Charles Péguy: scrittore originale e prolifico, uno dei più innovativi pensatori cristiani tra Ottocento e Novecento. Si è schierato apertamente contro le falsità della politica, la presunzione della scienza e degli intellettuali: insomma, contro il vuoto del "mondo moderno". Ha speso la vita nel mettere al centro l'umano, con i suoi dolori, miserie e speranze, donando così una linfa nuova tanto al socialismo della giovinezza quanto alla fede della maturità; per questo, è stato isolato. Oggi la sua figura riconquista il posto che gli compete - anche grazie ad "ammiratori" quali Giovanni Paolo II, don Giussani e von Balthasar - ma resta ancora molto da scoprire. Pigi Colognesi ci propone la prima biografia italiana del grande autore: un'accurata introduzione al suo pensiero e alle sue opere. Il modo migliore per avvicinarsi a una vita che continua a parlare al presente. Prefazione di Davide Rondoni.
Biografia di Don Giuseppe Quadrio. Professionista della tenerezza di Dio": compì l'ordinario con amore straordinario. Coed. Elledici -Velar. "
Elisabetta Canori Mora (Roma, 1774-1825) nacque da una famiglia benestante e profondamente cristiana. Si sposò ed ebbe due figlie. Trascurata e maltrattata dal marito, Elisabetta si dedicò alla cura della casa e delle figlie, lavorando per guadagnarsi da vivere e riuscendo comunque a trovare tempo per la preghiera e il servizio ai poveri e agli ammalati.
Entrò nell’ordine secolare dei Trinitari e ben presto si diffuse la fama della sua “santità”, delle sue esperienze mistiche e del suo dono di guarire i malati. È stata beatificata il 24 aprile 1994 da Giovanni Paolo II.
Una ricca biografia di don Pierluigi Murgioni, prete della diocesi di Brescia, missionario fidei donum in Uruguay, vittima di un regime dittatoriale, incarcerato per cinque anni e torturato con la sola accusa di aver annunciato il Vangelo ed essersi speso per la gente di quel Paese sudamericano.
Fanno da sfondo alla sua vicenda (senza essere in secondo piano), il Concilio Vaticano II e i suoi insegnamenti, la Conferenza di Medellin e la teologia della liberazione.
Il testo ripercorre tutti i passaggi fondamentali della vita del sacerdote bresciano ed è arricchito da molti suoi testi e dalle testimonianze dirette di chi lo ha conosciuto.
“Sì, Ernesto è un vero e convinto credente nella Provvidenza di Dio, come lo erano Francesco d'Assisi – del quale racconta il cardinal Comastri –, il Cottolengo a suo tempo, don Bosco e tanti altri santi e beati, uomini e donne «laici del quotidiano», come li possiamo chiamare, di cui è ricca la storia della Chiesa di Torino. Quanto sta facendo Ernesto, infatti, non è solo la classica forma di azione sociale basata sul volontariato cattolico e laico che pure caratterizza gran parte delle opere del Sermig, ma è qualcosa di puù, perché contribuisce ad elevare la cultura e la fede insieme all'azione corresponsabile dei giovani ai problemi degli altri e di tutta la comunità cristiana e civile"
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino
Il ritratto di una vita missionaria feconda, raccontata con un linguaggio semplice e colloquiale.
Nel cuore di Chiara l'affetto per Gesù nasce molto presto, al punto da desiderare di ricevere, a soli cinque anni, la prima comunione, per decidere a undici di donare la propria vita a Cristo. Terminate le scuole superiori, decide di entrare in una comunità del Movimento dei "Focolari" completando contemporaneamente gli studi a Scienze Politiche. Sono anni in cui sente crescere il desiderio di dedicarsi agli ultimi. Si chiede come realizzare questa vocazione, quando una gravissima patologia la colpisce agli occhi e la riduce pressoché alla cecità costringendola a tornare alla vita in famiglia. E in questo periodo di sofferenza che Chiara intuisce il disegno di Dio a cui si affida chiedendo un "segno". Dopo un momento di preghiera intensa, giunge la guarigione improvvisa e completa. Chiara non ha più dubbi. Immediata è la scelta di dedicarsi ai ragazzi di strada, al "popolo della notte", nei luoghi più degradati di Roma, negli inferi della solitudine, dell'emarginazione, della tossicodipendenza... Nasce così "Nuovi Orizzonti" che - dalla prima comunità residenziale per una ventina di ragazzi a Trigoria - si trasforma in breve tempo in una vera e propria "factory dell'amore", un colosso della solidarietà e dell'accoglienza con sedi e attività in tutto il mondo. "Un vero miracolo", dice Chiara, che non avrebbe potuto realizzarsi senza l'aiuto di Dio, di centinaia di volontari e di tantissimi amici. (Prefazione di Andrea Bocelli)
Davide il grande profeta, la guida spirituale, il politico, il sovrano, il maestro di preghiera, ma anche l’uomo con le sue virtù e le sue debolezze.
Personaggio di primo piano per gli Ebrei, come per i Cristiani e i Musulmani, Davide è una figura ambigua, misteriosa: profeta e uomo spirituale, ma allo stesso tempo sovrano ricco di potere, di gloria e di donne; santo, maestro spirituale e asceta, ma anche grande peccatore; uomo di preghiera, autore dei Salmi, musicista, ma allo stesso tempo guerriero spietato, conquistatore e assaltatore di carovane... Questo libro di lettura facile e piacevole, basato rigorosamente sul racconto biblico, racconta la vita di Davide, come guida spirituale di Israele e come politico, come essere umano con le sue debolezze e come maestro di preghiera, e permette al lettore di penetrare nel contesto storico e nello stile di vita di quell’epoca.
"In quante persone don Primo, predicatore itinerante, ha risvegliato la fede latente e quanti adulti ha aiutato a credere, ieri e oggi, mediante i suoi scritti che presentano una lungimirante attualità! Formare il laicato cattolico è stato uno dei suoi obiettivi perseguiti con tenacia, certo che la rivoluzione cristiana è possibile solo se generata da una fede solida, matura. Felice di credere e di aiutare altri a ritrovare la gioia della fede, don Primo non offre 'ricette' preconfezionate, ma indica un metodo fatto di ascolto sincero del vangelo e di trasparenza interiore, di confronto culturale e di abbinamento della verità con la carità" (dalla Prefazione). Lo stile di vita del parroco di Bozzolo si radicava in una fede vissuta intensamente, che lo faceva compagno di viaggio di tanti uomini e donne, credenti e lontani, in cammino alla ricerca di quel Dio che è sempre più grande dei progetti umani. Il sussidio offre alcuni brani, tra i più significativi, circa l'atto di fede e le conseguenze pratiche del credere, di don Primo. La sua lezione è ancora illuminante, provocatoria e stimolante in questo momento storico. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia.
Essere il figlio della "coppia più bella del mondo" non lo ha reso un ragazzo felice, ma lo ha costretto a un lungo cammino di ricerca interiore. In questa confessione a cuore aperto Giacomo Celentano - secondogenito di Adriano e di Claudia Mori - racconta la sua esperienza di depressione e il percorso di guarigione psichica e spirituale che lo ha portato all'accettazione di sé e alla serenità grazie a un cammino di fede iniziato a Lourdes, durante un pellegrinaggio con i suoi genitori. Sono rievocati gli anni sereni dell'infanzia, quando papà Adriano gli parlava di Gesù, le prime crisi dell'adolescenza, fino al profondo disagio della fatica di vivere e della malattia. Sono pagine toccanti, in cui Giacomo racconta anche i suoi quaranta giorni in monastero, il desiderio confuso di farsi monaco e poi la scoperta dello straordinario potere curativo della preghiera. Una storia di malattia e guarigione. Una testimonianza di fede.
Presentazione
Nato nel 1931 a Buenos Aires, figlio di un emigrato dalla Galizia spagnola e di una madre india, l'argentino Adolfo Perez Esquivel per tutta la vita è stato un «combattente» della nonviolenza, un testimone della giustizia che ha pagato la coerenza delle idee con il carcere duro e con le torture.
Lì, nella cella stretta e buia detta "tubo", ha visto - scritto col sangue - "Dios no mata", «Dio non uccide», il cuore della sua fede disarmata. Esquivel non ha mai smesso di schierarsi con gli oppressi e i diseredati, "los de abajo", i tanti senza voce e senza volto del Sud del mondo. La sua vita, sofferta e avventurosa come un romanzo, è stata contrassegnata dagli incontri con profeti della nonviolenza come Lanza Del Vasto e Jean Goss e dalla vicinanza alla teologia della liberazione. Il suo impegno infaticabile è stato riconosciuto dal premio Nobel per la pace, nel 1980.
Nell'introduzione a questa prima biografia completa di Esquivel pubblicata in Italia, lo scrittore suo connazionale Mempo Giardinelli lo accosta a Thomas Merton, Gandhi e sant'Agostino: "Anche lui è un guerriero dello spirito, pacifista inflessibile e lottatore contro ogni ingiustizia e violenza, forse i mali più persistenti di questo tempo inquietante che ci tocca di vivere".
"Don Luigi è stato e ha voluto rimanere, sempre, un uomo povero, un prete povero, perché ha voluto essere, con genuina coerenza, con i poveri, e innanzitutto con Cristo povero": parole del cardinale Camillo Ruini, nell'omelia pronunciata al Laterano il 15 ottobre 1997, in occasione dell'ultimo saluto a don Luigi di Liegro. Fondatore e direttore della Caritas romana, don Luigi è stato fra i maggiori protagonisti della vita religiosa di Roma dagli anni Settanta fino alla morte. La sua attività in favore dei più poveri, dai senza tetto, agli immigrati, agli ammalati di AIDS - "in difesa di ladri, brigatisti, zingari e barboni", questo di lui si disse - lo ha portato a collaborare e insieme spesso a scontrarsi con le autorità locali; e in qualche caso, pur godendo della fiducia e dell'affetto di Giovanni Paolo II, anche con le autorità religiose. La sua concezione del volontariato ha segnato una generazione; e ancora oggi rimangono attive le sue istituzioni, dalle mense alle case-alloggio ai centri di ascolto, alimentate anche dalla Fondazione che porta il suo nome. Il volume rappresenta una prima ricostruzione della biografia di un uomo che è stato e rimane uno dei grandi segni di contraddizione della storia religiosa e politica della Chiesa italiana del Novecento.