, e il libro in tal modo si presenta aggiornato su tutta la vasta problematica.
La materia commentata riguarda non solo gli istituti di vita consacrata in senso stretto, ossia gli istituti religiosi e secolari, ma anche le società di vita apostolica, le quali, al di là dell'aspetto giuridico, sono anch'esse forme di vita consacrata, particolarmente quelle nelle quali assumono i consigli evangelici con un vincolo.
Antonio Calabrese, passionista, avvocato rotale, è stato docente di diritto canonico per molto anni. Già officiale della Segreteria di Stato nella sezione giuridica, è autore di varie pubblicazioni, tra le quali Diritto penale canonico. E' anche autore di alcuni testi di mistica e di agiografia.
Questo libro, con un linguaggio pacato e lineare, a tratti poetico, si propone di distinguere tra ateismi e convinzioni ispirate a forme, antiche e attuali, della religiosità. In queste ultime la categoria di «divino» è presente sottoforma di rispetto nei confronti della natura, cura dell’uomo, inquietudini dell’intelletto, giustizia e ricerca della verità. Anche tali forme di religiosità contemplano pratiche ascetiche quando le donne e gli uomini increduli, ben lungi dal dedicarsi ad esse solo per edonismo o felicità illusorie, si rivolgono alla solitudine, al silenzio, alla scrittura per vivere più intensamente il mistero di esistere.
Destinatari
Tutti coloro che sono interessati al dialogo tra credenti e non credenti.
Autore
DUCCIO DEMETRIO, professore ordinario di filosofia dell’educazione e della narrazione all’Università degli studi di Milano-Bicocca, ha fondato la rivista «Adultità» e la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR) dove, più di recente, ha dato vita all’Accademia del silenzio (www.lua.it). Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo: Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Cortina, Milano 2005; Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Cortina, Milano 2007; La vita schiva. Il sentimento e le virtù della timidezza, Cortina, Milano 2007; La scrittura clinica. Consulenza autobiografica e fragilità esistenziali, Cortina, Milano 2008; Ascetismo metropolitano. L'inquieta religiosità dei non credenti, Ponte alle Grazie, Milano 2009; L'educazione non è finita. Idee per difenderla, Cortina, Milano 2009; L’interiorità maschile. Le solitudini degli uomini, Cortina, Milano 2010.
Si può “dimostrare”, attraverso un’argomentazione filosofica, che Dio esiste? Che valore hanno le “cinque vie” di san Tommaso d’Aquino?
Questo studio, facendo ricorso a numerosi testi finora inediti presenti in manoscritti di varie biblioteche europee, ed a fonti di autori spagnoli del XVI e XVII secolo, esamina come i tre articoli (“Se sia di per sé evidente che Dio esiste”; “Se sia dimostrabile”; “Se Dio esista”) della questione 2 della I Pars della Summa Theologiae del Dottore Angelico sono stati commentati – nelle lezioni universitarie e nelle prime opere pubblicate – dai teologi domenicani che per più di un secolo si sono avvicendati sulle principali cattedre della prestigiosa sede accademica salmantina, luogo che – come noto – ha visto nel “Siglo de Oro español” il sorgere e lo svilupparsi, all’interno della “Seconda Scolastica”, di una tradizione di pensiero particolarmente originale e significativa.
Il saggio consta di due parti: la prima – dal titolo Studio sugli autori: ricerca, testo, considerazioni – è suddivisa in sei capitoli, che trattano rispettivamente di Pedro de Sotomayor, Mancio de Corpus Christi, Bartolomé de Medina, Juan Vicente de Astorga, Domingo Báñez e Pedro de Godoy; la seconda – dal titolo Testi – riporta la trascrizione di tutte le fonti non confluite nei capitoli, compresi i ff. 49v-57r del Ms 1042 della Biblioteca Angelica di Roma. Di ciascuno degli autori si ripercorre brevemente la carriera accademica, in vista di collocare cronologicamente e contestualmente il commento alla questione 2, e si descrivono tutte le fonti a disposizione, fornendone la trascrizione insieme con alcune note di apparato. Nel caso di Domingo Báñez e di Pedro de Godoy si utilizzano per lo studio anche i testi pubblicati negli Scholastica Commentaria e nelle Disputationes Theologicae. Ogni capitolo si chiude con alcune fondamentali considerazioni storico-teoretiche che permettono di confrontare i commenti dei teologi domenicani qui esaminati con quelli dei maestri che li precedettero (a partire da Francisco de Vitoria, Domingo de Soto, Melchor Cano e Ambrosio de Salazar), e di segnalarne le caratteristiche peculiari e più significative. Si potranno così evidenziare – almeno su questo specifico argomento – le particolarità del “tomismo” salmantino, e comprendere le influenze immediate dei nostri autori rispetto ai commenti posteriori sia dei maestri domenicani sia dei teologi appartenenti ad altre “scuole” ed ordini religiosi, tra i quali gli agostiniani, i carmelitani e soprattutto i gesuiti.
La discussione sul tema del valore “apodittico” delle quinque viae e sulla validità intrinseca ed oggettiva della dimostrazione risulta essere particolarmente interessante non solo nel preciso contesto che viene trattato in questo volume, segnato soprattutto dal confronto con l’interpretazione fornita a proposito dal cardinale Gaetano, ma anche nell’attuale contesto culturale, come si mette in evidenza nella Conclusione. La “questione Dio” permane infatti come “domanda radicale” che appartiene all’integralità della stessa esistenza della persona umana, e al senso più profondo della sua vita.
Si può essere felici senza Dio? Si può essere felici con Dio? Quasi in risposta alla prima domanda, degli atei inglesi hanno recentemente promosso una campagna pubblicitaria, facendo apparire sugli autobus la scritta: "Probabilmente Dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita". Da parte nostra non ci sentiremmo così sicuri, perché vediamo attorno a noi molte inquietudini e smarrimento. Alla seconda domanda rispondiamo dicendo che, pur in mezzo a nebbie e incertezze, siamo al corrente di numerose testimonianze che permettono di dare una risposta positiva. Il titolo dato a queste pagine, "Si può essere felici con Dio? Alla ricerca della gioia", è piuttosto provocatorio, dal momento che la gioia non viene quando la ricerchi, ma quando la accogli come dono e la coniughi come tale. Ma questo dono si inserisce nella ricerca umanissima dell'autorealizzazione e nella ricerca del benessere personale e comunitario. Il presente lavoro, centrato sulla parola di Dio, mette a disposizione dei commenti di san Francesco di Sales, maestro di una vita cristiana improntata alla gioia.
Mario Pomilio (1921-1990) è un personaggio tutto da riscoprire: insegnante in un liceo di Napoli, intellettuale di sinistra, le vicende politiche del dopoguerra lo portarono ad una profonda crisi che lo condusse prima al Partito Socialista, poi al Cattolicesimo e infine a farsi eleggere al Parlamento Europeo come deputato indipendente della Democrazia Cristiana. Inquieto cercatore, la sua opera costiuisce una testimonianza viva della sete del Divino nella moderna società atea.
Rebora aveva capito che la corruzione del linguaggio ha gravi conseguenze sulle coscienze e sentiva la necessità di fissare in un vocabolario le grandi parole che il Cristianesimo aveva creato dal nulla o ricaricato di nuova energia. Parole come "vita", "pace", "amore", "progresso" e tante altre. Quel progetto restò incompiuto: ma esistono queste pagine.